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Pescara, 2021
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Cap.
1 NASCITA DEL CREAZIONISMO SCIENTIFICO..
Cap.
4 CREAZIONISMO ASTRONOMICO
Cap.
7 I FALSI STORICI DELL’EVOLUZIONE
Cap.
8 FOSSILI ANIMALI E VEGETALI
Cap.
13 LA CELLULA E LE PROTEINE
Cap.
14 ORNITOLOGIA CREAZIONISTA
Cap.
15 ARACNOLOGIA CREAZIONISTA
Cap.
16 LA XENOPHORA: UN CAPOLAVORO CREATIVO DI DIO.
Cap.
18 L’ORIGINE DELLA CELLULA VEGETALE
Cap.
19 LA FALSA TEORIA DELL’ENDOSIMBIOSI
Cap.
21 LA MEDICINA GALENICA DI DIO
Cap.
25 IL NUMERO SETTE DELLO SPIRITO SANTO NELLA CREAZIONE
Cap.
26 LA MUSICA NELLA CREAZIONE
Cap.
28 IL DILUVIO DEL CREATORE
Cap.
29 I GIGANTI DELLA BIBBIA
Cap.
30 LA DIVISIONE DEI CONTINENTI
Cap.
32 DATAZIONI SCIENTIFICHE E DATAZIONI BIBLICHE
Cap.
34 IL RIPOSO DEL SETTIMO GIORNO
Cap.
35 ADAMO, EVA E I LORO FIGLI
Cap.
38 AUTENTICITÀ DEL CREAZIONISMO BIBLICO
Cap.
39 LA COMUNITÀ SCIENTIFICA
Cap.
40 CONCLUSIONE CREAZIONISTA
Anch’io sono stato un evoluzionista, quando accettavo passivamente e disinteressatamente tutto quanto mi veniva proposto, senza alcuno spirito critico e senza fare discussioni.
Consideravo l’evoluzionismo “in progress”, cioè ricco di ulteriori aggiornamenti e di correzioni di ipotesi, in evidente contrasto con la Parola di Dio: ciò mi ha sempre permesso di non considerarlo mai come determinante, solo perché “ille dixit”, qualcuno aveva affermato, che le cose stessero così, dato che qualcun altro prima o poi avrebbe detto di più, di meglio o di peggio; bastava solo aspettare….
Parallelamente però, come credente cristiano NON HO MAI MESSO IN DISCUSSIONE LA CREAZIONE, anzi cercavo di trovare punti in comune che la rendessero plausibile: un giorno è come mille anni, la creazione di Adamo non esclude l’evoluzione precedente, ecc…
Al limite, pensavo che ogni discrepanza si sarebbe chiarita con le scoperte progressive, sia in campo scientifico, sia in campo teologico.
Il mio atteggiamento, comune a molti cristiani, potrebbe anche sembrare contraddittorio, ma non lo è, perché la scienza è per definizione “ipotetica”, mentre la fede è certezza delle cose in cui si spera e in tal senso è più facile credere in ciò che si spera, piuttosto che essere sicuri di una cosa non definitiva.
Solo da alcuni anni ho fatto ricerche e mi sono documentato, fino a trovare di tutto di più.
La ricerca scientifica sta producendo prove inequivocabili non solo della veridicità del testo biblico, ma elementi che sconfessano clamorosamente ogni appiglio alla teoria evoluzionistica.
La strada è comunque in salita, perché il mondo ateo e pagano e quello religioso non evangelico, mal volentieri diffondono notizie che confermano tutte le cose descritte nella Bibbia: ritrovamento dell’Arca di Noè sul monte Ararat, i carri egiziani ritrovati sotto il ramo est del Mar Rosso, i resti sul monte Sinai in Arabia e non sul Sinai della omonima penisola (ci sono due monti Sinai), le ossa dei giganti, l’anello di Pilato, la tomba di San Pietro a Gerusalemme, il DNA di Eva, fossili, reperti e luoghi archeologici biblici, monete della Giudea e non della Palestina, l’evidenza del diluvio, ecc.
Il programma televisivo “Creazione nel XXI secolo” del dott. Carl Baugh poi, mi ha completamente aperto gli occhi e sono diventato un CREAZIONISTA convinto, soprattutto in base alle nuove scoperte scientifiche “mirate”, cioè fatte non per dimostrare vera l’evoluzione o la creazione, ma per capire ed inquadrare la verità, qualunque essa fosse.
In campo scientifico è molto importante essere principalmente onesti, altrimenti si rischia di fare tutti quegli errori “di schieramento” che hanno fatto già troppe vittime in passato, da Galileo a Copernico, da Savonarola ad Arnaldo da Brescia.
Troppa gente è stata dichiarata eretica, perché mancante di fede o perché non preparata scientificamente…
Dobbiamo sgombrale la nostra mente da ogni preconcetto e da ogni convinzione, creduta non solo con la mente, ma anche col cuore…
Molti evoluzionisti non vogliono neppure ascoltare ciò che si dice contro le loro convinzioni, perché non hanno nessuna intenzione di mettersi in discussione…
Pur dichiarandosi atei o scettici, sono uomini di fede, perché credono ciecamente nella scienza!
L'evoluzionismo è
stato dichiarato UFFICIALMENTE FALSO dall'OTTANTA per cento degli scienziati
inglesi e americani.
Inoltre la teoria
darviniana, mantenuta in piedi per OLTRE 150 ANNI come IPOTESI DI LAVORO,
dopo inutili ricerche della benché minima prova scientifica, è stata
UFFICIALMENTE CHIUSA ed abbandonata a favore della teoria della SELEZIONE
NATURALE, dimostrata scientificamente vera dai genetisti.
A tutti gli
evoluzionisti che dovessero leggere queste righe, mi permetto di dare le mie più
sentite condoglianze per la MORTE della loro amata teoria, che, oltre ad aver
portato fuori strada tre generazioni, ha anche sostenuto ed alimentato le
fantasie di coloro che hanno sperato di poter dimostrare la non esistenza di un
Dio Creatore, cui dover un giorno rendere conto!
Attenzione però: in
Italia ci sono rimasti ancora dei jurassik-showman evoluzionisti, che, nonostante
tutto, fanno ancora tendenza.
Vorrei proporre alla lettura e alla
riflessione due libri che smentiscono categoricamente la teoria darwiniana
dell’evoluzione delle specie viventi.
1) L’ERRORE DI DARWIN di Hans Joakim Vilmer. Tale libro esamina dettagliatamente ogni
supposizione evoluzionistica e ne conclude volta per volta che, non solo non si
è mai trovato l’anello di congiunzione fra due specie, ma che solo
"l’ipotesi Dio" è l’unica ipotesi scientifica possibile… rispondente
ai parametri di attendibilità e di serietà.
2) DIO CREÒ LA MOSCA di Martin Brookes, giugno 2003 Editrrice Longanesi
e C prezzo € 16,00
Tale libro si propone di supplire all’analfabetismo scientifico in
Italia.
Lo scienziato inglese, membro di una equipe di ricercatori inglesi,
dimostra inconfutabilmente che la MOSCA NON E’ FRUTTO DI UNA EVOLUZIONE, MA DI
OPERA CREATRICE DI DIO.
Dalla creazione della mosca a quella
dell’uomo il discorso è d’obbligo. Che fa, la mosca sì, e l’uomo no?
Non si deve essere specialisti e titolari di lauree per capire e giudicare le conclusioni a cui sono giunti gli scienziati, e cioè, ciascuno nel proprio ramo a ritenere falsa l’evoluzione e a rimanere sbigottiti di fronte all’ evidenza di una “creazione”, unica ed irripetibile compiuta appositamente, scientemente e volutamente da un Artista dotato di una sapienza talmente superiore a qualsiasi mente fanta-scientifica, da lasciare meravigliati e muti!
Apparentemente il CREAZIONISMO SCIENTIFICO potrebbe sembrare solo un fatto religioso e forse anche di poca importanza ed invece investe quasi tutti gli aspetti basilari della cultura contemporanea.
Si deve prendere nota di tutta una serie di considerazioni, per eliminare le compiacenti infiltrazioni che l’ipotesi darwiniana ha portato con sé, e cioè:
Cap. 1 NASCITA DEL CREAZIONISMO SCIENTIFICO
Il “creazionismo scientifico” è ormai diventato una vera e propria disciplina di studio, presente nei motori di ricerca e nelle enciclopedie online.
La sua nascita si fa riferire ad Henry
M. Morris, (1918- 2006), evangelico fondamentalista, che fu tra i primi ad
affermare e a dimostrare l’inerranza della Bibbia, in tutti gli avvenimenti in
essa descritti. Tale scienziato ingegnere è considerato padre del creazionismo
scientifico, nonché uno dei
fondatori della Creation Research
Society e dell'Institute for Creation
Research.
In
passato la creazione biblica era creduta vera per fede e non dava adito a
discussioni od interpretazioni e più che mai a dimostrazioni scientifiche.
Dopo di
lui, tantissimi scienziati e ricercatori si sono impegnati del dare man forte a
tutti i demolitori di quei discorsi fasulli proposti dagli evoluzionisti.
Citiamo
per esempio Henry Frederick
"Fritz" Schaefer III, evangelico, creazionista, chimico di fama
mondiale, oppure a Jim Holt, evangelico battista, pastore e politico
repubblicano, creazionista e anti-abortista, ex senatore dell’Arkansas, o a Thomas
Chalmers, teologo, matematico, Capo della Libera Chiesa di Scozia, creazionista,
oppure a Ken Ham, evangelico australiano, prof. fondatore dell’AiG (Answers in
Genesis), museo ed istituto di ricerca del creazionismo scientifico, oppure
ancora a Richard Smalley, (n. 1943) evangelico creazionista, premio Nobel e
padre della nano-tecnologia, oppure infine ad altri migliaia di scienziati e
ricercatori sparsi per il mondo.
La convinzione generale è che non ci siano più “creazionisti”, o che comunque siano pochissimi come una razza in estinzione. I mass-media danno ormai per scontato che esistano solo “evoluzionisti”.
In realtà è il contrario.
“CREAZIONISTI”MORTI
Albert Einstein
Alexis Carrel (premio Nobel
per la medicina e per la tecnica dei trapianti)
Anton Asimov
Blaise Pascal
Charles Babbage
(pron. Bébeg)
Diderot
Faraday
Fedor Dostoevskij
Galileo Galilei
Giovanni Keplero
Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Mazzini (la disperazione e l’ateismo sono la stessa cosa)
Giuseppe Mercalli
Gottfried Leibniz
Gregor Mendel
Guglielmo Marconi
Isaac Newton
J. Sebastian Bach
J.C.
Maxwell
Leone
Tolstoy
Linneo
Louis Pasteur
Ludwig Van
Beethoven
René Descartes
Smalley Richard (Nobel e padre
della nano-tecnologia)
Thomas Alva Edison
Thomas Chalmers (matematico)
William Paley (teologo 1743-1805)
“CREAZIONISTI” ANCORA VIVENTI AL 2018
Dr. Carl Baugh (scienziato e
conduttore della trasmissione “Creazione nel XXI secolo”)
dott. Ronald Jenkins, vice-presidente
e fondatore del Museo “Evidenza della creazione”
Allan Sandage (Se non c’è Dio, niente ha senso. La casualità proposta dagli atei, è basata su un inganno”)
Anthony Flew
Antonino Zichichi scienziato Prof. di fisica Università di Bologna
Arthur
Holly Compton
Augustin
Louis Cauchy (matematico)
Carlo Rubbia
Carter Robert (univ. Di Miami)
Cavalli-Sforza (Genetista)
Charles Kingsley
Emily Klark (docende sulla
dinamica dei fluidi)
Fabrizio Fratus (saggista)
Floyd Yones (matematico,
geofisico e paleontologo)
Francesco Agnoli (scrittore)
Franz Werfel (per chi ha fede,
nessuna prova è necessaria, per chi è ateo, nessuna prova è sufficiente)
G.K. Chesterton
Giuseppe Sermonti
Hanz Zillmer (paleontologo ed
architetto, scrittore del libro “Darwin
mistake” trad. “L’errore di Darwin”)
Harun Yahya (pseudonimo di Adnan Oktar, scrittore turco musulmano)
Jean Henri Faber
Jennifer Wiseman
Jim Holt (senatore
dell’Arkansas)
John Sanford (genetista
inglese)
Joseph Mastropaolo (biologo)
Ken Ham (prof. fondatore
dell’AiG)
Marco Pizzuti (libro “Scoperte archeologiche non autorizzate: oltre la verità ufficiale”)
Maurizio Blondet
Meyer Stephen (genetista cellulare)
Michaele A. Cremo e Richard L. Thompson (libro “Archeologia proibita”)
Miloslav
Vlk
Owen
Gingerich
Stuart
Kauffman
Thommy Sharp (prof. e archeologo e biogenetista)
Werner Arber (scienziato)
Altri migliaia di
scienziati…
DEL CREAZIONISMO
1) Il discorso creazionista è stato finora confinato all’ambito religioso e alla fede dei credenti. Solo in questi ultimi decenni il creazionismo è uscito dalle chiese per mettersi in discussione scientificamente. Il creazionismo scientifico è ora una disciplina molto articolata e consolidata.
2) Si stanno cercando spazi, lasciati “liberi” dagli evoluzionisti “atei” o comunque “non dichiaratamente credenti”, perché gran parte dei mass-media sono in mano ad “evoluzionisti” dichiarati o non-interessati!
3) I creazionisti hanno purtroppo sempre rifiutato, fino a qualche decennio fa, di dimostrare scientificamente le verità bibliche. Solo negli ultimi due decenni si è assistito ad un assalto alle teorie evoluzioniste, screditandole finalmente e facilmente sul piano scientifico.
4) L’ambiguità del mondo cattolico, a volte diplomaticamente composito e permissivo, ha generato l’idea di un qualunquismo scientifico poco affidabile.
5) Il mondo islamico (http://ilmiracolodellacreazioneneldna.blogspot.com/) si sta appropriando di quanto scoperto a favore del creazionismo e lo sta proponendo come frutto di proprie ricerche a favore dell’islam e di Allàh, contro il mondo occidentale corrotto e dedito ad insane argomentazioni evoluzioniste.
DELL’EVOLUZIONISMO
1) Non si è mai trovata una specie evoluta da un’altra, ma sempre specie diverse dalle altre. Non si è mai trovato il cosiddetto “anello” di congiunzione fra due specie diverse, né animale e né vegetale.
2) Dopo 150 anni di ricerche affannose per dimostrare in qualche maniera la teoria evoluzionista, l’ipotesi darwiniana è rimasta ancora allo stadio di “ipotesi”: non c’è mai stata un’ipotesi che è durata così tanto a lungo, nonostante i risultati pressoché nulli!
3) La selezione naturale non è l’evoluzione, ma è la legge della sopravvivenza; è anche chiamata “micro-evoluzione”, come contrapposizione alla macro-evoluzione equivalente dell’ipotesi evoluzionista del salto di specie.
4) La colonna geologica sarebbe drammaticamente falsa, perché sistemata a tavolino dagli studiosi e non basata su elementi certi. Le date vanno e vengono e sono diverse da libro a libro. Migliaia di anni in più o in meno, tolti o aggiunti con tanta disinvoltura, dimostrano una cosa sola: tutte le datazioni sono arbitrarie e fittizie, ai soli fini di quantificare grossolanamente una classificazione cui non si sa dare altra spiegazione…
5) Darwin fa oltre 800 ipotesi (“supponiamo che”…) costruendo teorie su teorie solo su ipotesi. Finora nessuna delle ipotesi è stata supportata da prove scientifiche.
6) L’evoluzionismo non è coerente ed è contraddetto in tutti i campi delle discipline scientifiche.
7) Le variazioni genetiche, possibili solo all’interno di una specie (variazioni orizzontali come “selezione naturale” detta micro-evoluzione), sono ipotizzate anche in senso verticale, fra specie diverse (mutazione genetica e salto di specie, detta macro-evoluzione): ciò è completamente anti-scientifico, perché privo di prove.
8) Gli evoluzionisti danno per scontato che esiste il caso. William Paley nel 1800 paragonava il caso ad un’esplosione in una tipografia, in modo tale che tutti i caratteri, cadendo, formassero un dizionario! In realtà la combinazione casuale/fortuita non formerà mai un organismo complesso: ciò è scientificamente impossibile! Stessa cosa se noi facessimo cadere all’infinito i pezzi di un orologio sperando che nel tempo, casualmente si formasse il meccanismo di un orologio, la cui perfezione in qualche maniera è paragonabile alla creazione. Anche per una punta di freccia ci vuole un progettista! Albert Einstein spiegò molto bene cosa significhi la frase: “Dio non gioca a dadi!” Tutto fa parte di un progetto e tutto è pianificato. Dobbiamo solo scoprire chi, come, dove, quando e perché!
9) La selezione naturale può operare solo su quello che già esiste e può operare solo per rimuovere ciò che già esiste. Non produce nessuna variazione genetica. È solo l’eliminazione di quegli elementi che non sono adatti a sopravvivere in un ambiente. È la sopravvivenza del più adatto, ma non spiega da dove viene il più adatto. Inoltre in genere ogni mutazione è come un guasto nella selezione, tipo pesci ciechi, coleotteri senza ali, zanzare resistenti al DDT... (David Catchpoole, univ. of New England, Australia)
10) Lo studio dei fringuelli delle Galapagos ha dimostrato che non ci sono salti di specie, perché fra di loro è possibile incrociarsi e prolificare, senza creare specie diverse. L’esempio di Darwin fu un errore madornale di falsa creazione di specie diverse. (Robert Carter, prof. Univ. Miami)
11) Il fallimento degli studi sul DNA, ha spinto gli evoluzionisti a dedicarsi allo studio del RNA, l’ultima spiaggia, l’inutile e disperato tentativo di replicarsi da solo, senza una proteina che lo aiuti a farlo.
12) La teoria evoluzionistica rassomiglia a quella geocentrica che tenne banco per un millennio senza essere scientifica e neppure vera! Fantasie corroborate da cecità scientifica!
13) “L’ateismo è un atto di fede “nel nulla” e non un atto di ragione” (Zichichi)
DEL CREAZIONISMO
Il creazionismo ha questi punti di forza:
1) nessuna scoperta scientifica ha mai dimostrato qualcosa di anti-biblico.
2) La Bibbia sta riscontrando migliaia di conferme e ciò non è negabile, sotto i profili storico e scientifico. (Toràh code)
3) Nella creazione non c’è mai stato il caos, ma il vuoto.
4) L’abbondanza delle opportunità è caratteristica della mente infinita di un Dio Creatore che ha programmato un equilibrio naturale fondato sullo “spreco”: miliardi di pollini, per impollinare un fiore, milioni di spermatozoi, per fecondare un ovulo, miliardi di pesci per nutrire una balena, miliardi di microscopici esseri (plancton) per nutrire milioni di esseri viventi….
4) La Bibbia parla di un Dio Creatore, che è tuttora presente nella storia umana, sotto forma di apparizioni, estasi, visioni, ispirazioni, effusioni. Gesù Cristo è VIVENTE, perché risuscitato.
5) Prima dell’evoluzionismo c’era il naturalismo che aveva distinto le ere in cenozoica, mesozoica e paleozoica: esso negava l’intervento soprannaturale, ma non sapeva spiegarsi la complessità degli esseri viventi.
6) La scienza non è nemica della fede, perché si fonda su una logica rigorosa che regge il mondo dalle sue strutture più piccole (l’universo sub-nucleare), ai confini del macro-cosmo. Se c’è una logica, c’è un Autore, perché non siamo figli del caos, ma figli della Luce divina. La logica del Creatore è il fondamento stesso della scienza galileiana. (Antonino Zichichi)
L’evoluzionismo ha questi punti di forza, per fare a tutti una specie di lavaggio del cervello (si parla di lobby degli evoluzionisti):
1) L’evoluzionismo è diventata come una “religione”, dove si crede in questo o in quello, esattamente come le altre religioni dove si crede in questo o in quello.
2) Gli evoluzionisti non danno tutte le informazioni, ma solo quelle a favore di questa teoria (propaganda ingannevole)
3) I mass-media ripetono continuamente e con tanta naturalezza, che c’è stata un’evoluzione, e che tutto si è evoluto;
4) In genere si parla di “Madre Natura” e non di Dio Creatore;
5) Nella maggior parte delle università e delle scuole, gli studenti sono chiamati ad impegnarsi a studiare l’evoluzionismo e non c’è approvazione scolastica, se non si condivide tale visione antiscientifica. Si potrebbe ipotizzare che esista come una specie di COMPLOTTO accademico! Chi mette in discussione tale concezione incorre nelle IRE dei professori. Infatti ci si arrabbia quando non si hanno risposte… Si tratta del “mito della comunità scientifica”!
6) Ci sono tanti scienziati DISONESTI, che cercano notorietà e non la verità.
7) Ogni notizia o pseudo-scoperta a favore dell’evoluzione viene sbandierata come se si fosse trovata la pietra filosofale e la panacea di tutti i mali. In realtà, tale euforico entusiasmo è controbilanciato da una mortificante e continua serie di smentite e di confutazioni di tutto il materiale evoluzionistico finora trovato.
7) Si è sempre cercato di proporre la scienza come sostitutiva della religione, per azzerare l’idea di Dio e ciò ha fatto presa in passato al tempo della rivoluzione francese e all’alba della civiltà industriale, quando la tecnica stava rivoluzionando tutta la vita sociale ed economica del mondo occidentale e continua a fare presa nel presente in un contesto di criticismo anti-religioso ed anti-cristiano in particolare. Darwin ha fatto comodo in tal senso, e i suoi scritti non avrebbero meritato tanta notorietà, essendo assai modesti, come consistenza scientifica.
Cap. 4 CREAZIONISMO ASTRONOMICO
La Terra è opera creativa di Dio.
La scienza non ci capisce niente sulla sua origine e formula ipotesi su ipotesi, più o meno accettabili, ma mai nulla di sicuro e definitivo.
L’origine della Terra e di tutta la “creazione” di animali e piante è ben descritta nei primi capitoli della Genesi, con un ordine sconcertante: prima questo e poi quello.
C’è una sequenza ordinata degli avvenimenti, che la scienza, pur provando a confutarla, l’ha invece dovuta confermare. Adesso quell’ordine cronologico è l’inizio dell’ordine accettato da tutti come l’unico ordine possibile, alla base di tutte le teorie scientifiche evoluzionistiche e biologiche!
Degli scienziati cinesi hanno fatto sapere e divulgato questo: hanno messo nei loro computer l’ordine descritto dalla Genesi e la risposta è stata che, non solo le sequenze creative di Dio erano “in ordine”, ma che, considerando che la Thorà Ebraica fu tramandata a memoria da cinquemila anni e poi scritta all’epoca dell’esilio babilonese, è letteralmente sconcertante che l’unico popolo antico ad avere la soluzione scientifica esatta, fosse solo e solamente il popolo Ebraico!
Inoltre questa equipe di scienziati astronomi cinesi ha fatto fare dei calcoli statistici ed ha comunicato che l’ordine esatto descritto dalla Bibbia è una probabilità su qualche miliardo di altre combinazioni!
Sarebbe stato come vincere alla schedina del Totocalcio… già cinquemila anni fa!
Quando tutti gli altri popoli non avevano scrittura o si arrangiavano ad averne una, di tipo cuneiforme, ideografica o simbolica, il popolo ebraico aveva già una scrittura “fonematico sillabica”, vanto della didattica italiana più moderna!
Un nuovo e incredibile metodo di ricerca biblica è chiamato “Bible code” e usato all’Università di Gerusalemme e di New York. Il testo ebraico è stato scandagliato col metodo di ricerca numerica ad intervalli multipli e “si è provato a mettere nel computer l’intera tavola periodica degli elementi di cui sono composti gli atomi e tale tavola periodica degli elementi (80 dei 92 elementi della Scala di Mendeleief) è stata ritrovata nel verso biblico Deuteronomio cap. 4 versetto 32 (“Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te, dal giorno che Dio creò l’uomo sulla terra, e da un’estremità dei cieli all’altra: Ci fu mai cosa così grande come questa, e s’udì mai cosa simile a questa?”)
Praticamente 80 elementi della tavola erano contenuti in un versetto solo e proprio nel versetto più appropriato della Bibbia!!! Gli altri elementi mancanti stanno nei versetti successivi.” (pag.130 La Matematica di Dio, Donato Trovarelli, Vertigo Edizioni, Roma, ottobre 2016)
Ultimamente l’UNESCO ha dichiarato la Scala di Mendeleief … patrimonio dell’umanità!
Esaminiamo
adesso il fatto che la Terra giri su sè stessa in senso anti-orario, così come gira il Sole su sé stesso e come altri
tre pianeti, Urano, Venere e
Plutone: Gli altri pianeti girano in
senso orario.
Questo fatto esclude che il sistema solare si sia espanso, ma che sia stato “composto” o che comunque non è il prodotto di un’espansione, come la teoria del big-bang ha fatto immaginare.
Inoltre la LUNA mostra sempre la stessa “faccia” alla Terra, girando intorno ad essa, ma contemporaneamente girando su sé stessa in maniera sincrona con la Terra, in orbita geostazionaria, senza sbagliare di un secondo da migliaia di anni, anzi “da sempre”!
Sembra che Qualcuno l’abbia messa lì e sistemata per bene in tal modo…
Non esiste nell’universo un caso simile! Altri satelliti, per esempio Caronte, satellite di Plutone, gira in maniera analoga alla Luna, ma con la differenza che il pianeta “madre”, volge anch’esso la stessa faccia al satellite. In pratica i due potrebbero essere classificati come due mini-pianeti che girano intorno ad un asse esterno ad entrambi, piuttosto che pianeta e satellite.
La Luna, vista dalla Terra, sorge e tramonta, perché la Terra non gira in maniera sincrona con la Luna, mentre il satellite Caronte sta fermo rispetto a Plutone. Per semplificare sarebbe come il gioco di due bambini che si tengono per mano e girano come una ruota.
Il fatto invece che la Terra giri su sé stessa in 24 ore, provoca le maree due volte al giorno.
La Luna è opera creativa di Dio, come precisato nella Genesi nel quarto giorno; nei primi tre giorni, essa non c’era!
Lettura dalla Genesi: “Poi Dio disse: "Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra". E così fu. DIO FECE LE DUE GRANDI LUCI: la LUCE MAGGIORE per presiedere al giorno e la LUCE MINORE per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. Dio le mise nella distesa dei cieli PER ILLUMINARE LA TERRA, per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono. Fu sera e mattina, il quarto giorno.” (Genesi 1:14-18)
Praticamente Dio ha dato il Sole alla Terra per illuminarlo di giorno e poi ha messo un bel paralume per la notte.
La
scienza non ha risposte e ha formulato tante teorie, tutte campate per aria e
senza prove alcune:
1)Teoria della fissione: sostiene che la Luna sia in realtà un “pezzo” di Terra che si è staccato dal nostro pianeta durante la fase di formazione. Più propriamente, secondo questa teoria, la Luna si sarebbe staccata proprio da lì dove oggi si trova il bacino dell’Oceano Pacifico… Ci ricorda quando si manipola il pongo e ne stacchiamo un pezzo.
2)Teoria della cattura gravitazionale: secondo questa teoria, la Luna era in origine un corpo che “vagabondava” nello spazio cosmico e che successivamente sarebbe stato attratto dal campo gravitazionale terrestre. Avrebbe frenato di colpo, azzerando tutta l’energia cinetica posseduta…
3)Teoria della condensazione: secondo questa teoria, la Terra e la Luna si sarebbero formate nella stessa nebulosa che ha dato origine all’intero Sistema Solare, e la Luna si sarebbe già formata in orbita attorno alla Terra. Stessa spiaggia, stesso mare!
4) Teoria del grande impatto (la più accreditata): secondo questa teoria la Luna si sarebbe formata in seguito a un fortissimo impatto tra la Terra e un altro pianeta del Sistema Solare delle dimensioni di Marte. Questo impatto sarebbe avvenuto subito dopo la formazione del Sistema Solare stesso. Collisione di tre pianeti invece di due… ma del terzo… nessuna traccia!
Tutti i verbi di tali teorie sono doverosamente al condizionale!
La Luna ha un fascino tutto particolare ed è stata ispiratrice di tanti artisti e poeti.
Terra
e Luna hanno gli stessi anni geologici
e si sono formati insieme. La cosa strana è che la vita sulla Luna non è mai
stata iniziata.
Che la Luna sia un
atto indiscutibilmente creativo di Dio è che, guarda caso, dalla Terra, Sole e
Luna appaiono della stessa grandezza!
Visti entrambi dalla Terra, il Sole è intenzionalmente grande come la Luna, in rapporto massa-distanza. La maggiore massa del Sole è compensata da maggiore distanza dalla Terra e ovviamente la minore massa della Luna è compensata dalla minore distanza.
Un bel fenomeno
astronomico è quello che si verifica con l’eclissi solare totale quando i due
corpi celesti in apparenza delle stesse dimensioni in cielo, si trovano una
davanti all’altro.
La Luna dista
dalla Terra 384.000 km, il Sole dista dalla Terra 149.000.000 km.
Quindi il Sole
dista dalla Terra 390 volte circa quanto dista la Luna.
Il diametro
Solare, però, è 395 volte quello lunare.
Questa
combinazione di numeri fa sì che, dalla Terra, Sole e Luna appaiano circa della
stessa grandezza come si nota, in maniera migliore, durante le eclissi parziali
e totali.
Al contrario
di tutti gli altri corpi celesti dell’universo, Sole e Luna influenzano la vita
sulla Terra, dando energia di giorno e un bagliore di notte.
Studi sul
comportamento umano hanno ampiamente dimostrato che la mancanza di sole spinge
alla depressione e le persone hanno
un sonno migliore durante la nuova luna, mentre è
peggiore durante la fase di luna piena.
Anche le donne
sono “condizionate” nel loro ciclo mestruale.
In agricoltura la
conoscenza e il rispetto delle fasi lunari sono una condizione indispensabile
per la nascita e la migliore crescita delle piante.
Parliamo poi della formazione dei pianeti!
La scoperta di nuovi pianeti extra solari ha portato a rimettere in discussione l’intera teoria sulla loro formazione e sul moto di rivoluzione.
Fino ad oggi si riteneva che le orbite dei pianeti si formassero sullo stesso piano dell’asse della stella ospitante e che il senso della rivoluzione seguisse il verso di rotazione del loro sole.
Che è quanto avviene nel nostro sistema solare.
Ma non è così, come dimostra la scoperta di pianeti con rivoluzioni retrograde e forti inclinazioni rispetto all’asse della loro stella. L’inaspettata scoperta, resa nota in un comunicato dell’ESO, è stata presentata al Congresso degli astronomi del Regno Unito e si basa sul confronto dei dati relativi a “vecchi” e “nuovi” esopianeti.
Tutto nasce dalla scoperta di nuovi pianeti extrasolari (esopianeti, in totale siamo a 2000 nel 2018), compiuta grazie al Wide Angle Search for Planets (WASP) dell’Osservatorio La Silla in Cile.
Quando i dati derivanti da questi nuovi pianeti (ottenuti anche grazie allo spettrografo HARPS) sono stati combinati con le più recenti osservazioni degli esopianeti nella fase di transizione davanti alla loro stella, gli astronomi, una decina di anni fa, sono rimasti sorpresi nel trovare che sei su 27 orbitavano nella direzione opposta alla rotazione del loro sole.
I dati, oggi sono solo da aggiornare.
La nuova scoperta dunque rappresenta un’inaspettata. quanto seria sfida all’attuale teoria sulla formazione dei pianeti.
La Terra è l’unico pianeta abitato? Per quanto ci riguarda, sì!
Non siamo autorizzati da Dio ad andare oltre, ed è impensabile farlo!
Svolazzi di fantasia, pseudo-scientifica, costituita dall’opinione di certi esperti della materia, mettono in campo divulgativo dei mass-media, universi paralleli, x-men, pianeti fantasma, stargate, viaggi nel tempo, ufo, extra-terrestri, alieni, venusiani, marziani, saturniani, rettiliani, orioniani, cerchi sul grano, basi extraterrestri e quant’altro. Che ci sia invece una tecnologia nascosta dalle grandi potenze mondiali, forse è l’argomento che andrebbe meglio ricercato!
Il vero “esperimento” per l’umanità è invece il progetto “salvezza”, realizzato in pieno dal Messia Gesù, l’Unto di Dio, che riguarda solo ed unicamente l’umanità corrotta e cacciata dall’Eden. Gesù è venuto per salvare un mondo già condannato! (Evangelo di Giovanni cap. 3 versetto 18)
Non ci sono extra-terrestri buoni, i fantastici “Elohim”, che giocano a fare esperimenti scientifici con noi!
L’unico esperimento che Dio ha lasciato all’uomo è quello di accettarlo come “Personale Salvatore” oppure no! Moshé, Abramo, e miliardi di credenti, hanno dato “esito positivo” all’esperimento!
Fallire in questo esperimento, significa essere “sistemati” fra gli scarti inutili, dove c’è il pianto e lo stridor dei denti… (Matteo 25:46)
In tema di riciclaggio dei rifiuti, l’uomo non credente in Cristo è collocabile tra l’”umido” e i “residui secchi”!
L’astronomia ci dice che nella Via Lattea, solo la Terra ospita forme di vita, perché sta a metà tra il centro e i bordi della stessa. Almeno questo è buona cosa saperlo!
Inoltre la Terra si trova in una fascia, chiamata “zona abitabile dell’orbita solare”: né troppo vicina, né troppo lontana. Una riduzione dell’orbita renderebbe la Terra infuocata e immobile (senza rotazione), mentre un ampliamento renderebbe la Terra gelida come Marte…
I fattori della vita che danno alla Terra la caratteristica di pianeta abitabile, sono almeno 20 e ciò corrisponde ad una possibilità su 15 miliardi di miliardi.
L’universo è dunque un piano intenzionale di un Creatore. “In principio Dio creò I CIELI e la Terra!” (Genesi 1:1)
Einstein scoprì che le leggi matematiche che regolano il cosmo e il macro-cosmo, sono le stesse per il micro-cosmo: strano vero?
Sistema solare e atomo sono stati concepiti da una stessa Mente!
Che meraviglia!
“Da una minuscola particella, estremamente
densa ed estremamente calda, si è avuta una esplosione e si è avuta
l’espansione dell’universo…”. Così
lo definiva Stephen Hawking, cosmologo, astrofisico,
creatore di tale teoria e divulgatore scientifico, osannato da tutti gli evoluzionisti,
più o meno atei. Studioso dei famosi “buchi neri” dell’universo, morì di SLA
nel 2018.
Tale teoria è stata accettata dal mondo
scientifico ed universitario come un dogma di fede, dal quale non era
possibile uscire. Infatti è presente in tutti i libri di scuola.
Egli sostenne,
in un articolo del 2011, in opposizione alla visione
fideistico-biblica di Albert Einstein, “che Dio non può conciliarsi con la scienza e non è
correlato col nostro mondo. A tal proposito sostenne anche, sulla base del
proprio modello cosmologico, e in opposizione al tomismo, che l'esistenza non abbia "causa" e che non esiste quindi una causa (cioè Dio)
precedente a essa.” (“Il paradiso è solo una fiaba” Il Secolo XIX. 16 maggio 2011, fonte Wikipedia)
Come nel caso di
Charles Darwin, l’uomo giusto al momento giusto in un’epoca di orgoglio
illuminista con le sue 800 domande senza risposta, Hawking è stato visto come l’esperto
universitario e scientifico, per chiudere, con numeri e formule, anche la bocca
a Dio!
Le università accettano il big bang come postulato o come religione e non come verifica scientifica. Le critiche a tale teoria sono tabù!
La realtà però è un’altra, perché dapprima timidamente, ma ultimamente prepotentemente, il creazionismo scientifico sta facendo strada a tante fondate considerazioni, ugualmente scientifiche e dimostrate, che la teoria del Big Bang è una grande e meravigliosa bufala.
La prima e fondata critica al Big Bang viene dalle recenti scoperte fatte dai radio-astronomi che hanno “visto” che l’universo non si è espanso in tutte le direzioni, come un’esplosione, ma intorno ad un ASSE COSMOLOGICO: questo il big-bang non lo poteva prevedere!
Il che significa che prima esisteva l’asse e Chi lo ha messo, e poi il big-bang!
Intanto, le onde radio, hanno dimostrato che esiste un asse misterioso che “orienta” l’universo: ciò prova che l’universo è sottoposto non al caos ma ad un disegno preciso e misterioso.
I radioastronomi hanno diffuso tanti comunicati su questo asse misterioso…
Tutte le foto con filtri spettrali degli UNIVERSI hanno ripreso espansioni schiacciate.
Il super
telescopio lanciato nell’universo, Hubble, è stato puntato dalla NASA in un
punto creduto “vuoto” dagli astronomi, e ha così fotografato 17 altri universi,
uno dietro l’altro, tutti di tal fatta… Neppure la fantasia umana era mai
andata così lontano!
Lasciando dunque agli “esperti” ogni discussione scientifica, con paroloni e dotte spiegazioni, possiamo concordare, terra-terra, che l’origine del big bang è alquanto bizzarra, perché un punto iniziale si espande… senza dire da dove viene il punto iniziale.
Dal nulla? Nessuno può dare risposte!
Dunque è opera di creazione l’inizio dell’inizio? Nessuna risposta.
Chi crede nel Big Bang crede nell’indimostrabile, nell’invisibile… nell’ignoto, nel mistero.
Secondo questa ipotesi si tratterebbe della “compressione” del NULLA, da cui si espande il TUTTO. Molto bizzarro!
Inoltre il caos non esiste in natura e non è mai esistito: ciò che crediamo “caos” è invece ordine e matematica.
Non c’è nessun posto speciale nell’universo. Ma se l’espansione continua, vuol dire che un punto a ritroso nell’espansione ci dev’essere.
La teoria cosmologica del big-bang è stata recentemente assai screditata, come un’eresia scientifica, ma è anche accettata come una teoria da cui non si può prescindere. Essa produce… Dio! Se l’espansione dell’universo ha prodotto l’essere supremo pensante, l’uomo è Dio!
Personalmente ho potuto parlare con esperti astrofisici, ma ho sempre avuto la sensazione che io stessi parlando con personaggi onniscienti, come Dio!
Poi apprendiamo del famoso “Paradosso del Big Bang”: l’universo viene classificato relativamente “giovane”, ma con stelle “più vecchie”…
Ecco allora che gli scienziati “creazionisti” fanno gentilmente notare che nell’espansione ipotetica del big-bang si sarebbero formati le stelle e gli ammassi di stelle. Secondo calcoli matematici ed astronomici le stelle si sarebbero formate e continuano a formarsi con una media di 31.746 stelle al secondo. Il che significa che dalla Terra avremmo dovuto vedere tali formazioni, almeno di una stella, cosa mai avvenuta! Dove sono 31.746 stelle al secondo?
Inoltre le teorie sulla datazione dell’universo sono immaginarie, perché il tempo rallenta, se l’universo si espande vertiginosamente, e se ciò è quello che avviene, non è vero che ciò avviene in milioni di anni luce, ma in pochi secondi…perché il tempo, alla velocità della luce, rallenta fino a fermarsi…
In pratica la velocità di espansione dello spazio profondo implica un diverso concetto di tempo.
Quando lo spazio si dilata a tali velocità, il tempo si ferma. Questa è la teoria della relatività, ampiamente dimostrata. Non bisogna essere scienziati per sapere questo.
Se fosse vera la teoria del Big Bang allora, sarebbero bastati solo POCHI SECONDI e non miliardi di anni-luce, in ossequio a quanto affermato dalla Genesi, che evidenzia lo spazio temporale di un giorno, come periodo temporale scientificamente accettabile.
Passiamo infine all’uomo, ultimo punto di arrivo del Big Bang.
Il meteorite Alliente è caduto l’8.2.1969 nello Iucatan in Messico con schegge di diamanti e silicati di alluminio, e struttura carboniosa.
E’ la roccia più vecchia del sistema solare.
Dai composti di tale meteorite deriverebbe tutta la vita sulla Terra: un enzima che si formi con tali componenti è di 10 elevato alla 40.000 potenza. La conclusione è che la natura vivente non può formarsi con tali componenti.
In natura e secondo la chimica attuale, inoltre, il carbonio si combinerebbe solo in maniera semplice e mai complessa. Nessuna soluzione alternativa ha mai funzionato.
Le molecole carboniose producibili non sarebbero in grado di produrre nucleotidi. Gli studi di laboratorio hanno dimostrato, SENZA APPELLO, che l’aggregazione di sostanze non ha mai funzionato sugli enzimi…
La verità è che noi NON siamo della stessa sostanza delle stelle, che sono silicio e altro… noi siamo carbonio!
Per giunta un singolo cervello umano ha una struttura più complessa di un universo con mezzo miliardo di stelle.
Ciò dimostra inequivocabilmente, e sono felice di dirlo, l’esistenza di un Creatore.
Il cervello umano, frutto “ultimo” dell’evoluzione e dell’espansione del Big Bang, è più complesso dell’universo stesso.
Ciò contrasterebbe con tutte le teorie bio-genetiche che hanno sempre dimostrato una perdita e mai un accrescimento di informazioni.
