IL DITTATORE "COVIDIANO" GIUSEPPE CONTE
(Dr. Donato Trovarelli)
CHE MALE CI HA FATTO IL MALVAGIO CONTE?
Ci ha fatto perdere tre mesi della nostra vita, chiusi in casa “per legge”, segregati come prigionieri della paura della morte presentataci con la faccia del nostro vicino.
Ha usato lo strumento del Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che non ha bisogno di alcuna controfirma del Presidente della Repubblica o di altri. E’ un atto proprio che ha, per analogia con gli altri decreti, validità sessanta giorni entro i quali deve essere convertito in legge, pena la decadenza!
Il fatto che non abbia bisogno di controfirme dimostra il carattere DITTATORIALE del suo potere, garantito da Mattarella!
La paura del virus ha fatto sì che ognuno ha visto nel vicino il peccatore portatore di morte, lui con i suoi vizi e le sue insane attività a noi estranee.
Conte ci ha trasformato in mostri!
Tre mesi da dimenticare, perché riempiti solo di niente.
Siamo sopravvissuti come dopo un’esplosione nucleare, chiusi nei buncher a mangiarci le bucce delle patate e di tutto quello che il nostro benessere ci ha fatto accumulare.
La quotidianità è stata arrivare alla sera per contare insieme a lui in televisione i morti uccisi da medici ed infermieri che nulla sapevano di che cosa fosse il male oscuro del coronavirus.
L’esperienza cinese e la spietata dittatura comunista ci insegnavano la strada maestra, verso… la tomba, anzi la bara già pronta per ognuno di noi.
Con quella faccia da persona informata dei fatti, per il nostro bene, ci ha rovinato la vita, togliendoci la cosa più importante per la quale la vita è degna di essere vissuta: la fratellanza!
In tre mesi di non-vita, abbiamo imparato a distinguere le cose inutili di cui potevamo fare a meno e le cose utili da mangiare!
Da anni abbiamo riempito gli armadi e le case di beni voluttuari, stracci e cose inutili, accorgendoci drammaticamente che poi tutto sommato, l’unica cosa che ci manteneva in vita era la speranza di un domani deciso da Conte e il frigorifero sempre pieno di cibi e bevande, non per noi, ma per i nostri bambini.
Il telegiornale della sera ci confermava, come un bollettino di guerra, che noi eravamo ancora vivi, e che potevamo continuare a sperare di arrivare a domani senza dover andare a morire negli ospedali e nei ricoveri, moderni lazzaretti e lebbrosari!
Cadere nelle mani dei medici si sarebbe sempre dimostrato fatale.
Tutte le altre malattie ce le siamo dimenticate.
Tutto sospeso: dentista, cure non salvavita, aspetto estetico, fino a farci accorgere che in fondo, dipendiamo gli uni dagli altri, dal parrucchiere, dal fornaio, dal barbiere, dal pasticciere, dal barista, e… dal nostro vicino peccatore!
Il bisogno di socializzare ci ha portato a strillare dai balconi come i matti, a strillarci dalle finestre e a ritrovare negli altri, la risata ed il buonumore che da sempre ha caratterizzato il popolo italiano.
Nessun popolo è come quello italiano, abituato da sempre a vedere sul nostro suolo divise e casacche di tutti i colori: spagnoli, francesi, lanzichenecchi, arabi, visi pallidi, gialli, abbronzati e neri, ufo compresi. Essi sono fra noi, soprattutto nelle suocere!
Il tempo è trascorso e abbiamo riscoperto le poesie di Mario Levi, le canzoni anni 60 e i film.
Senza tecnologia saremmo stati annientati e saremmo ritornati a vivere come l’uomo primitivo nelle caverne o nelle palafitte!
La nostra Costituzione è stata “sospesa tra la vita e la morte, in balia di un pazzo dal naso di Pinocchio, come se fossimo in guerra.
Un’emergenza di una guerra mai dichiarata, contro un nemico invisibile.
Mai e ripeto mai, avrei potuto immaginare una cosa simile!
Lo stato di diritto, si è trasformato nel mostro che divora i suoi cittadini, nell’orco che mangia i suoi figli.
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata SUL LAVORO”: lavoro sospeso!
Milioni di italiani sono rimasti senza sapere se potevano lavorare o che lavoro potevano ancora fare.
Nessuno si è ribellato, perché tanto era solo per pochi giorni!
Un po’ di pazienza e di sofferenza e di lì a poco, tutto sarebbe ritornato “normale”: e così per tre lunghi mesi, nei quali, chi non si è suicidato, è andato a morire negli ospedali intubato come un palombaro!
Adesso sappiamo che bastava qualche pasticca di Glexane e di altro anticoagulante e avremmo superato tutte le epidemie del mondo, presenti e future.
No, il governo e il suo apparato medico ha sbagliato cure!
Sono morti in migliaia come nei campi di concentramento!
Qualcuno sapeva, Conte sapeva, il Consiglio Superiore della Sanità sapeva. La ragion di Stato ha prevalso sempre sul benessere e sulla salute dei poveri cittadini, mandati allo sbaraglio in mano ad una sanità impazzita e costretta a scegliere chi salvare e a chi togliere il respiratore.
Per un momento il diritto alla vita è diventato l’obbligo alla morte.
I medici e paramedici non dimenticheranno facilmente l’incubo che hanno vissuto, animati dalla voglia di far guarire e impediti dalla mancanza di strutture e mezzi dimezzati dalla politica scellerata degli ultimi anni dei governi catto-comunisti.
