CHI ERANO IANNé’ E IAMBRé?

CONTRO I FALSI CRISTIANI

(Dr. Donato Trovarelli)


In tutte le epoche e in tutti i luoghi dove si è propagato l’Evangelo di Gesù Cristo, sempre ci sono state persone che hanno contrastato tutte le verità, anche le più evidenti.
Si tratta di scettici e cinici, delusi dalla vita in qualche maniera e che non credono più a niente.
L’apostolo Paolo li ha chiamati in vari modi: Iannè e Iambrè, Diotrefe, Imeneo ed Alessandro il ramaio, Elma il mago.
Essi sono le spine al fianco dei cristiani, come lo furono e lo sono ancora degli Ebrei.
Sembrano persone colte e convincenti, ricche di sapienza umana, ma non hanno il senso delle cose di Dio.
Iannè e Iambrè si opposero a Mosè: è tutto dire!
Nel rotolo dei Numeri, essi sono chiamati Dathan e Abiram”
Certo che ci vuole coraggio e faccia tosta ad opporsi ad un Mosè, dopo averlo visto compiere prodigi per ben dieci volte in Egitto e successivamente altre volte durante l’uscita dalla schiavitù.
Sono schierati dalla parte della menzogna e della malvagità e giustificano di tutto, pur di non accettare le più semplici ed evidenti verità di Dio.
Sono capaci di opporsi persino a Dio! “E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, cosí anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede”. (II Timoteo 3:8)
La cosa tragica è che costoro fanno proseliti fra gli ignoranti e i fedifraghi.
Oggi li possiamo ritrovare fra i comunisti, fra i cattolici, fra gli atei, fra gli evoluzionisti e perfino fra i cristiani… “Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, le quali cercano sempre d'imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità.” (II Timoteo 3:6-7)
Iannè e Iambrè mettono dubbi e confusione, negano l’olocausto, negano l’inferno, negano il paradiso, negano le malvagità degli uomini e dei governi, negano l’esistenza d’Israele, negano il Dio Creatore, negano la Trinità, negano i comandamenti, negano la volontà di Dio, negano persino la sacralità della vita e “tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo.
E non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.
Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere.” (II Corinzi 11:13-15)
E meno male!
Che l’inferno li inghiotta, proprio come successe a Dathan ed Abiram, quando “il suolo si spaccò sotto i loro piedi, la terra spalancò la sua bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Kore, e tutta la loro roba. E scesero vivi nel soggiorno dei morti; la terra si richiuse su loro, ed essi scomparvero di mezzo all'assemblea.” (Numeri 16.31-33)
Dopo ci fu il silenzio e il timor di Dio!