Conclusione: le teorie sull’universo si susseguono a ritmo frenetico, ma nulla è definitivo.
Aspettiamo!
Intanto, al posto del Big Bang, possiamo continuare a vivere tranquilli sapendo che nell’universo c’è, c’è sempre stata e sempre ci sarà l’opera creativa di Dio, il Quale ha creato dal NULLA, perché prima c’era Lui!
Solo “l’ipotesi Dio” funziona, perché non è mai esistito il caos, ma l’idea di un ordine dal quale tutto deriva. I tentativi più recenti del CERN di Ginevra hanno dimostrano come e quanto sia importante … “la particella Dio”!
Capovolgendo il discorso possiamo dire che la vera scienza è Dio.
Conoscere Dio, nelle due forme di Parola Scritta (la Bibbia) e di Parola Vivente (Gesù Cristo, morto e risorto) dà, a chi crede, delle certezze tali, da poter affrontare tutto l’imperscrutabile e tutto l’imprescindibile.
La fede è operativa nella vita dell’uomo, solo se l’uomo accetta di viverla!
La fede mette a disposizione del “nato di nuovo spiritualmente” un Dio d’Amore, che è capace di dargli la prova che Lui è capace di produrre segni, miracoli e prodigi.
Per quanto Lo amano, Dio è disposto anche a cambiare le sue stesse leggi!
La definizione
di “prodigio” è molto emblematica e notoriamente negata da qualsiasi scienziato: “fatto, fenomeno, avvenimento che
trascende, o sembra trascendere, l’ordine naturale delle cose”. (Treccani)
Non è infatti cosa di tutti i giorni che Dio
annulli le sue leggi, per amore dei sui “figli adottivi” nel Nome di Gesù
Cristo!
Un cancro può sparire, un corpo irrimediabilmente
malato può sanarsi, un morto può risuscitare, ecc.
CREDERE per vedere! Mai il contrario!
Dio esiste anche per chi lo nega!
Nelle cose semplici, Dio ha racchiuso
l’infinito.
Prendiamo per esempio la quadratura del
cerchio e il rapporto che esiste da sempre fra circonferenza e diametro di un
cerchio: è un numero chiamato “pi greco”.
Tale numero è decimale non periodico, che si estende
all’infinito, senza mai una sola ripetizione, perché all’interno di questo
numero sono contenuti tutti i numeri che esistono al mondo, le date di nascita
di ogni singolo uomo, il numero dei suoi capelli, microsecondo per
microsecondo, i numeri di banca e ogni altro utilizzo dei numeri.
Questi sono i primi cento decimali del “pi
greco”: 3,14159 26535 89793
23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510 58209 74944 59230 78164 06286 20899
86280 34825 34211 70679…
Se poi fosse possibile trasformare tale serie
di numeri in lettere, potremmo ottenere ogni parola che sia stata concepita in
qualsiasi linguaggio umano, comprese le prime sillabe pronunciate da bambini,
la storia di ogni singolo uomo, tutto quello che dice, pensa e fa.
Tutte le infinite possibilità del mondo si
trovano all’interno di questo semplice cerchio.
Eppure tutto questo è mirabilmente scritto
nella Bibbia, lì dove dice; “Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e
conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia
lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno.” (Salmo 139:3-4)
"Prima ch'io ti avessi formato nel seno
di tua madre, io t'ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t'ho
consacrato e t'ho costituito profeta delle nazioni". (Geremia 1:5)
“Allora il Re dirà a quelli della sua destra:
Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato
preparato sin dalla fondazione del mondo.” (Matteo 25:34)
Anche facendo 22 (numero delle lettere
alfabetiche ebraiche) diviso 7 (numero dello Spirito Santo) si ottiene un
numero decimale infinito non periodico. Chissà quanti segreti esso racchiude!
I fossili si trovano solo negli strati di roccia sedimentaria, cioè solo in quegli strati… spostati durante il diluvio!
Tutte le stratificazioni geologiche si sarebbero formate durante il diluvio nel giro di un solo anno solare, a causa di enormi, immensi accumuli di materiale, dovuti alle correnti prodotte da un improvviso innalzamento dei mari e degli oceani per almeno di 6 (sei) km di altezza.
Le dimensioni della catastrofe sono state pressoché inimmaginabili…
Il pianeta Terra cambiò look!
Lo squarcio dello stretto di Gibilterra inondò l’immensa conca del Mediterraneo, all’epoca percorribile a piedi… provocando onde di una tale portata da “scavalcare la Sardegna…
Tutti i nuraghi sono rotti dal lato occidentale!
Stessa cosa avvenne col moderno Mar Nero, all’epoca lago di acqua dolce senza il canale del Bosforo….
Sono stati trovati, sotto il mar Nero, resti di villaggi pre-diluviani e manufatti, a distanza di chilometri dalle coste dell’attuale Romania.
Il lago del “Mar”Caspio si riempì di acqua salata e tale è tuttora rimasto! Che si tratti di un lago, non ci sono dubbi, ma perché sia “salato”, la scienza non ha mai dato risposte.
Qualche geografo ha supposto un canale naturale sotterraneo, che ha collegato in passato il mar Nero col mar Caspio, ipotesi tanto assurda quanto impossibile. Il mar Caspio è al di sotto del livello degli altri mari, nonostante sia rifornito d’acqua da tre fiumi importanti: il Volga, l’Ural e il Kura. Inoltre alte catene di montagne separano il mar Nero dal mar Caspio…
In tutto il mondo sono presenti strati di gesso bianco di cui sono fatte le bianche scogliere di Dover: è il materiale trovato dovunque in tutti i continenti, Australia compresa, secondo una logica che proviene da onde tzunamiche dell’epoca del diluvio, ripetiamolo alte 6 (sei) chilometri!
Si tratterebbe di un deposito sedimentario globale, provocato da spostamenti, a più riprese, di inimmaginabili proporzioni di acqua fangosa, terrosa, pietrosa, dentro la quale c’era di tutto, piante, animali ed oggetti di civiltà pre-diluviane!
Ci sono state due grandi catastrofi naturali volute dal Signore: il diluvio e l’affossamento di continenti per dividere la Terra, in concorrenza con la teoria scientifica della deriva dei continenti.
Ovviamente entrambi gli avvenimenti sono disconosciuti dalla “scienza”, se non addirittura negati!
Cap. 7 I FALSI STORICI DELL’EVOLUZIONE
La teoria darwiniana dell’evoluzione cominciò ad essere insegnata circa cento anni fa, agli inizi del ventesimo secolo e divenne famosa a causa di un processo che ebbe molta risonanza pubblica mondiale: il processo di Dayton.
1) L’UOMO DEL NEBRASKA (citato nel processo
di Dayton)
“Nebraska Man
era un nome applicato a Hesperopithecus haroldcookii , una presunta specie di
scimmia. Hesperopithecus significava "scimmia del mondo occidentale"
ed era annunciato come il primo primate superiore del Nord America . Fu
descritto originariamente da Henry Fairfield Osborn nel 1922, sulla base di un
dente trovato dal proprietario e geologo Harold Cook nel Nebraska nel 1917;
haroldcookii è stato dato come nome della specie in riferimento a Cook. La
scoperta è stata fatta circa dieci anni dopo il ritrovamento di Piltdown Man,
un altro possibile antenato umano, che si rivelò essere una bufala.
Sebbene l'uomo del Nebraska
non fosse uno scherzo deliberato, la classificazione originale si rivelò un
errore.” (https://en.wikipedia.org/wiki/Nebraska_Man)
La cassa di risonanza fu il PROCESSO
DI DAYTON, quando il 10 luglio 1925, un giovane
professore supplente di 24 anni, John
Thomas Scopes fu accusato di aver insegnato ai suoi
allievi che l’uomo derivava dalla scimmia.
Scopes fu difeso da Clarence Darrow e altri dell’American
Civil Liberties Union (ACLU) ed accusato da William Jennings Bryan, già due
volte candidato alla presidenza degli Stati Uniti ed ex-Segretario di Stato
sotto la Presidenza Wilson. Il verdetto finale fu di colpevolezza e John Scopes
fu multato per 100 dollari, che non ha mai pagato perché i giudici non avevano
il permesso di impostare multe oltre i 50 dollari. (http://www.iniziativalaica.it/?p=3646)
In tale processo fu decisiva la testimonianza del geologo Harold Cook, il quale presentò un dente molare di ominide, soprannominato “esperopithecus harolcookit”, da lui stesso scoperto nel 1923. Ciò costituì la base per autorizzare l’insegnamento della teoria darwiniana nella scuola pubblica a Dayton nel Thennessy nel 1925, con tanto di sentenza di un tribunale. Dopo pochi anni però Harold Cook tornò a scavare per ritrovare l’intero scheletro, ma con suo grande disappunto trovò i resti di quello che non era un ominide ma un grosso maiale preistorico, un “peccary” detto fossile di… maiale!
La comunità scientifica non ha mai pubblicizzato doverosamente l’errore e si continua a insegnare l’evoluzione nelle scuole pubbliche e addirittura a… VIETARE il creazionismo!
L’evoluzione basatasi ormai sul mito dell’anello mancante, vive il trilling di una fiaba dove si aspetta che qualcuno faccia uscire, con la bacchetta magica, uno straccio di prova determinante o credibile…
Il processo fu soprannominato “Il processo alla scimmia”, perché pensavano di giudicare un dente di scimmia, ma in realtà sarebbe stato più onesto chiamarlo “il processo al porco”, trattandosi di un dente di peccary!
L’“uomo del Nebraska” (1928) continua ad essere inserito nei libri di scuola e di storia e preistoria. (http://spazioinwind.libero.it/slvncc/piltdow.html)
Tutto il materiale fossile finora trovato, rappresenta quasi il 99 percento di quello trovabile: i musei sono pieni di fossili e si presume che non esistano altri fossili che possano sovvertire la terribile conclusione che finora è la realtà scientifica: non esiste l’anello mancante fra specie diverse.
2) LUCY (da una canzone dei Beattles)
Un fossile di australopiteco, scoperto ad Afar in Etiopia, da Donald Johanson nel 1974 e dato per antenato dell’uomo dalla propaganda evoluzionista, fu datata a 3 milioni e 200 mila anni fa. Sottoposto a radiocarbonio 14 è stato datato a 10 mila anni fa.
Gli evoluzionisti allora ridussero l’età a 2 milioni e mezzo attribuendole ben 23 date fittizie. Inoltre era una scimmia (scimpanzé) e non camminava eretta, dato che non sono mai stati trovati i piedi e le gambe.
Nessun animale poi può aumentare la statura per necessità.
La comunità scientifica ha dato la smentita in poche righe su qualche mensile… senza creare alcuna eco di massa… Si fecero dipinti di Lucy con mani umane e piedi con l’alluce non prensile, tipico degli esseri umani che camminano eretti. La propaganda gridò al successo, furono ristampati i libri di preistoria e si continua a proporre Lucy come prova dell’evoluzionismo, spostando l’origine dell’uomo dalla Mesopotamia all’Etiopia, in Africa!
La verità fu che Lucy camminava sulle nocche e nel 1996 fu dimostrato che si trattava di uno scimpanzé nano… oppure di un babbuino!
Nel 2000, il 29 marzo un articolo sulla American Science riportava “Lucy è stata detronizzata…. Le ossa erano state mischiate con altre estranee di un cimitero di homo sapiens, vicino qualche chilometro, e ciò aveva spinto a dire che Lucy si cibava di altri animali…”
Non avendo braccia e gambe, le erano state aggiunte prendendo ossa umane da un cimitero etiope lì vicino!
Recentemente un articolo su un’importante rivista scientifica diceva che “Lucy è tornata sull’albero, cacciata da… palazzo e dalla catena dei nostri antenati!”
Questa è la verità, la pura verità, ma è altamente disonesto continuare a mettere Lucy nei nostri libri di storia!
Non si tratta di complottismo, ma di impostura!
Ovviamente adesso vanno corretti di nuovo i libri di storia, eliminando la bufala di Lucy e dell’origine africana dell’uomo primitivo.
Il coraggio del falsificatore di Lucy è senza precedenti: ha spostato l’origine dell’uomo, dalla Mesopotamia all’Etiopia, contraddicendo di colpo tutti gli studi scientifici di genetisti, di archeologi, di studiosi e di scienziati di tutte le razze, nonché di teologi biblici. Non è da tutti!
(https://www.newscientist.com/article/dn27325-baboon-bone-found-in-famous-lucy-skeleton/)
A volte si ha a che fare con gente, che mente e crede alle sue menzogne, a tal punto da sfuggire persino alla macchina della verità!
Questa gente senza scrupoli, pur di emergere nel mondo scientifico ed accademico, ha costruito falsi reperti, falsi miscugli di ossa, e ogni sorta di false prove!
3) IL CUGINETTO DI LUCY, chiamato SELÀM (“pace” in lingua etiope), è stato proposto dalla propaganda evoluzionista come l’antenato dell’antenato di Lucy, risalente secondo costoro a 3 milioni e 300 mila anni fa. Si tratterebbe di un “australopitecus forensi”, cioè uno scimpanzé nano, chino e con le dita arcuate, come di chi cammina sulle nocche, scientificamente dimostrato, dallo scheletro della parte superiore del corpo. Che si tratti di scimmia è cosa acclarata ed indiscussa, ma che nesso ha con l’uomo, questo è un mistero degli evoluzionisti.
Non dimentichiamo che ogni reperto che contiene la parola “piteco”, vuol dire che non si tratta mai di uomo o di ominide, ma di scimmia!
L’esame autoptico, rilevando tracce di radiocarbonio 14, ha dimostrato che si tratta di fossile risalente a poco più di 10 mila anni fa.
I libri di testo delle scuole italiane e mondiali vanno di nuovo riscritte, togliendo ogni riferimento alla bufala di Lucy e alla sua… parentela africana!
Il resto delle ossa dal bacino in giù sta ancora sepolto, ma non interessa a nessuno perché hanno già festeggiato la scoperta e nessuno è interessato a procedere alle solite smentite, poco gradite.
4) L’UOMO DI PILTDOWN
“L'Uomo di
Piltdown è l'oggetto di una famosa truffa paleontologica perpetrata in
Inghilterra e riguardante il falso ritrovamento di resti fossili spacciati, nel
1912, come appartenenti a una sconosciuta specie di ominide.
Il ritrovamento
consisteva in alcuni frammenti di cranio e osso mandibolare, dichiarati dagli
scopritori come raccolti in una cava di ghiaia nella zona di Piltdown,
nell'East Sussex. All'ominide sconosciuto fu dato il nome scientifico di
Eoanthropus dawsoni, dal nome dello scopritore Charles Dawson. Il ritrovamento
della nuova specie fu oggetto di controversie che si risolsero solo nel 1953,
quando il falso fu definitivamente smascherato e fu chiarito come, in realtà, i
resti fossero il semplice frutto di una contraffazione, ottenuta combinando
l'osso mandibolare di un orango con frammenti di cranio di un uomo moderno. I
denti erano stati limati e colorati artificialmente. (Nota 2 pag. 12, Alla
ricerca dell’anello mancante, R.Broom, Feltrinelli, 1955)
La
beffa dell'Uomo di Piltdown è stata forse la maggiore truffa antropologica
della storia.” (da https://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_di_Piltdown)
In
pratica per quarant’anni il cranio di orango con mandibola umana è stato
osannato come l’anello mancante della teoria evoluzionistica ed ha occupato il
posto d’onore in tutti i libri di scuola!
Ecco
cosa hanno proposto a tre generazioni di studenti: il veleno della menzogna!
“Nel 1950, però, grazie ad un solerte paleontologo del British, Kenneth Oakley, l’analisi completa del reperto evidenziò quello che i più prudenti studiosi avevano ipotizzato: il cranio non era quello di un uomo, ma di un vero primate, un orango, al quale erano stati aggiunti denti umani, limati e abrasi, e ricoperti di una patina ossidante per testimoniarne l’antichità.
Il resto del corpo venne datato attorno al 1400, e non a migliaia di anni prima; un falso nemmeno fatto tanto bene”. (http://paultemplar.wordpress.com/2008/04/23/luomo-di-piltdown/)
L’impatto
dell’uomo di Piltdown sulla cultura contemporanea è stato come la pietra
tombale per tutti i creazionisti, riuscendo a negare ogni veridicità alla
creazione del biblico Adamo!
Se
non era per il paleontologo Oakley, oggi staremmo ancora a crederci!
5) L’UOMO
DI NEANDERTHAL scoperto nel 1856 in
Germania nelle valle di Neandertal presso Düsseldorf.
Fu escluso dalla letteratura evoluzionista
nel 1960 insieme allo Zinjantrophus, di cui si fecero però ben tre diverse
ricostruzioni facciali, simili ad un orango, ad un uomo, ad una scimmia.
Occorreva dare all’uomo primitivo una faccia,
una identità, una credibilità.
Per oltre cento anni tale ominide fu inserito
nei libri di storia, al posto di Adamo ed Eva, con grande soddisfazione degli
evoluzionisti.
Ma su quali reperti fossili si basava tale
eccezionale scoperta?
La parte superiore di un teschio!
Da questo rinvenimento, in base ad esami di
biologia molecolare sul DNA sappiamo tutto sulla sua vita: era di pelle bianca
e con i capelli rossi, suonava, ballava e cantava, curava i feriti, faceva riti
funebri e aveva strumenti musicali.
Se ascoltate attentamente, nella valle di
Neandertal, c’è ancora l’eco delle sue canzoni d’amore!
Questa non è scienza! E’ pura fantasia! Per i
tedeschi, però è stato molto importante avere in casa un prototipo originale
della loro razza!
Peccato che si sia estinto, soppiantato da
altro Homo sapiens, quello proveniente dal Tigri ed Eufrate!
Secondo una spiegazione biblica, molto
probabilmente questa razza fu “assorbita” dalla stirpe eletta dei discendenti
di Adamo ed Eva, perché i loro maschi erano… sterili!
L’epoca supposta degli scienziati si aggira
intorno ai trentamila anni prima di Cristo!
Adesso invece sappiamo che prima di 6000 anni
fa, non c’era nessun homo sapiens.
Le ossa di Rapino, in provincia di Chieti, in
Abruzzo, sono un esempio di prime civiltà neolitiche.
Un torrente ha cambiato il suo corso e ha
scavato un nuovo letto, mettendo allo scoperto decine e decine di tombe
preistoriche, ricche di reperti, fra cui femori di donna, usati come armi
appuntite. Nelle donne il femore è più lungo di quello dell’uomo.
Tali ossa non hanno più di tremila anni prima
di Cristo, confermando la teoria creazionista!
Prima di tali date, ominidi comparivano e si
estinguevano, come i neandertaliani e gli Zinjantrophus, ominidi i cui resti
furono scoperti in Olduvai Gorge in Tanzania, nel 1959, da Louis Leakey.
Attualmente la scienza ufficiale non ha
spiegazioni sull’intero fenomeno.
L’unico dato certo è l’esistenza di Adamo ed
Eva, la cui tomba si trova sul monte Calvario, nell’odierna Israele!
6) I FOSSILI DI RAMAPITHECUS scoperti in India, nel 1964, prendono il
nome dal principe indù RAMA.
Sono
serviti per riempire i vuoti dell’albero genealogico dell’homo sapiens.
La verità è
abbastanza diversa però.
Il Ramapithecus è solo una forma complessa di orango.
Nel 1961 Simons pose il Ramapithecus alla radice dell'albero genealogico.
Lo fece sulla base della "forma della mascella, la costruzione e le caratteristiche dei denti". Simons fu presto sorretto da David Pilbeam a sostegno della scimmia di Rama. (pg 45 "In the Age of Mankind" di Roger Lewin)
I fossili usati per sostenere la rivendicazione di Simons e Pilbeam erano 2 metà della mascella superiore. (pg 45 "In the Age of Mankind" di Roger Lewin). La mascella era spezzata a metà e mancava la parte centrale del palato che collegava i due pezzi. Ciò ha permesso loro di ricostruire la mascella in una mascella a forma di arco (simile ad un umano), piuttosto che in una forma a "V" (come una scimmia).
Lewin dice: "Fossili incompleti hanno portato i ricercatori a ricostruire un palato di Ramapthecus in una forma simile a quella di un palato umano" (pg 44 "In the Age of Mankind" di Roger Lewin)
Se la verità è stata detta, erano i loro preconcetti che il Ramapithecus era legato a noi che ha portato a questa ricostruzione, non avendo fossili completi.
Camminavano in piedi? I denti non lo dicono.
Risultato ovvio: Molti scienziati hanno abbandonato il Ramapithecus come antenato evolutivo dell'uomo. Fu escluso ufficialmente dalla letteratura evoluzionista nel 1979.
(http://www.angelfire.com/mi/dinosaurs/zramapithecus.html))
6) LONGISQUAMA
Si tratta di un piccolo dinosauro pennuto, interpretato
per tale dall’unico fossile trovato: in realtà le piume sarebbero impronte
fossili di un fogliame su cui morì schiacciato dal diluvio.
E’ stato considerato fin da subito come un
falso.
Longisquama è quindi considerato un
diapside con strane scaglie, caratteristiche scheletriche ambigue e nessun
reale significato per l'evoluzione degli uccelli.
Nelle intenzioni dei truffatori
evoluzionisti, doveva rappresentare l’anello mancante fra animali terrestri ed
uccelli. (https://en.wikipedia.org/wiki/Longisquama)
Non ha retto alla datazione al radiocarbonio…
(da http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/Le-falsit-224-dell-39-evoluzionismo/D6815290.html)
Cap. 8 FOSSILI ANIMALI E VEGETALI
Questo è il vero campo di battaglia fra
evoluzionisti e creazionisti.
I fossili dimostrano la NON-EVOLUZIONE degli
animali e delle piante.
Migliaia e migliaia di insetti, di piante, di
fiori, di scheletri animali e umani hanno dimostrato che, tanto erano quando
morirono sepolti dal fango e tanto sono oggi!
La libellula fossile è identica a quella
attuale, le farfalle fossili hanno lo stesso numero di
tegoline
alle ali senza alcuna mutazione, gli scorpioni sono identici a quelli attuali,
i pesci sono gli stessi, le foglie sono le stesse, le ghiande pure, ecc.
Gli scienziati che hanno dettagliatamente
studiato per esempio l’ARINGA, hanno visto che l’aringa fossile è identica a
quella vivente oggi.
Stessa cosa per i coccodrilli, gli squali, le
aragoste, i gamberi, le tartarughe, il pesce persico, il pesce pipa, pesci
volanti, pipistrelli, stelle marine, ippocampi, uccelli, ecc.
I trilobiti sono apparsi improvvisamente
sulla scena del mondo e non hanno avuto altra forma di vita precedente, pur
essendo complessi e con occhi simili a quelli di una mosca.
Sono stati trovati crani fossili di tigri
identici a quelli attuali.
La foglia fossile di platano è identica, con
tutti i dettagli, a quella attuale. Stessa cosa per tutti gli altri vegetali
fossili trovati.
Parliamo anche delle creature intrappolate
nell’ambra, che è il risultato di resine che scorrevano dalle cortecce degli
alberi e che divennero pietre fossili. In “formato tridimensionale” si sono
trovate formiche volanti ed operaie, vespe, ditteri, api, zanzare, mosche,
moscerini, coleotteri, locuste, cavallette, punteruoli del grano, ragni
saltatori con le loro ragnatele, termiti, cimici, ceratopogonidi, tricotteri,
mantidi, dimatteri (tagliaforbici), millepiedi, afidi, bruchi, farfalle, rane,
tarme, coccinelle, ecc. identici a quelli attuali.
Gli entomologi George Poinar Jr. e Roberta
Poinar, della Università della California,
hanno pubblicato il libro “The amber forest” con illustrazioni di
migliaia di reperti di insetti nell’ambra, che dimostrano di esseri viventi
rimasti immutati per milioni di anni, senza subire alcuna variazione alcuna nel
tempo.
Dov’è l’evoluzione?
Come si può notare la lotta è sulle date di
questi fossili… I milioni di anni schizzano da tutte le parti, secondo criteri
aleatori e supposti!
La verità è che non è mai esistito niente di
simile ad una “forma di vita primitiva” in nessun periodo della storia e della
preistoria!
Gli insetti non sono animali “primitivi”, ma
esseri con strutture altamente complesse, invalidando tutte le immagini
genealogiche create dagli evoluzionisti, che presentano animali dal più
primitivo al più avanzato!
Le forme di vita “intermedie” non sono mai
esistite in nessun periodo della storia naturale!
L’albero dell’evoluzione è FALSO!
Lo stesso Charles Darwin scrisse: “Se la mia
teoria fosse vera, devono essere sicuramente esistite infinite varietà
intermedie che collegano più da vicino tutte le specie dello stesso gruppo. Di
conseguenza la prova della loro precedente esistenza potrà essere trovata
soltanto fra i reperti fossili.” (The Origin of species”)
Il reperimento e la classificazione di
fossili animali sono lo spasso di tutti i geologi e di tutti gli evoluzionisti.
Guai a contraddirli, nelle loro
classificazioni fantastiche, confermate e scopiazzate da tutti i libri della
cultura ufficiale.
Il mito del fossile intermedio fra specie
viventi, è rimasto un mito dopo centocinquat’anni di ricerche affannose. Fra i
cento milioni di fossili di duecentocinquantamila specie diverse finora
trovati, non ce n’è alcuno considerato “fossile intermedio”!
La creazione improvvisa e contemporanea è la
risposta veramente scientifica che si può dare in tutta questa sporca faccenda
di miti e leggende degli evoluzionisti.
Come ciliegina sulla torta, mettiamo che gli
evoluzionisti tentano e tendono a nascondere i fossili! I musei sono pieni di
fossili, che però non vengono citati nei loro libri, mensili e giornali, nei
convegni, nei forum e nelle tavole rotonde.
Ogni fossile distrugge la loro teoria!
Ci sono voluti decenni per metterli d’accordo
e finalmente gli scienziati sono arrivati a teorie comuni, a dati comuni e a
classificazioni comuni.
Non si troverà mai un libro che faccia
riferimento al diluvio e alle sue gigantesche ondate di fango, anche se tutti i
fossili, è bene ripeterlo, si sono trovati solo negli strati sedimentari della
crosta terrestre.
Si nega l’evidenza, la logica, in pratica… la
verità.
Parlare di diluvio, significa ammettere la
Bibbia, e quindi il Dio che l’ha scritta!
“Dio tuona meravigliosamente con la sua voce e fa grandi cose che non possiamo comprendere.” (Giobbe 37:5)
Figuriamoci
se l’uomo con tutta la sua scienza e sapienza, può rispondere a questa domanda
di Dio: “Dov’eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai
tanta intelligenza. Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi
tracciò su di essa la corda per misurarla? Dove sono fissate le sue fondamenta,
o chi pose la sua pietra angolare, quando le stelle del mattino cantavano tutte
insieme e tutti i figli di DIO mandavano grida di gioia? Chi racchiuse con
porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno? …Conosci tu le leggi
del cielo, o puoi tu stabilire il loro dominio sulla terra?” (Giobbe 38:4-33)
Sembra di vedere i tempi attuali e Dio che
interroga gli scienziati atei ed evoluzionisti: “Orsù, cingiti i lombi, come un prode, io ti interrogherò e tu mi
risponderai. Vorresti proprio annullare il mio giudizio, condannare me, per
giustificare te stesso?” (Giobbe 40:6-8)
La “vera” geologia dovrebbe dividersi in due
ere o periodi, prima e dopo il diluvio!
Invece dobbiamo ancora leggere che la terra
si è creata da sola, raffreddando una palla di fuoco, schizzata da un Big Bang.
Ecco!
La cosa dunque dovrebbe essere pacifica per
tutti, ma non è così.
Ogni tanto esce qualcuno fuori dal coro!
Ormai sono migliaia gli scienziati che si
dichiarano creazionisti e che non credono più alle datazioni fantastiche degli
evoluzionisti. Circola in internet una
lista di migliaia di chimici, genetisti e uomini di scienza che sono usciti
allo scoperto contro la teoria darwiniana.
Il chimico John Pendleton, chimico
accreditato presso il mondo accademico americano, ha avuto testimonianze di
pterodattili ancora viventi in Papua Nuova Guinea e in Messico
Creduto estinto da 65 milioni di anni fa, è
invece vivente e se ne stanno trovando gli ultimi esemplari ancora viventi.
Questo perché la datazione data dagli evoluzionisti è puramente immaginaria,
come quella su tutti i dinosauri.
Stegodattilo un uccello dalla lunga coda esiste ancora (5-6 avvistati in Nuova Guinea) e non si è estinto 65.000 anni fa.
San Giorgio ne uccise uno, nel 300 dopo Cristo! Dai fossili, sappiamo che ha le squame che non si possono separare eccetto che sul collo. San Giorgio lo uccise sul collo, con la lancia, perché non aveva squame apribili. Solo il collo era vulnerabile e stranamente la leggenda fornisce questo dettaglio, rivelatosi “fondamentale” per essere credibile.
La libellula “meganeurossis” è stata ritrovata per intero, ma con le dimensioni di un metro e mezzo. Lo studio sul fossile ha dimostrato che è identica a quella attuale, sia pure con dimensioni ridottissime, a causa delle mutate condizioni ambientali. Non c’è stata evoluzione.
I fossili dei “grandi animali” hanno mostrato che avevano polmoni “piccoli” rispetto al fabbisogno di ossigeno per vivere (rapporto massa-ossigenazione). La spiegazione sta nel fatto che all’epoca “pre-diluviana” la pressione atmosferica era DOPPIA (bar 2) rispetto a quella attuale, perché il diametro della Terra era minore. L’espansione della Terra e la diminuzione conseguente della pressione atmosferica fu essenzialmente la causa della morte di tutti quegli animali che avevano polmoni piccoli. L’uomo ha sempre avuto polmoni grandi, per ossigenare il cervello, assai complesso.
Dio ha fatto l’uomo, molto bene, fin dall’inizio!
Oggi, la pressione minore comporta la perdita di potenza celebrale alla nascita, immediatamente… per mancanza di ossigenazione DOPPIA rispetto a quella “originale”.
I dinosauri non si sono estinti a causa dell’impatto di un meteorite, ma… per mancanza di ossigeno!
I loro polmoni erano inadatti a dare ossigeno a un grande corpo, in un habitat con pressione atmosferica ridotta alla metà di quella necessaria per la loro sopravvivenza!
La drosophila melanogaster (moscerino della frutta) non deriva da nulla e non si è evoluta.
Esemplari identici a quelli attuali sono stati trovati nelle gocce di ambra, che è una resina fossile, equiparata alle pietre preziose. Sempre nell’ambra sono stati trovati numerosissimi insetti identici a quelli attuali, zanzare comprese… Nel film “Jurassik Park” tutto comincia con una zanzara dentro un’ambra… Nel film, immaginano di trovare nel corpo della zanzara, il sangue di un tirannosauro, punto da essa…
Più che di un sogno, dovremmo parlare di incubo!
A Glen Rose, in Texas, si sono trovate impronte di GATTO insieme a quelle di morganodonti (piccoli topi) insieme ad impronte di dinosauri: questo è un assurdo evoluzionistico, in quanto, secondo gli evoluzionisti, i mammiferi sono “apparsi” per ultimi…
Un triceratopo aveva un cucciolo tra i piedi, uno dentro la pancia ed è morto mentre stava partorendo: tutti segni questi di una morte improvvisa, come per esempio durante il diluvio…
Tirannosaurus Rex detto T-rex: non era un carnivoro predatore, come vogliono rappresentarlo, in rapporto al suo aspetto abbastanza inquietante. Era invece uno “spazzino”, perché dotato di enormi e lunghe narici tipiche dei necrofagi.
Aveva poi gli occhi laterali e non frontali, tipici dei carnivori predatori. La dentatura poi era quella di chi si nutre di carogne.
Sono stati trovati resti fossili di T-Rex con la schiena all’ingiù e con le code aggrovigliate gli uni agli altri, come se fossero stati tutti travolti e trasportati dall’acqua di un diluvio.
Dunque c’erano al tempo del diluvio?
I polmoni erano piccoli, insufficienti ad ossigenare il sangue di un animale di quella enorme mole. Ciò si spiega considerando che il T-Rex è vissuto nel periodo pre-diluviano, quando la Terra era più piccola di diametro e l’atmosfera terrestre era il doppio di quella attuale. Oggi non potrebbero respirare.
Infine
sono state trovare orme di T-Rex (
Questo reperto è chiamato “oopart” (out of place artifact, reperto fuori posto senza spiegazione scientifica), perché l’età attribuibile oscillerebbe fra i 110 milioni di anni fa delle orme del T-Rex e i 6 mila anni fa delle orme umane)
Tutti i fossili sono databili al periodo pre-diluviano.
Cosa c’entra il diluvio o il riferimento ad esso?
Il
concetto di “fossile” è legato alla sua stessa definizione: un organismo deve essere
sepolto rapidamente dopo la sua morte, prima che ne subentri la decomposizione
o venga aggredito dagli agenti demolitori. Nella maggior parte dei casi questo
seppellimento avviene ad opera della deposizione di sedimenti, come la sabbia o il fango
trasportati dall'acqua, che ricoprono, depositandosi al fondo, gli organismi
morti.
Spesso, troppo spesso si
tratta di fango, tanto fango, trasportato da acqua, tanta acqua… Si tratta di
decidere da dove è venuto questo fango e trasportato da quale acqua. Sono
dimensioni apocalittiche.
La cosa da considerare a
favore del diluvio è che i fossili si trovano inglobati nelle rocce
SEDIMENTARIE, rocce cioè trasportate per qualche ragione e sedimentate a
strati.
Non si trovano fossili in
altri tipi di stratificazioni, segno questo che tutto è avvenuto in pochi
istanti e in dimensioni considerevoli, in ragione di ondate immense che si sono
succedute ad altre ondate immense.( https://www.youtube.com/watch?v=ObBgba1AmoA)
Ma il vero busillis di tale discorso sulla datazione è costituito dai FOSSILI POLISTRATI.
Nel
La chioma è in uno strato di arenaria, mezzo tronco sta in uno strato calcareo-siliceo e la base del tronco e le radici stanno in uno strato carbonioso.
Questo è possibile solo pensando alle diverse ondate di un diluvio universale, dato che il carbone in laboratorio è creabile in sole 2 ore e non in milioni di anni…
Un albero con la cima fossile, il tronco siliceo e le radici carboniose… Il carbone si produsse in poco tempo, con acqua, calore e pressione, in conseguenza di un diluvio…
Gli
scienziati creazionisti sono d’accordo nel ritenere che questo fenomeno dei
fossili polistrati sia dovuto all’acqua e alla combinazione di tre condizioni
indispensabili: acqua, calore e pressione.
Molto singolare poi è risultato il
fossile di un lombrico sepolto vivo e ritrovato come fossile polistrato… non
più di 2 milioni di anni fa, ma di 6 mila anni fa …
Questo lombrico è pietrificato, ma non sta
nello strato giusto, come indicato dagli evoluzionisti…
Tutti i fossili di vegetali poi dimostrano
che la loro conservazione nella roccia è avvenuta istantaneamente, senza
putrefazione o compostaggio.
Marmi con foglie “stampate”, stanno a
dimostrare che le foglie non hanno avuto il tempo di alcuna degenerazione, ed
animali come le meduse, non hanno avuto neppure il tempo di evaporare, cosa che
in natura avviene in poche ore.
In base a queste considerazioni, sono molto
aleatorie tutte le datazioni degli evoluzionisti, e ogni riferimento ai
cosiddetti “fossili guida”.
Conclusione: ogni spiegazione scientifica che
non tiene conto del diluvio e dei suoi effetti è aleatoria e inattendibile.
Che gli evoluzionisti siano inclini alla
menzogna e al pressappochismo è cosa ormai acclarata e ciò depone ampiamente a
loro sfavore.
Il tutto è stato trattato in un capitolo a
parte, dal titolo: i falsi storici dell’evoluzione…
Cap. 9 FOSSILI
UMANI OOPART
Un strada ancora tutta da percorrere è quella dello studio degli “oopart”, dei reperti fuori posto senza spiegazione scientifica, dall’inglese “out of place artifact”.
Si tratta di reperti che gli scienziati evoluzionisti non sanno classificare e sui quali non hanno nulla da dire. Esaminiamone qualcuno.
1) PISTA TAYLOR del Texas
Il geologo Don Patton fece prosciugare il fiume
Poluxi River per mettere a secco
Gli originali di rocce stanno a Glen Rose in Texas e furono ritenuti un assurdo scientifico: un’orma di un piede umano su una roccia del periodo permiano dell’epoca attribuita dagli evoluzionisti di 225/250 milioni di anni fa.
In realtà essa, sottoposta ad esami e ad altre strumentazioni ha dimostrato di essere un fango pre-diluviano.
La conformazione della superficie su cui sono le impronte di dinosauro mostrano segni di increspatura tipiche delle spiagge.
Queste dimostrano che scorreva l’acqua e che il terreno si è indurito rapidamente e si è seccato, per far posto allo strato soprastante che si è seccato e indurito altrettanto rapidamente, nel giro di un anno massimo, e non di milioni di anni.
Si procede per indizi e la presenza “umana” contemporanea a quella dei dinosauri è confermata dalle loro orme “fossili” quasi contemporanee.
2) In Oklahoma una roccia del cretaceo, contiene suppellettili umane di 275 milioni di anni fa…
Nessun dinosauro poteva fare quelle suppellettili… di 4500 anni fa!
In pratica si tratta di una ciotola di ferro purissimo (Fe), costruita dall’uomo, che è stata trovata immersa in uno strato di antracite. (oopart: out of place artifact)
Il ferro purissimo oggi non esiste in natura e si può produrre solo in laboratorio e con una pressione DOPPIA a quella atmosferica attuale. Tale pressione DOPPIA (bar 2) era “naturale” all’epoca “pre-diluviana”, perché il diametro della Terra era minore di quello attuale.
3) Il mortaio con pestello di Table Mountain,
in ferro, ritrovato in un deposito di arenaria risalente a 55 milioni di anni
fa. The Table Mountain mortar with pestle, rappresenta in maniera drammatica
l’imbarazzo del mondo scientifico, incapace di dare spiegazioni o indicazioni
di sorta. Il manufatto in ferro è senza dubbio opera umana, quando l’uomo,
secondo la Bibbia, maneggiava e fondeva metalli: “E Zilla partorì anch’essa
Tubalcain, l’artefice d’ogni sorta di strumenti di rame e di ferro, e la
sorella di Tubal-cain fu Naama.” (Genesi 4:22)
4) L’impronta di William J. Meister, trovata nel 1968: un sandalo umano sopra un trilobite sotto la punta e un fossile sotto il tacco…
L’impronta di piede umano, il trilobite (2/3 milioni di anni fa) e un altro animaletto sotto il tallone, sono stati prodotti in contemporanea… come quando uno va in riva al mare e lascia un’impronta sopra le telline e altre conchiglie morte sulla riva… Come fu possibile produrre una simile impronta? Solo se si pensa ad un periodo immediatamente pre-diluviano, possiamo dargli una giusta spiegazione. Il fatto è che i creazionisti hanno datato i trilobiti e non ne escono fuori. Dovrebbero rivedere le datazioni ed accettare che i trilobiti non si erano estinti o evoluti! E’ più facile rifiutare tutto, piuttosto che ritoccare date e teorie!
5) In Perù, il dott. Gutierrez ha trovato in uno strato del periodo “cretaceo” due palmi di mani umane fossilizzate, solo che il periodo del cretaceo, secondo gli evoluzionisti, avrebbe dai 65 ai 140 milioni di anni… Le ossa sono inequivocabilmente umane e sono di due mani complete, senza dubbio alcuno. Il problema è che l’uomo non poteva lasciare la sua impronta 65 milioni e oltre di anni fa… L’unica spiegazione possibile è che le datazioni date a tavolino dai geologi sono FALSE e artificiose solo per motivi di classificazione di studio.
6) Impronta di Burdick (Burdick Track)
Si
tratta di un’impronta umana in un calcare, trovata a Glen Rose, Texas. La
lunghezza dell’impronta poteva appartenere a persona dal fisico imponente di
circa
Nel Paluxy River poi sono state trovate altre 80 impronte simili. In pratica tali impronte sono state impresse e poi conservate dalla pressione dell’acqua e fango del diluvio.
7) Martello di London
Nel
Gli evoluzionisti lo considerano un falso, perché non riescono a classificarlo in nessun modo e neppure a considerare cosa sia successo per trovarlo in quella situazione. L’ipotesi diluvio, con le sue ondate, è scartato a priori.
In pratica viene scartata l’unica spiegazione possibile!
Il ferro, come per altri reperti pre-diluviani è purissimo e il legno risale a qualche migliaio di anni circa avanti Cristo.
La genetica e tutte le ricerche sull’origine dell’uomo hanno distrutto completamente e definitivamente la teoria evoluzionistica!
GLI STUDI SULLA DOPPIA ELICA DEL DNA hanno dimostrato che ogni variazione
del DNA è sempre “peggiorativa”, MAI MIGLIORATIVA, per la SECONDA LEGGE DELLA
TERMODINAMICA.