A ciò si aggiunge, come cornice ad un quadro terreo e funebre, la figura di un papa assente e incapace di guardare un po’ più vicino invece che lontano, agli extraterrestri o agli scafisti!
Mai la forza pubblica si sarebbe sognata in settant’anni di democrazia di poter entrare impunemente in una chiesa e di interrompere una funzione religiosa.
Il papa l’ha consentito… e, siamo espliciti, ne siamo rimasti tutti offesi nella nostra dignità di esseri umani, rispettosi dei diritti “intimi” di qualsiasi uomo e credo!
Ha chiuso la scuola.
Il luogo dove il bambino si forma uscendo dall’egocentrismo e scoprendo l’altruismo.
Il luogo deputato ad istruire le nuove generazioni per creare il cittadino del domani!
Tutto chiuso. Impedito!
Neanche in tempo di guerra è successa una cosa simile!
Segregati a casa i bambini sono stati “istruiti” da genitori privi di didattica e non preparati pedagogicamente, ma ricchi di amore e di disponibilità.
Non è però il meglio per un bambino che ha “bisogno” dell’altro per specchiarsi e superare le paure.
Conte e il suo governo scellerato ed incosciente hanno impedito la socializzazione, pensando solo ad una mancata istruzione.
E così i bambini hanno giocato a casa con gli oggetti, con i pupazzi, con bambole e mostri di plastica, e hanno parlato e parlato, secondo uno schema “naturale” che ha portato tutte le civiltà arretrate a praticare l’animismo!
Mi ricordo quando mia figlia giocava con una formica, la “Signora Co”, alla quale confidava pensieri e segreti!
Ecco adesso sono pronti, grazie a Conte, a socializzare con le macchine, i computer, i robot e gli androidi. Sono pronti a convivere con umani e umanoidi come sull’astronave di Star Trek!
La psicologia distingue fra bisogni primari e secondari. Conte ha inaugurato la nuova psicologia con l’unico bisogno di sopravvivenza, quello bestiale di sopravvivere nella paura di sbranare o essere sbranati.
Meno male che ai bambini bastano pochi giorni di “normalità”, per cancellare tutte le brutture che la vita e la politica catto-comunista stanno offrendo in questo momento!
Non parliamo poi della madre di tutte le aberrazioni: la mascherina ai bambini!
E neppure parliamo delle prigioni di plexiglass che qualche scellerato (lasciatemi passare questo termine benvolo!) sta pensando di ficcare alunni e docenti!
Tra bambini c’è sempre stato l’interscambio di emozioni, sensazioni e visioni, per una crescita comune, fatta anche di contagio delle solite malattie esantematiche, sempre presenti, ma sempre “utili” per tanti motivi.
Senza le emozioni, non c’è apprendimento significativo e la scuola rappresenta la palestra dove si esaminano tutte le emozioni.
Togliere questo ai nostri figli e nipoti è stata una cattiveria pura.
Dopo il 4 marzo 2018 risultarono vincenti due partiti, il M5S di DI MAIO e la LEGA-SALVINI.
Il Presidente della Repubblica, invece di procedere subito ad un governo bipartitico, si prese TRE MESI per concedere a GENTILONI di terminare quanto in corso a favore dei catto-comunisti, dell’Europa, del Vaticano, degli schiavisti e delle lobbies.
Provò anche a nominare capo del governo un uomo-fantoccio, per un consenso esplorativo, ma costui, dopo due giorni rinunciò al mandato.
Costretto dagli eventi e dalle evidenti necessità di passare il governo nelle mani di “estranei” non massoni (all’epoca Di Maio non era massone), volle mettere UN TERZO UOMO (massone) a fare da mediatore fra i due “ragazzi”!
Sì due ragazzi privi di nerbo e di esperienza politica, due giovani a cui la sorte gli ha dato un potere più grande delle loro aspettative.
Come due ragazzi imberbi, si sono soggiogati a Mattarella e il 2 giugno “nacque” questo nuovo governo, finalmente “popolare”, sia pure con la mediazione di un “non eletto”.
Conte insomma fu accettato da Mattarella che mal vedeva l’unione “giallo-verde”.
Dopo un anno, nel quale ci sono stati importanti traguardi elettorali, Mattarella accettava le dimissioni di Salvini, attaccato da tutte le parti, scomunica del Vaticano, magistratura, lobbies di tutte le razze, mafiosi, scafisti e schiavisti, comunisti di destra (Bersani) e di sinistra (Franceschini).
Invece di sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni, è stato lieto di vedere l’inciucio M5S e PD e la creazione di un governo giallo-rosso con lo stesso massone al comando.
Ovviamente, come il Congresso di Vienna del 1815 rimetteva lo status quo ante destabilizzato da Napoleone, così il nuovo governo CONTE BIS rimetteva tutto nelle mani degli intrallazzatori, dei corrotti, dei mafiosi e della multinazionale di papa Bergoglio: il Vaticano!
Amen!
Adesso Mattarella sta avallando un GOLPE studiato a tavolino e preparato con la scusa di un coronavirus di comodo!
Tutte le garanzie costituzionali che il Presidente della Repubblica doveva difendere, sono saltate con la complicità di un Mattarella, degno erede di un Napolitano anti-italiano e uomo della casta, il fautore dei governi maledetti di Monti, Letta, Renzi e Gentiloni!