Quando
si verificano le mutazioni, esse operano per distruggere informazioni
esistenti, come nel caso dell’anemia falciforme, che permise alle popolazioni
africane di sopravvivere alle infezioni malariche, perché l’emoglobina aveva
perso funzionalità nel processo. La stessa cosa avviene per i geni
antibiotico-resistenti. In pratica selezione naturale e mutazioni operano nella
direzione sbagliata per l’evoluzione!
Ciò
dimostra, senza ombra di dubbio, che l’uomo NON deriva dalla scimmia, a meno
che non vogliamo considerare l’uomo come una variazione “peggiorativa” della
scimmia!
Oppure
potremmo considerare la scimmia come variazione peggiorativa dell’uomo!
In un
certo senso, a vedere certe “bestie” ai governi del mondo, la cosa non dovrebbe
sorprendere!
Rimane
il fatto indiscutibile che il sangue della scimmia non è compatibile con quello
dell’uomo e viceversa!
Il
sangue dell’uomo (A,B,AB,0, più/meno) è mortale se inserito nelle vene di una
scimmia e viceversa!
Inoltre
Chi ha messo di botto tutte le informazioni contenute nel DNA?
Se non
Dio, chi?
La
scienza studia gli effetti, ricercandone però le cause.
Per
questo motivo quasi la totalità dei genetisti è apertamente creazionista!
L’“ipotesi Dio” è l’unica meravigliosa strada percorribile, e come Giobbe,, possiamo affermare con sicurezza: “Chi fece me nel grembo di mia madre, non fece anche lui (il mio servo)? Non ci ha formati nel grembo materno uno stesso Dio?” (Giobbe 31:13)
Ed inoltre: “Prima che i monti fossero nati e che tu
avessi formato la terra e l’universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei
Dio.” (Salmo 90:2)
Dio
dice di Sé nel Suo Sacro Libro: “A me
appartiene il consiglio e il successo; io
sono l’intelligenza, a me appartiene la forza.” (Proverbi 8:14)
In Gesù Cristo sono nascosti tutti i tesori della sapienza (Colossesi 2:3) e “vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte, le quali se si scrivessero ad una ad una, credo che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.” (Giovanni 21:25)
Un
CERVELLO UMANO è più complesso di tutta la galassia messa insieme.
Ciò
significa una cosa sola, che la galassia è inferiore al cervello umano.
Sarebbe
come dire che il cervello umano si è evoluto superando la galassia stessa,
sfuggendone al controllo.
Nei
film di fantascienza si sono ipotizzati casi di creature artificiali che
diventano “umane”, sostituendosi poi all’umanità stessa… (I.E. di Spielberg,
Terminator di James Cameron, ecc)
Il
neuropatologo Rajesh Kalaria, dell’Università di Newcastle (UK), studioso del
cervello umano da più di quarant’anni, è stupefatto dal fatto che neuroni e
dendriti formano una fitta rete perfettamente ordinata. Miliardi di neuroni
comunicano fra di loro attraverso lunghe fibre dette “assoni”.
Inoltre
un singolo neurone può creare migliaia di connessioni con altri neuroni
attraverso fibre ramificate chiamate “dendriti”, in modo da creare un numero
astronomico di connessioni, le sinapsi, in un intreccio di neuroni e dendriti
perfettamente ordinato. I neuroni inviano fibre ad altri neuroni “bersaglio”,
se non addirittura a punti ben precisi di altri neuroni, guidati da segnali
chimici. Senza queste chiare istruzioni scritte nel nostro DNA, le fibre in
crescita si perderebbero…
Siamo
ben lontani dal capire come si fissano idee, pensieri, ricordi, ecc. e questo
dimostra l’esistenza di una Mente Divina infinitamente superiore alla nostra.
La
genetica ha finora ampiamente dimostrato che tutte le specie umane derivano solo
da due esseri distinti geneticamente : uno chiamato “l’uomo della scienza” (Adamo)
e uno chiamato “seconda origine genetica” (Eva)
E’ proprio lo scimmione a dirci che i
neodarwinisti hanno torto.
Ogni volta che la teoria di Darwin viene
rimessa sul tavolo, ecco accorrere sul campo l’orda degli scimmioni.
Le copertine dei rotocalchi si affollano
delle truci immagini di quelli che la vulgata darwiniana ci ha assegnato come
progenitori, come controparti di Adamo. Alla tavola dell’evoluzione, lo
scimmione è un convitato d’obbligo!
Chi non ha visto, anche in edizioni recenti, scolastiche o giornalistiche, la pretestuosa fila dei nostri antenati, che comincia con una scimmia china sulle nocche e prosegue con sei-sette esseri (senza coda) che gradualmente si erigono sino a raggiungere la stazione eretta di un maschio bianco anglosassone?
Il pensiero, la mente, il linguaggio, sono
per Darwin prodotto della materia cerebrale, risultato del grande sviluppo del
cervello di Homo, ultimo successo della selezione naturale.
Purtroppo per lui però, La scimmia e
l’uomo-scimmia non parlano ed hanno LA CODA!
Ernst Haeckel, alla fine dell’Ottocento,
immaginò un “Pitecantropus alalus” (uomo-scimmia senza voce), precursore dell’ “Homo
stupidus”, che poco capiva, e infine del “sapiens”, che sapeva e parlava.
“I darwinisti si opponevano così al prologo di Giovanni: “In principio fu la parola”, prima dell’uomo, prima di tutto.” (prof. Giuseppe Sermonti, scienziato genetista, (anno x numero 261, pag.2 il foglio quotidiano venerdì 4 novembre 2005)
ALL’INZIO DI TUTTA LA STORIA DELL’UNIVERSO C’ERA DIO CHE PARLA E DICE: FACCIAMO L’UOMO. (Genesi 1:26)
E dopo aver fatto l’uomo, Dio gli diede subito la capacità di parlare: “L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi”. “Genesi 2:20)
Esaminiamo alcuni punti “fermi” della biologia, punti cioè per i quali il dibattito scientifico è terminato, con affermazioni non più aleatorie o discutibili, perché costituiscono ormai “ricerca conclusa”!
L’ARCO AORTICO sopra il cuore ha QUATTRO arterie che danno, con precedenza su tutto il sistema circolatorio del corpo, sangue ossigenato al cervello, anche in condizione di stress, o di trauma.
Dio ha fatto il cuore e… il cervello, dando al cuore la capacità di mantenere sempre il cervello in piena funzionalità, anche in condizioni di stress o di occlusioni totali o parziali di arterie e vene!
L’uomo non ha antenati animali, perché il cervello umano non è frutto dell’evoluzione, neppure se potessimo aspettare un tempo infinito…
E’ più
complesso dell’universo stesso e niente può autorizzare a credere che
l’universo stesso, grande e complesso, possa aver prodotto un qualcosa più
grande e più complesso di sé stesso.
Esso è
dunque il frutto di un Creatore, amorevole ed estremamente generoso.
Il Dio
del cervello, ha fatto in modo che esso sia sempre irrorato di sangue ben
ossigenato, anche nelle condizioni più estreme, oltre le quali si verifica la
necrosi!.
Questo è ciò che mette in evidenza in maniera ovviamente scientifica e documentata Mihael Georgiev, recentemente scomparso, nel suo libro “Charles Darwin oltre le colonne d'Ercole. Protagonisti, fatti, idee e strategie del dibattito sulle origini e sull'evoluzione” (Gribaudi Ed. anno 2009 Prezzo: € 20)
Questo medico ricercatore e scienziato è stato una fonte incredibile di informazioni, tutte valide e tutte verificabili: http://win.origini.info/articoli.asp?sezione=Scienza_e_Bibbia
La ricercatrice nefrologa Céline Granolleras, dell’Università di Montpellier in Francia, ha studiato per oltre vent’anni, il modo con cui i RENI stimolano la produzione di globuli rossi.
Se si perde molto sangue o si è ad altitudini elevate, il corpo umano “va in debito” di ossigeno: i reni hanno sensori che in carenza di ossigeno nel sangue, stimolano la produzione di “EPO” (eritropoietina), il cui livello può aumentare anche mille volte. L’epo a sua volta interagisce con specifici recettori (epor) presenti nel midollo osseo a produrre più globuli rossi, che così trasportano più ossigeno. Tali ricerche e scoperte sono a disposizione della scienza medica dal 1985. Solo un Dio Creatore poteva realizzare un sistema “ad effetto domino”, così complesso ed efficace!
I
BATTERI non si sono evoluti, perché la loro conformazione genetica è estremamente
complessa…. La complessità esiste dalle origini!
Inoltre
i batteri interagiscono con l’ambiente e producono escrementi biodegradabili…
cosa già perfetta!
Essi
biodegradano qualunque cosa (carne, vegetali, feci, ecc.)
Le
recenti scoperte hanno dimostrato che essi “comunicano” fra di loro e lo fanno
in tre diverse tonalità, con un linguaggio sofisticato, come quello degli
uccelli.
Inoltre
essi sono contemporanei ai trilobiti, e questo è un assurdo dell’evoluzione.
Fin da
principio i batteri si sono improvvisamente manifestati e sono in simultanea
con l’uomo.
Tutta
l’evoluzione cade proprio dall’inizio della sua teoria fantastica!
La
biologia molecolare, la biochimica e la genetica hanno dimostrato, senza ombra
di dubbio, che il sistema responsabile della produzione degli enzimi, senza i
quali la sintesi delle proteine non può avvenire, è identica, dal batterio a
tutti gli esseri viventi, uomo compreso.
In
pratica lo stesso meccanismo della vita è esistito fin dall’origine.
Questo
fatto costituisce la “prova regina” che l’evoluzione non c’è mai stata e non
potrà mai esistere.
“L’uomo è un essere “originale”, che non
deriva da nessuna altra specie. La genetica rifiuta ogni altra affermazione
contraria.” (Sermonti)
Molti
scienziati evoluzionisti si sono impegnati nel tentare inutilmente di produrre
“il brodo primordiale”, cioè un miscuglio si sostanze inerti che, aggregandosi,
avrebbero prodotto le basi per la “nascita” di qualche battere “primordiale”!
Si
citano gli inconcludenti e assai criticati esperimenti di Oparin, di Miller ed
Urey, che non hanno dato alcun risultato scientifico, ma hanno aggiunto altre
fantastiche soluzioni, quali la vita derivante da vulcani sommersi o da sorgenti
sottomarine idrotermali!
La favola continua con la proposta di polimeri
formati probabilmente su rocce calde o su argille, con aggregati molecolari
avvolti da membrane.
Giustamente
è sembrato ecologico mettere in una busta tutto questo liquame!
La
supposizione di procedere dai “procarioti” agli “archeobatteri e ai eubatteri”
è stato il primo passo per cadere dalla padella alla brace!
Strutture
viventi complesse ed auto-rigeneranti, capaci di sopravvivere dovunque ed in
condizioni estreme, sarebbero state prodotte dal “caso fortuito”!
Peccato
però che i batteri siano contemporanei a tutte le altre specie viventi, trovate
nei fossili!
Creazione
fortuita, salto di specie e selezione naturale, sostituiscono il Creatore!
Adesso
vediamo che ne pensa Dio!
“Guai
a colui che contende col suo Creatore, egli, rottame fra i rottami di vasi di
terra! L'argilla dirà essa a colui che la forma: "Che fai?" o l'opera
tua dirà essa; "Egli non ha mani?" (Isaia 45:9)
“Non
lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il Creatore degli
estremi confini della terra; Egli non si affatica e non si stanca; la Sua
intelligenza è imperscrutabile.” (Isaia 40:28)
“Per
questo motivo io, Paolo, il prigioniero di Cristo Gesú… di cui io sono
diventato servitore secondo il dono della grazia di Dio a me concessa in virtú
della sua potenza. A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata
data questa grazia di annunziare agli stranieri le insondabili ricchezze di
Cristo e di manifestare A TUTTI quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero
che è stato fin dalle più remote età nascosto IN DIO, IL CREATORE DI TUTTE LE
COSE.” (Efesini 3:1-9)
Cap. 13 LA
CELLULA E LE PROTEINE
Il
dott. Stephen Meyer, nel suo libro “Signature in the cell”, spiega che ci sono
informazioni all’interno del DNA, disposte in modo gerarchico. Ciò comporta
che, per produrre la vita dal nulla o per generarla da fonti preesistenti, sono
necessarie “informazioni”: ma dove andarle a prendere?
Tutti
gli scienziati sono consapevoli di questo problema.
Nel
1953 Watson e Crick, decifrarono la struttura del DNA, chiarendo che esso opera
come un vero e proprio codice digitale, simile ad un software. Il codice del
DNA genera proteine e queste svolgono tutte le funzioni principali di una
cellula.
Ma Chi
ha messo questo codice?
Ci
vuole sempre una “INTELLIGENZA” capace di dare informazioni, ovverossia una
“fonte intelligente”, come un programmatore, capace di sviluppare un disegno
intelligente.
Nessuna
risposta può essere data, se non credendo al Dio della Bibbia.
Nessuna
informazione di senso compiuto può venire dal nulla.
Le
unità fondamentali che compongono il DNA si chiamano nucleotidi e sono
identificati dalle lettere A (base chimica dell’ademina), C (base chimica della
citosina), G (base chimica della guanina), T (base chimica della timina). Le
combinazioni di questi quattro nucleotidi, formano frasi, istruzioni per tutti
i processi della cellula. Tutto questo sistema assai complesso è chiamato
GENOMA.
Ogni
essere umano ha a disposizione circa tre miliardi di nucleotidi, pari a cento
elenchi telefonici di mille pagine l’uno.
Se
venisse srotolato, il DNA di una singola cellula del corpo umano, sarebbe lungo
più o meno due metri e se venissero allineati i filamenti di tutti le migliaia
di miliardi di cellule che formano un corpo umano avremmo una lunghezza totale
pari a 1340 volte la distanza Terra-Sole!
Tutto
questo sta in uno spazio quasi invisibile all’occhio umano!
Inoltre,
per coprire tale distanza alla velocità della luce, ci vorrebbero 185 ore!
Nella
cellula, ciò avviene quasi istantaneamente. Chi ha prodotto questa elica del
DNA?
Pensare
al caso o al nulla è quantomeno un ridicolo atto di “fede”!
Possiamo
togliere Dio e sostituirlo con un totem, un animale o un vegetale o un
simulacro umano, ma non arriveremo mai a individuare un Essere talmente
Superiore da aver creato e programmato una cellula così perfetta e complessa!
Man
mano che si va avanti nella ricerca, aumentano in maniera esponenziale i
livelli di complessità e grandiosità di tali nuove scoperte della biologia.
Per
giunta gli studi sul GENOMA UMANO hanno dimostrato che solo il 5 % del DNA si
esprime all’interno della specie umana. Il resto del 95 % è considerato
“spazzatura”, perché non è usato, ma servirebbe per esprimere eventualmente infinite
variazioni, qualora dovessero cambiare le condizioni ambientali: pressione
atmosferica, magnetismo, radiazioni, ecc.
In
realtà si tratta di un vero “tesoro genetico” da cui la specie può attingere in
mutate condizioni climatico-ambientali, in modo da sopravvivere a sé stessa.
La selezione, all’interno di una specie, è il frutto di sopravvivenza in ambienti variabili di vita.
Il
salto di specie, la chimera degli evoluzionisti, è considerato impossibile dai
genetisti e ogni tentativo di incrocio in laboratorio non ha mai prodotto
risultati.
La
biogenetica ha dimostrato che tale perdita di informazioni si verifica quando
ci si allontana dal prototipo animale e si procede ad una selezione
specializzata.
In ogni
caso il ritorno alla normalità è sempre il ritorno al prototipo originale. Ogni
rimpasto della dotazione genetica non ha mai portato a risultati significativi.
Le
variazioni all’interno di una specie, sono infinite, proprio attingendo a quel
95% di genoma che è ritenuto “inutile”.
Persino
all’interno di una specie c’è la selezione naturale e la non sopravvivenza di
“incroci”: da cavalla e asino nascono muli “sterili” e da cavallo e asina
bardotti “sterili”.
Stessa
cosa fra zebre ed altri equini. In pratica si verificherebbe quella che è
chiamata “perdita di informazioni genetiche”.
Non ci
sono eccezioni!
La
genetica considera impossibile il passaggio da un essere “semplice” ad uno “evoluto”,
tipo pesce-rettile-mammifero: il cervello umano ne è l’esempio.
Donald
Batten, professore dell’Università di Sidney, ha affermato che le variazioni e
le mutazioni nel tempo, passando d una generazione all’altra, modificano in
peggio i geni, fino alla loro drammatica distruzione. In pratica l’evoluzione
dei geni porta alla loro morte…
Matti
Leisola, professore di biotecnologia dell’Università di Tecnologia di Helsinki,
esclude categoricamente la casualità darwiniana nella genetica,
nell’informazione genetica, nel trasferimento e nel controllo dell’informazione
genetica.
John
Sanford, professore dell’Università del Wisconsin, afferma che la vita viene da
Colui che è la Vita e non c’è nessun sistema casuale all’interno della cellula.
Il
trasferimento dell’informazione nella cellula è ovviamente molto complicata e
specifica, ma per sommi capi si può sintetizzare in questo modo: ci vogliono
tre cose perché sia generato e cioè “un linguaggio”, con emittente e ricevente,
dei “canali di comunicazione” e una “informazione significativa”.
L’informazione
è “il cuore” della funzione cellulare. Le molecole di materiale, dette
“chinesine”, hanno il compito di consegnarlo addirittura “a domicilio”, in
modalità ben precisa per il corretto funzionamento della cellula.
Informazione,
comunicazione e linguaggio sono ben coordinati in modo tale che tutte e tre
funzionano contemporaneamente.
Robert
Carter, dell’Università di Miami, asserisce che l’informazione nel genoma è
molto più complicato di quanto si potesse supporre. Il GENOMA contiene livelli
e dimensioni multiple di “informazione”.
Inizia
con la STRINGA MONODIMENSIONALE, il DNA, che continua con una RETE
BIDIMENSIONALE a spirale di interazione fra parti diverse. Poi è necessario
ripiegare il DNA in una forma TRIDIMENSIONALE che cambia nella QUARTA
DIMENSIONE, il TEMPO.
Tanto
per rendere la cosa ancora più complicata, tutte queste “operazioni”, avvengono
nello stesso tempo.
I
codici sovrapposti sono quasi impossibili da migliorare, perché se “migliori”
uno dei codici, si distruggono e si interrompono tutti gli altri codici, che
funzionano come una macchina tessitrice con lo stesso linguaggio.
I
codici sovrapposti erano volgarmente chiamati “DNA spazzatura”, perché solo il
2 % del genoma codifica le proteine, ma poi si è scoperto che quel 98 % rimasto
crea il RNA, che contiene un altro tipo di informazioni, per controllare le funzioni
della cellula X o Y.
Il
paradigma del DNA SPAZZATURA è stato per anni ritenuto valido per mantenere in
piedi la teoria darwiniana, ma poi si è visto che era totalmente SBAGLIATO e la
storia lo registrerà come una delle più grandi “sviste scientifiche”.
Un
altro paradigma sbagliato fu quello di considerare il DNA umano, simile a
quello della scimmia per il 98 %.
Ulteriori
ricerche hanno quasi dimezzato questa somiglianza, a dimostrazione che essi non
hanno “antenati comuni”, ma sono il frutto di “un disegno comune” del Creatore!
La
Seconda Legge della Termodinamica è la legge scientifica più sperimentata di
qualsiasi altra, ed enuncia che tutte le volte che si verifica una
trasformazione di energia, cioè una reazione chimica, non si può utilizzare tutta
l'energia inizialmente disponibile. Quando l'energia viene impiegata per fare
un altro lavoro, UNA PARTE DI ESSA VIENE DISPERSA.
Per
esempio, per ogni 100 calorie assorbite di cibo, è probabile che se ne avranno
a disposizione per lavorare soltanto 50; le altre 50 calorie vengono cedute
all'ambiente sotto forma di calore ed energia. Esistono sempre tutte le 100
calorie originarie, ma la metà di esse si disperde nello spazio e non può
essere usufruita dal corpo umano per fare altro lavoro.
Questa
legge si dimostra sempre vera quando è in funzione un sistema fisico, chimico o
biologico.
In
altre parole: tutti i processi in cui è richiesta energia, come quelli chimici,
fisici ecc., subiscono una riduzione di attività se isolati e se non vi sono
nuovi apporti energetici.
Questo
esaurimento di un sistema, o aumento di “entropia”, significa che, per quanto
sia organizzato e complesso un sistema, esso si esaurirà in un certo lasso di
tempo, e risulterà meno organizzato e complesso.
Non vi
è dunque alcuna tendenza in natura a passare dal disordine all'ordine o dal
semplice al complesso, come afferma l'evoluzionismo ateo.
È VERO
IL CONTRARIO!
Ecco la
testimonianza del Dott. Boris P. Dotsenko, illustre scienziato russo (fisico e
matematico, che fu capo del Laboratorio Nucleare presso l'Istituto di Fisica di
Kiev, prima di chiedere asilo politico in Canada nel 1966).
Egli
arrivò a credere in un Dio Creatore sulla base dell'evidenza scientifica
fornita proprio dalla Legge dell'Entropia, per onestà mentale, benché fosse
stato allevato assorbendo l'ideologia atea del suo paese "fino al midollo
delle sue ossa", secondo la sua espressione:
"Una delle più fondamentali leggi della
natura, che suscitava il mio interesse, era la Legge dell'Entropia.”
Detto semplicemente, questa legge stabilisce
che ogni sistema fisico va in decadenza con il passare del tempo.
La materia tende verso la disorganizzazione,
se lasciata a sé stessa.
Per esempio, senza manutenzione, le case si
diroccano, le nostre automobili si arrugginiscono e si deteriorano, e così via.
Ora, una delle implicazioni di questa legge è
che l'intero mondo materiale avrebbe dovuto tornare al caos, essere ridotto in
polvere, già da lungo, lunghissimo tempo!
Che cosa glielo aveva impedito? Mentre stavo
ragionando su questo, improvvisamente balenò in me l'idea che ci doveva essere
una potentissima forza "riorganizzatrice" che si contrapponeva alla
tendenza verso la disorganizzazione presente in natura, e che manteneva tutto
l'universo sotto controllo e in perfetto ordine. Conclusi che questa forza
doveva essere immateriale, altrimenti sarebbe stata essa stessa tendente al
disordine, e che doveva essere sia “onnipotente che onnisciente”: sì, doveva
esserci un Dio che controlla ogni cosa! Mi resi contro che i più brillanti
scienziati del mondo in attrezzatissimi laboratori erano tuttora incapaci di
riprodurre la più semplice delle cellule: Dio doveva dunque essere il Creatore
della vita sulla Terra."
("Scientists Who Believe" - Moody Press, Chicago 1984 - pp. 5-6).
Nel libro
più antico della Bibbia, Dio, parlando a Giobbe, spiegò la Sua potenza nel
sostenere l'universo: "Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della
terra?... Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di
essa la corda per misurarla?... Da quando vivi hai mai comandato al mattino o
insegnato all'aurora il suo posto...? Puoi tu unire assieme i legami delle
Pleiadi, o sciogliere le catene di Orione? Fai tu apparire le costellazioni a
suo tempo, o guidare l'Orsa maggiore con i suoi piccoli? Conosci tu le leggi
del cielo, o puoi tu stabilire il loro dominio sulla terra?" (Giobbe 38:4,5,12,31,32,33)
E' detto ancora: "Egli ha fatto la
terra con la sua potenza, ha stabilito l'universo con la sua sapienza e con la
sua intelligenza ha steso i cieli." (Geremia 51:15)
L’entropia
della cellula è il motivo per cui moriamo, perché il corpo che si rinnova
conserva ed accumula tutte le mutazioni degenerative del genoma umano.
Addirittura l’accumulo di informazioni si verifica anche da una generazione
all’altra, come una degenerazione e non come una evoluzione!
La
selezione naturale non può risolvere questo problema, ma la può solo
rallentare.
L’entropia
genetica dimostra che si è passati da una situazione inizialmente “perfetta”,
ad una sempre più peggiorativa.
Ciò
significa una sola cosa: all’inizio c’era un buon progetto con tutte le
informazioni corrette, derivanti da una cellula terribilmente complessa, frutto
solo di un atto “creativo” di un’Intelligenza Superiore, comunemente chiamata
DIO!
LE PROTEINE
sono molecole giganti che consistono di unità più piccole dette
"amminoacidi", i quali vengono disposti secondo una sequenza
particolare in certe quantità e strutture. Queste molecole costituiscono i
blocchi da costruzione delle cellule viventi. Perché una proteina
ottemperi alla sua specifica funzione, è necessario che ognuno dei suoi
amminoacidi si trovi nel posto giusto e nell'ordine corretto.
Una
proteina di media dimensione è composta di 288 amminoacidi. Questi possono
essere disposti in 10300 modi diversi. Questo numero astronomicamente
grande consiste di un 1 seguito da 300 zeri. Di tutte queste possibili
sequenze, soltanto una forma la desiderata molecola proteica. Il resto di esse
sono catene di amminoacidi che possono risultare o del tutto inutili o
potenzialmente dannose per gli esseri viventi.
In
altre parole, la probabilità della formazione di una sola molecola proteica è
pari a "1 su 10 elevato a potenza 300". La probabilità che questo
"1" accada è praticamente impossibile.
In
matematica, le probabilità inferiori a 1 su 1050 sono considerate
"probabilità zero".
Per di
più una molecola proteica di 288 amminoacidi è piuttosto modesta se paragonata
ad alcune molecole proteiche giganti composte di migliaia di amminoacidi.
Qualora si applichi il calcolo delle probabilità a queste proteine giganti, la
parola "impossibile" diventa inadeguata.
William
Stokes, un geologo americano, nel suo libro Essential of Earth History fa
notare che tale possibilità è così remota "che essa (la proteina) non
sarebbe potuta apparire neppure nel corso di miliardi di anni su miliardi di
pianeti, ognuno dei quali ricoperto da un manto di soluzione di acqua
concentrata dei necessari amminoacidi."
Avanzando
di un passo nella direzione dello schema dello sviluppo della vita, osserviamo
che una sola proteina non significa nulla per se stessa. Uno dei più piccoli
batteri mai scoperti, il Mycoplasma Hominis H39, contiene 600 tipi
di proteine. In questo caso dovremmo ripetere gli stessi calcoli delle
probabilità prima applicati ad una sola proteina per ognuno di questi 600 tipi
differenti.
Il
risultato rende assurdo anche il concetto stesso di impossibilità.
Robert
Shapiro, professore di chimica preso l'Università di New York e esperto di DNA,
ha calcolato la probabilità di formazione accidentale dei 2.000 tipi di
proteine trovati in un singolo batterio. Il numero che si ottenne fu 1 su 10
elevato a 40000: questo è un numero incredibile, che si ottiene aggiungendo
40000 zeri all'1. (Robert Shapiro, Origins: A Sceptics Guide
to the Creation of Life on Earth, New York, Summit Books, 1986,
p.127).
Ebbene
in ogni cellula umana vi sono 20.000 differenti tipi di proteine (10 volte più
che nei batteri).
Vi
sono tre condizioni fondamentali alla formazione di una proteina utile:
Prima
condizione: che tutti gli amminoacidi nella catena proteica siano del tipo
giusto e nella sequenza corretta.
Seconda
condizione: che tutti gli amminoacidi nella catena siano levogiri (vedi
paragrafo sulla chiralità in Abiogenesi).
Terza
condizione: che tutti questi amminoacidi siano uniti tra loro per formare
un legame chimico detto "peptidico".
(Testo
tratto da LE PROTEINE SFIDANO IL CASO tratto da "Storia libera" -
17/01/14 e riportato su www.crazionismo.org)
Affinché
una proteina si possa formare casualmente, tutte le tre condizioni devono
essere simultaneamente presenti.
La
probabilità della formazione casuale di una proteina è pari alla
moltiplicazione delle probabilità di realizzazione di ciascuna di queste
condizioni.
Per
esempio, nel caso di una molecola media comprendente 500 amminoacidi:
1.
La probabilità che gli amminoacidi siano nella sequenza corretta:
Esistono
20 tipi di amminoacidi utilizzati nella composizione di proteine. Tenuto conto di
questo:
-la
probabilità che ogni amminoacido venga scelto correttamente tra questi 20 tipi
-la
probabilità che tutti questi 500 amminoacidi siano scelti correttamente
2.
La probabilità che gli amminoacidi siano levogiri:
- La
probabilità che un solo amminoacido sia levogiro
- La
probabilità che tutti questi 500 amminoacidi siano levogiri contemporaneamente
3.
La probabilità che gli amminoacidi si combinino con un "legame
peptidico".
Gli amminoacidi possono combinarsi tra loro per mezzo di differenti legami
chimici. Perché si formi una proteina utile, tutti gli amminoacidi nella catena
devono combinarsi con uno speciale legame chimico detto "peptidico".
Si è calcolato che la probabilità che gli amminoacidi si combinino tra loro con
un legame chimico diverso da quello peptidico è pari al 50%. Tenuto conto di
questo:
-La
probabilità che due amminoacidi si combinino con un "legame
peptidico".
-La
probabilità che tutti i restanti amminoacidi si combinino con un "legame
peptidico".
La
probabilità che una molecola proteica media costituita da 500 amminoacidi sia
ordinata secondo la corretta quantità e sequenza oltre alla probabilità che
tutti gli amminoacidi contenuti siano solo levogiri e combinati soltanto con
legami peptidici è 1 su 10950. E' possibile scrivere questo numero
aggiungendo 950 zeri dopo l'1!
La
ricercatrice R. Picado Herrero, professoressa di chimica organica
all’Università di Salamanca di Spagna, ha scoperto che i 20 amminoacidi
essenziali per la sintesi della vita, le proteine di base, sono tutti
“levogiri”, cioè ruotano tutti in senso anti-orario. Quando essi vengono
raggiunti da un raggio di luce polarizzata, essi deviano la luce verso
sinistra. Se fosse un fenomeno casuale, per logica dovrebbero ruotare metà in
senso orario e metà in senso anti-orario. Solo un Creatore poteva crearli tutti
levogiri, nella giusta forma essenziale per la vita!
Il
progetto "GENOMA UMANO" si è concluso ed oggi sappiamo di avere 32
mila geni.
Dato
che la stima corrente del rapporto geni-proteine è di uno a tre, in ogni
cellula ci sarebbero quindi 100 mila proteine da cui dipende ogni attimo della
nostra vita.
Se la
formazione accidentale di anche una sola di queste proteine -come abbiamo
visto- è impossibile, è miliardi di volte ancora più impossibile che circa 100
mila queste proteine si riuniscano in modo corretto casualmente e costituiscano
una cellula umana.
La
presunta età della terra non risulterebbe neanche lontanamente sufficiente a
permettere la formazione di neppure una singola proteina mediante il metodo di
"prova ed errore" presunto dalle teorie evoluzionistiche.
Chandra
Wickramasinghe, professore di matematica applicata e astronomia presso la
University College (Cardiff, Galles), commenta: "La probabilità di una
formazione spontanea della vita dalla materia inanimata è pari a 1 seguito da
40000 zeri... E' abbastanza grande da seppellire Darwin e l'intera teoria
dell'evoluzione.
Non vi
è stato alcun brodo ancestrale, né su questo pianeta né su qualsiasi altro, e
se gli inizi della vita non furono accidentali, allora devono essere stati
prodotti da un'intelligenza risoluta" (Fred Hoyle, Chandra
Wickramasinghe, Evolution from Space, New York, Simon &
Schuster, 1984, p. 148).
Molto scalpore ha avuto la scoperta della LAMININA, una glicoproteina adesiva molto voluminosa, la componente più abbondante di tutte le lamine basali, che sono una rete di proteine presente nella maggior parte delle cellule e degli organi.
Essa rappresenta una parte importante, biologicamente attiva, che durante gli stadi embrionali, insieme ad altre molecole, contribuisce all’adesione delle cellule in una struttura sferica.
Durante lo sviluppo del sistema nervoso, inoltre, i neuroni migrano lungo i percorsi formati dalla matrice extracellulare che contiene proprio la laminina.
Questa glicoproteina, quindi, risulta fondamentale non solo per organizzare le cellule in tessuti, ma anche durante lo sviluppo, poiché indirizza la migrazione delle cellule. La sua importanza si attesta nella distrofia congenita da deficit di merosina, una malattia ereditaria dovuta ad un difetto di laminina che si verifica a livello dei muscoli e del sistema nervoso.
Fin qua nulla di eclatante, se non fosse per la sua struttura vista al microscopio: una straordinaria e perfetta croce latina!
Ciò
che tiene il nostro corpo umano insieme (la Laminina), è casuale che abbia la
forma proprio di croce? Il dr. Fazale Rana, biochimico, osservando la forma a
croce della laminina ha affermato: “Ci sono molti modi più sostanziali per
utilizzare la biochimica: discutere della necessità di un Creatore… Sono
diventato un cristiano quando studiavo la biochimica. La cellula nella sua
complessità, l’eleganza, la raffinatezza e l’inadeguatezza degli scenari
evolutivi sul conto dell’origine della vita, mi hanno spinto a concludere che
la vita deve derivare da un CREATORE.”
Dio è colui che tiene insieme tutte le cose, i nostri corpi, il nostro mondo e le nostre vite: non poteva stupirci meglio di quanto può stupirci una proteina a forma di croce, proprio quella che mantiene insieme tutte le altre proteine e le coordina.
Gesù Cristo non disse di essere “la pietra angolare”, la pietra che regge tutto l’edificio?
Ecco la risposta anche nella genetica!
“Gesú disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri” (Matteo 21:42)
Ebbene, guardando anche noi la foto di tale laminina al microscopio, non possiamo che rimanere stupiti, sorpresi, sconcertati della sua forma che lascia senza parole!
Dio si manifesta così, firmando la sua opera, come solo Lui sa fare!
Anche nella Bibbia troviamo lo stesso sigillo
di Dio. Nel primo capitolo della Genesi in forma crittografata sono stati
trovati i nomi di gran parte delle piante presenti in Israele e tipiche del
Mediterraneo…
Ci sono immagini e simboli!!!
La cosa strabiliante è che si è trovata una croce fatta con i nomi di Joshua in verticale e Jesus in orizzontale, in ben due pagine, rispettivamente in Numeri 11:17 (“Io scenderò e parlerò quivi teco; prenderò dello Spirito che è su te e lo metterò su loro, perché portino con te il carico del popolo, e tu non lo porti più da solo”) e Numeri 11:28 (“Allora Giosuè, figliuolo di Nun, servo di Mosè dalla sua giovinezza, prese a dire: “Mosè, signor mio, non glielo permettere!” Ma Mosè gli rispose: “Sei tu geloso per me? Oh! fossero pur tutti profeti nel popolo dell’Eterno, e volesse l’Eterno metter su loro lo spirito suo!”.)
Il programma computerizzato a scansione multipla ha pure trovato che i salti di sequenze delle lettere ebraiche è 3 per Joshua e 7 per Jesus, e il Panin aveva già indicato che il 3 è il “numero della Trinità” e il 7 il “numero dello Spirito santo”.
È stato anche calcolato che le probabilità di avere una croce simmetrica “casuale” è una su 26 mila miliardi. (pag. 130 “La matematica di Dio”, Donato Trovarelli, Vertigo Edizioni, Roma 2016)
La laminina è composta da tre grosse catene polipeptidiche A, B1 e B2; le catene B si avvolgono attorno alla catena A, formando una struttura a forma di croce con un braccio lungo e tre braccia corte. Tutte e tre le catene sono legate da ponti disolfuro e per ciascuna di esse sono state trovate diverse isoforme, leggermente differenti. La laminina risulta fondamentale non solo per organizzare le cellule in tessuti, ma anche durante lo sviluppo, indirizzando la migrazione delle cellule. In pratica… sta con le braccia aperte per dire: “Tu vai di là e tu vai di qua!” Ehehe!
Veniamo infine ad ADAMO ED EVA Non sono simboli o creature mitiche o mitologiche, al pari di Deucalione e Pirra della mitologia greca, ma esseri REALI dalla cui discendenza genetica è scaturita tutta l’umanità.
Dagli scienziati genetisti, Adamo è chiamato “l’uomo della scienza” ed Eva “la donna delle origini.
Da Eva, i genetisti hanno individuato sette “figlie”.
Un genetista inglese ha scoperto che tutti gli abitanti del mondo discendono da appena sette donne, individuate grazie allo studio del Dna mitocondriale.
Anni di studi genetici, di rilevazioni e di analisi in laboratorio su quel particolare Dna che non è soggetto a mutazioni se non in periodi di tempo lunghissimi (circa 8.000 anni).
Si tratta del Dna che si trova nella parte di cellula chiamata mitocondrio. "Il Dna mitocondriale, ha spiegato Sykes al quotidiano Times, è ereditato per via materna.
Gli spermatozoi non ce l'hanno.
Se ne deduce quindi che il Dna mitocondiale di tutti gli esseri umani dovrebbe essere lo stesso".
Prelevando il mitocondrio da seimila europei (attraverso un tampone strofinato all'interno della guancia) il professore di medicina genetica è riuscito ad isolare sette tipi diversi di dna. E di conseguenza a risalire alle "sette figlie di Eva", come Sykes ha chiamato le "bisnonne" comuni di tutti gli europei.
RISULTA CONFERMATA LA TEORIA DELLA DISCENDENZA BIBLICA DELLA SPECIE UMANA: Sykes ha infatti notato che il dna mitocondiale dei sette clan europei è molto simile a quello di Lara, una delle tre progenitrici degli abitanti provenienti dal Tigri ed Eufrate.
Ma la scoperta ha anche un risvolto
interessante per gli attuali europei. Ciascuno può infatti sapere di quale
delle "figlie di Eva" è discendente. Per farlo basta una semplice
analisi del suo Dna mitocondriale. Che costa appena 120 sterline (circa 360.000
lire): il servizio è offerto dalla "Oxford ancestors", la società che
Sykes ha lanciato per aiutare ciascuno di noi a ritrovare l'ava più anziana.” (LA REPUBBLICA 19 aprile 2000)
Eppure la Bibbia lo dice con tanta semplicità e
chiarezza: "Cristo
è prima di tutte le cose e tiene insieme tutto l'universo" (Colossesi
1:17)
Cap. 14
ORNITOLOGIA CREAZIONISTA
Lo studio dell’ornitologia dimostra tutta la creatività, la genialità, la maestà, l’originalità di Dio Creatore!
Ciò è certo, oltre ragionevole dubbio, perché gli evoluzionisti brancolano nel buio più fitto, impossibilitati a trovare sia una teoria credibile, sia uno straccio di prova scientifica per spiegare l’origine degli uccelli e delle loro piume!
Da dove e quando sono spuntate le penne?
Quando e come sono apparsi gli esseri volanti?
Chi ha inventato piume e penne?
Per capire la completa stupidità e grossolanità del discorso evoluzionista, basta andare in un qualsiasi studio di ornitologia per leggere corbellerie assurde.
Prendiamone una a caso, presa da internet:
“Come si sono evolute le penne? Le penne remiganti, con la loro intricata microstruttura, sono esempi impressionanti di ingegneria naturale. Ma come si sono evolute? Dai reperti fossili, sappiamo che gli uccelli si sono evoluti dai dinosauri, alcuni dei quali avevano le penne; quelle prime penne però non avevano nulla a che fare con il volo, PROBABILMENTE aiutavano i dinosauri nelle dimostrazioni visive.
Gli scienziati hanno elaborato un’ipotesi sull’evoluzione delle penne remiganti.
PROBABILMENTE hanno iniziato come semplici ciuffi, per poi gradualmente svilupparsi attraverso fasi di crescente complessità in strutture interdipendenti in grado di sostenere il volo.”
Hanno
iniziato chi?
Crescente complessità di chi?
PROBABILMENTE che vuol dire?
Ipotesi di lavoro o ipotesi campata… per aria, dato che si tratta di volatili?
Entriamo nel campo della fantasia hollywoodiana.
La verità, la pura e semplice verità è che DIO ha creato gli uccelli, specie per specie, individui su individui come, dove, quando e perché ha voluto.
La creazione e l’immensa complessità delle creature dimostrano l’esistenza di un Creatore!
La meravigliosa perfezione di una Gioconda, presuppone un Leonardo da Vinci!
L’ateismo stacca il collegamento fra creatura e Creatore, supponendo e proponendo l’ipotesi di una Gioconda che si è evoluta e di una piuma o di una penna che si è evoluta!
Siamo nel campo della pazzia o di cosa?
La struttura di una semplice penna è talmente complessa e specifica da escludere categoricamente qualunque discorso evoluzionista o di “madre natura” o di evoluzione da bacchetta magica.
Le penne che sono grandi e adatte per il volo e le piume che sono piccole e adatte per protezione della pelle, nella loro incredibile varietà di forme e di colori, sono tutte costituite da una proteina chiamata “cheratina” e composte dalle stesse parti di base, disposte in una struttura ramificata.
La proteina cheratina da dove è uscita fuori?
I dinosauri hanno “pensato” di prodursela, perché qualche evoluzionista, andato indietro nel tempo con lo stargate, gliel’ha suggerito…
No, meglio gli Ufo, o gli alieni o altri simpatici personaggi dei films hanno fatto esperimenti scientifici, alterando la struttura molecolare della cellula, dell’atomo, dei quark e dei quanti, dell’essenza di camomilla!bini
Nelle penne, il calamo si estende in
un rachide centrale che si dirama in barbe, e poi
in barbule con minuscoli uncini che si incastrano con le
barbule vicine, creando una robustissima ma
leggerissima tela compatta ed aerodinamica.
Le penne lanuginose poi sono soffici e intrappolano l’aria vicino al corpo caldo costruendo una barriera antivento e impermeabile che consente agli uccelli di volare e rimanere asciutti.
La penne remiganti (adatte per il volo) hanno
lamine, su entrambi i lati del rachide centrale che sono create da una
microstruttura ad incastro. Chiamate anche remiganti, queste penne sono asimmetriche e
hanno un bordo più corto e meno flessibile che impedisce torsioni a mezz’aria.
La penne timoniere della coda, disposte a forma di ventaglio, permettono le virate con precisione in volo. Sono capolavori di ingegneria aerospaziale, migliori dei più sofisticati brevetti dell’industria aerea moderna.
Poi ci sono le penne di contorno con vari scopi funzionali.
Le semipiume hanno la stessa struttura delle penne di contorno, ma hanno un rachide centrale ma senza uncini nelle barbule, creando una struttura piumosa isolante.
Veniamo adesso alle piume.
Esse sono collocate vicine al corpo, dove intrappolano il calore corporeo.
Le piume coprono completamente il corpo dei pulcini e negli adulti costituiscono un soffice rivestimento. Con tale prodotto naturale, gli esseri umani ci fanno dei meravigliosi piumini e piumoni!
Questo è il prodotto creativo di Dio. Il resto è fantasia!
Gli angeli hanno le ali!
Tutte queste piume gli uccelli ce l’hanno, senza che loro ne sappiano niente!
Suppongo
che loro ringrazino il loro Creatore, cantandogli le più belle canzoni d’amore,
di lode e di ringraziamento.
Gli usignoli e altri uccelli canterini addirittura compiono melodie sempre nuove ed irripetibili, come tanti Paganini della foresta!
Insieme alle penne e alle piume, il
Creatore ha anche fornito gli uccelli del programma nel DNA che li istruisce… su come usare la
dotazione piumaria!
Bastano poche prove e gli uccelli volano!
Incredibile ma vero: volano!
Le penne remiganti primarie e secondarie permettono agli uccelli di volare.
Se non volano, come lo struzzo, le galline e i pinguini, è per altri motivi.
Non parliamo poi dei colori e delle penne da corteggiamento!
Dio ha pensato a tutto, creando tutte le variazioni sul tema!
Pavoni, struzzi, uccelli del Paradiso, ecc. hanno penne ornamentali e da parata, da stupire per la loro appariscente bellezza e sulla cui complessità e funzione, gli scienziati sono solo muti spettatori.
La variegata gamma delle specie volatili ci propone uccelli che si mimetizzano o che nuotano, con la loro livrea impermeabile!
Dio ha fornito gli uccelli nuotatori di ghiandole che secernono grassi e olii che impermeabilizzano le piume.
Gli uccelli mantengono costantemente il loro manto impermeabile attraverso un’intensa cura del corpo, detta preening o grooming.
Il Creatore ha poi “pensato” di
provvedere agli uccelli anche in caso di infortunio o danneggiamento delle piume.
Ciclicamente le piume si rinnovano, cadono quelle vecchie penne e ne crescono di nuove.
Questo processo di muta, negli uccelli chiamato MUDA, avviene per mantenere tutte le piume che ci vogliono, anche per sostituire quelle cadute accidentalmente.
Lasciamo agli ornitologi ogni altro compito di descrivere come nascono le piume, come si sviluppano e come vengono mantenute efficienti.
Rimane allora il solito ed ultimo discorso: se gli uccelli non si sono evoluti, ma sono stati creati, il Creatore dov’è?
Chi è?
E il Creatore risponde: “Cercatemi e mi troverete! (Matteo 7:7) Io ho scritto un Libro, un Sacro Libro, in cui ho messo tutte le istruzioni per l’uso corretto della mia creazione!”
Nella Santa Bibbia, dettata da Dio ai suoi uomini di fiducia ((gli agiografi), troviamo scritto: “Cercate piuttosto il suo Regno, e queste cose vi saranno date in piú.” (Luca 12:31)
L’invito allora a tutti gli scienziati e anzi a tutti gli uomini è quello di cercare non solo il Regno animale, vegetale o minerale, ma anche il Regno di Dio!
Conclusione sintetica: gli uccelli sono la prova dell’esistenza di un Dio Creatore e sono la meraviglia del creato.
Le piume sono “il vestito” di un volatile. Tra di esse, vi sono piume più lunghe e dure, adatte al volo, chiamate “penne”. Le piume sono morbide, leggerissime e piccole, mentre le penne sono lunghe e adatte al volo o ad ornamento, tipiche quelle del corteggiamento (pavoni e altri ).
Nessuno scienziato è mai riuscito, sia pur lontanamente, a capire o a spiegare come siano spuntate le piume!
Gli evoluzionisti, dotati di molta fantasia, hanno pensato ai “velociraptor”, che correndo correndo, gli siano spuntate le piume! Non è raro imbattersi in simili affermazioni!
Altri hanno pensato ad un fossile, l’archeopterix, come all’antenato di tutti gli uccelli, ma hanno constatato che tale “volatile”, non aveva le piume!
Forse era l’antenato dei pipistrelli, ma anche qui non ci sono né prove scientifiche, né certezze.
I fossili di uccelli hanno dimostrato scientificamente che essi sono apparsi improvvisamente e già formati, identici a quelli attuali.
Non esistono specie intermedie o abbozzi di uccelli.
Dunque? Qual è l’origine delle piume?
Dio le ha create! La loro struttura anatomica è particolarissima e degna di una “Mente Creatrice” veramente immensa!
Qualcuno ha pensato alle piume come evoluzione delle scaglie dei rettili, ma la cosa è meglio non approfondirla, per non cadere nel ridicolo e trasformare un discorso serio in una barzelletta.
Dio ha creato la piuma e la sua anatomia è qualcosa di straordinario come il massimo di una combinazione fra la leggerezza, l’aerodinamica e la resistenza dei materiali impiegati: è un esempio di sapienza tecnologica di Dio!
Le penne sono vuote, le ossa degli uccelli sono vuote, salvo i gallinacei.
Già questo esclude qualsiasi discorso evolutivo!
Nessun animale può vuotarsi le ossa! Peggio ancora, nascere con le ossa vuote!
Ogni piuma e ogni penna è inserita in un buco della pelle dell’uccello, chiamato “follicolo”!
I follicoli sono distribuiti su quasi tutta la superficie
cutanea.
Alla nascita del volatile, le piume sono presenti sotto
forma di germe, da cui esce successivamente uno “spuntone” che poi diventa
penna o piuma.
Quando la formazione della penna è completa, l’uccello
segue il suo istinto e… vola!
La parte della penna infissa nella cute e ricca di vasi
sanguigni, si chiama “calamo” e ciò dette nome al “calamaio”, l’inchiostro con
cui veniva intinta una penna di uccello, usata per scrivere.
La parte sporgente ed esterna si chiama rachide. Calamo e
rachide, nel loro insieme, formano lo “scapo”.
Il calamo è cilindrico e vuoto, mentre il rachide è quadrangolare,
percorso longitudinalmente da un solco, che va restringendosi verso la
punta, conferendo solidità alla penna e, nello stesso tempo, sufficiente
elasticità. Anche nelle automobili, in genere viene ricavato un solco nelle
lamiere, o lunghe bombature, per dare maggiore solidità alla carrozzeria.
Dal solco si diramano
le famose barbe, fornite di barbule, che possono attaccarsi tra loro attraverso
speciali uncini, che conferiscono compattezza alla penna.
Se la piuma si apre, basta accarezzare la piuma nel verso
giusto e la piuma si richiude.
A questo “lavoro” gli uccelli vi si dedicano spesso, anche
per distribuire sulle loro piume, sostanze oleose, ed impermeabilizzanti.
Le barbule orientate verso la punta
della penna son dette barbule distali dotate di amuli, disposti lungo
tutto il bordo della barbula; son dette anche barbule attive,
perché capaci di vincolarsi alle barbule prossimali della barba
successiva, prive di uncini e dette perciò barbule passive. Ne
risulta una solida tessitura che offre un’adeguata resistenza durante il volo.
Sia le barbe che le barbule possono essere invase dai pigmenti.
Alla base del follicolo si trova la polpa della penna,
deputata a fornire le sostanze necessarie alla sua crescita. La polpa, che è la
parte centrale dell’abbozzo della penna, è di origine mesodermica, mentre la
parte epiteliale, che costituirà la piuma propriamente detta, proviene
dall’ectoderma. I vasi sanguigni che irrorano la polpa trascinano con sé le
cellule destinate alla produzione dei pigmenti, i melanociti.
Ai confini tra calamo e rachide esiste l’ombelico superiore,
ai lati del quale si stacca un ciuffetto di barbe denominato iporachide,
che solo dell’Emù ha la stessa estensione del vessillo soprastante. Il vessillo
dell’iporachide è sempre formato da barbe sciolte, osservabili anche nella
parte più bassa del vessillo propriamente detto.
Un pelo scuro è meccanicamente più robusto di un pelo
chiaro e le piume con parecchia eumelanina sono più resistenti all’abrasione di
quelle scarsamente pigmentate.
Dio ha creato gli uccelli, dopo aver già creato gli angeli dotati di ali con piume e penne.
Tali sono i “cherubini”, angeli servitori del Trono di Dio!
Due angeli cherubini stilizzati e d’oro, erano stati messi sull’Arca dell’Alleanza fatta costruire da Mosé, affinché proteggessero con le loro ali, il propiziatorio, dove veniva versato il Sangue dell’Agnello, Gesù Cristo!
Al centro di tutto il discorso c’è quindi Gesù Cristo, il Co-Creatore, il Dio-Figlio mandato da Dio-Padre ad immolarsi su una croce…
Questo è il discorso che non piacerà mai né agli atei e né agli evoluzionisti!
Cap. 15
ARACNOLOGIA CREAZIONISTA
Qual è l’origine del ragno? Da dove è uscito?
I zoologi parlano di aracnologia, comprendente sia il ragno, che altre specie animali, quali scorpioni e simili.
Le classificazioni sono accuratissime, ma non ci sono studi evoluzionistici del ragno.
Non sapendo che pesci pigliare, meglio evitare di parlarne!
Fossili di ragni e ragnatele si sono ritrovati
nell’ambra e dimostrano che sono stati “creati” e non si sono mai evoluti nel
tempo.
Nessun animale al mondo ha una ghiandola da cui esce un filo, con cui costruire una ragnatela per catturare insetti.
Chi ha messo nel DNA del ragno la tecnologia costruttiva di una trappola così elaborata e geometricamente perfetta? Chi ha dato al ragno nozioni di ingegneria?
Il filo che secerne, in rapporto a spessore e peso, è più robusto del nylon e dell’acciaio.
La presenza dei ragni fossili, nell’ambra, implica necessariamente anche la presenza di insetti da catturare, quali mosche, zanzare e altri insetti.
Se Dio creò la mosca, che è dimostrato scientificamente non derivante da nessun essere vivente, allora creò anche il ragno, è ovvio!
Il problema per gli evoluzionisti è che se esiste un Dio che “crea”, questo Dio dov’è?
Su una croce un giorno, un Dio-Padre mandò Suo Dio-Figlio a morirci sopra.
Lo fece per amore di un’umanità corrotta e perduta, affinché potesse riconciliarsi con Lui, mediante un’offerta espiatoria unica: un Agnello di Dio!
Creazionisti ed evoluzionisti sono chiamati a rapportarsi con tale offerta per ottenere perdono, salvezza e vita eterna.
Il ragno invita a pensare: il Creatore che lo ha creato, vuole amare le sue creature a tal punto da voler stabilire con loro un’amicizia paterna d’amore.
Rifiutare tale privilegio ed onore è l’offesa più incredibile che si possa fare.
Dio, dal cielo, ha teso una mano verso ogni uomo ed ogni donna, sperando che anche loro alzino la mano per stabilire un contatto, una presa ed una stretta, come un patto eterno di riconciliazione, per un destino di eterna comunione in Paradiso.
Cap. 16 LA
XENOPHORA: UN CAPOLAVORO CREATIVO DI DIO.
Una
meraviglia della creazione è senza dubbio la conchiglia “xenophora” (pron.
csenofora), comunemente chiamata “guscio portante” (carrier shell). (https://en.wikipedia.org/wiki/Xenophora)
Essa
dimostra, a chi sa vederla, l’esistenza di un Dio Creatore.
Si
tratta di un mollusco marino, gasteropode, che cementa
pezzi di roccia o di conchiglie sul proprio guscio a intervalli regolari man
mano che il guscio cresce.
Non
esistono due xenophore uguali, perché ognuna si abbellisce secondo i suoi gusti
e la sua personalità!
Non
ha cervello, non ha occhi, non ha orecchi, ma ha una lingua lunga con la quale
“esplora” il suo guscio e lo decora con conchigliette morte, con pietruzze e
quant’altro trovi nel suo ambiente circostante.
Con
la lingua dispone un elemento decorativo alla volta sulla sua corazza, secondo
una disposizione regolare e secerne dalla lingua una speciale colla che
solidifica… in due ore! La xenofora aspetta due ore con la lingua ferma, il
tempo per far solidificare la colla!
Ogni
conchiglia così è ornata, come una donna che abbellisce la sua casa con vasi
pieni di fiori colorati, su balconi e finestre!
Nessuno
finora è in grado di sapere dove trovi la colla e di che colla si tratti!
Dio
Creatore ha provveduto a tutto, fornendo gli elementi per “lavorare” e
soprattutto gli ordini genetici per svolgere ogni cosa con ordine e precisione.
Pensare
all’evoluzione di tale conchiglia “senza cervello” è come far uscire un
coniglio da un cilindro di un mago!
La verità è che ogni essere vivente e ogni
cosa creata, lodano il Creatore. (Salmo 148)
E, come dice il salmo, lo lodano sole e luna,
stelle lucenti, cieli dei cieli, acque al di sopra dei cieli, mostri marini e
abissi tutti, fuoco e gragniuola, neve e vapori, vento impetuoso, monti e colli
tutti, alberi fruttiferi e cedri tutti, perché Egli comandò, e “furono create e
ha dato loro una legge che non trapasserà.”
Fin qua sembra tutto bello e normale, di
stampo francescano, ma purtroppo il salmo 148 continua: “fiere e tutto il
bestiame, rettili e uccelli alati” lodino il Signore!
Anche fin qua, sarebbe accettabile, ma i
dolori vengono quando si arriva a “i re della terra e popoli tutti, principi e tutti
i giudici della terra; giovani ed anche fanciulle, vecchi e bambini!”
Diciamoci la verità: i re della terra
difficilmente lodano e ringraziano Dio, poi non parliamo dei popoli tutti,
dediti a pratiche idolatriche ed animistiche, ingannati da religioni malvagie,
di perdizione e di eresia.
E i principi e tutti i giudici della terra?
Ancora peggio: sono arroganti, presuntuosi e ingiusti, esattamente come i
giudici, che invece di dare sentenze secondo equità e imparzialità, si lasciano
corrompere, favorendo amici, ricchi e potenti. Possiamo chiedere loro di lodare
il Creatore?
Se insistiamo, ti fanno pure arrestare e
tagliare la testa, come fece Erode con il profeta Giovanni Battista!
Non rimangono che “giovani ed anche
fanciulle, vecchi e bambini”: giovani e ragazze vanno in discoteca, pascolano
come un gregge di ignoranti e fannulloni e non sanno neppure chi sia Gesù
Cristo!
Vecchi e bambini lodano il Signore?
I vecchi sono attaccati alle tradizioni e se
parli loro di Gesù Cristo ti rispondono, che adorano santi, madonne e mucche
pazze, dicendo: “Ho sempre fatto così!”
Non rimangono che i bambini, ma su di loro si
combatte da sempre la più aspra battaglia per farli crescere senza Dio, senza
la verità e senza la felicità che a loro dovrebbe spettare!
La risposta del Dio Creatore è tremenda: “chi avrà scandalizzato uno di questi
piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una
macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare. Guai al mondo
per gli scandali!” (Matteo 18:6-7)
Ecco
di cosa ci parla una semplice conchiglia, come l’ignara xenophora!
Cap. 17 BOTANICA CREAZIONISTA
Tutta la botanica ed i fiori in particolare sono l’arte inimitabile di Dio, il Supremo Artista dell’universo.
La botanica è la disciplina scientifica che maggiormente si presta ad un riconoscimento creativo di Dio, piuttosto che ad un discorso evoluzionistico.
Una rosa non discende da nessuna margherita e ogni specie è a sé, senza alcuna ipotesi di derivazione da altre specie.
Tutte le specie vegetali sono apparse improvvisamente in tutti gli strati sedimentari, dove sono stati trovati fossili.
Le piante sono l’inequivocabile opera CREATIVA di Dio, perché nella Bibbia non si parla di creazione, ma di PLURI-CREAZIONE, multi-creazione.
Il Creatore disse nella Genesi 1:29-31: “Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla
superficie di tutta la terra, ed ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi
servirà di nutrimento. E ad ogni animale della terra e ad ogni uccello dei
cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io
do ogni erba verde per nutrimento". E così fu. E Dio vide tutto quello che
aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il
sesto giorno.”
Frutta e semi ed erba verde sono stati creati per il nutrimento di tutta l’umanità.
Le piante formano la base fondamentale della vita sulla Terra. Esse sono una condizione indispensabile della vita, poiché forniscono cibo e rilasciano ossigeno nell’aria.
Una pianta nasce da un seme, cresce e muore lasciando un seme. Poi nasce dal seme, cresce e muore lasciando un seme. Il ciclo è senza fine e senza variazione alcuna.
Come
tutti gli esseri viventi, anche le piante sono state create.
Dal
momento della loro prima comparsa, tutti i loro meccanismi esistono in una
forma finita e completa.
Espressioni come “sviluppo nel tempo”, “cambiamenti dipendenti da
coincidenze” e “adattamenti che emersero come risultato di necessità” che si
trovano nella letteratura evoluzionista, non contengono alcuna verità in sé e
sono tutte PRIVE DI SIGNIFICATO SCIENTIFICO.
Le piante hanno strutture straordinariamente complesse e non è
possibile che esse siano venute fuori per effetti del caso e che si siano
evolute una nell’altra.
I reperti fossili dimostrano che diverse classi di piante emersero nel
mondo all’improvviso, ciascuna con le sue caratteristiche particolari, e senza
alcun periodo di evoluzione alle spalle.
Per fare qualche esempio, gli
scienziati botanici, geologi e biologi si sono interessati alla pianta dell’ACERO:
il seme dell’acero è unico, per quanto riguarda l’aerodinamica.
Quando cade dall’albero, vola lontano come un elicottero.
L’acero non poteva programmare un seme così!
La vita genera la vita.
Boyd Frederick di Indianapolis spiega che Dio è la “grande causa” che genera la vita, di cui noi conosciamo solo gli effetti. Solo una mente pensante poteva “creare” il seme dell’acero, dato che nulla di detto seme è frutto di qualcosa che faccia pensare ad un’evoluzione.
Del resto semi d’acero fossilizzati sono stati trovati, identici a quelli attuali, in alcuni strati di roccia sedimentaria.
LE FELCI fossili sono identiche a quelle attuali senza variazione alcuna, come Dio le creò, così sono rimaste!
Una
felce del Carbonifero fu trovata nella regione di Jerada
in Marocco. La cosa interessante è che questo fossile, datato dagli
evoluzionisti 320 milioni di anni, è identico alle felci del
giorno d’oggi.
Gli evoluzionisti, non sapendo che
pesci pigliare su tutto l’argomento della botanica, si sono allora dedicati
allo studio delle cellule vegetali e delle alghe, sperando di trovare
inutilmente qualche aggancio alla loro teoria.
La
FOTOSINTESI è stata il CAPOLAVORO DI DIO, non riproducibile e né duplicabile
attualmente in laboratorio.
Grazie
all’organello della cellula vegetale denominato “cloroplasto”, le piante usano
l’acqua, il biossido di carbonio e la luce solare per creare azoto. Questo
prodotto alimentare è il primo passo della catena alimentare della Terra, e la
fonte di cibo per tutti i suoi abitanti.
I
dettagli di questo processo straordinariamente complesso, non sono ancora oggi
stati completamente compresi. La conoscenza di tale fenomeno rimane saldamente
nelle mani di Dio, il Creatore, Gesù Cristo!
La fotosintesi è uno dei processi fondamentali della vita sulla terra.
Grazie ai cloroplasti in esse contenuti, le cellule vegetali producono
amido, usando acqua, biossido di carbonio e luce solare.
Gli animali non sono in grado di produrre i propri nutrienti e devono
usare l’amido delle piante come cibo, invece. Per questo motivo, la fotosintesi
è una condizione fondamentale per la vita complessa.
Una teoria evoluzionistica di moda, spiega che per eseguire la fotosintesi,
le cellule vegetali abbiano ingerito le cellule batteriche che potevano fotosintetizzare
e le hanno trasformate in cloroplasti!
UN VEGETALE CHE MANGIA UN ANIMALE! COMPLETAMENTE ASSURDO!
Il libro Life on Earth, una fonte evoluzionista, cerca di
spiegare l’emergere della fotosintesi: “I batteri inizialmente si alimentavano di
vari composti di carbone che si erano accumulati in molti milioni di anni nei
mari primordiali. Ma essi si moltiplicarono, quindi questo cibo deve essere
diventato più scarso. Ogni batterio che poteva attingere ad una diversa fonte
di alimentazione avrebbe ovviamente avuto successo e alla fine qualcuno ce la
fece. Invece di prendere cibo pronto dall’ambiente circostante, COMINCIARONO A
PROCURARNE di proprio nelle pareti cellulari, attingendo l’energia necessaria
dal sole.”
Queste spiegazioni, che non sono altro che favole, non hanno dignità
scientifica.
Quelli che studiano l’argomento un po’ più in profondità accetteranno
che la fotosintesi è un grande dilemma per l’evoluzione.
Il professor Ali Demirsoy fa, per esempio, la seguente ammissione: “La fotosintesi è un evento piuttosto
complicato e sembra impossibile che sia emersa in un organello all’interno di
una cellula (perché è impossibile che tutte le fasi siano avvenute
contemporaneamente e non ha significato che siano emerse separatamente).
Il biologo tedesco Hoimar von Ditfurth dice che la fotosintesi è un
processo che non può essere in alcun modo appreso: Nessuna cellula possiede la capacità di
‘apprendere’ un processo nel vero senso della parola. È impossibile per
qualsiasi cellula arrivare alla capacità di svolgere tali funzioni come la
respirazione o la fotosintesi, né quando giunge per la prima volta alla vita,
né successivamente.”
Poiché la fotosintesi non può svilupparsi come risultato del caso e non
può successivamente essere appresa da una cellula, è evidente che le prime
cellule vegetali che vissero sulla terra FURONO CREATE APPOSTA per eseguire la
fotosintesi.
In altre parole, le piante sono state create da Dio con la capacità di
fotosintesi.
Cap. 18 L’ORIGINE DELLA CELLULA VEGETALE
Come le cellule animali, le cellule vegetali appartengono al tipo noto
come “eucariotico”, che significa “dotato di un buon nucleo”.
Piante ed animali hanno un nucleo cellulare e la molecola di DNA in cui
sono codificate le informazioni genetiche.
I batteri invece sono del tipo “procariotico”: il DNA non è chiuso in
un nucleo e ciò rende possibile il trasferimento del DNA da cellula a cellula.
La teoria dell’evoluzione ipotizza erroneamente che le cellule procariotiche siano primitive e che quelle eucariotiche si siano evolute da esse, passando dal primitivo al complesso.
La ricerca scientifica ha
dimostrato però che le cellule procariotiche non sono affatto
“primitive”.
Un batterio ha circa 2000 geni ognuno dei quali contiene circa 1000
lettere (collegamenti).
Questo significa che le informazioni del DNA di un batterio è lungo
circa 200.000 lettere.
Secondo questo calcolo, le informazioni del DNA di un batterio equivale
a 20 romanzi ciascuno di 10.000 parole.
Ogni modifica del codice genetico di un batterio rovina l’intero sistema
operativo del batterio ed esso va in errore, in tilt e la cellula muore!
Questa struttura è talmente sensibile, che sfida i cambiamenti per
caso.
Inoltre manca anche qui, come per il salto di specie degli animali, l’anello
intermedio di congiunzione, la “forma intermedia” tra batteri e cellule eucariotiche.
Ciò basterebbe per rendere infondate le affermazioni degli
evoluzionisti.
Per esempio, il famoso evoluzionista turco, il Prof, Ali Demirsoy
confessa candidamente l’INFONDATEZZA dello scenario che le cellule batteriche
si siano evolute in quelle eucariotiche e poi in organismi complessi costituiti
da queste cellule.
Nella botanica non esiste evoluzione e non esiste spiegazione
scientifica del modo in cui organelli vegetali e cellule complesse si
svilupparono da queste creature primitive.
Creature mono e multicellulari hanno tutte questa struttura complessa e
non è stata trovata alcuna creatura o alcun gruppo con organelli di una
costruzione più semplice o che siano più primitivi. In altre parole gli
organelli presentati si sono sviluppati proprio come sono.
Non hanno alcuna forma semplice e primitiva.
Vediamo le grandi differenze strutturali tra batteri e cellule
vegetali.
1-
Mentre le pareti delle cellule batteriche sono formate di polisaccaride e
proteina, le pareti delle cellule vegetali sono formate di CELLULOSA, una
struttura completamente diversa.
2-
Mentre le cellule vegetali posseggono molti organelli, coperti con membrane che
hanno strutture molto complesse, le cellule batteriche mancano di organelli
tipici. Nelle cellule batteriche ci sono solo piccoli ribosomi che si muovono
liberamente. I ribosomi delle cellule vegetali sono più grandi e sono fissati
alla membrana cellulare. Inoltre, la sintesi proteica ha luogo in modi diversi
nei due tipi di ribosomi.
3- Le
strutture del DNA delle cellule vegetali e batteriche sono diverse.
4- La
molecola di DNA nelle cellule vegetali è protetta da una membrana a doppio
strato mentre il DNA delle cellule batteriche è libero all’interno della
cellula.
5- La
molecola di DNA delle cellule batteriche somiglia ad un circuito chiuso, a
forma circolare. Nelle piante, la molecola di DNA è lineare.
6– La
molecola di DNA delle cellule batteriche ha informazioni che appartengono solo ad
una cellula, mentre nelle cellule vegetali la molecola di DNA ha informazioni
sull’intera pianta. Per esempio, tutte le informazioni sulle radici, lo stelo,
le foglie, i fiori e i frutti di una pianta da frutto si trovano nel DNA del
nucleo di una sola cellula vegetale.
7-
Alcune specie di batteri sono fotositetici, in altre parole svolgono una specie
di fotosintesi. Ma, a differenza delle piante, nei batteri fotosintetici,
(cianobatteri, per esempio) non c’è cloroplasto contenente clorofilla e pigmenti
fotosintetici. Ciò esclude categoricamente che le cellule procariotiche si
trasformarono in cellule eucariotiche.
8- La biochimica della formazione dello RNA
messaggero nelle cellule procariotiche (batteriche) e nelle cellule
eucariotiche (comprese piante e animali) è del tutto diversa.
Lo RNA
messaggero svolge un ruolo fondamentale per la vita della cellula. Ma
nonostante lo RNA messaggero assuma lo stesso ruolo vitale sia nelle cellule
procariotiche che il quelle eucariotiche, la struttura biochimica è diversa. J.
Darnell scrisse quanto segue in un articolo pubblicato da Science:
Le differenze nella biochimica della
formazione dell’RNA messaggero negli eucarioti in confronto con i procarioti
sono tanto profonde da suggerire che l’evoluzione sequenziale delle cellule
procariotiche in eucariotiche sembra improbabile.
Le differenze
strutturali tra le cellule batteriche e vegetali, di cui abbiamo visto alcuni
esempi in precedenza, portano gli scienziati evoluzionisti ad un altro punto
morto. Sebbene le cellule vegetali e quelle batteriche hanno alcuni aspetti in
comune, la maggior parte delle loro strutture è del tutto differente. Infatti,
poiché non ci sono organelli circondati da membrana o citoscheletro (rete
interna di filamenti proteici e microtuboli) nelle cellule batteriche, la
presenza di diversi organelli molto complessi e di organizzazione cellulare
nelle cellule vegetali invalida completamente l’affermazione che le cellule
vegetali si sono evolute dalla cellula batterica.
Il biologo Ali Demirsoy lo ammette
apertamente dicendo: “Le cellule complesse non si sono mai sviluppate da
cellule primitive attraverso un processo di evoluzione”
(da http://ildarwinismoconfutato.blogspot.com/2010/11/lorigine-delle-piante.html)
Cap. 19 LA FALSA TEORIA DELL’ENDOSIMBIOSI
L’impossibilità che le cellule vegetali si
siano evolute da una cellula batterica o viceversa, non ha impedito ai biologi
evoluzionisti di produrre ipotesi speculative e fantastiche. La più popolare è
l’ipotesi della "endosimbiosi".
Questa ipotesi fu avanzata da Lynn Margulis nel 1970 nel libro The
Origin of Eukaryotic Cells. In questo libro, Margulis affermava che le
cellule vegetali emersero quando un batterio fotosintetico fu inghiottito da
un’altra cellula batterica. Il batterio fotosintetico si evolvette all’interno
della cellula madre in un cloroplasta. Infine, in un modo o nell’altro, si
erano sviluppati organelli con strutture altamente complesse come nucleo,
l’apparato di Golgi, il reticolo endoplasmatico e i ribosomi.
Quindi, era nata la cellula vegetale.
Questa tesi degli evoluzionisti non è altro
che un lavoro di fantasia, non corroborata da nessuna prova scientifica.
Non sorprende che tale teoria fu criticata e rifiutata da scienziati seri,
che svolsero ricerche molto importanti sull’argomento su una serie di ambiti:
Possiamo citare D. Lloyd , M. Gray e W. Doolittle, e R. Raff e H. Mahler, fra
i più noti.
Vediamo perché:
1- Se i
cloroplasti, in particolare, una volta erano cellule indipendenti, allora
avrebbe potuto esserci solo un risultato, se ingoiati da una cellula più
grande: cioè, sarebbero stati digeriti dalla cellula madre e usati come cibo. Deve
essere così, perché anche se ipotizziamo che la cellula madre in questione
aveva inglobato tale cellula in se stessa dall’esterno, per errore, invece di
ingerirla intenzionalmente come cibo, nondimeno, gli enzimi digestivi della
cellula madre l’avrebbero distrutta. Naturalmente, alcuni evoluzionisti hanno
superato questo ostacolo dicendo, “Gli enzimi digestivi erano scomparsi”. Ma
questa è una chiara contraddizione, perché se gli enzimi digestivi della
cellula erano scomparsi, allora essa sarebbe morta per mancanza di nutrizione.
2-
Ancora, ipotizziamo che tutto l’impossibile sia successo e che la cellula che
si dice sia stata l’antenata del cloroplasto fu ingoiata dalla cellula madre.
In questo caso, ci troviamo di fronte ad un altro problema: Gli schemi degli
organelli all’interno della cellula sono codificati nel DNA. Se la cellula
madre avesse avuto intenzione di usare altre cellule ingoiate come organelli,
allora sarebbe stato necessario che tutte le informazioni su di esse fossero
già presenti e codificate nel suo DNA. Il DNA delle cellule ingoiate avrebbe
dovuto possedere informazioni appartenenti alla cellula madre. Non solo tale
situazione è impossibile, i due complementi di DNA appartenenti alla cellula
madre e alla cellula ingoiata, avrebbero anche dovuto diventare compatibili tra
di loro successivamente, il che è chiaramente impossibile.
3- C’è
una grande armonia all’interno della cellula che mutazioni casuali non possono
spiegare. In una cellula non c’è soltanto un cloroplasto e un mitocondrio. Il
loro numero aumenta o diminuisce secondo il livello di attività della cellula,
proprio come nel caso degli altri organelli. L’esistenza del DNA negli
organismi di questi organelli è anch’essa utile per la riproduzione. Quando la
cellula si divide, si dividono anche i numerosi cloroplasti, e la divisione
cellulare avviene in un tempo più breve e più regolarmente.
4- I cloroplasti sono generatori di energia
di importanza assolutamente vitale per la cellula vegetale. Se questi organelli
non producessero energia, molte delle funzioni cellulari non ci sarebbero, il
che significherebbe che la cellula non potrebbe vivere. Queste funzioni, che
sono tanto importanti per la cellula, avvengono con le proteine sintetizzate
nei cloroplasti. Ma il DNA dei cloroplasti non è sufficiente a sintetizzare
queste proteine. La maggior parte delle proteine è sintetizzata usando il DNA
madre nel nucleo della cellula.
Mentre
la situazione proposta dall’ipotesi dell’endosimbiosi avviene attraverso un
processo di prove ed errori, quali effetti avrebbe ciò sul DNA della cellula
madre? Come abbiamo visto, ogni mutamento in una molecola di DNA assolutamente
non è un guadagno per quell’organismo; al contrario, ogni mutazione simile sarebbe certamente dannosa, anzi mortale.
Le dichiarazioni fatte dagli evoluzionisti non si basano su esperimenti
scientifici, perché non è stato mai osservato niente come un batterio che ne
ingoia un altro. Nella sua revisione di un libro successivo, di Margulis, Symbiosis
in Cell Evolution, il biologo molecolare P. Whitfield descrive la
situazione: “L’endocitosi procariotica è il meccanismo
cellulare su cui probabilmente si fonda tutta la teoria S.E.T. (Serial
Endosymbiotic Theory, teoria endosimbiotica seriale). Se una procariota non
poteva accoglierne un’altra, è difficile immaginare in che modo poteva essersi
instaurata l’endosimbiosi.“ (http://ildarwinismoconfutato.blogspot.com/2010/11/lorigine-delle-piante.html)
Purtroppo per Margulis e la S.E.T., non esiste alcun esempio moderno di
endocitosi procariotica o endosimbiosi.
Per ironia della sorte, la falsa
teoria evoluzionistica dell’endosimbiosi è citata dovunque e spacciata per
vera, mentre la sua dimostrazione antiscientifica è praticamente tacitata.
In pratica succede quello che è già successo con i falsi reperti
fossili, con la falsa Lucy, con il falso big-bang, con la falsa evoluzione. Il
complotto contro il Dio della Bibbia è ormai palese e sfacciato, a
dimostrazione che tutto ciò che la contraddice viene strombazzato ai quattro
venti dai mass media e le smentite vengono ritenute inutili.
Gesù Cristo aveva avvertito: Guardate che non ce l’hanno con voi, ma ce
l’hanno con me! “Se hanno perseguitato
me, perseguiteranno anche voi.” (Giovanni 15:2)
(da http://ildarwinismoconfutato.blogspot.com/2010/11/lorigine-delle-piante.html)
La teoria dell’evoluzione ipotizza che, creature monocellulari
vegetali, la cui origine non è mai stata spiegata o dimostrata, giunsero col
tempo a formare le alghe.
Troppo bello per crederci.
Sarebbe come se prendessimo un cono gelato vuoto e pensassimo che un
giorno, quel cono si potrà riempire da solo di crema al pistacchio e
cioccolato!
L’origine delle alghe risale a tempi molto remoti, tanto che sono stati
trovati resti fossili di alghe di un’età convenzionale compresa tra 3,1 e 3,4
milioni di anni.
Il fatto interessante è che non c’è alcuna differenza strutturale tra
quegli esseri viventi straordinariamente antichi e gli esemplari che vivono ai
nostri giorni.
Un articolo pubblicato su Science News dice:
“Nelle rocce del Sud Africa sono stati trovati
fossili sia di alghe blue-verdi che di batteri risalenti a 3,4 miliardi di anni
fa. İl fatto ancora più intrigante è che le alghe Pleurocapsales si
rivelarono quasi identiche a quelle moderne sia a livello di famiglia che,
forse, a livello di genere.”
Il biologo tedesco Hoimar von Ditfurth fa questo commento sulla
struttura complessa di queste cosiddette alghe "primitive": “i fossili più antichi scoperti finora sono
oggetti fossilizzati in minerali che appartengono ad alghe blu veri di oltre 3
miliardi di anni. Per quanto primitive siano, esse comunque rappresentano forme
di vita piuttosto complesse ed organizzate in modo esperto.”
Da notare che si parla di alghe e batteri INSIEME.
Come si è potuto pensare che i batteri si potessero essere evoluti in
alghe se li hanno trovati sempre insieme?
La co-creazione di batteri ed alghe
non poteva essere più evidente di così!
I biologi evoluzionisti pensano che le alghe in questione dettero
origine nel tempo ad altre piante marine e che si spostarono sulla terra circa
450 milioni di anni fa.
Ecco dunque il gioco di fantasia: dai batteri alle alghe e dalle alghe
alle altre piante: una giusta prosecuzione di menzogne!
Se i batteri non si sono evoluti in alghe, come potevano le alghe
evolversi in altre piante marine? Chi ha dato loro il permesso? Darwin?
Proseguendo nella fiaba evoluzionistica, ecco che dalle piante nascano
i protozoi e da questi i pesci e poi gli anfibi e poi i mammiferi con tanto di
tuta mimetica!
“Proprio come lo scenario degli animali che passano dall’acqua alla
terraferma, però, l’idea che le piante fecero lo stesso è un’altra fantasia.
Entrambi gli scenari non hanno validità o consistenza. Le fonti evoluzioniste
in genere cercano di interpretare l'argomento con commenti fantastici e ascientifici
come "le alghe in qualche modo passarono sulla terra e vi si
adattarono."
Ma vi rendete conto?
“LE ALGHE IN QUALCHE MODO PASSARONO SULLA TERRA!”
Già mi immagino gli sforzi di qualche povera alga, impegnata a
sopravvivere sulla terra, senza essere bagnata dalle onde del mare. Costretta a
respirare dall’acqua, avrà pensato: “ma perché non prendo l’ossigeno dall’aria,
dato che essa lo contiene in percentuale del 19 percento?”
Le alghe all’epoca, avevano la laurea in scienze: mica erano ignoranti
come quelle di oggi!
Possiamo anche immaginare di vedere quella super-alga, nel suo delirio
di onnipotenza, di libertà e di indipendenza, salire in cima alla roccia,
lontana dal mare e salutarlo: “Addio mare, me ne vado a vivere da sola. Ti
lascio. Un giorno ci rivedremo sotto forma di palombaro o di subacqueo!”
Mettendo da parte la comicità di
tale paradossale supposizione accademica, guardiamo brevemente i più importanti
ostacoli che rendono questo passaggio del tutto IMPOSSIBILE:
1- Il
pericolo di seccarsi: Perché una pianta che vive nell’acqua possa vivere sulla
terra la sua superficie deve prima di tutto essere protetta dalla perdita
d’acqua. Altrimenti LA PIANTA SI SECCA. Le piante terrestri sono provviste di
speciali sistemi per impedire che questo avvenga. In questi sistemi ci sono
dettagli molto importanti. Per esempio, la protezione deve avvenire in modo che
gas importanti come ossigeno e biossido di carbonio possano entrare e uscire
liberamente dalla pianta. Allo stesso tempo è importante che venga impedita
l’evaporazione. Se una pianta non ha un tale sistema non può attendere milioni
di anni per svilupparlo. In tale situazione la pianta ben presto si secca e
muore.
2-
Alimentazione: Le piante marine assumono l'acqua e i minerali di cui hanno
bisogno direttamente dall'acqua in cui si trovano. Per questo motivo qualsiasi
alga che cercasse di vivere sulla terra avrebbe problemi di alimentazione. Non
potrebbero vivere senza risolvere questo problema. Le alghe non si nutrono
dalle radici, che invece hanno il solo scopo di ancorarle alle rocce.
3-
Riproduzione: Le alghe, con la loro breve vita, non hanno possibilità di
riprodursi sulla terra perché, come per tutte le loro funzioni, usano l’acqua
anche per diffondere le loro cellule riproduttive. Per potersi riprodurre sulla
terra dovrebbero possedere cellule riproduttive multicellulari come quelle
delle piante terrestri, che sono coperte da uno strato protettivo di cellule.
In mancanza di ciò, qualsiasi alga che si trovasse sulla terra non sarebbe in
grado di proteggere le proprie cellule riproduttive dai pericoli e né sperare
di far sopravvivere la loro progenie immaginaria.
4-
Protezione dall’ossigeno: Qualunque alga arrivata sulla terra fino a quel punto
avrebbe assunto ossigeno in una forma decomposta. Secondo lo scenario degli
evoluzionisti, ora dovrebbe assumere ossigeno in una forma mai incontrata
prima, in altre parole direttamente dall’atmosfera. Come sappiamo, in
condizioni normali, l’ossigeno dell’atmosfera ha l’effetto di avvelenare le
sostanze organiche. Gli esseri viventi che vivono sulla terra posseggono
sistemi che impediscono loro di essere danneggiate. Ma le alghe sono piante
marine, il che significa che NON HANNO GLI ENZIMI che le proteggono dagli
effetti dannosi dell'ossigeno. Quindi, appena arrivate sulla terra, sarebbe
stato impossibile per loro evitare questi effetti. Né è in questione che
potessero aspettare lo sviluppo di tale sistema perché non avrebbero potuto
sopravvivere sulla terra abbastanza perché ciò accadesse.
5-
Manca il “vantaggio selettivo”. C’è ancora un altro motivo per cui
l’affermazione che le alghe passarono dall’oceano alla terra sia inconsistente:
l’assenza di un agente naturale che rendesse necessario un tale passaggio.
Se le
alghe stavano bene, non avevano nessun bisogno di “emigrare”!
Immaginiamo
l’ambiente naturale delle alghe di 450 milioni di anni fa.
Le
acque del mare offrono loro un ambiente ideale.
Per
esempio, l’acqua le isola e le protegge dal calore estremo e offre loro tutti i
tipi di minerali di cui hanno bisogno.
Allo
stesso tempo esse possono assorbire la luce solare per mezzo della fotosintesi
e producono i propri carboidrati (zucchero e amido) dal biossido di carbonio
che si scioglie nell’acqua.
Per
questo motivo, non c’è niente che manca alle alghe nell’oceano e quindi NESSUNA
RAGIONE perché si spostino sulla terra e non c’è alcun “vantaggio selettivo”
come lo chiamano gli evoluzionisti.
Tutto
questo dimostra che l’ipotesi evoluzionista che le alghe emersero dall’acqua e
formarono le piante terrestri è del tutto ASCIENTIFICA.
(da http://ildarwinismoconfutato.blogspot.com/2010/11/lorigine-delle-piante.html)
Cap. 21 LA MEDICINA GALENICA DI DIO
Herbis non verbis, con le erbe, e non con le parole!
Da sempre Dio ha dato all’umanità tutti i mezzi “naturali” per vivere e per stare bene.
Lo avevano scoperto tutti i popoli che avevano fatto tesoro dello studio delle erbe e delle loro proprietà salutari e curative.
Gli antichi greci furono quelli che fecero dell’erboristeria una vera e propria disciplina, da cui poi è derivata tutta la chimica farmaceutica moderna. Basta citare Ippocrate e Galeno per darne un’idea!
Gli antichi romani impararono dai greci e, con l'arrivo degli “schiavi” greci poi liberti, iniziano le prime opere a carattere di veri trattati di farmacoterapia. Ai tempi di Giulio Cesare già erano pienamente operativi medici pubblici sovvenzionati dalle città. La prima traccia storica di una farmacia organizzata, con vasi di terracotta e alambicchi, è emersa dagli scavi di Pompei.
Plinio il Vecchio scrisse Naturalis historia in 37 libri (di cui sette dedicati alle piante medicinali), dove vi sono oltre 600 rimedi di origine vegetale, desunti dalle sue conoscenze del mondo greco: un'autentica enciclopedia di astronomia, geografia, antropologia, etnografia, zoologia, botanica, medicina, mineralogia, con la citazione di 500 scrittori fra stranieri e latini e 2000 opere.
Comunque a Roma fu Galeno di Pergamo (129 d.C -201 d.C.), che scrisse un fortunato trattato di chimica farmaceutica. Le farmacie moderne sono in grado di produrre rimedi naturali, seduta stante, chiamati “prodotti galenici”!
Fu medico della corte degli imperatori di Marco Aurelio, Lucio Vero, Commodo e Settimio Severo, ed ebbe modo d'imparare molto accompagnando i militari nelle loro campagne.
A lui si deve la formalizzazione ufficiale delle antiche teorie sui liquidi, che sono servite per spiegare il funzionamento del corpo umano sino all'inizio dello studio dell'anatomia umana nel XVI sec.
La sua opera principale, De simplicium medicamentis et facultatibus (i medicamenti citati sono 473) lascerà il segno per un millennio e mezzo.
Fedele alla concezione dello scorrimento dei liquidi, egli catalogò i medicamenti in funzione del "calore" (o umore), secondo gradi crescenti, permettendo la scelta del farmaco con tale parametro per ogni malattia (Methodus medendi).
In particolare applicava medicamenti con azione opposta a quella del male: p.es. farmaci refrigeranti nelle malattie calde. (antinfiammatori)
Il suo motto era "contraria contrariis curantur". Il medico stesso doveva preparare il medicinale e somministrarlo in modo oculato e con parsimonia al paziente. Alcune formule chimiche erano tenute segrete, riservate ai soli addetti. Questo è anche il principio della medicina moderna, a differenza dell’omeopatia, che applica il principio opposto di assecondare la malattia, per vincerla.
I suoi discepoli si specializzarono nel distinguere i medicamenti magistrali (infusi, decotti ecc.), perché basati sulla ricetta del medico o cerusico, da quelli officinali, stabiliti dalle farmacopee ufficiali (acque distillate, tinture, sciroppi, polveri vegetali ecc. e altri medicinali “da banco”).
Galeno scrisse oltre 400 libri di medicina, fisiologia e farmacologia, di cui solo 108 ci sono pervenuti.
Da citare anche Andromaco di Creta, medico di Nerone, che preparò la teriaca, composta di 61 ingredienti presi dal mondo animale e vegetale, portati a 73 dal medico Galeno.
E il bizantino Oribasio (325-403), medico personale dell'imperatore Giuliano l'Apostata, che lasciò un'opera di medicina in 70 libri, giunta a noi solo in parte, un compendio di medicina in 9 libri e un trattato popolare in 4 libri.
Ora c’è da dire che la medicina è stata sempre associata agli dei che concedevano guarigioni miracolose, mediante loro stregoni, sciamani e sacerdoti…
Spesso medico e sacerdote, coincidevano. Anche oggi, per un malato, l’arrivo del medico ha effetto placebo rassicuratorio ed è già una mezza guarigione!
Molte erano le leggende di come “gli dei” avessero provveduto a mettere nelle piante le loro proprietà curative. Il rosmarino era dedicato alla dea Venere e alla Madonna, la salvia a Giove, l’alloro ad Apollo, la lavanda alla Luna, l’anemone al vento Zefiro, ecc.
La verità è invece un’altra.
Il Creatore, il Dio dei “cristiani”, ha creato tutto, cielo, terra, animali e piante: “io vi do ogni erba verde per nutrimento". (Genesi 1:30)
Poi Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì, insegnando loro la tecnologia per la caccia e il cucito! (Genesi 3:21)
Caccia, allevamento ed agricoltura furono le attività primarie da sempre!
Proteine, vitamine e quant’altro sono da sempre a disposizione dell’uomo!
Se sapessimo ed utilizzassimo tutte le risorse insite nelle piante, avremmo già trovato l’elisir di lunga vita!
Fino a pochi decenni or sono, pochi immaginavano le qualità terapeutiche dell’aloe!
Adesso l’aloe sta dappertutto, nei saponi, nelle bevande, e… nelle medicine!
Ha proprietà miracolose.
Che dire poi dell’aglio, della cipolla, del sedano, dello zenzero, e di tante erbe di uso quotidiano? Ogni tanto, le riviste e le università ci fanno “riscoprire” questo e quello!
Noi mangiamo tutto ciò che ha vita, piante ed animali.
E se stiamo male, troviamo la nostra salute in un bel brodo di tacchino, oppure in qualche decotto o tisana rigeneratrice.
In alternativa, prendiamo estratti di tutto questo, in pasticche preparate dalle ditte farmaceutiche.
Questo è il racconto biblico e
questa è la realtà creazionista.
Adesso cerchiamo qualche appiglio
evoluzionista!
E’ come arrampicarsi sugli specchi!
E si sono immaginati un “brodo
primordiale”, una cellula animale che diventa vegetale con la bacchetta magica,
e le piante che spuntano da sole!
Gesù ebbe a dire: “Guai a voi,
dottori (della legge), perché avete portato via la chiave della scienza! Voi
non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito".
(Luca 11:52)
Guai a voi, dottori e professori
universitari, scienziati atei e miscredenti, che studiate il creato senza il
Creatore: proponete una scienza monca e vuota!
L’apostolo Paolo avvertiva il suo
discepolo ed amico Timoteo: “O Timoteo, custodisci il deposito; evita i
discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama
scienza; alcuni di quelli che la
professano si sono allontanati dalla fede.” (I Timoteo 6:20-21)
Nella Bibbia c’è il racconto di un
certo Balaam e della sua asina: l’asina vedeva lo spirituale e il suo padrone
no! (Numeri cap.22)
Alla fine l’asina dovette parlare al
padrone per spiegargli tutta la faccenda!
Ed adesso ecco che i creazionisti
asini, parlano agli evoluzionisti dottori, per aprire loro gli occhi
spirituali!
Anche a Balaam si aprirono gli occhi
spirituali e “Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: "Cosí dice Balaam,
figlio di Beor; cosí dice l'uomo che ha l'occhio aperto, così dice colui che
ode le parole di Dio, che conosce la scienza dell'Altissimo, che contempla la
visione dell'Onnipotente, colui che si prostra e a cui si aprono gli occhi: Lo
vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e
uno scettro si eleva da Israele…” (Numeri 24:15-17)
Possa il Signore Gesù Cristo,
l’astro di Giacobbe, il Messia d’Israele, aprire gli occhi di tutta l’umanità e
portarla a contemplare il Suo regno, a studiare la Sua scienza, e a capire la
Sua Parola!
Senza la rivelazione non c’è
conoscenza e il timore dell’Eterno è il principio della scienza!
Qual è l’origine delle
angiosperme?
Cosa sono le angiosperme, dal greco “seme
coperto”?
Sono tutte le piante che hanno il seme dentro
il loro frutto, prodotto da un FIORE, a differenza delle gimnosperme, dal greco
“seme nudo”, come i pinoli.
Gli
evoluzionisti “pensano” che entrambe le categorie possano aver avuto un
“antenato comune”.
Il problema è che esaminando la storia fossile e le
caratteristiche strutturali delle piante che vivono sulla terra, emerge un
altro quadro che non si accorda con le previsioni evoluzioniste.
Non c’è alcuna serie fossile che conferma anche un solo ramo
dell’”albero evolutivo” delle piante che si vede in quasi tutti i libri di testo
di biologia!
Tutte le specie sono apparse all’improvviso e in momenti più o meno
vicini: che dite? Forse saranno state create da Dio?
La maggior parte delle piante ha resti abbondanti nei reperti fossili
ma nessuno di essi è una forma intermedia tra una specie e un’altra.
Sono tutte specie distinte, create in modo speciale, separato ed
originale e non c’è alcun legame evolutivo tra loro. Strano vero?
Come ha ammesso il paleontologo evoluzionista E. C. Olson, “Molti nuovi
gruppi di piante e animali comparvero all’improvviso, apparentemente senza
alcun antenato vicino”.
Le stratificazioni scoperte in Inghilterra hanno lasciato letteralmente
sbigottiti i biologi!
Ogni strato aveva semi e piante differenti, “come se Qualcuno li avesse
messi là di proposito”!
Il botanico Chester A. Arnold, che studia piante fossili all’università
del Michigan, fa il seguente commento: “Si è sperato per molto tempo che piante
estinte alla fine rivelassero qualcuna delle fasi attraversata dai gruppi
esistenti nel corso del loro sviluppo, ma si deve ammettere che l’aspirazione è
stata soddisfatta solo in misura insignificante anche se la ricerca
paleobotanica è progredita per più di cento anni.”
Arnold ammette che la paleobotanica (la
scienza delle piante fossili) non ha prodotto alcun risultato a sostegno
dell’evoluzione. “Non siamo stati in grado di tracciare la storia filogenetica
di un singolo gruppo di piante dei nostri giorni, dall’inizio al
presente".
Le scoperte fossili negano in modo più chiaro l’affermazione
dell’evoluzione delle piante da fiore o “angiosperme”.
Queste piante si dividono in 43 famiglie, ciascuna delle quali emerge
all'improvviso senza alcuna traccia alle spalle “di forma intermedia” primitiva
nei reperti fossili.
Questo fatto fu riconosciuto nel diciannovesimo secolo e per questo
motivo Darwin descrisse l’origine delle angiosperme come un "abominevole
mistero".
Il problema di Darwin è ancora quello degli evoluzionisti: Dio è un
“abominevole mistero”!
Tutte le ricerche svolte dai tempi di Darwin ad oggi, si sono
semplicemente aggiunte al livello di disagio che questo mistero comporta. NON
CI SONO SPIEGAZIONI SCIENTIFICHE O TEORIE CHE GIUSTIFICHINO L’ORIGINE DELLE
ANGIOSPERME!
I FIORI SONO OPERA CREATRICE DI DIO!
Nel suo libro The Palaeobiology of Angiosperm Origins, il
paleobotanico evoluzionista N. F. Hughes fa la seguente ammissione: “… Con poche eccezioni di dettagli, però,
l’impossibilità di trovare una spiegazione soddisfacente è rimasta e molti
botanici hanno concluso che il problema non può avere soluzione attraverso le
evidenze fossili.”
Nel suo libro The Evolution of Flowering Plants, Daniel
Axelrod dice quanto segue sull’origine delle piante da fiore: “Il gruppo ancestrale che diede origine alle
angiosperme non è stato ancora identificato nei reperti fossili e nessuna
angiosperma vivente indica tale alleanza ancestrale.”
(da
http://ildarwinismoconfutato.blogspot.com/2010/11/lorigine-delle-piante.html)
Dice una famosa canzone, che per fare un albero ci vuole un fiore.
Che poesia!
Dio
si è scatenato nella sua fantasia creativa, dimostrandosi il più grande e
straordinario artista ed inventore, producendo capolavori viventi (le piante
sono esseri viventi), che danno un senso reale della capacità divina di
produrre l’impareggiabile e l’impensabile!
L’uomo
può solo ammirare e copiare.
Ci
sono fiori a forma di ricamo, a forma di insetto, a forma umana, a forma
animale, a forma di oggetti!
Nessun
fiore si è evoluto e nessun fiore ha copiato da altro fiore.
Non
è possibile fare alcun discorso evoluzionistico, quando si tratta di fiori!
Per
gli evoluzionisti i fiori sono tabù!
Esaminiamo
perché.
1) FIORI A FORMA DI RICAMO
Quando
si dice che un fiore è un ricamo, non è uno scherzo e né un’esagerazione o una
bufala.
Questo è autentico e si chiama “TRICHOSANTHES
CUCUMERINA”, detta volgarmente “la zucca dei serpenti” dai meravigliosi fiori
di pizzo.
È una cucurbitacea rampicante adatta ai climi tropicali e subtropicali che cresce in folti cespugli ai bordi delle foreste e nelle radure del sud-est asiatico, Cina, India e Corea. A prima vista, può sembrare una semplice pianta di cetriolo per via del fusto allungato, della forma e della misura delle sue foglie. Essa però, ha qualcosa di davvero singolare: produce dei fiori bianchi stupendi dotati di sottili filamenti che, allo sbocciare, si estendono per poi arricciarsi, man mano che i fiori tendono ad appassire.
I fiori
maschili spuntano in gruppo, mentre quelli femminili singolarmente,
schiudendosi dopo il tramonto e meravigliando gli osservatori per via del loro
caratteristico aspetto a forma di
pizzo, dando vita a ricami unici.
La
Trichosanthes cucumerina, conosciuta anche con i nomi volgari di “podalangai, chachinda, lingapotla, snake gourd,
serpente vegetale” ma soprattutto come “zucca dei serpenti”, vera e
propria prelibatezza della cucina indiana, deriva il nome del suo genere,
Trichosanthes, dal greco “erfogl” ( pelo) e “erfo” (fiore); mentre gli epiteti,
specifico e sottospecifico, “cucumerina” e “anguina”, significano in latino,
rispettivamente, “ a forma di cetriolo” e “a forma di serpente”.
Il
frutto non ancora maturo ha un sapore amarognolo che viene però smorzato con la
cottura.
La
polpa rossastra, invece, viene usata in Africa come sostituita dei pomodori ed
i germogli, i viticci e le foglie come verdure.
Altro
fiore meraviglioso è quello della DATURA il cui nome deriva dalla parola sanscrita Dathura, ed appartiene alla
famiglia delle solanacee La caratteristica principale dei fiori della datura è
quella di chiudersi durante il giorno, in maniera ordinata come un ombrello e
aprirsi al calar del sole per rimanere aperti per tutta la notte, come i fiori
della “bella di notte”.
I fiori, di forma simile ad un imbuto, come il convolvolo, ma
molto più grandi, sono molto profumati di color bianco e disseccando producono
un frutto spinoso.
La pianta di datura, in
particolare la “datura stramonium” chiamata popolarmente “erba del diavolo” o “erba
delle streghe”, per le sue proprietà narcotizzanti e tossiche, contiene un alto
contenuto di alcaloidi tra cui atropina, scopolamina, iosciamina, che
provocano sull’uomo effetti allucinogeni provvisori, a volte anche mortali.
Ultimamente è molto diffusa nei nostri giardini, ricercata
per questi fiori penduli assai pittoreschi e decorativi.
Parlare di evoluzione è completamente fuori luogo.
Dio l’ha creata. Non ci sono dubbi!
Se Darwin si fece tante domande, osservando gli animali. io
mi faccio queste domande osservando tali fiori. Dove ogni fiore ha preso le
sostanze allucinogene? Dalla Thailandia? Dall’Albania o dalla Colombia? Dalla
mafia? O forse dalle radici che succhiano dal terreno le sostanze che le
servono? Quali sostanze?
Nel seme ci sono le istruzioni per auto-produrre tali
sostanze? E se è così, chi li ha programmati?
L’atropina o iosciamina è un tropan-alcaloide presente in diverse piante della famiglia delle Solanaceae come ad esempio Atropa belladonna, Datura stramonium e Hyoscyamus niger.
Il nome ufficiale della nomenclatura IUPAC è: (8-metil-8-azabiciclo[3.2.1]oct-3-il) 3-idrossi-2-fenilpropanoato, mentre la Formula bruta o molecolare è: C17H23NO3.
A livello di estrazione da essenze vegetali, le più comuni fonti di atropina sono l’Atropa belladonna, la Datura inoxia, la D. metel, e lo Stramonio. È presente anche in alcune piante dei generi Brugmansia e Hyoscyamus.
Questo alcaloide è stato isolato dall’Atropa belladonna nel 1931 da Mein ma alcune delle proprietà farmacologiche dell’atropina erano sfruttate già vari secoli prima che l’alcaloide fosse identificato.
Già all’epoca di Luigi XIV l’estratto di belladonna era largamente usato, per il suo potere midriatico, nella cosmesi femminile, considerandosi la pupilla dilatata un elemento di elevato valore estetico. È noto, inoltre, che fin dal sec. XIV l’estratto di belladonna costituiva il rimedio di elezione contro la dismenorrea e l’incontinenza urinaria.
In terapia l’alcaloide viene impiegato, soprattutto sotto forma di solfato per uso oftalmico.
L’atropina è stata per lungo tempo il farmaco di elezione nella terapia del morbo di Parkinson, e a tal fine viene spesso ancora oggi usata in associazione con vari farmaci di sintesi.
Attualmente
i principali usi dell’alcaloide sono per il trattamento dell’ulcera peptica,
degli stati spastici del tratto gastro-intestinale e genito-urinario, per le
intossicazioni da sostanze anti-colinesterasiche (antiparassitari agricoli
organofosforici, funghi del tipo Amanita muscaria).
Il farmaco ha inoltre una
certa importanza nella preanestesia chirurgica in quanto inibisce la
salivazione e le secrezioni bronchiali e riduce l’effetto irritante degli
anestetici gassosi.
In oftalmologia le sue proprietà midriatiche vengono sfruttate sia a fini diagnostici (cioè per facilitare l’esame completo della retina) sia a fini curativi (iriti acute, iridocicliti, cheratiti).
L’atropina è utilizzata, inoltre, contro l’intossicazione da gas nervini; l’atropina antagonizzando a livello di recettore colinergico l’effetto dell’acetilcolina, non più distrutta dall’enzima inibito dal nervino, limita gli effetti dell’avvelenamento da nervini ed è in grado di salvare la vita agli intossicati. Per questa ragione, i militari che operano in ambienti potenzialmente a rischio di contaminazione con gas nervini, ricevono in dotazione siringhe di atropina per l’auto-somministrazione immediata.
Esattamente come avviene con l’atropina, anche la scopolamina va ad ostruire, in maniera però reversibile, i recettori colinergici e, nello specifico, non permette alcun tipo di interazione tra aceticolina e i vari recettori muscarinici.
Si tratta di una sostanza davvero molto tossica che, per tale ragione, deve essere utilizzata solamente in dosi notevolmente basse. Infatti, quando vengono somministrati dei dosaggi eccessivamente alti, il rischio è quello che possano portare a delle problematiche come stanchezza, sonnolenza o depressione. In alcuni casi l’overdose può comportare anche disturbi più importanti, come ad esempio paralisi, perdita di coscienza, deliri, allucinazioni, uno stato stuporoso e anche la morte del soggetto colpito nei casi più gravi.
Will-Erich
Peuckert, riprodusse una di queste "pomate delle streghe" e la
sperimentò su se stesso ed altri volontari; il risultato fu un profondo sonno
di oltre 20 ore, in cui si manifestarono visioni di mostri, ambienti infernali,
animali fantastici e creature sataniche.
Gli
effetti, infatti, sono sostanzialmente di tipo allucinogeno e l'assorbimento
transdermico è piuttosto veloce. La scopolamina fu usata anche come "siero
della verità" durante la Seconda Guerra Mondiale, data la sua capacità di
indurre anche stati di tipo ipnotico, tipo Pentotal.
L'atropina
viene tuttora impiegata con successo in clinica oculistica.
2) LE ORCHIDEE A FORMA DI ANIMALI
Ci sono insetti che hanno la forma di
fiore o di foglia e potremmo anche supporre che tali insetti abbiano potuto “imitare”
qualche pianta dell’ambiente in cui vivono, ma che le piante abbiano potuto
imitare gli insetti o altri animali, questo è completamente falso!
Risulta campato per aria ogni
discorso di adattamento… delle piante o di selezione naturale, o altro, a meno
che non vogliamo dotare tali piante di un’anima, di un cervello e di un corpo
pensante!
Il fenomeno del “mimetismo”, presente
nel mondo animale, è escluso nel mondo vegetale. L’adattamento evolutivo è
escluso ed è ridicolo parlarne!
Il genere Ophrys, dà vita a graziosi fiori che
ricordano le principali tipologie di insetto diffuse.
Lo spettacolo è disarmante ed
emozionante.
Quando il Signore, Creatore di tutte le
cose, ci si mette, le cose le fa per bene e ha dotato l’OPHRYS APIFERA, diffusa
anche in Italia, non solo dell’aspetto di ape femmina, ma anche di emissione di
specifici feromoni in
grado di attirare l’animale “impollinatore”.
L’insetto maschio, scambia il fiore per la propria femmina e tenterà di fecondarlo, caricandosi del polline e portandolo su un altro fiore, favorendo in questo modo una naturale impollinazione.
Dio ha dato al fiore, non solo la forma quasi identica, ma anche l’odore ingannatore, per la serie: “Quando faccio le cose, le faccio per bene!”
Altrettanto singolare
ed affascinante è l’ORCHIDEA
SCIMMIA sudamericana,
Monkey Orchid, che offre alla vista il buffo volto di una scimmia. Tale fiore ha
il suo habitat naturale nelle foreste dell'Ecuador e del Perù, ad un'altitudine compresa tra i 1000 ed i 2000 metri.
Sono “dotate” anche di stampelle e di un’espressione che è tipica di
quella scimmiesca, con tanto di capelli arruffati, occhietti vispi e naso.
Il Dio Creatore deve avere un grande senso dello humor e se ha deciso di
prendere in giro gli evoluzionisti, questa è la sua risposta: non è l’uomo che
deriva dalla scimmia, ma questo fiore!
L’orchidea DELLA PALUDE è straordinariamente somigliante ad un clown del
circo con tanto di maschera, col grande nasone e baffi e barba. Con i suoi
grandi occhi, sembra guardare il pubblico e dire: “Vieni avanti, cretino!”
Ogni riferimento agli evoluzionisti è puramente casuale!
Le orchidee del
genere PHALEONOPSIS mostrano immagini di farfalle, di uccelli, di volatili in
generale.
Ci sono più di cinquanta
specie nel mondo e offrono spettacoli di rara bellezza.
Il
nome deriva dalle parole greche “phalaen” (farfalla) e da “opsis” (simile a) e
indica la somiglianza del fiore alla forma di farfalla.
La
cosa incredibile è che all’interno della… farfalla sembra che ci sia un vero e
proprio uccello, molto dettagliato in tutti i particolari!
Dio
è un grande artista, non c’è che dire!
Questi
fiori si sono evoluti? Da dove sono usciti se non dalla mente di Dio?
Come
si può pensare che Dio non esista?
Ma
se esiste, in che rapporto poi siamo con Lui?
Conosciamo
Suo Figlio, mandato per la nostra salvezza?
Il
Dio Creatore ha fatto i cieli e la terra e poi ha anche dato Sè Stesso sulla
croce, per liberarci dalla schiavitù del peccato e promuoverci “figli adottivi,
nati di nuovo”
Abbiamo
avuto questa buona notizia?
Questo
è l’Evangelo di Gesù Cristo.
Che dire dell’ORCHIDEA ANGULOA?
Li vedere i neonati dentro la culla?
Forse si sono evoluti e i neonati sono diventati fiori?
Nulla di tutto ciò.
Darwin conosceva le orchidee e non seppe mai dare delle risposte, e come lui, tutti gli evoluzionisti.
Si brancola nel buio. Dio è luce!
https://www.youtube.com/watch?v=hyk9dRXKKbg
Dio ha creato questa meraviglia: non esiste nessuno in grado di creare neppure un filo d’erba, figuriamoci un capolavoro di fantasia come questo!
I babies dentro, sembrano pure felici ed esultanti!
L’HABENARIA RADIATA (Pecteilis radiata) è un’orchidea tutta particolare che si trova in
Cina, Giappone, Crea e Russia. La pianta è indubbiamente una delle specie più affascinanti del mondo,
grazie ai suoi bellissimi fiori che assomigliano ad un airone.
Risulta
difficile da coltivare, perché richiede un clima particolare.
Di sicuro perciò
non è una pianta derivata da atre piante, ma creata da Dio così com’è, senza se
e senza ma!
Non esistono ragioni per poter riferire
questa pianta e soprattutto questo fiore ad alcuna teoria evoluzionistica!
Per lei possiamo ricordare quel passo dell’Evangelo di Gesù Cristo che dice: “Perciò vi dico: non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro?
E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito?
E intorno al vestire, perché siete con ansietà solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro.
Or se Iddio riveste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli molto di più voi, o gente di poca fede?” (Matteo 6:25:30)
3) I FIORI A FORMA UMANA
Molto “creazionisti” sono i fiori a forma
umana….
Non derivano da niente, se non dalla mente
creatrice di Dio!
Tutti gli evoluzionisti dovrebbero
vergognarsi di esserlo, per il solo fatto di non credere ad un Dio Creatore, al
quale dovranno un giorno rendere conto. L’Evangelo li condanna senza pietà,
perché ogni uomo è illuminato dalla vera luce, ma non se ne cura e né ci fa
caso (Giovanni 1:9)
“Infatti le sue qualità invisibili, la sua
eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo
essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché,
pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno
ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo
d'intelligenza si è ottenebrato. Benché si dichiarino sapienti, son diventati
stolti.” (Romani 1:20:23)
La PSYCOTRIA VIRIDIS è una pianta
allucinogena usata dagli sciamani per prendere lo sballo. Ha la forma delle
labbra di donna con un bel rossetto rosso sgargiante. Chi la bacia perde i
sensi, proprio come con una donna! Ahahaha! Provoca dolori forti allo stomaco!
La pianta produce effetti psichedelici deleteri, tipici dell’LSD o dei funghi psilocibina.
A parte questo, rimane la forma antropomorfa
di tale fiore, come una dimostrazione
ulteriore dell’esistenza di un Creatore di tutte le
cose, dei cieli e della terra, come dice il Padre Nostro che dà a Dio, nostro
Padre Gesù Cristo, il titolo di “Dio celeste”! L’Evangelo di Matteo (6:9-10)
dice: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il
tuo regno; sia fatta la tua volontà come in cielo anche sulla terra…”
(traduzione letterale dal greco)
Questo è il Dio che è morto sulla croce e che
è risorto, per dare a chi lo vuole, la vita eterna con Lui, in sempiterno. Amen
La comune e diffusissima pansé o VIOLA DEL
PENSIERO è uno straordinario e bellissimo fiore apprezzato da tutti i
giardinieri. Alcune varietà sembrano tante caricature di faccette che ti
guardano e ti dicono: “Conosci il Creatore? Noi siamo le sue amichette!”
Eppure è una cosa molto strana ed anche molto
dolorosa: agli atei e agli evoluzionisti, gli puoi sbattere in faccia
l’evidenza, non crederanno mai.
Loro amano sé stessi, la “dea ragione” degli
illuministi o il dio teosofico dei massoni, ma non il Dio delle Grazia!
In genere, nel linguaggio dei fiori, la viola
si usa riferirla al pensiero della donna amata, ma sarebbe più giusto riferirla
al pensiero di Dio!
Conosci Dio?
Vuoi conoscerlo? Leggi la Bibbia!
Vuoi un contatto col Dio Vivente?
Conosci Gesù Cristo? “Tutto quel che Dio ha
creato è buono; e nulla è da riprovare, se usato con rendimento di grazie… Ma schiva le favole profane e da vecchie;
esèrcitati invece alla pietà;…Certa è questa parola, e degna d'esser pienamente
accettata. Poiché per questo noi fatichiamo e lottiamo: perché abbiamo posto la
nostra speranza nell'Iddio Vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini,
principalmente dei credenti.” (I Timoteo 4:4-10)
L’orchidea DELLE BALLERINE DANZANTI produce
un fiore antropomorfo, molto singolare.
Sembra di vedere una ballerina che danza
sulle punte, mentre suona la dolce musica della Morte del cigno di Ciajkovskij…
L'oncidium è un'orchidea dalla straordinaria
bellezza dovuta alla grande quantità e alla lunga durata dei fiori disposti a
grappoli, con screziature di diversi colori. Gli oncidium sono orchidee epifite e terricole,
originarie delle zone tropicali dell'America centrale e meridionale dove vivono
a diverse altitudini (dal livello del mare ai 3000 m).
Dio si è divertito a disegnare la siluette, la
sagoma di belle ragazze danzanti, come un artista impressionista o futurista.
Sembra di vedere opere di De Chirico o di
Salvator Dalì, solo che loro le hanno fatte inanimate, mentre Dio le ha fatte
“vive e vegete”!
Gli evoluzionisti atei parlano di “madre natura”,
che fa scherzi bizzarri, ma la verità è che “madre natura” non esiste!
E’ un modo per non dire… Dio!
Lui è l’autore e non ha fatto scherzi bizzarri,
ma capolavori di ingegneria genetica, per dimostrare che solo Lui è capace,
solo Lui è il Creatore, solo Lui è il punto di riferimento in cielo, in terra e
nell’universo intero.
Sta scritto nel primo capitolo dell’epistola
agli Ebrei: “Dio, dopo aver in molte
volte e in molte maniere parlato anticamente ai padri per mezzo dei profeti, in
questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante il suo Figliuolo, ch'Egli ha
costituito erede di tutte le cose, mediante il quale pure ha creato i mondi; il
quale, essendo lo splendore della sua gloria e l'impronta della sua essenza e sostenendo
tutte le cose con la parola della sua potenza, quand'ebbe fatta la
purificazione dei peccati, si pose a sedere alla destra della maestà nei luoghi altissimi… E ancora: Tu, Signore,
nel principio, fondasti la terra, e i cieli sono opera delle tue mani.”
Nel
secondo capitolo della stessa epistola poi aggiunge: “Perciò bisogna che ci atteniamo sempre più alle cose udite, che talora
non siamo portati via lontani da esse. Perché, se la parola pronunziata per
mezzo d'angeli si dimostrò ferma, e ogni trasgressione e disubbidienza
ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi se trascuriamo una così
grande salvezza? La quale, dopo essere prima stata annunziata dal Signore, ci è
stata confermata da quelli che l'avevano udita,
mentre Dio stesso aggiungeva la sua
testimonianza alla loro, con dei segni e dei prodigi, con opere potenti e
svariate, e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.”
Anche un semplice fiore può diventare un segno dal cielo, per spingere l’uomo a credere e ad accettare il piano salvifico di Gesù Cristo, mediante la sua morte vicaria e la sua resurrezione anticipataria di tutti i credenti in Lui.
Dio ha lasciato la sua firma nelle sue opere,
mettendo la sua impronta di potenza, bellezza e incredibile singolarità!
Ho coltivato, seminato ed ammirato da una vita le
BOCCHE DI LEONE e non mi ero mai accorto dei contenitori dei suoi semi: teschi
umani, da far invidia anche ai pirati dalla bandiera nera sulle loro navi!
Questa pianta è molto
diffusa in Italia, resistendo a temperature di alcuni gradi al di sotto dello
zero, ma solitamente viene coltivata come annuale in quanto si sviluppa
velocemente, ma ha vita breve.
Il fusto è carnoso, lignificato alla base, e può
raggiungere anche i 100-120 cm di altezza.
La particolarità di questa pianta sta senz'altro
nei fiori, parzialmente tubolari, con due labelli, che si aprono premendo il
fiore ai lati, ricordando la bocca di un leone o di un drago, sbocciano su
lunghe spighe.
I fiori lasciano il posto a baccelli legnosi,
dalla forma di teschi umani, che contengono numerosi semi fertili.
In
genere le piante vengono tolte prima che si raccolgano i semi e pochi si
accorgono della particolarità dei loro contenitori…
Dio
è il dio della vita e della morte!
Lui
dà vita in esuberanza dando colore e bellezza, gioia ed amore, ma anche
giudizio e morte.
Una
stessa pianta offre due visioni contrastanti: la vita e la morte.
Come il
fiume Giordano in Israele che ha due laghi: uno pescoso (il lago di Tiberiade)
ed uno completamente morto (il mar Morto).
E’
l’unico fiume al mondo con queste caratteristiche. Questa è l’offerta di Dio: la
vita e la morte vengono dalla stessa acqua.
Similmente il fiore della BOCCA DI LEONE, ha
la vita di un fiore carnoso, colorato e profumatissimo e poi offre lo spettacolo
della caducità della morte. Ma non è questa, tutta la filosofia della vita
umana?
Anche
l’annuncio dell’Evangelo è la predicazione che porta alla vita per coloro che
credono e alla morte per coloro che rifiutano: “Noi siamo infatti davanti a Dio
il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli
che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce
a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente
a queste cose? Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola
di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in
Cristo.” (II Corinzi 2:15-17)
La
creazione di questo fiore non è casuale da parte di Dio, perché si presta anche
ad un altro discorso, ancora più profondo e singolare. Gesù è il “Leone di
Giuda”, e sulla croce la morte trionfa su di Lui, in tutta la sua crudezza ed
atrocità.
Ma
nella sua morte, c’è il seme della Sua resurrezione ed anche di tutti i credenti
che sperano e credono il Lui: “Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti,
della stirpe di Davide, secondo il mio Evangelo, per il quale io soffro fino ad
essere incatenato come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata. Ecco
perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch'essi conseguano la
salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Certa è
quest'affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo.” (II Timoteo
2:8-11)
Questo
è quanto questo fiore suggerisce ad un credente cristiano, “nato di nuovo
spiritualmente”. Adesso vedete se nel mondo qualche botanico vi possa fare lo
stesso discorso!
Per
il Signore, nulla è casuale e banale.
Se il
Creatore si è scomodato per darci il senso delle cose di Dio, tramite un semplice
ma meraviglioso fiore, vuol dire che Lui ci tiene a farci capire qualcosa di
importante!
Non
rimane che ringraziarlo anche per questo!
Una
pianta antropomorfa è la BARRINGTONIA RACEMOSA, che si presenta come una
bellissima capigliatura di donna all’ultima moda.
Conosciuta
anche col nome inglese “powderpuff tree”, originaria dell’Asia orientale, di
Okinawa ed ultimamente anche dell’Africa, appartiene alla famiglia delle
lecythidaceae.
Non
deriva da nessun’altra pianta, quindi è opera creativa di Dio.
Nell’Evangelo
troviamo qualche riferimento molto interessante, che dovrebbe suscitare una
grande fede in chi ci crede: “Considerate i gigli, come crescono; non faticano
e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria,
non fu vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste così l'erba che oggi è nel
campo e domani è gettata nel rogo, quanto più vestirà voi, o gente di poca
fede? Anche voi non cercate che mangerete e che berrete, e non ne state in
sospeso; poiché tutte queste cose son le genti del mondo che le ricercano; ma
il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e
queste cose vi saranno sopraggiunte. Non temere, o piccol gregge; poiché al
Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.” (Luca12:27-32)
Gente
di poca fede! Collegate i fiori al Dio che li ha creati, al Suo amore per voi e
al Regno che vi vuole dare in Cristo Gesù!
4) ORIGINE DELLE PIANTE GRASSE
Questo è un argomento quasi completamente
ignorato dagli evoluzionisti.
Non esistono studi scientifici.
Tali piante non si prestano a nessuna
speculazione evoluzionistica: esistono e basta!
Esistono circa diecimila specie di piante grasse, succulente, diverse per
dimensioni e morfologia: dai tipici cactus a forma sferica, all’agave gigante
che produce il fiore più grande del mondo, dai fichi d'india che producono
dolcissimi frutti, agli altissimi saguari dalla crescita lenta, che crescono
solitari nei deserti dell'America settentrionale e centrale.
Le classificazioni in famiglie ci aiutano ad orientarci: Kalanchoe,
Haworthia, Echinomastus Macdowellii, Echeveria
,Crassula, Aloe. Agave, Lithops, Pietre vive.
Da
dove provengono, come si sono differenziate?
Nei
documentari, è facile sentir parlare di una certa “madre natura”, come di un
non identificato personaggio, tra il mitologico e l’extra-terrestre!
Non
piace fare riferimento a Dio, il Creatore, il Signore, Gesù Cristo e Spirito
Santo!
Ciò
comporterebbe poi dover ammettere che “Nessuno è salito in cielo, se non colui
che è disceso dal cielo: il Figliuol dell'uomo che è nel cielo. E come Mosè
innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell'uomo sia
innalzato, affinché chiunque crede in Lui abbia vita eterna.” (Giovanni 3:13-15)
La
scienza non deve portare a Dio, ma eventualmente a negarlo, perché Dio comporta
la responsabilità di un rapporto morale con Lui e la scienza non vuole limiti o
discorsi moralistici.
Clonare
la pecora Dolly ha scatenato tante perplessità e nuovi scenari per nuove
possibilità.
Nessuno
scienziato però ha parlato delle continue e sconvolgenti sofferenze di tale
pecora!
Ciò
ha fermato la clonazione umana!
Esistono
dei limiti, oltre i quali si arriva alla reazione di Dio, come avvenne in
occasione della “torre di Babele”!
Dio
esiste, anche se la scienza non lo potrà dimostrare mai!
Un
proverbio dice di non svegliare il cane che dorme: potrebbe azzannarti!
Dio
esiste e la Bibbia, la Sua Parola Scritta offre tanti moniti e spunti per
suscitare nel lettore tutta una gamma di sentimenti che vanno dal rispetto,
all’ubbidienza, al timore, alla paura e infine al terrore e alla disperazione:
Conviene
allora mantenersi nell’unico binario costituito dall’amore e dall’ammirazione,
fatta di lode e gratitudine: è meglio!
Il
Creatore non è un personaggio fantastico, ma Colui che ha creato cose
fantastiche!
Le
piante grasse ne sono le prove talmente evidenti che bisogna essere ciechi per
non vederle!
Diamo un’occhiata sfuggente all' ALOE POLYPHYLLA, che è una cactacea che ha foglie
seghettate, di color grigio-verde, che formano una spirale perfetta, che può
seguire il senso orario o antiorario.
Il
suo sviluppo segue calcoli matematici complicatissimi, secondo una geometria
“frattale”, cioè all’infinito!
Dobbiamo
scomodare il matematico italiano Leonardo Fibonacci per studiare la cosiddetta
“successione aurea”, dove ogni numero è la somma dei primi due presedenti, per
capire l’andamento alla crescita infinita, come per le chiocciole.
Dio
è un “matematico”. La Bibbia ha una filigrana “matematica” (LA MATEMATICA DI
DIO, Vertigo Editrice).
Per
Lui, logaritmi, algoritmi, numeri infiniti come il pi greco, ecc. sono la sua
specialità.
Le
piante di tutte le razze e specie, contengono gocce… di sapienza divina.
Per
dare un esempio di matematica “frattale” riportiamo un disegno geometrico
classico, che ritroviamo poi in natura, in tanti animali e piante.
Tale
andamento lo ritroviamo nella morfologia delle piante e degli animali e nell’andamento
della loro crescita.
Le
piante grasse sono palesemente opera creatrice di Dio, a meno che non vogliamo
farle derivare dalle piante “magre”, non dotate di sistemi di
impermeabilizzazione per l’immagazzinamento dell’acqua necessaria per
sopravvivere in ambienti desertici o aridi.
La
scienza sta brancolando nel buio, perché non sa spiegare la funzionalità delle
spine e la loro comparsa in tali piante. Si suppone che siano un mezzo per
tener lontani gli animali dall’acqua in esse contenuta. Ridicolo.
La
mancanza, o quasi, di stomi sulla superficie delle piante grasse potrebbe far
pensare che tali piante, a furia di tenere la bocca chiusa per non traspirare ,
l’abbiano poi persa! Scherzi a parte, le spine non sono la trasformazione delle
foglie, perché molte specie hanno entrambe, come le rose!
Dio
le ha create così! Avrà avuto i suoi motivi!
Assolutamente straordinarie sono le
piante a forma di pietra. le LITHOPS, dal greco lithos-pietra e opsis-aspetto, note
come pietre o sassi viventi. La loro curiosa caratteristica è che la parte aerea delle lithops è composta da una o due parti,
che presentano la parte superiore piatta e larga.
Insieme, danno vita ad una sorta di cono rovesciato
dalle striature che ricordano in tutto e per tutto le pietre.
Le lithops appartengono alla famiglia delle Aizoaceae
e sono originarie delle zone desertiche dell'Africa del Sud.
Non
derivano da nessuna altra pianta, a meno che non vogliamo immaginare che
qualche pianta grassa abbia voluto prendere l’aspetto di pietra, per camuffarsi
in mezzo ad un terreno ghiaioso! La fantasia è una qualità che abbonda fra gli
evoluzionisti, pur di negare la maestà creatrice di Dio!
Dio esiste e le lithops ne sono la
prova inequivocabile!
Gli
appassionati di piante grasse, sono ammiratori di tali piante, perché le
considerano come l’attrazione più curiosa del loro campionario.
I
fiori sono gialli o bianchi con un bocciolo al centro per la riproduzione dei
semi.
Dio
non manca mai di stupirci anche con i fiori, dato che le piante grasse in
generale ne producono di bellissimi.
Nel
Nuovo Testamento troviamo un monito che ogni uomo dovrebbe meditare prima e
dopo i pasti: “il sole sorge con
il suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la sua bella
apparenza svanisce; anche il ricco appassirà cosí nelle sue imprese. Beato
l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona
della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.” (Giacomo 1:11-12)
Anche
ben chiaro e amabilmente istruttivo è il discorso che l’apostolo Pietro scrive
nella sua prima lettera: “Perciò, avendo cinti i fianchi della vostra mente,
e stando sobri, abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata nella
rivelazione di Gesù Cristo; e, come figliuoli d'ubbidienza, non vi conformate
alle concupiscenze del tempo passato quando eravate nell'ignoranza… E se
invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l'opera
di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio;
sapendo che … siete stati riscattati col prezioso sangue di Cristo, come
d'agnello senza difetto né macchia … siete stati rigenerati non da seme
corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e
permanente. Poiché Ogni carne è com'erba, e ogni sua gloria come il fior
dell'erba. L'erba si secca, e il fiore cade; ma la parola del Signore permane
in eterno. E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata.”
(1 Pietro 1: 13-25)
Questa
è la “buona notizia” (in greco evàngelion): Gesù Cristo ci ama e ci fa nascere
di nuovo spiritualmente (“Nuova Nascita Spirituale”, Vertigo Editrice), se
glielo chiediamo, per farci essere splendenti e meravigliosi, come i fiori,
anzi di più!
5) UNICITà DELLA CREAZIONE DEI FIORI
Questo è il meraviglioso regalo di Dio: tutti fiori colorati!
Ci sono anche colori non visibili con l’occhio umano, ma
visibili dagli animali che vedono l’infra-rosso o l’ultra-violetto!
Tutti fiori diversi l'uno dall'altro, con profumi diversi gli
uni dagli altri.
Dio non ha badato a spese: milioni di forme e di colori! Come
per la loro riproduzione: milioni, anzi miliardi di pollini, per fecondare
pochi fiori…
Il riferimento a Dio, ci ricorda quello che
sta scritto nella Sua Parola: “io vi dico che neanche Salomone, con tutta la
sua gloria, fu vestito come uno di loro-” (Matteo 6:28-31)
Le piante ci invitano ad abbracciare la fede
in Gesù Cristo e ad abbandonarci con fiducia nella Sua Divina Provvidenza.
Il “Dio con noi”, Gesù Cristo, l’Emmanuel,
sta in fondo ad ogni tunnel della nostra vita e ci invita ad avere pensieri
positivi e non di scoraggiamento o di paura.
Sembra strano, ma stare a contatto con la
natura e il Suo Creatore, mette in fuga ogni pensiero di suicidio, di malvagità
e di negatività in generale.
Coltivare
l’hobby del giardinaggio è la migliore medicina per l’anima, dopo la preghiera!
Inoltre
i colorati fiori ingentiliscono il cuore, come la musica.
Andare
al mercato e mettere nella borsa della spesa, oltre alle patate, al pane o ad
altra roba anche un fiore, è sintomo di uno spirito “nobile”, che ingentilisce
la casa e anche la tavola.
I
fiori sono associati ai sentimenti ed esprimono un vero “linguaggio”, che li
rivela.
Conosciuto
fin dall’antichità. il linguaggio dei fiori ebbe grande successo
nell’Ottocento, quando si diffuse l’idea di poter comunicare, per rivelare i
propri stati d’animo, amore con le rose e i garofani, fedeltà con le viole,
dignità ed eleganza con le dalie, simpatia con le margherite, purezza con i
gigli, castità con i fiori d’arancio, la gloria con l’alloro, sincerità con la
gardenia, ecc.
(https://it.wikipedia.org/wiki/Linguaggio_dei_fiori)
Ci
sono fiori con la coda, come il nasturzio, e fiori con la lana, tipo stella
alpina, altri con le spine e altri solo con cinque petali e chi con tanti
petali, rampicanti sinistrorsi, come la wisteria sinensis, e chi destrorsi, come
la wisteria floribunda, ecc.
La
fantasia del Sommo Artista non ha avuto confini e neppure limiti.
Per
concludere propongo il fiore che deriva dalla croce di Cristo e dal Suo Sangue…
Ma dai,
non scherziamo!
Si
tratta di un fiore creato appositamente dal Dio Creatore che ha voluto essere
questa volta veramente “esplicito”!
Si tratta di una varietà di helianthus,
scoperto da poco nella Nuova Zelanda. Il suo nome è “SANGUE DI GESù sulla croce”!!!
Sembra addirittura che fiorisca solo durante il periodo di… Pasqua!
Sarei curioso di sapere che ne potrebbero pensare gli atei o gli evoluzionisti, o i credenti islamici o quelli di altre religioni.
La croce è centrale, perfetta ed inequivocabile! Ha perfino il chiodo all’incrocio dei pali!
A questo punto chi non vuol capire, non capirà mai.
Ormai si va per “partito preso”, cioè per preconcetti, per atti di fede!
Chi nega Dio, lo negherà sempre, salvo grandi ed eclatanti crisi di coscienza.
La
verità è che “la sua eterna potenza e divinità, si vedono
chiaramente fin dalla creazione del mondo, quando le si intende attraverso le
sue opere; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio,
non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a
vani ragionamenti e il loro cuore senza intelligenza si è ottenebrato.
Dicendosi sapienti, sono diventati stolti…” (Romani 1:20-22)
Questo è
il muto linguaggio della creazione che osanna il Suo Creatore. Anche il re
Davide, scrisse i salmi, ma non li scrisse veramente lui, ma gli furono dettati
da Dio: in pratica Dio loda Sé Stesso, mettendo la lode in bocca a Davide. Dio
se lo può permettere!
Ogni giorno il credente cristiano viene affascinato e stupito dalle meraviglie della natura e ne ricava messaggi di pace e d’amore.
Il Dio Invisibile, che non può essere rappresentato da alcuna immagine, si rivela attraverso le sue opere. L’ordine e la bellezza riflettono la Sua infinita saggezza, la Sua potenza, la Sua bontà.
Ogni Sua opera testimonia delle Sue cure verso l’umanità e non si aspetta di certo opposizioni, rifiuti o disconoscimenti della Sua Persona!
Sarà facile capire i motivi della Sua ira, nel giorno del giudizio! (Apocalisse 6:16.17)
Dio ha
“sfornato” e continua a “sfornare” piante che stupiscono per la loro
singolarità, escludendo categoricamente qualunque discorso evoluzionistico!
L’opera creatrice di Dio non si è
mai fermata: ogni tanto qualcuno “scopre” qualche pianta nuova, in qualche
posto recondito. Nessuno si chiede la provenienza e nessuno sa come, quando,
dove e perché è stata creata!
Dio ha creato piante “uniche”, sulla
cui origine l’evoluzionismo non ha la più pallida idea fantascientifica, a meno
che non faccia ricorso a qualche provenienza aliena, cosa assolutamente
impossibile, se non semplicemente ridicola!
Gesù Cristo. il Signore, Dio e
Salvatore è indicato come il Co-Creatore, col Padre e lo Spirito Santo,
nell’Evangelo di Giovanni e nessuna delle cose fatte, è stata fatta senza di
Lui. (Giovanni 1::3)
Prendiamo
ad esempio la “caladium bicolor”, dalle grandi foglie bianche con venature
verdi, denominata anche “Cuore di Gesù”, per la loro forma a cuore, oppure “ali
d’angelo” per la loro bellezza.
È
originaria del Sud America e non è frutto di evoluzione. L’Artista è Dio!
Qualcuno
ha qualche altra soluzione?
La
scienza può dire qualcosa di diverso?
Un
altro esempio di creatività divina la possiamo trovare con la “diphylleia
grayi”, detta anche “fiore scheletro”: ha petali
bianchi che diventano traslucidi con la pioggia. Quando sono asciutti,
tornano al bianco.
Può
qualcuno spiegare come ciò sia stato possibile ottenerlo da un essere vivente?
Ci
sono “piante uniche” che, come tutte le altre assai comuni, non hanno nulla a
che vedere con l’evoluzionismo.
Nessun
fiore è mai derivato da un altro fiore.
Basti
vedere le immagini offerte dai motori di ricerca (Yahoo o Google) per farsi
un’idea di come lavora Dio Creatore: lanterne cinesi con tanto di palla rossa
al suo interno, piante cattura insetti, piante grasse “succulente” a forma di
rosa, piante a spazzola di capelli, piante pappagallo giallo, piante mostruose,
piante a fuochi d’artificio o a scopettine rosse, piante a sassofono, a campanello,
piante di tanti generi e SPECIE.
Qualcuno
sa immaginare come tali piante si siano “evolute”?
Qualcuno
può parlare di anello mancante per qualche ipotetico “salto di specie”?
La
pianta grassa diventa magra o viceversa?
La
pianta verde diventa bianca o rossa o gialla per volontà sua o di qualche altro
soggetto?
Una
“onesta” classificazione può essere fatta in base a specifiche caratteristiche,
ma senza fare collegamenti di derivazione: esempio dalla muffa all’orchidea,
dai funghi o licheni alla rosa, ecc.!
Non
esiste e non è fattibile alcun albero genealogico!
Si
parla di famiglie, ma non sono famiglie: non c’è nessun collegamento fra la
famiglia delle leguminose con quella delle cucurbitacee, o fra quella delle
rosacee con quella delle liliacee, e via di seguito!
Si può
solo osservare l’opera creatrice di Dio e provare a discriminare le piante da
bulbo, da quelle da fiore, da foglia o da frutto.
Ogni
contadino del mondo, in qualsiasi latitudine o longitudine e di qualsiasi epoca
passata, presente e futura, ringrazia Dio per la varietà dei prodotti e per
l’abbondanza del raccolto: che altro può fare l’uomo?
Che
dire poi delle piante “geneticamente modificate”?
Gli
esperimenti di laboratorio si susseguono a ritmo sfrenato e senza alcuna
morale, ma mai si potrà pensare di “creare” qualche pianta dal nulla.
Nessuno
è mai riuscito a creare neppure un filo d’erba!
E’
come dire che si può fare la plastica facciale ad un uomo che la faccia già ce
l’ha o ce l’aveva, ma non si può pensare di creare una faccia, senza prima
avere un uomo.
Qualsiasi
modificazione fatta al DNA di una pianta, non produrrà mai una pianta di
un’altra specie, ma sempre e solamente quella specie con funzioni modificate:
maggiore resistenza agli elementi patogeni (le malattie), o diversa reattività
agli ambienti e agli sviluppi.
Un
conto è essere Dio che crea e un altro conto essere l’uomo che modifica!
Dio ha
creato prima la gallina, che poi ha fatto l’uovo, con cui l’uomo ha fatto la
frittata!
Sull’origine
dei funghi, la scienza brancola nel buio, cioè non ha risposte, ma solo
supposizioni fantastiche.
Si sa
tutto su di loro, ma non si sa nulla da dove provengono, chi li ha creati,
quando sono apparsi in una miriade di varietà o come si sono “evoluti”.
Esistono
classificazioni valide, ma non esiste alcuna teoria “evolutiva”. Qui Darwin fa
un grande e fragoroso “silenzio”!
Persino la loro classificazione è complessa e
soggetta a continue revisioni.
Niente.
I funghi sono stati creati da Dio e basta.
Qualcuno
dall’Alto si è divertito a crearli, con una fantasia veramente strabiliante,
per perfezione e per funzionalità.
Colui
che ha creato i cieli e la Terra, le piante e gli animali e ogni cosa presente
nell’universo, ha creato l’uomo, evidenziando il suo sistema riproduttivo e
giocandoci sopra, con molto senso dello humor!
Infatti
è inutile che ci nascondiamo o facciamo i falsi pudichi: i funghi rassomigliano
al sistema riproduttivo maschile (fallo) e femminile (vagina)!
Gli
antichi si trovarono di fronte ad una grottesca presenza vegetale e la
chiamarono “Phallus impudicus”. Si tratta di un
fungo riproducente l’apparato genitale maschile, in maniera molto dettagliata.
Il suo nome latino infatti significa “fallo spudorato, senza
pudore”.
Ma la cosa non finisce qua e la complessità rasenta lo
stupore, perché alla maturazione il cappuccio diventa appiccicoso con un
rivestimento verde viscido che attira le mosche che disperdono le sue spore.
La sua superficie è coperta da camere e pozzi e sulla punta è
presente una perforazione con un bordo bianco.
Infine dalla testa scende un velo, a forma di "reticolato", simile a una
gonna, chiamata indusium, come un… preservativo!
Si tratta di un velo bianco o giallastro o colorato, di
pizzo, che pende sotto il cappuccio.
La cosa strana è che sembra un ricamo di pizzo o di tombolo,
con i buchi a volte regolari o di forma esagonale, tipico degli alveari…
Il “fallo multicolore” è presente in Australia, Guam,
Sumatra, Giava, Borneo, Papua Nuova Guinea, Zaire e Tobago, Hawaii e Nuova Caledonia
ed è generalmente più piccolo.
Se pensiamo alla complessità degli organi riproduttivi
dell’uomo e della donna, possiamo capire Chi è il nostro Creatore: uno
“scienziato” dalla cultura infinita, capace di racchiudere in essi tutta la
complessità della loro vitalità funzionale.
Solo recentemente si è scoperto che dall’analisi della semplice
orina, si possono trovare tutti gli elementi per vedere la salute, non solo dei
reni, ma di tutti gli altri organi!
L’analisi dell’orina cioè, basterebbe da sola, per sapere
tutto di una persona, senza più aver bisogno di altre analisi, per esempio del
sangue, tac, raggi x, ecc.
Tale complessità rappresenta bene la sapienza divina, che ha
voluto creare qualcosa di veramente “intimo”, che è il superlativo assoluto di
“interno”.
La parte intima dell’uomo e della donna nasconde tutta la
capacità procreativa della specie, e giustamente viene salvaguardata come
qualcosa di talmente personale, da non poter essere mostrata, se non alle
persone più “intime”.
La nudità non è una cosa da poco e in tutte le culture
antiche e moderne è sempre stata un tabù, inerente al bisogno di salvaguardare
la dignità del proprio corpo e… della propria anima.
L’intimità fa parte della cultura di tutte le genti e persino
Adamo ed Eva se la coprirono con una foglia di fico, come se volessero
nascondere il gesto di ribellione poc’anzi compiuto.
Intimità e sentimenti sono legati a doppio filo: la
psicologia potrebbe dare un’infinità di esempi e di risposte.
Tornando ai funghi, essi sono
organismi “eterotrofi”, perché prendono nutrimento dalle altre piante e si
nutrono per assorbimento, attraverso le “micorrize”, corte radici
“succhiatrici”.
I funghi non hanno vitamine, ma
tante fibre, utili per il drenaggio del corpo.
Un intreccio di filamenti detti “ife”, tuboli
in cui scorre il protoplasma, costituisce la radice, chiamata “micelio” attaccato
al tronco fungino, chiamato “tallo”.
Poiché hanno una parete rigida, i funghi si
nutrono per assorbimento, secernendo all'esterno enzimi digestivi e assorbendo
le sostanze nutritive che vengono così liberate. Le ife si estendono per una
grande superficie coprendo così una vasta area di assorbimento.
I funghi vivono in ambienti umidi del
sottobosco e sono, insieme ai batteri, importanti decompositori; infatti la
maggior parte dei funghi è saprofita, perché si nutre cioè di materia organica
in decomposizione e molti sono parassiti.
La diffusione dei funghi avviene per la
diffusione microscopiche “spore”, che formano una finissima polvere scura
facilmente dispersa dal vento.
Una utile e completa classificazione
dei funghi prevede cinque principali gruppi: zigomiceti; ascomiceti; basidiomiceti; funghi
imperfetti o deutero miceti; oomiceti.
1) Gli zigomiceti formano spore sessuali,
dette zigospore, per unione di due ife aploidi. Comprendono il fungo coprofilo
(che ha cioè il suo habitat nelle feci) Pilobolus e la muffa
nera del pane Rhizopus .
2) Negli ascomiceti le spore sono disposte in
strutture a sacco, dette aschi, che si aggregano a formare corpi fruttiferi
complessi, l'ascocarpo. Gli ascocarpi possono avere forme diverse, sulle quali
si basa la sistematica della divisione. I più primitivi sono i cleistoteci,
sferici; il peritecio ha invece forma a fiasco aperto; più evoluta sarebbe la
forma ad apotecio, simile a una scodella aperta.
Gli
ascomiceti possono riprodursi sessualmente con la produzione, in seguito a
meiosi, di ascospore, o asessualmente con la produzione di conidi, speciali
spore portate all'estremità di ife. Durante i periodi sfavorevoli gli
ascomiceti possono produrre anche spore durature (clamidiospore), con pareti
spesse e ricche di sostanze di riserva.
Gli
ascomiceti comprendono molte muffe che si sviluppano sui cibi avariati o sui
vegetali e il ricercato tartufo, che cresce completamente sotto terra.
Ascomiceti unicellulari sono i lieviti, microrganismi capaci di fermentazione
alcolica: i Saccharomycetes,
in scarsità di ossigeno trasformano gli zuccheri in alcool, e questo processo è
sfruttato per la produzione del pane, della birra, del vino.
3) Nei basidiomiceti le spore sono contenute
in strutture a forma di clava, i basidi, portate spesso su sottili filamenti
detti sterigmi. Il corpo fruttifero ha per lo più la tipica forma a cappello
sorretto da un gambo. Sulla parte inferiore del cappello i basidi e le ife
sterili formano uno strato continuo, o imenio, che riveste dei tubuli o delle
lamelle. Alcuni basidiomiceti hanno corpo fruttifero crostoso e a mensola (come
i funghi che crescono sui tronchi degli alberi); altri, considerati i meno dotati,
non hanno corpo fruttifero e sono per lo più parassiti delle piante.
I
basidiomiceti sono considerati i funghi maggiori: nel loro ciclo di sviluppo domina
la generazione diploide. Comprendono il maggior numero dei funghi conosciuti,
con specie commestibili, velenose e parassite.
4) I funghi imperfetti comprendono specie
diverse, che apparentemente mancano di riproduzione sessuale. Tra queste
ricordiamo Penicillium , da cui si ottiene la penicillina,
alcune specie responsabili di malattie (micosi) come la tricofitosi e il piede
d'atleta e alcuni funghi predatori dei vermi nematodi.
5) Gli
oomiceti hanno pareti cellulari che spesso contengono cellulosa invece di
chitina. Nella riproduzione sessuale producono grandi cellule uovo, in quella
asessuale producono, unici tra i funghi, zoospore mobili nell'acqua.
Comprendono molti funghi responsabili di malattie delle piante come la
peronospora della vite e della patata e le muffe d'acqua che vivono nel terreno
umido o nell'acqua.
A
questo punto potremmo dire, come Dio disse a Giobbe: “Io ti farò delle domande e tu insegnami! Dov’eri tu, quand’io fondavo
la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.” (Giobbe 38:3-4) e
parafrasando: “Dov’eri tu, quand’io creavo
i funghi?Ho chiesto consiglio a qualcuno?”
Ed
agli evoluzionisti Dio dirà: “Io ti farò
delle domande e tu insegnami! Da dove pensavi che avessero origine i funghi?
Dalle scimmie o dai pesci o dal brodo primordiale? Dillo, se hai tanta
intelligenza!”
Poveri
scellerati! Non vorrei essere nei loro panni, quando Dio presenterà il conto!
Cap. 25 IL NUMERO SETTE DELLO SPIRITO SANTO NELLA CREAZIONE
Il numero sette è il numero dello Spirito Santo, lo Spirito della Verità. Tutto ciò che lo Spirito Santo fa, è Verità di Dio.
Tutto ciò che riguarda l’azione di Dio e la Persona di Dio è settuplo: è il sigillo di Dio!
Il numero sette è il sigillo di Dio, in tutto ciò che lo Spirito Santo ha fatto, fa e farà, perché tutto è opera di Dio-Spirito Santo, lo Spirito Creatore.
LO SPIRITO SANTO è SETTUPLO: “E all'angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle…” (Apocalisse 3:1 e 5:6)
Il candelabro ebraico a sette bracci (Menorah) rappresenta i sette Spiriti di Dio: ogni braccio ha un Nome, mentre quello centrale si chiama Spirito dell’Eterno. Gli altri si chiamano Spirito di sapienza, Spirito di intelligenza, Spirito di consiglio, Spirito di forza, Spirito di conoscenza, Spirito di timore dell’Eterno.
Non è poi un caso che il numero “binario” di 7, cioè a base 2, sia 111. Tale numero non si legge centoundici, ma Uno-Uno-Uno: Dio è Trino, cioè Una Persona nel Padre, Una Persona nel Figlio e Una Persona nello Spirito Santo.
Non è neppure un caso che anche il primo rigo della Genesi sia formato da 7 parole ebraiche, il cui valore numerico interno (le lettere sono in ebraico anche numeri) è 111.
Troviamo il numero sette in tante occasioni nel mondo e nell’universo. Dio è il più grande matematico di tutta la creazione e tutto ciò che è vita, porta la Sua speciale firma.
Dio è il Creatore e ha creato l’uomo a Sua immagine e somiglianza e con la stessa firma ha pure siglato la Sua Rivelazione: la Sacra Bibbia! Tutti i discorsi che negano tale affermazione sono falsi e pretestuosi e destinati ad essere facilmente smentiti.
Su quanto seguirà, sarà facile capire perché ci sono cose settuple e sarà anche facile imbastire un discorso sulla potenza e magnificenza di Dio nell’aver creato queste cose, che solo a Lui possono fare riferimento.
Nessuna delle cose in appresso riportate può essere frutto del caso!
Ecco allora che:
-SETTE sono i colori dell'arcobaleno, ovvero il numero di bande di frequenza in cui viene convenzionalmente suddiviso lo spettro visibile: giallo, arancione, rosso, verde, blu, indaco e violetto.
-SETTE sono gli elementi del 1º Gruppo del Sistema Periodico nella scala periodica degli elementi: idrogeno, litio, sodio, potassio, rubidio, cesio, francio.
-SETTE sono le classi di simmetria dei sistemi cristallini: cubico, esagonale, tetragonale, trigonale, rombico, monoclino e triclino.
-SETTE sono i continenti: Asia, Africa, Europa, America settentrionale, America meridionale, Antartide, Oceania.
-SETTE sono le ossa del tarso nel piede umano: calcagno, astragalo, scafoide, cuboide, tre cuneiformi.
-SETTE sono le vertebre cervicali
-SETTE sono i gangli spinali,
-SETTE sono le ghiandole endocrine,
-SETTE sono i livelli degli elettroni attorno al nucleo.
-SETTE sono le Pleiadi, le costellazioni celesti che sono espressione di questi principi eterni.
-SETTE sono anche le stelle che compongono l’Orsa Maggiore ed altrettante quelle che formano l’Orsa Minore.
-SETTE sono i giorni della settimana
-SETTE sono i mesi di 31 giorni: gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre, dicembre.
-SETTE la somma delle facce di un dado. Il comune dado da gioco ha le facce disposte in modo tale che la somma dei numeri delle facce opposte sia sempre 7 (Es. 1 opposto al 6, 4 opposto al 3, 5 opposto al 2).
-SETTE anni impiega il corpo umano a rinnovarsi completamente. Infatti, ogni parte del corpo elimina costantemente il materiale logorato e riceve l’apporto di nuovo materiale vivente, fino a che, dopo sette anni, l’intera struttura corporea è cambiata fino nel più piccolo particolare e praticamente diventa un nuovo corpo.
-SETTE è il numero ricorrente nel ciclo della vita:
-La femmina del topo partorisce dopo 21 giorni (3x7);
-Le uova di gallina e degli uccelli si schiudono dopo 21 giorni (7x3);
-La lepre e il coniglio hanno un ciclo di gestazione di 28 giorni (4x7);
-Le uova di anatra si aprono dopo 28 giorni (7x4);
-Le uova di struzzo dopo 56 giorni (7x8).
-La gatta partorisce in 56 giorni (8x7);
-Le cagne generano dopo 63 giorni dalla fecondazione (7x9);
-La leonessa partorisce dopo 98 giorni (14x7);
-La pecora partorisce l’agnellino dopo 147 giorni (21x7)
-Le mucche dopo 280 giorni (7x40).
-Nella donna, il ciclo mestruale che regola le funzioni dell’apparato genitale femminile si ripete normalmente ogni 28 giorni (7x4). Dopo il concepimento, inoltre, l’embrione rimane tale per 7 settimane per poi trasformarsi in feto. Il movimento del feto umano prodotto da questo apparato, è seguito da un periodo di 126 giorni (7x18). Il periodo di variabilità è di 210 giorni (7x30). Quello della gestazione si conclude in 280 giorni (7x40) o, volendo usare un’altra misura temporale, il parto avviene dopo 10 lune nuove.
e compie i suoi cicli in un periodo di 28 (7x4)
giorni. (periodo sinodico 29g 12h 44m 2,9s)
Distanza media della Luna dalla Terra 384.400 km
diviso il diametro lunare (3.475 km) è uguale a 110,61
Distanza media del SOLE dalla Terra 149.600.000
km diviso il diametro del Sole
(1.390.000 km) è uguale a 107,62
Per questo motivo, dalla Terra, il Sole appare
leggermente più grande della Luna.
-SETTE sono gli strati INTORNO alla Terra
La terra è veramente protetta da una cortina elettromagnetica chiamata “ionosfera”: è il settimo strato della copertura della Terra.
L'Atmosfera terrestre non è un "involucro" omogeneo e per questo viene suddivisa in vari strati che presentano caratteristiche diverse. Gli strati dell'atmosfera terrestre, partendo dal suolo, sono sette:
Troposfera • Tropopausa • Stratosfera • Stratopausa • Mesosfera • Mesopausa • Termosfera • Termopausa • Esosfera • Ozonosfera • Turbopausa • Ionosfera (da Wikipedia)
Inoltre l’atmosfera terrestre è dello stesso spessore di quella degli altri pianeti che ce l’hanno, ma è TRASPARENTE. Le atmosfere “OPACHE” sono la regola: la Terra è un’eccezione.
Nonostante tutto, il suo spettro elettromagnetico protegge magnificamente da raggi e meteore.
Ci sono dunque 7 STRATI e 5 strati intermedi come un’ottava completa di pianoforte, fatta di tasti bianchi e neri.
-SETTE gli strati DENTRO la Terra.
I geologi sono concordi nell’evidenziare sette strati all’interno del pianeta Terra.
Cap. 26 LA MUSICA NELLA CREAZIONE
La musica è vibrazione, un linguaggio con cui si raccontano gli stati d’animo e si rappresentano tutti i tipi di sentimento.
Essa suscita emozioni e sensazioni, abbinando alla realtà delle immagini e dei sensi, il colore dei ricordi.
Le sue vibrazioni scavano più profondamente il solco della memoria, imprimendo nell’anima l’impronta di volontà inesprimibili.
La musica produce modificazioni del carattere, fino a giungere a forgiare nuove caratteristiche del temperamento: è per questo motivo che tutta la creazione è intessuta di sensibilità e di sensualità. Oggi si usa chiamare questo fenomeno sotto il termine di “musicoterapia”.
Le piante fremono e gioiscono, gli animali si beano dei canti e dei versi fino a riconoscerne le più infinite variazioni delle tonalità, gli esseri umani vengono rapiti da sussurri e frenesie, nella gamma infinita delle opportunità sonore.
L’impronta di Dio è riconoscibile nella complessità incalcolabile del fenomeno musicale, fino a condire di ineffabilità l’estasi mistica.
I salmi sono canti di lode al Dio Creatore e cantare a Dio è la meravigliosa opportunità offerta ai cristiani, nati di nuovo: “siate ripieni dello Spirito Santo, parlandovi con salmi ed inni e canzoni spirituali, cantando e salmeggiando col cuor vostro al Signore; rendendo del continuo grazie d'ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo.” (Efesini 5:19-20)
Dentro l’essere umano è scolpita la banda cromatica dell’arcobaleno dei sentimenti, in tutte le tonalità intime, dalla dolcezza e dalla delicatezza dell’amore, all’oppressione, all’ossessione, alla mania, alla fissazione della follia.
La musica non è vita, ma la riveste dei suoi abiti più belli, o degli stracci della ribellione e della voluttà passionale.
-SETTE sono le note musicali: do (ut), re, mi, fa, sol, la, si. Nella notazione in uso nei paesi di lingua inglese e tedesca sono C, D, E, F, G, A, B (H in Germania).
-SETTE sono i toni della scala musicale e 7 i gradi della scala che producono l’armonia, 7 sono i diesis e 7 i bemolle. Sommando tutti i gradi della scala si ottiene 28 (7x3).
La Scala è l’ordinata successione delle note considerata dal basso verso l’alto.
Tra un grado e l’altro della scala ci possono essere due tipi di intervallo: Tono e Semitono.
Una scala è definita Diatonica, quando comprende cinque toni e due semitoni (tasti bianchi del pianoforte); è definita Cromatica se è formata solo da semitoni (tutti i tasti del pianoforte).
I gradi della scala hanno i seguenti nomi:
1° grado = Tonica
2° grado = Sopratonica
3° grado = Mediante, Caratteristica o Modale
4° grado = Sottodominante, Dominante inferiore o Controsensibile
5° grado = Dominante
6° grado = Sopradominante
7° grado = Sensibile (se si trova a un semitono dalla Tonica superiore), Settimo grado (se si trova a un tono dalla Tonica superiore)
-SETTE sono le chiavi musicali la cui differente posizione sul pentagramma va a costituire il setticlavio violino, soprano, mezzosoprano, contralto, tenore, baritono e basso.
-SETTE sono i tipi di sassofono: contrabbasso, basso, baritono, tenore, contralto, soprano e sopranino.
-SETTE nella MUSICA, in tante altre situazioni, perché essa è armonia, melodia, ritmo, sinfonia e spiritualità.
I suoni esistenti in natura sono complessi, ma scomponibili in una
serie di suoni puri detti armonici. Gli armonici sono generati spontaneamente
dalle vibrazioni dei corpi elastici, (per esempio, la corda degli strumenti
musicali) e hanno frequenze che variano tra 37Hz e 4685Hz.
Le note della scala musicale (do, re, mi, fa, sol, la, si), si
distinguono l’una dall’altra per la frequenza, ovvero il numero delle
vibrazioni al secondo che un corpo elastico (come la corda di una chitarra) può
emettere. In particolare, si parla di scala musicale perché, aumentando il
numero delle vibrazioni, i suoni diventano più acuti salendo in altezza.
L’ottavo suono di una scala musicale ha un numero di vibrazioni
raddoppiato rispetto a quello del primo suono: esso si chiama con lo stesso
nome perché è lo stesso suono, ma più acuto.
La distanza tra due suoni musicali, costituita dalla differenza di
numero delle loro vibrazioni, si chiama intervallo, ed è misurata sulla
tastiera con i toni e i semitoni.
In passato, civiltà antiche (i sumeri) e filosofi e matematici
greci, fra cui Pitagora, fondatore dei riti orfici e massoni, avevano
“scoperto” la scala naturale, dalla quale si potevano ricavate dodici note: ora
sappiamo che 7 appartengono alla scala maggiore e 5 suddividono i toni interi
(un tono è formato da due semitoni).
La scala naturale si suddivide tra la scala maggiore (naturale),
cioè quella per cui tutti gli intervalli sono giusti oppure maggiori (quella
che conosciamo tutti: do-re-mi-fa-sol-la-si-do), e la scala minore (naturale),
cioè quella che ha l'intervallo di seconda maggiore, e tutti gli altri giusti
oppure minori. Anche questa è ben nota: la-si-do-re-mi-fa-sol-la, o
do-re-mib-fa-sol-lab-sib-do.
Nel
1722 Johann Sebastian Bach, “l’orecchio di Dio”, con l’opera “Il
clavicembalo ben temperato”, introdusse la scala temperata, nella quale le
stonature rientrano nei limiti della tollerabilità; questo nuovo sistema
musicale è diventato il modello della musica occidentale ed è utilizzato ancora
oggi.
La
cosa strana è che ogni frequenza delle note, escluso ovviamente il Do diesis2 e
il Sol2, dividendola per sette, produce un numero decimale, infinito, non
periodico, come il pi greco di cui si parlerà in appresso. La storia
dell’universo potrebbe essere stata scritta in ogni nota!
NOME
DELLA NOTA |
FREQUENZA |
DO2 |
66 Hz |
DO#2 |
70 Hz |
RE2 |
74 Hz |
RE#2 |
78 Hz |
MI2 |
83 Hz |
FA2 |
88 Hz |
FA#2 |
93 Hz |
SOL2 |
98 Hz |
SOL#2 |
104 Hz |
LA2 |
110 Hz |
LA#2 |
117 Hz |
SI2 |
124 Hz |
DO3 |
131 Hz |
Basta prendere una semplice calcolatrice e controllare di persona. Ovviamente la calcolatrice dà solo i primi dieci decimali di ogni risultato infinito e non periodico!
SETTE sono anche le note ORNAMENTALI
Una melodia basata sull’accordo di Do maggiore, per esempio, dovrebbe contenere solo le note dell’accordo (e quindi muoversi per gradi disgiunti), in realtà essa è composta anche da note estranee all’accordo, sotto forma di note ornamentali.
1. Nota di passaggio: collega due note dell’accordo, si trova su un tempo debole (Do – Re – Mi)
2. Nota di volta: si trova su un tempo debole, è preceduta e seguita a distanza di grado sopra o sotto da una nota dell’accordo (Do - Si – Do)
3. Nota sfuggita: simile alla nota di volta, senza ritorno sulla nota dell’accordo (Do – Re – Si)
4. Appoggiatura: sostituisce sul tempo forte una nota dell’accordo (Si – Do)
5. Nota di cambio: si trova tra un ritardo (o appoggiatura) e la nota dell’accordo (Re – Si – Do)
6. Ritardo: si trova su un tempo forte, ritarda una nota dell’accordo (Re - Do)
7. Anticipazione: si trova su un tempo forte, anticipa una nota dell’accordo (Si – Do – Do)
L’uso delle note ornamentali conferisce alla melodia un profilo migliore, permette di procedere per gradi congiunti e, in generale, di ottenere una libertà maggiore della melodia stessa.
In natura tutto l’universo vibra, stelle, pianeti, vegetali ed animali.
La vibrazione è ssuono!
Il salmo 148 canta al verso 5: “Tutte queste cose lodino il nome dell'Eterno, perché Egli comandò, e furono create!”
Le recenti scoperte hanno dimostrato che i pianeti “cantano”, tutto l’universo canta. (https://www.youtube.com/watch?v=bb8ANwpUt4E)
Il canto è vibrazione e tutto nell’universo vibra. Nella Via Lattea ogni particella emette vibrazioni e questa è una “costante”.
Il Salmo 89:5 dice: “Anche i cieli cantano le Tue meraviglie, o Eterno” e adesso sappiamo come e perché!
Sembrerebbe come un’immensa ed indescrivibile “sinfonia”, dove non solo gli uccelli cantano, ma anche le balene, i delfini, gli uccelli, i topi, ecc. Ciò escluderebbe la violenza dell’evoluzione, ma l’armonia della creazione. Ci sono centinaia di scienziati che quotidianamente stanno registrando questi segnali di questa “misteriosa” sinfonia, cercando di interpretarne i significati.
Ultimamente si è scoperto il canto di voce angelica di un semplice trillo del grillo, rallentantolo 280 volte! (https://www.youtube.com/watch?v=Iq8MtrH_91w)
Ogni nota produce vibrazioni rappresentabili anche in immagini reali, chiamate “spettro elettromagnetico”: mettendo per esempio della sabbia o altro materiale, anche un bicchiere d’acqua, sopra un altoparlante, si producono increspature veramente strabilianti!
Molto interessante è lo studio di storia della musica di un certo “Kricio”:
https://www.kricio.com/fisica-delle-vibrazioni.html
Lo studio dell’istinto ha aperto tutto un mondo a sostegno del creazionismo scientifico.
Gli uccelli, nelle loro specificità, hanno istruzioni innate, specie per specie: nel loro DNA ci sono istruzioni che li rendono capaci di stare in un dato luogo, nei modi migliori possibile.
L’uccello imitatore fa cose che gli altri uccelli non sono capaci di fare.
L’uccello tessitore, fa cose che gli altri uccelli non sono programmati a fare.
Nel loro DNA ci sono le istruzioni per fare quello che fanno.
Chi ha dato le istruzioni?
Chi ha programmato il loro DNA?
Chi ha messo nell’uomo e nella donna e in tutti gli animali, gli ISTINTI?
L’unica risposta possibile è DIO!
La definizione di ISTINTO, offerta dall’Enciclopedia Treccani è molto chiara e completa: “Comportamento innato proprio di una specie animale, che si svolge secondo una determinata sequenza temporale ed è sempre rivolto a una precisa finalità. L’istinto provoca negli animali e nell’uomo risposte o reazioni caratteristiche, sostanzialmente fisse e immediate, a determinate situazioni. L’istinto possiede specifiche caratteristiche: è congenito, immutabile, ereditario.”
I comportamenti che derivano dagli istinti vanno differenziati dai riflessi, che rappresentano reazioni di singoli organi a determinati stimoli, e dagli impulsi, intesi come reazioni aspecifiche, comuni a tutte le specie animali, dei quali gli istinti permettono la realizzazione secondo un modello prestabilito.
Il premio Nobel, Konrad Lorenz, fondatore della moderna etologia, scoprì l’imprinting nelle oche selvatiche e similmente in tanti altri animali, uomo compreso.
Si tratta di capire che le reazioni istintive sono specifiche per tutti gli individui appartenenti a una stessa specie, e si assomigliano per specie simili: così l’istinto alla nidificazione negli uccelli, alla costruzione delle celle nelle api, nelle vespe ecc.
L’imprinting
è un fenomeno straordinariamente affascinante ed è la forma di apprendimento di base, che si verifica in un
periodo della vita detto periodo critico, quando si è predisposti
biologicamente a quel tipo di apprendimento.
Nell’uomo, per quanto presente, il patrimonio istintivo si pensa che sia più scarso, ma in realtà risulta mascherato dallo sviluppo progressivo dell’intelligenza.
La letteratura è inondata di libri che studiano il comportamento umano ed animale.
In questo campo, estremamente aperto, c’è solo da dire che non si finirà mai di imparare e di scoprire cose nuove! Siamo solo all’alba della conoscenza genetica!
Ultimamente si sta scoprendo persino l’istinto nel mondo “inanimato”: la molla, imprinting molecolare nella chimica dei polimeri, studi sulla composizione della materia, nuove leghe metalliche.
Una lega a memoria di forma (LMF) in inglese “Shape Memory Alloys” (SMA), è una lega metallica speciale, che tiene memoria della sua forma originale e, anche se viene deformata, ritorna nuovamente alla sua forma programmata.
Gli istinti di autoconservazione sono predisposti al mantenimento dell’individuo e sono presenti in tutti gli esseri animati. Vi rientrano l’istinto di nutrizione, le regolazioni istintive che assicurano l’esistenza del neonato, gl’istinti di aggressione, ripulsione, fuga.
Ciò spiega perché il Creatore, ogni volta che è apparso agli uomini, tramite suoi angeli, ha sempre iniziato col dire: “Non temere”. Ci sono nella Bibbia 56 riferimenti a tale frase, da Genesi 15:1 all’Apocalisse 1:17.
Dio ha messo nel DNA di uomini e di animali l’istinto alla socialità che spinge l’individuo a cercare la convivenza con i suoi simili. Rientra in questa categoria la partecipazione affettiva istintiva, o simpatia, comune anche fra individui di specie diverse, come fra uomo e cane e animali in generale.
L’istinto sessuale permette la realizzazione dell’impulso sessuale e, insieme all’istinto materno, assicura il mantenimento e la conservazione della specie; è presente anche prima della pubertà, benché si esprima solo come componenti parziali, per es. il gioco imitativo, la dedizione amorosa, o sotto forma di curiosità sessuale. L’istinto paterno è molto labile ed è comunque una sovrastruttura culturale.
Nella psicanalisi gli istinti sono stati oggetto di importanti, se pur controverse, ricerche da parte di Sigmund Freud, che ha indicato nell’istinto di vita (eros) e nell’istinto di morte (thànatos) i due poli energetici della vita psichica.
Si dà molta importanza allo studio fenomenologico degli istinti aggressivi e distruttivi, la cui funzione si è rivelata altrettanto rilevante, quanto quella degli istinti sessuali, sia in psicopatologia sia per la comprensione di problemi di psicologia individuale e collettiva.
Altre fasi di sviluppo degli istinti furono studiati da Karl Abraham, che aprì alla psicoterapia contemporanea.
Qualcuno
ha ipotizzato che nel DNA c'è scritto il nostro
futuro o quello che vogliamo fare, e ci sono tutte le informazioni chimiche sul
nosro corpo, e magari potrebbe anche essere possibile rintracciare le nostre
predisposizioni mentali, come per esempio il ventitreesimo cromosoma, che
rimane latente fino alla causa scatenante.
Dicono gli evoluzionisti che l’istinto sia un senso
maturato nel corso di milioni di anni di evoluzione, adibito alla custodia
della nostra vita. Ciò è pura fantasia, dato che il DNA non ha tutto questo
retaggio temporale. I genetisti Sermonti e Cavalli Sforza hanno ampiamente
dimostrato che tutti i DNA dell’umanità derivano da un ceppo unico di 6/7 mila
anni fa, localizzato fra il Tigri e l’Eufrate.
Cap. 28 IL DILUVIO DEL CREATORE
Adamo fu creato nel 4.026 avanti Cristo
(seimila anni fa) e mori nel 3.096 avanti Cristo.
Da datazioni ebraiche invece apprendiamo che la
creazione di Adamo avvenne dopo le 18 del 6 ottobre 3761 a.C. il primo del mese
Tishri, momento da cui parte il calcolo dei mesi e degli anni secondo il
"ciclo di Metone".
Il
DILUVIO è avvenuto realmente, alle ore 17,00 di venerdì 17 del mese di Av
nell’anno
Noè lasciò l’arca il 14 maggio dell’anno dopo.
Tutte le rilevazioni al radiocarbonio 14 su
fossili UMANI, non possono andare oltre SEIMILA anni fa, non essendoci né
Adamo, né alcun suo ascendente.
Prima di seimila anni fa, c’erano solo
animali e ominidi (pitechi).
La storia del diluvio è narrata nel primo
libro della Bibbia, cioè nella Genesi, ed è spiegata, nei suoi risvolti
religiosi nel Bereshit Rabbà, che è l’unico libro di accompagnamento “ORALE”
della spiegazione autentica del testo sacro!
Scientificamente possiamo accreditare al
diluvio tanti fenomeni di natura geologica, paleologica e biologica.
Il diluvio universale ha prodotto la stratificazione della crosta terrestre.
Il fenomeno è stato riprodotto in laboratorio e confermerebbe scientificamente la frase che “tutte le “sorgenti dell’abisso” si aprirono ed evaporarono all’istante, producendo pioggia”.
In tutta la Terra c’è la roccia sedimentaria che si formò al tempo del diluvio e tutti gli esseri viventi che oggi chiamiamo FOSSILI si trovano in quegli strati di roccia SEDIMENTARIA.
Non ci sono fossili in altri tipi di roccia!
Inoltre tutti i fossili trovati, si sono formati in pochi minuti, perché gli esseri viventi sono morti vivi, soffocati nel fango. Altro tipo di formazione dei fossili è impossibile, scientificamente.
E’ stato trovato il fossile di un ittiosauro che aveva appena partorito un figlio e un altro lo stava partorendo: segno questo che tutti sono morti molto rapidamente, quasi all’istante!
Le acque caddero per 40 giorni e 40 notti, dopo di che cominciarono a diminuire. Dopo altri 110 giorni (totali 150 giorni dall'inizio del diluvio), l'arca si posò sui monti di Ararat, e dopo altri 73 giorni Noe' vide le cime dei monti. (Genesi 8:13-14)
Dopo il diluvio la nuova popolazione della terra e di conseguenza tutte le razze oggi esistenti, discese da Noe' tramite i suoi tre figli Iafet, Cam, Sem e le rispettive mogli, unici superstiti del diluvio universale.
L’arca sta da sempre sul monte Ararat e da sempre negata all’accesso dai turchi musulmani!
Qualcuno è comunque riuscito ad entrarci e a fotografarla.
Dai satelliti comunque, l’arca risulta visibilissima, quasi interamente, perché un pezzo è crollato a valle, per lo sgretolamento della montagna.
Le prime notizie del ritrovamento dell’arca si ebbero quando, un turista statunitense acquistò una coloratissima pala religiosa ortodossa (disegno su legno) ad un mercatino di Ankara, in Turchia.
Incuriosito per la strana antichità del legno, per stabilire un prezzo di vendita, fece esaminare il legno su cui c’era il dipinto, con l’esame del radiocarbonio 14, e risultò che il legno era del 2500 circa avanti Cristo!
Il turista ritornò in Turchia e rintracciò il venditore che gli fece vedere altri dipinti su altri pezzi di legno raccolti ai piedi del monte Ararat ed usati per dipingervi sopra!
In prativa il monte si era sgretolato, spaccando l’arca e trascinando pezzi della prua, insieme a detriti di ghiaccio e roccia!
Oggi l’arca di Noè sta ancora lì, ed è visibile dal satellite per otto decimi… il resto è franato.
La cosa strabiliante è che il monte Ararat, è l’unico monte altissimo (oltre i cinquemila metri) che aveva tre lati scoscesi e un lato con crinale dolce e percorribile a piedi: era il lato da dove discesero facilmente Noè, la sua famiglia e tutti gli animali!
PRIMA del diluvio non c’erano strati sedimentari, successivamente fossilizzati.
DURANTE il diluvio la terra è stata ricoperta da strati e strati di terreno arenario, trasportati ad ondate immense nel corso di un anno solare, corrispondente alla durata del diluvio stesso.
Gli animali imprigionati nel fango e negli strati sedimentati a più riprese, morirono soffocati in poco tempo e ciò spiegherebbe la perfetta conservazione di tessuti, ossa e muscoli: una morte non improvvisa e un seppellimento altrettanto non improvviso e repentino, avrebbe prodotto putrefazione e degenerazione di tutti gli organismi viventi (animali e vegetali).
Il ritrovamento di animali fossili ben conservati ed in particolare di meduse fossilizzate, fanno pensare, senza ombra di dubbio ad un processo rapido di fossilizzazione, come sepolti vivi e immediatamente sedimentati. Le meduse infatti hanno un processo di putrefazione e di disidratazione molto breve, ridotto a poche ore.
La permineralizzazione e la carbonizzazione sono fenomeni di fossilizzazione accaduti solo in presenza di uno strato di copertura sopravvenuto all’istante. Alla prima ondata di fango “coprente”, si sono succedute altre migliaia di altre onde coprenti, sempre con materiali differenti di riporto.
Tutti i fossili “datati”a milioni di anni fa, andrebbero ridefiniti come “fossili prediluviani”.
Una chiocciola di mare trovata sulla Maiella in Abruzzo, non ha milioni di anni, ma solo 6/7 mila anni, perché all’interno è visibile… la polpa! Essa si è fossilizzata in un attimo, alla prima ondata di fango!
Esperimenti condotti in laboratorio hanno constatato l’esattezza di tale ipotesi, dimostratasi drammaticamente credibile.
Considerando inoltre la Terra come un enorme magnete con i due poli opposti, le linee di forza che la avvolgono invisibilmente, sono fatte da onde, così come dimostra lo spettro di una qualunque calamita, quando la si cosparge di polvere di ferro, versata su un foglio soprastante.
PRIMA DEL DILUVIO il diametro della Terra era più piccolo e l’atmosfera terrestre era il DOPPIO di quella odierna. L’ossigenazione del sangue era tre volte più di quella attuale, come in una camera iperbarica.
Il
campo elettromagnetico intorno alla Terra era più forte e più vicino alla
crosta terrestre (circa
Ciò fu studiato per primo dallo scienziato Carl Gauss (1777)
Il cielo non era AZZURRO, ma ROSA, senza la possibilità di alcun arcobaleno.
Il cervello umano, alla nascita, perde già la metà delle sue cellule a causa della pressione atmosferica dimezzata rispetto a quella che si trova dentro la pancia della madre.
Ultimamente si è scoperto che il parto in acqua è più “salutare” per il bambino, perché l’acqua ha una pressione maggiore di quella dell’atmosfera.
DOPO IL DILUVIO si provocò un’espansione del pianeta del 10% circa, con conseguenze disastrose.
La pressione atmosferica di dimezzò, e l’ossigenazione del sangue in tutti gli animali si ridusse ad un terzo.
Questa è la vera causa della morte di gran parte dei dinosauri, che avevano polmoni piccoli, insufficienti ad ossigenare il sangue per nutrire un corpo tanto grande.
IN PRATICA MORIRONO, PER MANCANZA DI OSSIGENO!
Altro che l’ipotesi più consolidata della meteora caduta sulla terra!
Esperimenti condotti recentemente con camera iperbarica riproducente la biosfera terrestre prima del diluvio, hanno dimostrato che l’acqua risultava “energizzata” e che la drosofila melanogaster (il moscerino della frutta) triplicava la durata della vita dopo la seconda generazione.
Tutte le piante avevano dimensioni e durata moltiplicate e ciò spiegherebbe perché la semplice libellula, prima del diluvio avesse le dimensioni di un metro e mezzo.
Il cielo divenne di colore AZZURRO, con la presenza di arcobaleno (spettro solare), dopo un qualunque acquazzone.
Il MITO DEL DILUVIO universale è un tema ricorrente in molte varie culture mondiali.
Tutte le culture e civiltà antiche ne parlano: ci sono oltre 300 racconti di tutte le parti del mondo.
Da un’interessante ricerca di Alberto De Munari 1 Agro, ITIS “DA VINCI” ; PORTOGRUARO (VE) apprendiamo nel suo blog, i moltissimi riferimenti del diluvio in tutte le civiltà del mondo!
EBREI. Torah-Bibbia. Questo è il vero ed autentico racconto da cui prendono origine tutti gli altri racconti del mondo. Perché è l’originale? Perché ha il “sigillo matematico” di Dio all’interno del suo testo (il cosiddetto Thorà Code).
La più antica tavoletta sul diluvio, ne dimostra l’autenticità:
http://crombette.altervista.org/la_piu_antica_tavoletta_sul_diluvio.htm
Noè lo incontriamo in tutto il globo, talvolta addirittura con il suo nome, dall'hawaiano Nu-u al cinese Nuwah, al Noa amazzonico.
Riportiamo sinteticamente qualche esempio di diluvio mitizzato da altre culture.
SCANDINAVIA. Secondo l'Edda in prosa di Snorri Sturluson, Ymir, il primo gigante, venne ucciso dal dio Odino e dai suoi fratelli Víli e Vé, e quando Ymir morì, perse così tanto sangue dalle sue ferite che annegò quasi tutta l'intera razza di giganti, con l'eccezione del gigante di brina Bergelmir e di sua moglie. Scapparono su una nave e sopravvissero, divenendo i progenitori di una nuova razza di giganti. Il corpo di Ymir venne usato per formare la terra mentre il suo sangue divenne il mare.
IRLANDA. Secondo il Lebor Gabála Érenn, un libro che racconta la storia apocrifa d'Irlanda, i primi abitanti dell'Irlanda, guidati dalla nipote di Noè, Cessair, vennero quasi tutti spazzati via da un'inondazione 40 giorni dopo aver raggiunto l'isola, si salvò soltanto una persona.
Per i CELTI Noé era il Dwifa delle leggende.
GRECIA. Deucalione e Pirra, rispettivamente figli di Prometeo e Epimeteo, erano due anziani coniugi senza figli, scelti per salvarsi dal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere l'umanità. Secondo la versione di Igino Astronomo nelle Fabulae, i due coniugi ebbero, come premio per la loro virtù, diritto a un desiderio, ed essi chiesero di avere con loro altre persone; Zeus consigliò allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena, e queste non appena toccavano terra si mutavano in persone, in uomini quelle scagliate da Deucalione, in donne quelle scagliate da Pirra.
MESOPOTAMIA. Il mito sumero dell'epopea di Gilgamesh, narra di un antico re di nome Utnapishtim che fu invitato dal suo dio personale a costruire una nave, nella quale avrebbe potuto salvarsi dal diluvio inviato dal consesso degli dei. La più antica versione dell'epopea di Atrahasis è stata datata all'epoca del regno del pronipote di Hammurabi, Ammisaduqa (tra il 1646 a.C. e il 1626 a.C.), ed ha continuato ad essere riproposta fino al primo millennio a.C.
Scritto nella città di Larsa (Mesopotamia) verso il 1937-1676 a.c., questo poema si rivela molto interessante per vari aspetti. Esso ebbe vasta diffusione non solo in Mesopotamia, ma anche in terre confinanti, presso gli hittiti e i greci.
Alcuni studiosi ritengono, non senza qualche fondamento, che Gilgamesh sia stato un personaggio storico, divinizzato dopo la morte (del resto nel palazzo di re Sargon III troviamo un rilievo di questo eroe, dove viene mostrato con una folta barba e braccialetti).
Per i PERSIANI Noè era Yima.
ISLAM. Il Corano racconta una storia simile a quella ebraico-cristiana del diluvio della Genesi, le maggiori differenze sono che solo Noè e pochi seguaci laici entrarono nell'arca.
INDIA. Il mito del diluvio è presente in " Satapathabrahmana ". Manu incontra un pesce mitico nell'acqua che gli era stata portata per lavarsi. Esso gli promette di salvarlo se egli, a sua volta, lo salverà. Manu conserva il pesce in un vaso, poi lo porta al mare. Si costruisce un battello e, nell'anno predetto dal pesce, avviene il diluvio. Il pesce nuota verso il battello di Manu e aggancia il suo corno all'imbarcazione conducendola fino alla montagna del nord. Manu è l'unico essere umano sopravvissuto. Pratica l'ascesi e compie un sacrificio dal quale, dopo un anno, nasce una femmina e da lei " egli procreò questa posterità, che è la posterità di Manu". Nella versione riportata nel Bhagavatapurana (VIII, 24, 7 e segg.) il diluvio sopraggiunge durante il sonno di Brahma. Il pesce mitico è un avatar di Visnu.
ISOLE ANDAMANE (India), Nelle leggende delle tribù aborigene che abitarono le Isole Andamane, le persone divennero remissive ai comandi dati loro. Puluga, il dio creatore, cessò di far visita a loro e senza avvertimenti mandò una devastante inondazione. Solo quattro persone sopravvissero: due uomini, Loralola e Poilola, e due donne, Kalola e Rimalola, che ebbero la fortuna di trovarsi su canoe. Quando scesero a terra scoprirono di aver perso il fuoco e tutti gli esseri viventi erano morti. Puluga allora ricreò gli animali e le piante, ma non diede loro ulteriori istruzioni, e non restituì loro il fuoco.
CINA. Il simbolo cinese di diluvio è il disegnino di un’arca con 8 bastoncini sotto (Noè, la moglie, i tre figli e le loro mogli)
Shujing, o "Libro della Storia", probabilmente scritto attorno al 500 a.C. o prima, inizia con l’Imperatore Yao mentre affronta il problema delle acque alluvionali che hanno "raggiunto i cieli". Questo è il contesto per l'intervento del famoso Da Yu, che riuscì con successo a controllare le acque. E fondò la prima dinastia cinese. La traduzione dell'edizione del 1904 datò il diluvio cinese al 2348 a.C. circa, calcolando che questo fu lo stesso anno del diluvio biblico.
INDONESIA. Nelle tradizioni Batak, la terra poggiava su di un enorme serpente, Naga-Padoha. Un giorno, il serpente, stanco del suo carico scaricò la terra in mare. Tuttavia, il dio Batara-Guru salvò sua figlia mandando una montagna in mare, e l'intera razza umana discende da lei. La Terra successivamente venne rimessa sulla testa del serpente.
MALESIA. Mito dello Jakun Secondo gli antichi abitanti della regione dello Jakun, la terra dove stiamo era solo una sottile crosta su un abisso d'acqua. Tempo fa, Pirman, la divinità, spezzò la crosta, inondando e distruggendo il mondo. Tuttavia, Pirman aveva creato un uomo e una donna e li aveva piazzati in una nave coperta di legno di pulai. Quando la nave finalmente si fermò, la coppia creò una via di uscita dalla nave su un lato, e videro la terra smisurata davanti ai loro occhi in ogni direzione. Il sole non era ancora stato creato, così era buio; quando si fece la luce, videro sette piccoli arbusti di rododendro e sette piccoli ciuffi d'erba sambau. La coppia lamentò la mancanza di progenie, ma nel tempo la donna concepì due bambini dai polpacci delle gambe, un maschio dal polpaccio destro e una femmina dal polpaccio sinistro. Tutta l'umanità sarebbe discesa da quella coppia
Mito del Kelantan Un giorno venne organizzata una festa per una circoncisione, durante la quale vennero scelte delle bestie per combattere l'un l'altro. L'ultimo combattimento avvenne tra cani e gatti. Durante lo scontro, una grande inondazione arrivò dalle montagne, annegando chiunque ad eccezione di due o tre servitori che erano stati mandati sulle colline in raccolta di legna da ardere. Quindi il sole, la luna, e le stelle si estinsero. Quando la luce tornò, non esisteva più la terra, e tutte le dimore degli uomini erano state distrutte.
Mito dei Temuan. Secondo la leggenda dei Temuan, una delle 18 tribù indigene della penisola della Malesia, il "celau" (tempesta della punizione) è per il peccato degli uomini che fanno arrabbiare gli dei e gli antenati così tanto da inviare un'alluvione per punizione. Solo due persone della tribù Temuan sopravvisse, Mamak e Inak Bungsuk, sopravvissero al diluvio scalando un albero sulla "Gunung Raja" (Montagna Reale), che divenne il luogo di nascita e la casa ancestrale della tribù Temuan.
AUSTRALIA. Secondo alcuni aborigeni australiani, durante l'era dei sogni una grande rana bevve tutta l'acqua del mondo e fece iniziare una grande siccità. L'unica maniera per far terminare la siccità era quella di far ridere la rana. Ci provarono gli animali da tutta l'Australia. Quando finalmente un'anguilla ci riuscì, la rana apri i suoi occhi addormentati, il suo gigantesco corpo tremò, la sua faccia si rilassò, e, alla fine, scoppiò in una risata che risuonò come un tuono. L'acqua eruppe dalla sua bocca in un enorme inondazione, che riempì tutti i fiumi e coprì la terra. Solo le montagne più alte erano visibili, come isole in mezzo al mare. Molti uomini e animali annegarono. I pellicani all'epoca erano completamente neri, e dipinsero se stessi con argilla bianca e passarono da isola in isola in una grande canoa, a salvare altri animali neri. Da quei tempi, il pellicano è bianco e nero in ricordo della grande alluvione.
NUOVA ZELANDA. Secondo la tradizione dei Ngati Porou, una tribù Maori della costa est della nuova Zelanda, Ruatapu divenne arrabbiato quando suo padre Uenuku elevò il suo fratello minore Kahutia-te-rangi di fronte a lui. Ruatapu invitò Kahutia-te-rangi e un grande numero di giovani di alto rango nella sua canoa, e li portò in mare dove li annegò. Egli chiamò gli dei del mare e li inviò a distruggere la terra con un'inondazione. Mentre lottava per non annegare, Kahutia-te-rangi invocò delle megattere (paikea in Maori) per portarlo in salvo. Di conseguenza, egli fu rinominato Paikea, e fu l'unico sopravvissuto del diluvio.
POLINESIA. Diverse storie di alluvioni e diluvi. Le persone di Ra'iatea narrano di due amici, Te-aho-aroa e Ro'o, che stavano pescando e accidentalmente svegliarono il dio dell'oceano Ruahatu con i loro ami da pesca. Arrabbiato, egli fece voto di far scomparire Ra'iatea sotto il mare. Te-aho-aroa e Ro'o chiesero perdono, e Ruahatu li avvertì che l'unico modo per salvarsi era quello di portare le loro famiglie sull'isolotto di Toamarama. Questi così fecero, e durante la notte, l'isola scivolò sotto l'oceano, ma affiorò il mattino successivo. Nessuno sopravvisse ad eccezione delle due famiglie, che eressero templi dedicati al dio Ruahatu.
TAHITI. Una leggenda racconta che l'intera isola affondò sotto l'oceano ad eccezione del monte Pitohiti. Una coppia di umani riuscì a fuggire lì con i loro animali e sopravvissero.
HAWAII. una coppia umana, Nu'u e Lili-noe, sopravvissero ad una inondazione sulla cima del Mauna Kea. Nu'u fece sacrifici alla luna, al quale aveva erroneamente attribuito la sua salvezza. Kane, il dio creatore, discese sulla terra su di un arcobaleno, e spiegò a Nu'u il suo errore, e accettò il suo sacrificio. Nelle Marchesi, il grande dio della guerra Tu era arrabbiato a causa delle critiche fatte da sua sorella Hii-hia. Le sue lacrime passarono attraverso il cielo al mondo di sotto e crearono un torrente di pioggia che portarono via tutto sul loro cammino. Solo sei persone sopravvissero.
Nord America. Popolazione MÍKMAQ Nella mitologia Mi'kmaq, il male e la cattiveria tra gli uomini crebbero al punto di uccidersi tra di loro. Questo causò un grande dispiacere al dio-creatore-sole, che pianse lacrime che divennero pioggia, sufficienti a creare un diluvio. Le persone tentarono di salvarsi viaggiando su canoe di corteccia, ma solo un uomo vecchio e una donna sopravvissero e popolarono la terra.
Per i Delaware statunitensi era Pokawo.
Per i pellerossa canadesi era Manibusho.
Indiani Caddo (USA). Nella mitologia Caddo, quattro mostri crebbero in altezza e potenza fino a che non raggiunsero il cielo. A quel tempo, un uomo udì una voce che gli ordinò di piantare una canna vuota. Egli così fece, e la canna crebbe alta molto in fretta. L'uomo entrò nella pianta con sua moglie e una coppia di tutti gli animali buoni. Le acque si alzarono, e coprirono tutto tranne la cima della canna e le teste dei mostri. Una tartaruga quindi uccise i mostri, le acque si placarono e i venti asciugarono la terra.
Indiani HOPI. Nella mitologia Hopi, le persone disobbedirono molte volte al loro creatore Sotuknang. Egli distrusse il mondo la prima volta col fuoco, poi col gelo, e lo ricreò entrambe le volte per le persone che ancora seguivano le sue leggi, che sopravvissero nascondendosi sottoterra. Quando le persone divennero corrotte e bellicose per la terza volta. Sotuknang li portò dalla Donna Ragno, ed ella tagliò canne giganti e riparò le persone nelle cavità dei gambi. Sotuknang quindì causò una grande inondazione, e le persone galleggiarono sulle acque nelle loro canne. Le canne quindi si posarono su di una piccolo pezzo di terra, e le persone emersero, con tanto cibo quanto ne avevano all'inizio. Le persone viaggiarono con le loro canoe, guidati dalla loro saggezza interiore. Viaggiarono verso nord-est, passando per isole sempre più grandi, fino a che non raggiunsero il Quarto Mondo. Quando raggiunsero il Quarto Mondo, le isole si inabissarono nell'oceano.
AZTECA. Nel manoscritto azteco chiamato Codice Borgia (Codice Vaticano), si racconta della storia del mondo diviso in età, l'ultima terminò con un grande diluvio per mano della dea Chalchitlicue.
In Messico è Tapi o Nalà.
INCA. Nella mitologia inca, Viracocha distrusse i giganti con una grande inondazione, e due persone ripopolarono la terra. Unicamente, sopravvissero in caverne sigillate.
MAYA. Nella mitologia del popolo maya si parla di un Gran Diluvio, inviato dal dio Huracan.
MAPUCHE. Nella mitologia Mapuche, la leggenda di Trenten Vilu e Caicai Vilu racconta che una battaglia tra due mitici serpenti provocò una grande inondazione; e successivamente creò il mondo Mapuche così come lo conosciamo.
COLOMBIA. Nella mitologia Muisca, il dio Chibchacún causò l'inondazione dell'altopiano di Bogotá. Il dio superiore Bochica ritornò dal suo esilio volontario, cavalcando un arcobaleno, e asciugò la pianura aprendo la cascata Tequendama con un colpo del suo bastone sulle rocce. Quindi punì Chibchacún obbligandolo a portare la terra sulle sue spalle. Ogni volta che si scrolla le spalle, causa un terremoto.
AMAZZONIA. Tutte le tribù amazzoniche, anche quelle che non hanno mai avuto contatti con civiltà esterne, hanno leggende sul diluvio. Si narra che dopo una terribile esplosione "il mondo venne fatto piombare nelle tenebre".
In Paraguay e in Brasile é Tamanduare.
Gli indigeni del PERU’ narrano una storia simile alla Bibbia ed aggiungono che "l'acqua raggiunse allora l'altezza delle montagne".
In PATAGONIA è Zeukha.
Cap. 29 I GIGANTI DELLA BIBBIA
L’esistenza dei giganti è dichiarata come REALE nella Genesi e IGNORATA dagli evoluzionisti.
Si tratta della più aperta violazione della conoscenza biblica e scientifica di tutti i tempi.
Sono esistiti i giganti, ne parla la Bibbia, ci sono i reperti archeologici, ma nessuno ne parla e nessuno ne sa niente.
Parlarne, è ovvio, dimostrerebbe l’autenticità della Bibbia e questo non deve assolutamente succedere.
Ciò dimostra ancora una volta che la scienza è “di parte” e non concede onore agli avversari. O tutto, o niente!
La Genesi attesta espressamente: “In quel tempo c'erano sulla terra I GIGANTI, e ci furono anche di poi, quando i figliuoli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e queste fecero loro dei figli. Essi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi.” (Genesi 6:4)
Sono stati ritrovati scheletri umani alti più di cinque metri, cimiteri di scheletri giganti in varie parti del mondo (India, Arabia Saudita, Sardegna, Egitto, Cina, Mongolia, ecc…) ma niente, nessuno deve saperne niente.
I giganti non esistono, non sono mai esistiti e, se si sono trovati reperti, essi sono fuori dal dibattito scientifico: non fanno testo e non sono oggetto di ricerca!
La Bibbia parla di “nephilim”, giganti semi-dei, così come la leggenda storica li definisce.
L’età dell’ORO fu individuata al tempo di Adamo ed Eva e dei suoi figli che si sposavano fra di loro.
L’età d’ARGENTO, era quella dei semi-dei, connubio fra i figli di Adamo ed Eva con le figliuole degli uomini e l’età del BRONZO, la razza umana dopo il diluvio, di cui Noè fu scelto come prototipo.
Questo è ciò che risulta dal Bereshit Babbà, il libro della tradizione orale di spiegazione della Genesi.
La creazione dell’uomo è narrata DUE volte nella Bibbia, dapprima come esseri umani privi di spiritualità e poi come discendenti di Adamo ed Eva, “anime viventi”: secondo la tradizione orale ebraica, poi trascritta nel Bereshit Rabbà, ci fu un connubio abusivo della super-razza di Dio con la razza umana, con conseguente mescolamento dei due DNA.
Prima
creazione del genere umano: Genesi 1:27 “E Dio creò l'uomo a sua immagine;
lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.”
Seconda
creazione del genere umano: “Genesi 2:7-8: “E l'Eterno Iddio formò l'uomo
dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l'uomo
divenne un'anima vivente. E l'Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in
oriente, e quivi pose l'uomo che aveva formato.”
In pratica, in un mare di uomini e donne create insieme a tutte le altre creature viventi, Dio creò Adamo e la sua discendenza!
Adamo era una creatura speciale, con un DNA speciale, originale ed unico.
Dio non vide di buon grado che i figli di Adamo si “unissero” con le figlie degli uomini, viste assai belle!
Dio non accettò questo mescolamento, che produsse “mostri”, cioè giganti ed eroi famosi, che poi tanto famosi non sono, perché non è giunta a noi la fama…
Forse i semi-dei della cultura greca (Ercole, Achille, ecc.), potrebbero dare l’idea di quello che successe.
Questa fu la causa scatenante del diluvio!
Il racconto biblico è molto preciso, quando il popolo Ebreo, uscito dall’Egitto, attraversando il mar Rosso a piedi e all’asciutto, si trovò a prendere la decisione se entrare in Canaan o meno: “Il SIGNORE disse a Mosè: "Manda degli uomini a esplorare il paese di Canaan che io do ai figli d'Israele. Mandate un uomo per ogni tribú dei loro padri… Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan, e… quelli dunque salirono a esplorare il paese dal deserto di Sin fino a Reob, sulla via di Amat E dopo quaranta giorni tornarono… e dissero: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo vista, è gente di alta statura; e vi abbiamo visto i giganti, figli di Anac, della razza dei giganti. Di fronte a loro ci pareva di essere cavallette; e tali sembravamo a loro". (Numeri 13:1-33)
Il ritrovamento di scheletri
di giganti conferma la Bibbia.
Secondo alcuni studiosi
creazionisti, si è notato come non di rado tali resti verrebbero fatti sparire
al fine di non “scalfire” la teoria dell’evoluzione: non sarebbe difatti
possibile per il darwinismo spiegare un così grande numero di giganti, nemmeno
ricorrendo all’anomala condizione del gigantismo.
Da chi discendono i giganti?
Da scimmie giganti?
Sono, che lo si voglia
ammettere o meno, il prodotto di un connubio fra donne “normali” e figli di
Adamo ed Eva, creati da Dio!
Non esiste altra
spiegazione!
L’evoluzionismo è escluso!
Sembra strano, ma sembra che la scienza stia
“scoprendo” questa “ibridazione”!
Paola Villa del museo della
University of Colorado e Wil Roebroeks dell'Università di Leiden, in Olanda, hanno scritto:
"Adesso gli studi genetici suggeriscono che il dibattito sull'estinzione
del Neanderthal ha bisogno di essere reinquadrato nei termini di qualche grado
di accoppiamento (tra le due sottospecie n.d.r.). In questo senso, il
Neanderthal non si è estinto, sebbene la sua morfologia distintiva sia
scomparsa. Concludiamo che tutte le spiegazioni "basate
sull'archeologia" per la loro scomparsa... sono errate".
C'è un po' di Neanderthal
nel nostro Dna - Inoltre, i ricercatori
hanno aggiunto il Dna dei Neanderthal, sequenziato nel 2010, mostra una chiara
prova di ibridazione. La mescolanza sarebbe avvenuta circa 50mila anni fa in
Europa e nel Medio Oriente. Oggi, l'eredità dei Neanderthal è stimata tra l'1 e
il 4% del Dna delle persone che vivono al di fuori dell'Africa.
Somma di più fattori - Gli scienziati hanno
concluso: "La scomparsa dei Neanderthal sembra essere il risultato di un
processo complesso e protratto che include molti fattori dinamici come bassa
densità di popolazione, l'accoppiamento misto con qualche contatto culturale,
una possibile sterilità nei maschi ibridi e la contrazione nella distribuzione
geografica seguita da inondazione genetica e assimilazione dovuta al crescente
numero di migranti".
Qualunque
siano gli sviluppi del dibattito scientifico, la Bibbia dà la colpa ai
discendenti di Adamo per questa ibridazione, che ha alterato il DNA originario,
dei “figli di Dio”, così come la Bibbia chiama i discendenti di Adamo.
Ciò che fu uno dei motivi
della rabbia di Dio, ed è oggi anche la rabbia degli evoluzionisti, ai quali i
giganti hanno tappato la bocca!
I giganti, per gli evoluzionisti,
non sarebbero dovuti esistere, perché non esistono motivi per giustificare la
loro… evoluzione al gigantismo!
Ad aggiungere ulteriore
confusione, vi sono inoltre varie correnti del complottismo americano, le quali
sostengono teorie alquanto improbabili e bizzarre e decisamente molto
fantasiose, d’ibridazione uomini con alieni o addirittura con angeli che
avrebbero causato la nascita dei colossi biblici! (http://www.veniteadme.org/i-giganti-bibbia-storia-ed-archeologia/)
Il film Stargate è un prodotto commerciale di tale discorso.
Dunque Dio esiste, perché esistono i giganti!
Golia era un gigante… e Davide lo sconfisse, tirandogli una pietra in fronte con una fionda e poi decapitandolo, impugnando la sua enorme spada!
Davide era un “uomo di Dio”, di quel Dio che gli evoluzionisti negano!
Anche Davide è esistito; era re d’Israele, il popolo di Dio!
E Davide ha scritto i Salmi e in un Salmo Davide parlò del Signore del Suo Signore, cioè di Gesù Cristo! (Salmo 110:1; Atti 2:34; Matteo 22:44; Marco 12:36; Luca 20:42)
Dai giganti a Cristo. Questa è la vera… evoluzione!
Un giorno evoluzionisti e non evoluzionisti, tutti insomma “dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.” (2 Corinzi 5:10)
Non credo che saranno tanto felici gli evoluzionisti, quando si troveranno davanti al Trono della Grazia e saranno giudicati, condannati ed impacchettati per l’inferno, per non aver creduto, anzi… per aver negato Dio e la Sua Santa Parola! (Giovanni 3:18)
Cap. 30 LA DIVISIONE DEI CONTINENTI
La Bibbia ha
sempre affermato, quello che gli scienziati moderni stentano a dimostrare come
ipotesi di lavoro: la deriva dei continenti.
LA BIBBIA AFFERMA LA DIVISIONE DEI CONTINENTI, NON
LA LORO DERIVA.
Dio ha creato i continenti!
Restituiamo a Dio ciò che è di Dio!
Ciò avvenne 300/350 anni dopo il
diluvio.
Nel capitolo primo del primo libro delle
Cronache al verso 19 troviamo scritto: “Ad
Eber nacquero due figliuoli: il nome
dell’uno fu Peleg, perché ai suoi
giorni la terra fu spartita; (altra versione: “fu divisa”) e il nome del
suo fratello fu Joktan”
La frase “la terra fu divisa” sarebbe oscura e difficile da capire, se
noi non sapessimo che al tempo di Christoval
Arnoldo de Yassy, detto Cristoforo Colombo, il Nuovo Mondo,
che poi fu chiamato America, fosse già abitato.
La presenza degli “indiani” e di
altre popolazioni americane pre-colombiane ci dimostra senza possibilità di
errore che tali milioni di persone, da qualche parte sono pur dovuti passare,
perché le loro civiltà e caratteristiche culturali non erano dissimili dalle nostre.
La risposta è tutta concentrata in
questo verso, come tanti altri versi biblici che racchiudono delle verità
uniche e di una vasta complessità.
Al
tempo di PELEG la terra fu divisa!
Sorge allora la domanda: perché la
terra prima com’era?
Era tutta unita, come un UNICO
continente, come un unico immenso territorio, circondato da tutti e quattro i
lati dal “mare delle grandi acque”: era la PANGEA.
Le leggende antiche della terra al
centro e degli oceani tutt’intorno, avevano il loro ancestrale fondamento in
ciò che la Genesi da sempre afferma:
“Poi Dio disse: "Le acque che sono sotto
il cielo siano raccolte in un unico
luogo, e apparisca l’asciutto". E così fu.” (Genesi 1:9)
Anche al tempo di Cristoforo Colombo
sussisteva la teoria, creduta drammaticamente da tutti, che la terra fosse
piatta e tutta circondata da oceani abitati da grandi e mostruosi esseri
marini.
Eppure la Bibbia non affermava la
“piattezza” della terra, ma solo la sua “unicità” in un sol luogo, ma prima
dell’epoca di PELEG!
Il profeta Isaia aveva infatti
affermato, parlando della maestà di Dio: “Ma
non lo sapete? non l’avete sentito? Non v’è stato annunziato fin dal principio?
Non avete riflettuto alla fondazione della terra?
Egli è colui che sta assiso SUL GLOBO DELLA TERRA, e gli abitanti
d’essa son per lui come locuste; egli distese i cieli come una cortina, e li
spiega come una tenda per abitarvi; Egli riduce i principi a nulla, e annienta
i giudici della terra;” (Isaia 40:21-23)
Inoltre in Proverbi 8:27, Dio
tracciava, osservato dalla Sua Sapienza (Gesù Cristo, leggi 1 Corinzi 1:24,30), “un
cerchio sulla superficie degli abissi.”
Il mondo medioevale era paurosamente
ignorante!
In una terra a forma di GLOBO o di
SFERA o di CERCHIO, le terre emerse inizialmente stavano tutte insieme!
La condizione iniziale della creazione
dell’asciutto e del mare era che il mare era raccolto in un UNICO luogo.
Ovviamente anche l’asciutto era UNICO!
“E Dio chiamò l’asciutto "terra", e
chiamò la raccolta delle acque "mari.” (Genesi 1:10)
Ciò fu mantenuto inalterato fino al
tempo di Peleg, oltre duemila anni prima di Cristo, quando successe qualcosa
che trasformò la terra UNICA in una terra divisa e spartita in cinque
continenti.
L’unica terra emersa ed asciutta,
coperta di vegetali, piante, animali ed uomini, si divise in un attimo
al tempo di PELEG!
Cosa dunque successe al tempo di
PELEG?
Successe una cosa orribile: strisce
di terra sprofondarono e divisero per sempre i continenti, che però erano già TUTTI abitati quando la terra era un pezzo UNICO.
Perché la terra era TUTTA abitata,
quando era UNICO territorio?
Perché al tempo della Torre di
Babele, successe che “TUTTA la terra
parlava la stessa lingua e usava le stesse parole.” (Genesi 11:1)
Il centro di tutte le civiltà era
l’Oriente, tra i due fiumi Tigri ed Eufrate e lì troviamo gli uomini al tempo
della torre di Babele: sulla pianura nel paese di Scinear!
Un dettaglio determinante è il
sistema di costruzione della torre: A SCALINI e DI MATTONI, non più di pietra!
(Genesi 11:3)
In Babilonia, nella Mesopotamia,
erano chiamati “zigguràt”, enormi piramidi “a scalini”, per arrivare fino... al
cielo, ed offrire la vittima agli dei!
L’idea dei “terrestri” era quella di
acquistare fama, potere, e signoreggiamento su tutta la terra! (Genesi 11:4)
Il racconto biblico però continua: “E l’Eterno disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti il
medesimo linguaggio; e questo è il principio del loro lavoro; ora nulla li
impedirà di condurre a termine ciò che disegnano di fare.
Orsù, scendiamo e confondiamo quivi il loro
linguaggio, sicché l’uno non capisca il parlare dell’altro!"
Conclusione: Dio “li
disperse di là sulla faccia di tutta la terra” (Genesi 11:8)
Tutta la terra fu raggiunta da tutta
quella gente!
Il racconto della Genesi insiste
ancora: “Perciò a questa fu dato il nome
di Babele, perché l’Eterno confuse quivi il linguaggio di tutta la
terra, e di là l’Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra.” (Genesi
11.9)
Dopo questo fatto, l’uomo ebbe tanto
tempo per raggiungere tutte le estremità della terra e portarsi dietro...
l’onta degli “ziggurat”.
Quattro generazioni da Sem (figlio
del famoso Noè, quello del diluvio) a Eber, padre di PELEG, furono “il tempo”
per popolare TUTTA la terra (Genesi 10:21-25; 11:10-16). In tutto, all’incirca,
oltre un centinaio d’anni!
Gli incas, i maja, gli aztechi, gli
“indiani” e tutti gli altri, dovrebbero allora essere la stessa popolazione che
si disperse dopo la torre di Babele, per la confusione delle lingue, create da
Dio, seduta stante, in un attimo, come Dio sa fare!
“Eber,
visse quattrocentotre anni e generò figliuoli e figliuole”, essendo capostipite
della discendenza Ebraica, e, all’età di 34 anni “generò Peleg”(Genesi 11:16).
Tutte le popolazioni della terra
sono simili, dagli indoeuropei, agli indigeni americani, africani ed
australiani.
Dopo Peleg ci furono altre quattro
generazioni prima di arrivare ad Abramo (Genesi 11:26-27) in Ur, città dei
Caldei, pure in pieno territorio mesopotamico.
Al tempo di Peleg, la terra fu divisa: la Bibbia non dice
“si divise”, ma “fu divisa”, ad indicare l’opera di Dio e non un movimento
naturale di spaccatura e di allontanamento. Dio inabissò pezzi di terra al fine
di produrre una separazione fra le terre.
Gli uomini, divisi ormai dalle
lingue, furono anche fisicamente divisi dai mari, incuneatisi fra le terre
inabissate.
È come se un ponte crollasse dopo e
durante il passaggio delle persone!
Di questo evento, Solone, filosofo
greco, andato in Egitto, ne riportò la cronaca, ma nessuno gli prestò credito.
Egli raccontò della popolazione degli atlantidi, che sprofondò nell’abisso del
mare e che prese il suo nome: oceano Atlantico.
Eliminati gli atlantidi, secondo
Erodoto, dominatori sia ad est che ad ovest, (gli egiziani erano loro
schiavi!), rimasero solo le popolazioni schiave limitrofe, senza i padroni intermedi!
Schiavi
incas, aztechi, ecc. (sopravvissuti) |
Dominatori:
gli atlantidi (inabissati) |
Schiavi:
gli egiziani (sopravvissuti) |
L’eliminazione di un enorme territorio
intermedio ad ovest, riempito con l’acqua dell’oceano, oggi Atlantico, e di un
territorio ad est, isolando l’Australia, non poteva eliminare le stesse
credenze delle popolazioni rimaste. Gli ziggurat babilonesi furono costruiti
con la stessa tecnica, (a mattoni o a pietre e a gradini) anche dalle civiltà
pre-colombiane!
Come al tempo del diluvio, anche per
l’affossamento di Atlantide, abbiamo racconti presi da altre culture.
Platone, il filosofo greco fondatore dell'Accademia, scrisse nella tarda vecchiaia i due dialoghi Timeo e Crizia. Nelle due opere si discute sullo stato perfetto delle cose e allora Crizia racconta una storia udita da suo nonno novantenne quando egli aveva l'età di dieci anni.
Al nonno di Crizia la storia era stata raccontata dal grande legislatore ateniese Solone, che a sua volta l'aveva appresa in Egitto da un sapiente sacerdote di Sais.
"In quel tempo (circa quattromila
anni prima) quel mare era navigabile
perché aveva l'isola Atlantide davanti al passaggio che voi chiamate Colonne
d'Ercole; era un'isola più grande che la Libia e l'Asia e serviva come
passaggio alle altre isole a quelli che viaggiavano, e da queste parti si
poteva raggiungere il continente, sulla riva opposta di questo mare.
Ora in codesta isola Atlantide, si affermò
un potente regno che signoreggiò in tutta l'isola e in altre isole e in molte
parti del continente. Questo regno dalla nostra parte comprendeva la Libia fino
all'Egitto e l'Europa fino alla Tirrenia."
Il sacerdote descrive a Solone la bellezza di Atlantide, fatta di fertili praterie e di alte montagne che la difendono dai venti freddi del Nord e popolata da animali domestici e selvatici (tra cui l'elefante); il sottosuolo inoltre contiene i più pregiati metalli, tra cui l'oricalco (il bronzo, che in realtà è una lega composta da rame e zinco).
Vi abbondano le sorgenti d'acqua calda e fredda, le cui acque affluiscono poi in un grandioso bosco sacro per poi finire nei bacini del porto dove si trovano moltissime navi protette da una cinta di mura dalla parte del mare e provenienti dai luoghi più lontani.
Il fatto che c’erano sorgenti di acqua calda, è la prova che si trattava probabilmente di terra vulcanica, come nel Lazio, in Toscana, in Campania e in Sicilia.
Poi
il sacerdote narra a Solone della potenza di Atlantide: "... cercò d'un solo balzo di asservire il vostro territorio, il
nostro e tutti quelli che si trovano in questa parte del mondo.
E allora, o Solone, la potenza della vostra città fece risplendere agli occhi
tutto il suo eroismo e la sua forza. Poiché essa l'ebbe vinta su tutte le altre
per la forza d'animo e per arte militare.
Prima a capo degli Elleni, poi sola, perché abbandonata dagli altri stati,
Atene vinse gli invasori, innalzò
trofei, preservò dalla schiavitù quelli
che non erano mai stati schiavi e liberò tutti gli altri popoli e noi stessi che
abitiamo all'interno delle colonne d'Ercole". Intanto Zeus "...vedendo la depravazione nel quale
era caduto un popolo così nobile e decidendo di punirlo aduna tutti gli déi Avendoli riuniti disse loro..”
Qui il testo di Crizia si ferma e noi non sappiamo ciò che Zeus disse agli déi, ma lo possiamo intuire perché dal Timeo siamo stati informati che nella Atlantide "... vi furono degli spaventosi terremoti e dei cataclismi. Nello spazio di un giorno e di una sola terribile notte, la vostra armata fu inghiottita d'un sol colpo e anche l'Atlantide si inabissò nel mare e scomparve. Ecco perché ancora oggi quell'oceano è difficile e inesplorabile per l'ostacolo dei fondi melmosi e bassi che l'isola inabissandosi vi ha formati.”
Un confronto fra le religioni di
entrambi i territori non sprofondati, mette in evidenza uno stretto ed
incredibile parallelismo: il culto dei demoni e dei morti con riti violenti e
spietati.
I sacrifici umani, propiziatori e
placanti ire degli dei, sono patrimonio comune di entrambe le culture e
severamente vietati dal Dio di Abramo!
La ribellione degli uomini,
evidenziatasi a Babele, continuò nelle civiltà che si dispersero per tutta la
terra: la divisione della terra, con la separazione dei continenti, fu solo un
ulteriore “incidente”, che non aggravò la condanna, ma la mantenne solo ai
confini della tollerabilità, limitandone la portata!
Le popolazioni rimasero divise per
oltre 3700 anni (2300 a.C. + 1492 d.C.), fino a quando Christoval Arnoldo de Yassy, detto Cristoforo Colombo, “riscoprì” i
discendenti degli stessi uomini che stavano impegnati alla costruzione della
torre di Babele.
La confusione delle lingue, coincise
con la diffusione dell’uomo su tutta la terra, come, al contrario, al tempo
della Pentecoste, narrato dal Nuovo Testamento, la discesa dello Spirito Santo
e la riunificazione delle lingue, coincise con la diffusione del “nuovo uomo”, “fino alle estremità di tutta la terra”
(Atti 1:8), “di ogni nazione sotto il
cielo” (Atti 2:5)
Alla discesa della Pentecoste, gli uomini,
questa volta “nati di nuovo”, rigenerati dal Sangue purificatore dell’Agnello
Gesù Cristo, tornano ad essere UN SOLO
POPOLO, IL POPOLO DI DIO, e tutti con un medesimo linguaggio, quello
dello Spirito Santo, comprensibile da ogni uomo di qualunque parte del mondo e
con qualunque dialetto natio.
Un’ulteriore conferma della
divisione della terra in continenti viene dal profeta Aggeo che, parlando del
Messia che sarebbe in futuro arrivato sulla terra, dice: “Poiché così parla l’Eterno degli eserciti: Ancora una volta, fra poco,
io farò tremare i cieli, la terra, il mare, e l’asciutto” (Aggeo 2:6 Vers. Riveduta e Diodati)
“Perchè
così dice il Signore degli eserciti: «Un altro poco ancora, e poi io muoverò il
cielo e la terra, il mare e il
continente” (Aggeo 2:7 Vers. Ricciotti)
Ora il profeta Aggeo, intorno al 520
a. C., riferisce di ciò che Dio ha già fatto prima di lui e di ciò che farà
dopo di lui.
Prima di lui, Dio ha creato i
continenti, al tempo di Peleg, dividendo l’unico “asciutto”, l’unico “continente”,
quello che gli scienziati moderni chiamano col nome di PANGEA, unico continente
comprendente Europa, Asia, Africa, Americhe ed Australia messe insieme.
Gli uomini, separandosi per la
divisione delle lingue, andarono a colonizzare e riempire tutta la terra, UNICO
continente, UNICA terra asciutta emersa dalle acque, verso qualsiasi direzione,
portandosi dietro tutto il bagaglio culturale COMUNE fino ad allora.
Lingue e razze ed etnie si sono così
raggruppate, ciascuna per conto suo!
La separazione dell’unico continente
in cinque continenti, avvenne come un grande terremoto che fece sprofondare
strisce di terra che si riempirono di mare, formando gli oceani Atlantico,
Indiano, e altri mari minori, separando i cinque continenti come li vediamo
oggi. Che poi questi continenti si muovano perché la terra si muove, questo è
un altro paio di maniche...
La progressione può essere riassunta
nel seguente schema:
1)
Terra unico continente (terra asciutta)
2)
Torre di Babele
3)
Distribuzione di tutte le popolazioni in tutte le parti della terra
4)
Scrollamento globale (cielo, terra, mare e unico continente asciutto)
5)
Creazione di oceani tra le terre rimaste all’asciutto (5 continenti separati)
La spiegazione di Aggeo ha un
parallelo, annunciato da lui circa il Messia, al momento della morte di Gesù
Cristo, quando “era circa l'ora sesta, e
si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona, essendosi oscurato il sole. La cortina del tempio si
squarciò pel mezzo” (Luca 23:44)
“Ed
ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, e la terra tremò, e le rocce si
schiantarono,e le tombe s'aprirono, e molti corpi dei santi che
dormivano, risuscitarono ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui,
entrarono nella santa città, ed apparvero a molti.” (Matteo 27: 51-53)
La profezia di Aggeo si realizzò in
pieno, perché Gesù attirò a Sè tutte le nazioni del mondo, aprendo la strada
della salvezza a tutti gli uomini
“farò
tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno,
ed io empirò di gloria questa casa, dice l’Eterno degli eserciti.” (Aggeo
2:7)
L’apostolo Paolo cita Aggeo per
spiegare lo stesso fenomeno circa la venuta del Messia in Gesù Cristo. Egli
scrive:”...la cui voce scosse allora la terra, ma che adesso ha fatto questa
promessa: Ancora una volta farò tremare
non solo la terra, ma anche il cielo.” (Ebrei 12:26)
“Or
questo "ancora una volta" indica la
rimozione delle cose scosse,
come di cose fatte, onde sussistano ferme quelle che non sono scosse.” (Ebrei
12:27)
L’esempio dato da Dio al tempo di
Babele è oggi l’invito ad accettare Gesù il Messia come “personale Salvatore” in questo mondo di nuova Babele.
Dopo la vecchia Babele ci fu la
separazione dei continenti e dei popoli, con la nuova Babele (il mondo corrotto
di oggi) Gesù fa tremare di nuovo il mondo, ma lo riunisce sotto Sé Stesso.
L’apostolo Paolo allora, vista
l’immensità dei fenomeni in questione, al di là di ogni immaginazione e
capacità di comprensione, invita a fare una considerazione: “Guardate
di non rifiutare Colui che parla; perché, se quelli non scamparono quando
rifiutarono Colui che rivelava loro in terra
la sua volontà, molto meno scamperemo
noi se voltiamo le spalle a Colui che parla dal cielo (adesso vivente e
seduto sul trono di Dio)” (Ebrei 12:25 vedi anche Ebrei 2:3; 10:28-29)
Il diluvio, la torre di Babele, la
divisione dei continenti e dei popoli, preludevano allo sconvolgimento prodotto
da Cristo Gesù, verso il quale, “ricevendo
un regno che non può essere scosso,
siamo riconoscenti, e offriamo così a Dio un culto accettevole, con riverenza e timore! (Ebrei 12:28 vedi anche 1 Pietro 1:17;
3:15; Giuda 25; Tito 2:11-14; Ebrei 10:39; Apoc. 3:4-5; Romani 3:18; 2 Corinzi
5:1; 7:1,5,11,15; Efesini 5:21; Filippesi 2:12).
Per eventuali ricerche o conferme,
vedi gli studi del prof. Danilo Valla, linguista e traduttore della Bibbia,
dall’ebraico e dal greco: https://www.youtube.com/watch?v=ft8L6ydIUTg
Tutti i libri si
storia sono sbagliati e andrebbero rifatti o corretti.
Da tutte le
considerazioni scientifiche suesposte, dallo studio dell’intera Bibbia, dalle
conclusioni di eminenti scienziati creazionisti di tutte le epoche, soprattutto
recenti, possiamo azzardare l’ipotesi generale, che la vita sulla terra non
dovrebbe avere più di 10.000 anni.
Una delle
caratteristiche di Dio è fare le cose tutte subito, dal nulla, appena pensate,
subito create!
Inoltre la creazione improvvisa di uomini e scimmie,
animali e piante, è stata avvalorata dagli strati geologici, sorti soprattutto
in occasione di un’inondazione globale del pianeta, il diluvio universale.
La storia umana si
può senz’altro dividere in storia pre-diluviana e post-diluviana.
Molti creazionisti,
ed io fra essi, credono in una "terra giovane".
Le barzellette
stupide lasciano il tempo che trovano, se Adamo avesse l’ombelico o meno…
oppure se nel paradiso dell’Eden gli alberi avessero gli anelli che segnano gli
anni, ed altre corbellerie simili.
Dio può anche aver
creato la realtà con tutti i contrassegni di un lungo passato, giusto per far
impazzire gli scienziati…
Questa soluzione è
logicamente coerente con la realtà di Dio, ma fa della scienza una cosa
assurda, esattamente com’è!
Dio non è il
grande prestigiatore, se non addirittura un ingannatore, ma il Creatore!
Capire
Dio, amarlo per ciò che ha fatto e che continua a fare nella vita di ogni
singola sua creatura è lo “sport nazionale” di ogni credente cristiano “nato di
nuovo spiritualmente”.
Il
creazionismo non è il rifiuto della scienza, ma anzi è il modo per apprezzare
sempre meglio la profondità della sapienza di Dio!
Dio è il
dispensatore di doni, e l’intelligenza e la ragione sono i doni che spingono
alla fede e alla conoscenza della sua volontà.
“Sia fatta la TUA
volontà” è il ritornello che il Signore Gesù Cristo ha messo sulle nostre
labbra!
Non capisco perché
sia così difficile ricercarla ed attuarla!
Dio ha stabilità
tutto, e tutto gli è sottoposto. Le sue leggi valgono finché Egli decide di
farle valere. Lui non è sottoposto a cosa alcuna!
“Per
fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; cosicché le
cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti.” (Ebrei
11:3)
Una fede siffatta accetta
la creazione come descritta nelle Bibbia, mentre rifiuta le fantasie darwiniane
di gente senza Dio!
Gli evoluzionisti hanno tutte le domande, ma i creazionisti hanno tutte le risposte.
La triste realtà è
che l’uomo vuole gestire Dio con le stesse leggi di Dio, non ammettendo che Dio
possa farne a meno.
Una frase che divenne famosa, fu
quella di Socrate, il quale ebbe a dire: “So di non sapere nulla!”, nel senso "sono consapevole che non posso mai arrivare
all'essenza del mondo, non potrò mai comprenderlo a pieno, perché non rientra
nelle mie facoltà".
Questa è la vera umiltà di chi cerca di addentrarsi negli infiniti misteri di Dio, senza poter mai mettere la parola “fine”!
Questo dovrebbe anche essere l’atteggiamento
del vero ricercatore, che, lungi
dall’avere certezze, può però godere di quel poco che Dio gli permette per
potersi stupire!
Questa
è anche l’umiltà che contrasta l’arroganza, la superbia e la presunzione
disonesta di certi scienziati che ritengono di possedere una quota parte della
sapienza di Dio.
A
volte, con tali personaggi, si ha la sensazione che pure Dio deve stare attento
a come ragiona!
Albert
Einstein, “il più grande ebreo vissuto dopo Gesù Cristo.” (John Burdon
Sanderson Haldane), noto “creazionista, soleva dire che il suo lavoro ruotava
intorno a tre regole applicabili alla scienza, ai nostri problemi, e tempi:
1.
Esci
dalla confusione, trova la semplicità.
2.
Dalla
discordia, costruisci l'armonia;
3.
Nel
mezzo delle difficoltà risiedono le opportunità. (citazione di John Archibald Wheeler)
Albert
Einstein parlava di Dio così spesso che “mi sorge quasi il sospetto che fosse
un teologo sotto mentite spoglie.” (Friedrich Dürrenmatt)
In
Germania era sorta un'organizzazione che denunciava la teoria della relatività
come una manifestazione di un complotto semitico per corrompere il mondo.
Nel
1920 l'organizzazione prese in affitto la sala della Filarmonica di Berlino per
tenervi una dimostrazione contro Einstein e la sua teoria, e il fisico andò ad
assistervi. Preso posto in un palco, aveva l'aria di divertirsi un mondo. Alle
asserzioni più assurde degli oratori lo si vedeva ridere di cuore e applaudire
con ironia. (Ronald W. Clark)
Anche
Dio ride degli empi (Salmo 37:13)
Ecco perché senza mezzi termini, la Parola di Dio afferma che, con lo stesso ragionamento e la stessa logica che gli uomini hanno avuto per rifiutare l’esistenza salvifica di Gesù Cristo, Dio li inchioderà alle loro responsabilità e alle loro scelte, per condannarli in eterno!
Del resto ci vuole poco a vedere l’illogicità e le contraddizioni degli evoluzionisti. Basta domandare: se l’uomo deriva dalla scimmia, perché le scimmie ci sono ancora e quando l’uomo ha perso la coda?
Nel frattempo, Dio mostra veramente una infinita pazienza, ed invece di fulminare i denigratori, si limita a far piovere sui giusti e sugli ingiusti… “Egli fa levare il SUO sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.” (Matteo 5:45)
Certo, anche la pazienza finirà ed allora gli atei evoluzionisti faranno i conti col Creatore, che per loro diventerà il Crepatore!
“E i re della terra e i grandi e i capitani e i ricchi e i potenti e ogni servo e ogni libero si nascosero nelle spelonche e nelle rocce dei monti; e dicevano ai monti e alle rocce: Cadeteci addosso e nascondeteci dal cospetto di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira…” (Apocalisse 6:15-17)
Cap. 32 DATAZIONI SCIENTIFICHE E DATAZIONI BIBLICHE
Consideriamo la storia dell’uomo: ogni quadratino rappresenta un periodo di 100.000 anni.
Qui sono rappresentati DUE MILIONI E MEZZO DI ANNI
L’homo sapiens sapiens è apparso all’improvviso solo negli ultimi 6.000 anni!
La storia umana è solo la parte colorata, e spunta IMPROVVISAMENTE, per un fenomeno creativo di DIO!… Adamo ed Eva!
Per due milioni e mezzo non ci sono segni di civiltà umana, poi improvvisamente, da seimila anni a questa parte, appare l’uomo,, abbiamo imperi, guerre, scoperte, invenzioni, costruzioni e civiltà a ritmo rocambolesco.
LA PARTE BIANCA E’ PREISTORIA, DOVE NULLA E’ CERTO E DOVE NON CI SONO REPERTI DI CIVILTA’ UMANE
LA PARTE COLORATA E’ QUELLA DA “ADAMO” IN POI.
E’ quantomeno strano che la storia, degna di questo nome, per la presenza di reperti certi e di fonti attendibili, escluda ogni altra attività umana precedente a tale data.
Sui giornali locali ci fu grande scalpore e per gli esperti evoluzionisti, si trattava di una capanna di almeno cinquantamila anni fa.
Parlai con un professore universitario e, quando lui mi spiegò che si trattava di resti di focolare, con ossa di animali mangiati e cucinati col fuoco, io gli spiegai che, in base alla Bibbia, tale capanna non poteva avere più di seimila anni, perché si trattava di “homo tecnologicus” tipico di Adamo, confezionatore di vestiti di pelle!
Scommettemmo un caffè.
Gli esami fatti sui reperti ossei e lignei al radiocarbonio 14, rivelarono che si trattava di oggetti risalenti al tremila avanti Cristo!
Non ho mai avuto quel caffè!
La STORIA VERA dell’uomo è cominciata solo 6.000 anni fa circa, esattamente come dice la BIBBIA.
Solo questo è il vero periodo STORICO.
Prima è PRE-ISTORIA, tutta priva di certezze scientifiche.
Gli ebrei cominciarono a contare gli anni dalla nascita di …. ADAMO ed EVA: ciò che per noi è il 2019, per loro è l’anno 5779.
Praticamente Dio creò Adamo nell’anno uno, cioè nel 3.774 avanti Cristo, il 13 agosto! Nessun manufatto umano ritrovato finora, porta una data anteriore a tale anno! Strano, vero?
Nessuna delle più antiche civiltà umane, porta data anteriore a tale anno! Strano, vero?
Tutti i reperti anteriori, non sono di uomini, ma di scimmie (in greco “pithecòs”). Strano, vero?
Le datazioni scientifiche attribuite alle ERE GEOLOGICHE sono state fatte a tavolino, da persone che avevano bisogno di sistemare e catalogare gli oggetti, in base ad un ordine temporale ben definito.
In realtà non hanno mai pensato che tali datazioni non potevano essere fatte, perché tutte le strutture dei sistemi viventi sono state create già PERFETTE e quindi la loro collocazione sarebbe CONTEMPORANEA alle varie specie viventi.
Tanto per ricordare qualche esempio, lo studio sulle proteine ha dimostrato che ci sono 60 mila proteine appartenenti ad un centinaio di configurazioni e tutte sono apparse come “create” già perfette, nello stesso momento…
Le ERE GEOLOGICHE dunque non hanno una datazione certa e non si è finora ancora trovato un sistema valido di datazione.
Addirittura lo stesso universo non dovrebbe avere più di 6 mila anni.
La formula base di datazione radiometrica (Radiocarbonio 14 e altro) delle rocce e di ogni altro oggetto nell’universo è un’equazione matematica costituita da 7 valori, di cui 5 sono sconosciuti.
Da questo ad avere le certezze di una datazione scientifica è veramente ridicolo.
Le lunghe età geologiche dunque non sono REALI, ma IMMAGINARIE e non verificabili secondo alcun criterio scientifico oggettivo.
Il Radio Carbonio 14 non funziona con la roccia sedimentaria, dove ci sono i fossili. Esso funziona solo con la roccia lignea. Non c’è modo per datare altri tipi di rocce.
Tutti i sistemi biologici attualmente sono in equilibrio, come se ci fosse un’inerzia misteriosa, pur essendo però tutto in movimento.
Un Creatore deve aver proprio fatto le cose per bene.
Ma che altro ci dice la Bibbia?
La BIBBIA ci ha sempre detto che la Terra era ROTONDA!!!
“Egli è colui che sta seduto SUL GLOBO DELLA TERRA, e gli abitanti d'essa sono per lui come locuste; egli distese i cieli come una cortina, e li spiega come una tenda per abitarvi” (Isaia 40:22)
Anche L’ORIZZONTE È ROTONDO, secondo la Bibbia:
“Ha tracciato UN CERCHIO sulla superficie delle acque, là dove la luce confina
con le tenebre.” (Giobbe 26:10)
Questi sono i passi che Cristoforo Colombo conosceva!
Cristoforo
Colombo era chiamato dagli inglesi e dagli olandesi
col nome di Columbus, dai francesi Columb, dai portoghesi Colom, dagli spagnoli
Colòn.
Da ricerche negli archivi storici però è uscita una verità molto
scomoda: lui era Ebreo e il suo vero nome era Christoval Arnoldo de Yassy.
La
notte del 2 agosto 1492, alla fonda del fiume Tinto vicino Palos, i preparativi
per la partenza delle caravelle erano quasi ultimati.
Bisognava
fare presto, perché l'ultimatum della Santa Inquisizione che voleva tutti gli
Ebrei fuori dalla Spagna entro la mezzanotte, stava per scadere... pena lo
scatenamento della furia omicida dei cari gesuiti!
Christoval
Arnoldo de Yassy e Yoseph Ha Levy Ben Hayvri conosciuto come Luis De Torres,
altro converso che parlava arabo ed ebraico, rispettarono la scadenza… partendo
con tre caravelle e 87 uomini di equipaggio, tutti esperti marinai e non
galeotti, che non avrebbero saputo affrontare ciò che li aspettava in mare
aperto...
La
storia va riscritta in omaggio alla verità!
La
spedizione non era finanziata dalla cattolicissima regina Isabella di Spagna,
che aveva le casse della corona vuote e che non si sarebbe certo venduta i
gioielli come si racconta... ma fu pagata da Luis de Santangel, un altro
''converso''... un ebreo sefardita, che spesso prestava soldi a Sua Maestà
Ferdinando...
Egli mise a
disposizione dell'impresa la somma di 17.000 ducati del suo patrimonio
personale, più il contributo di altri tre correligionari...
Gli
originali di tali versamenti sono ancora conservati nell'archivio di Simancas e
descrivono chiaramente lo scopo di quella elargizione....
Simancas
è un comune spagnolo di 3.952 abitanti situato nella comunità autonoma di
Castiglia e León. Simancas fu sede dell'Archivio di Stato istituitovi
dall'imperatore Carlo V e dal suo potentissimo segretario Francisco de Los
Cobos nel 1540. La scelta di Simancas fu determinata dalla sua vicinanza a
Valladolid, allora capitale amministrativa della Castiglia. Attualmente l'Archivio
Generale di Simancas è uno tra i più antichi del mondo ancora in funzione.
(Wikipedia voce “Simancas”)
Nonostante
si fossero succedute fasi alterne, quello era uno dei momenti cruciali per le
comunità ebraiche in Spagna…
L'Inquisizione
cattolica si accaniva ferocemente contro i ''conversos”, che erano Ebrei che
avevano solo finto di convertirsi e partecipavano alle funzioni cristiane, ma
in realtà nel chiuso delle loro case leggevano e tramandavano riti e la Torah.
La
missione affidata a Christoval Arnoldo de Yassy era quella di mettere al sicuro
al di là del mare, i tre oggetti sacri del TEMPIO DI GERUSALEMME: il tavolo
divino, le trombe d'argento e il menhorah ( candeliere a sette bracci), che
dopo una serie di alterne vicende erano tornati nelle mani degli Ebrei e
custoditi in Spagna..
Ricordiamo
anche l’interessante storia di come ci erano arrivati....
Dopo
la prima distruzione del tempio ad opera dei Babilonesi, venne ricostruito con
precise modalità come ''da istruzioni ricevute''… Erode lo abbelli ed ampliò e
fu quello che trovarono i Romani al loro arrivo.... e che distrussero alla fine
della guerra Giudaica, portata a termine con successo da Tito e Vespasiano...
Il
bottino per i romani fu cospicuo e gli oggetti di valore furono portati a
Roma...compresi i tre oggetti sacri, che si dicevano ordinati da Dio stesso a Mosè...
Mancava solo l’Arca dell’Alleanza murata in una caverna e ritrovata sotto il
monte Golgotha a Gerusalemme, dall’archeologo americano RON WYLLIS.
Vi
restarono 300 anni fino a che non ci fu il saccheggio dei vandali che li portarono
a Cartagine e poi di nuovo riconquistati dai Bizantini vittoriosi... Giustiniano
paranoico e superstizioso, si convinse che tali oggetti portavano sfortuna e li
rispedì ai cristiani di Terra Santa... ma gli incaricati virarono verso la
Spagna… perché molti ebrei, dopo il grande prezzo di sangue pagato, nella
guerra giudaica, si erano trasferiti in Iberia, e molti ne accorsero per le
condizioni favorevoli…
Nel
1400 si erano avvicendate tante persecuzioni ed erano stati obbligati a
convertirsi, pena, atroci sofferenze e la situazione si era fatta disperata....
Certo è che Colombo cercava l'Oriente, l'Asia… dove gli Ebrei erano bene
accolti, e non un nuovo mondo…
Infatti
il primo ad addentrarsi nell'entroterra era sempre Luis De Torres, in cerca del
Kublai Khan..
Della
vita di Cristoforo Colombo non si sa niente e si dice che sia nato a Genova, ma
parlava e scriveva solo in catalano!
Le sue carte nautiche usate per la navigazione
furono fatte sparire, così come l'originale del diario di bordo. Quello che
conosciamo è un inaffidabile prodotto di terza mano, scritto molti anni dopo…
Colombo
fu trattato malissimo dai Reali e, nonostante quanto promessogli, fu
osteggiato, imprigionato, ignorato e privato dei privilegi, e solo a fatica
poté fare altri due viaggi…
Quando
si arenò con la nave rosa dai tarli, nessuno lo soccorse e solo il coraggio di
alcuni del suo equipaggio che partirono con delle canoe, lo salvò.
Non
sono certe le circostanze della sua morte, né il luogo della sua sepoltura.
L'unica
cosa certa è che, dopo una lunga battaglia, la nuora chiese e ottenne… la GIAMAICA,
precisando che, per 150 anni doveva essere libera da ogni vincolo politico e
religioso dalla Spagna. Non soldi, non titoli, non terre, nè castelli... ma una
terra con libertà di culto e lontana dall'Inquisizione ...
E così fu, perché “L'isola di Giamaica appartenne per quasi
un secolo e mezzo agli spagnoli, che vi istituirono una propria colonia, la Giamaica
spagnola (o Colonia di Santiago).”
(da https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Giamaica).
Poi ci fu l’occupazione inglese.
Oggi i giamaicani si credono “Ebrei
discendenti dal re Salomone”!
Esiste anche un'esigua, ma storica
comunità ebraica, discendente da ebrei sefarditi che abbandonarono Spagna e
Portogallo nel XV secolo e che sono anche confusi con i rastafariani.
Sembra un romanzo, come “Il nome della rosa” di Umberto Eco, ma in entrambi i casi ci sono documenti esistenti e volutamente ignorati.
Un nuovo mondo fu scoperto da
persone che credettero alla Bibbia, sapendo che Dio non poteva mentire!
Un nuovo mondo sarà dato a coloro
che credono al Messia degli Ebrei: il Regno di Gesù Cristo, il Dio Vivente!
Il “nuovo mondo”, un nuovo
continente immenso, fu scoperto da uno che credeva in un Dio Creatore.
(https://en.wikipedia.org/wiki/Origin_theories_of_Christopher_Columbus#Catalan-Jewish_hypothesis)
Cap. 33 LA CREAZIONE BIBLICA
Che altro dice e spiega la Bibbia?
ALL’INIZIO, DIO!
Sui sei giorni della Thorà, si sono scritti migliaia di libri e commentari, ai quali si rimanda: sono tutti buoni ed utili per capire la Parola di Dio.
GIORNO 1 (Genesi 1:1-5)
Ogni creazione è SUCCESSIVA all’esistenza di DIO.
PRIMA ESISTE DIO, poi è esistita la creazione.
Nel primo giorno lo Spirito Santo aleggiava sulle acque, energizzandole…
La volta celeste era di vapore cristallino (vapore compresso) in ebraico “rachia” vuol dire comprimere. L’idrogeno è un metallo! Questo elemento gioca un ruolo vitale, nel fornire energia all'universo, attraverso processi di fusione nucleare.
Enormi quantità di energia vennero rilasciate sotto forma di radiazioni elettromagnetiche nel momento in cui avvenne la combinazione di due nuclei di idrogeno (deuterio oppure prozio e trizio) in uno di elio.)
Sottoposte a pressioni eccezionalmente alte, come quelle che si trovano al centro dei giganti gassosi (Giove ad esempio), le molecole perdono la loro identità e l'idrogeno diventa un metallo liquido (idrogeno metallico) come il mercurio.
Il modello della creazione è esattamente quello descritto nell’ordine dalla Genesi.
Fu creata la radiazione di onde lunghe e quella ad onde corte, che costituirono il campo magnetico terrestre: era uno scudo per mantenere PERMANENTE tutto il sistema vivente sulla Terra.
Il geofisico della NASA, il dott. Mario Acuna ha dimostrato che 20 mila anni fa la Terra aveva un campo magnetico quattro volte più potente di quello attuale e il cielo appariva rosa, invece che celeste, per effetto della maggiore protezione dai raggi UV.
La luce fu, ma proveniva direttamente da Dio, perché nessun’altra fonte di luce era ancora stata creata. Dio è Luce! (Isaac Asimov, “In principio, il libro della Genesi interpretato alla luce della scienza”, Mondadori)
"All'inizio
ELOHIYM ha creato i cieli e la terra". (Genesi 1:1)
Elohiym
è plurale ed è l’IMPRONTA DEL DIO TRINO.
Nella
prima creazione fisica, TRE DEI (ELOHIYM è una parola plurale) hanno impresso
la loro firma di "tre".
Nell'universo
che la Trinità ha creato, ci sono…
Tre
tempi: Passato - Presente – Futuro
Tre
luoghi: Terra - Mare – Cielo
Tre
grandi regni: animale - vegetale – minerale
Tre
parti dell'uomo: Spirito - Anima – Corpo
Tre
forme della materia: solido - liquido – gas
Tre
colori primari per un raggio di luce: blu - rosso – giallo
Tre
sezioni di SCRITTURA nel VECCHIO TESTAMENTO: Torah (Legge), Nevi'im (I Profeti),
Kethuvim (Salmi e Scritti)
Tre
sezioni di SCRITTURA nel NUOVO TESTAMENTO: Evangelo testimoniato (Matteo,
Marco, Luca, Giovanni e Atti), Evangelo spiegato (le epistole), Evangelo
rivelato (Apocalisse).
Tre
strutture del Tempio di Dio: il Santo dei Santi, il Luogo Sacro e la Corte
Esterna.
Il
Santo dei Santi rappresenta DIO PADRE - LA SANTISSIMA PRESENZA DI DIO e la SUA
Sala del Trono.
Il
Luogo Sacro, DIO IL FIGLIO, mostra le disposizioni del Cielo.
La
Corte Esterna, parla del DIO SPIRITO SANTO, mostra la terra e il giudizio per
il peccato.
Questi luoghi, collettivamente
e individualmente, descrivono il SIGNORE GESÙ: il Capo della Chiesa-Corpo
sostenuta dallo Spirito Santo.
Tre
sono anche le componenti del credente in Y'SHUA ha'MASHIACH, nome Ebraico di
Cristo Gesù.
Il
luogo più santo rappresenta lo spirito, o parte dell'uomo cosciente in contatto
con Dio, è il santuario più intimo, il Santo dei Santi dello SPIRITO, dove DIO deposita
la Sua Legge. (Efesini 3:16)
Il
luogo sacro simboleggia l'anima, l'autocoscienza dell'uomo. Questa è l'anima o
la mente, il "luogo santo" dove le lampade accendono la comprensione,
dove il pane della Parola è per il nutrimento e l'incenso della lode per la
compagnia DIVINA.
La
Corte è significativa del corpo, di ciò che è cosciente del mondo nell'uomo; il
lato esterno del suo essere, ciò che è visto e riconosciuto da tutti come la
persona reale e dove è purificato, vestito e consacrato per il servizio, usato
metaforicamente del corpo come tabernacolo dell'anima.. (2 Corinzi 5:1-4 )
Pietro
parla del suo corpo come "il suo tabernacolo" (2 Pietro 1: 13-14).
Il
credente deve essere un vero Tabernacolo di “Testimone di Gesù”!.
Dobbiamo essere una
"testimonianza attiva" in questo mondo, al SIGNORE Y'SHUA, se vogliamo entrare in
"LA PROMESSA" che MESSIA ha dato a tutti coloro che avrebbero creduto
in LUI: "Riceverai potere quando lo SPIRITO SANTO verrà su di te e sarai
testimone di ME ". (Atti 1:8)
E, "quando
sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito
della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; e anche voi mi
renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. "
(Giovanni 15:26)
L’Onnipotente
Dio, il Creatore dei Cieli e della Terra vuole che noi vediamo e conosciamo la
SUA "firma trinitaria" in tutta la sua creazione; poiché tutte queste
cose sono state date affinché noi possiamo conoscere e credere.
Il primo verso della Bibbia mette subito in chiaro che lì si parla di TRINITà e non di Elohim non ben identificati.
Perché la Bibbia è autentica e ha la firma trinitaria di Dio!
“Genesi 1:1 L’inizio della Thorà
(Pentateuco) è straordinario! La prima frase è composta da 7 elementi:
1. all’inizio
2. Dio
3. creò
4. (un articolo indefinito che non è
traducibile)
5. i cieli
6. e (con articolo indefinito)
7. la terra
Ci sono tre importanti nomi in questo primo
verso: Dio, cielo e terra. I valori numerici di questi tre nomi sono 86, 395,
296, rispettivamente. La somma di questi tre valori, manco a dirlo, è 777 (111
x 7).
Per
essere più precisi la frase in ebraico è composta di sette parole ciascuna
delle quali ha il suo valore numerico, risultante dalla somma del valore
numerico di ogni lettera:
-
תישארב 913 (400+10+300+1+200+2)
Nel principio
-
ארב 203 (1+200+2)
creò
-
םיהלא 86 (40+10+5+30+1)
Dio
-
תא 401 (400+1)
Articolo indefinito non traducibile
-
םימשה 395 (40+10+40+300+5)
i cieli
-
תאו 407 (400+1+6)
e
-
ץראה 296 (90+200+1+5)
la terra
Ripetendo
ed aggiungendo, possiamo dire che in questo breve versetto, il numero sette con
i suoi multipli ricorre in maniera stupefacente in decine di strane
combinazioni di cui riportiamo solo alcuni esempi:
–
Il numero delle parole di questo versetto è esattamente 7.
–
Vi sono tre importanti vocaboli in questo primo versetto: Dio, cieli, terra. I
valori numerici di questi tre vocaboli sono rispettivamente 86, 395, 296. La
loro somma è esattamente 777, cioè 111x7. E non si legge centoundici, ma UNO,
UNO, UNO!
–
Il numero delle lettere di queste tre parole (Dio, cieli, terra) è esattamente
14 (2x7).
–
Il numero delle lettere delle quattro restanti parole è sempre 14 (2x7).
–
Il numero totale delle lettere ebraiche in questa frase di sette parole è
dunque 28 (4x7).
–
Le prime tre di queste sette parole ebraiche contengono il soggetto e il
predicato della frase: “Nel principio Iddio creò”.
Il
numero delle lettere di queste tre parole ebraiche è esattamente 14 (2x7).
–
Le altre quattro parole contengono l’oggetto della frase: “i cieli e la terra”.
Il numero delle lettere di queste quattro parole ebraiche è anch’esso 14 (2x7).
–
Il valore numerico del verbo “creò” è 203 (29x7).
–
Il numero trovato sommando il valore numerico della prima e dell’ultima lettera
di tutte e sette le parole che compongono questo versetto è 1393 (199x7).
–
Il numero 1393 si divide nella seguente maniera:
a)
il numero che si ottiene sommando i valori numerici della prima e dell’ultima
lettera della prima e della settima parola è un multiplo di 7: 497 (71x7);
b)
il numero che si ottiene sommando i valori numerici della prima e dell’ultima
lettera delle cinque parole rimaste in mezzo è anch’esso un multiplo di 7: 896
(128x7).
–
L’ultima lettera della prima e dell’ultima parola (guardare a sinistra delle
due parole in oggetto) hanno un valore numerico totale di 490 (70x7).
–
La più breve parola è al centro. Il numero ottenuto sommando le lettere di
questa parola sommate con le lettere della parola alla sua sinistra è 7.
-
Il numero ottenuto sommando le lettere di questa parola sommate con le lettere
della parola alla sua destra è 7.” (da LA MATEMATICA DI DIO, Vertigo Editrice,
Roma)
Dio parla e crea con la Parola (in
greco Logos, in latino Verbum) e nessuna delle cose fatte, è stata fatta senza
la Parola e la Parola era ed è Gesù Cristo: “Nel principio era la Parola, la
Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni
cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose
fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.”
(Giovanni 1:1-4)
La Parola è creativa: questo ci insegna la Genesi!
Dio-Padre pensò e Dio-Figlio lo proclamò e Dio-Spirito Santo lo realizzò!
Come cristiani evangelici “nati di nuovo” dobbiamo appropriarci di questa grandissima realtà potente: se vuoi qualcosa, devi proclamarlo in preghiera a Gesù Cristo, il Dio Vivente!
“Cosa vuoi che io ti faccia?”
Dalla bocca del cieco, uscì la sua guarigione!
Quello che proclami è quello che otterrai!
Il cieco lasciò la mantella, tu lascia le tue convinzioni, e tue certezze, le tue paure: proclama la tua malattia e attendi con fiducia!
Non dobbiamo sbagliare gli ingredienti di questa divina ricetta: la preghiera va fatta solo ed esclusivamente a Gesù, l’Unica Parola, aggiungi un pizzico di fede, impasta il tutto con le tue parole e voilà!
Al forno dello Spirito Santo ecco sfornata la tua richiesta su un piatto d’argento, pronta da gustare!
Anche Ezechiele parlò alle ossa secche e quelle si rivestirono di muscoli, di pelle e di vita!
GIORNO 2 (Genesi 1:6-8)
Separazione tra acqua del cielo, terra e acqua sotto terra.
Creazione dell’atmosfera nel cielo umido, della terra asciutta e del sottosuolo umido.
Le acque stavano di sopra e di sotto.
Entrambe le acque si sarebbero riversate sulla Terra durante il diluvio: “L'anno seicentesimo della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s'aprirono.” (Genesi 7:11)
Si dovette trattare di una catastrofe inimmaginabile, non paragonabile a niente del giorno d’oggi. Non ci sono paragoni con nessun fenomeno conosciuto!
Prima del diluvio, a detta degli scienziati, l’acqua era ENERGIZZATA.
Ciò avrebbe permesso la crescita velocissima di piante ed animali.
Oggi l’acqua ENERGIZZATA è prodotta in laboratorio ed è altamente concentrata.
Piante che oggi sono alte fino ad un metro,
erano alte anche
Non milioni di anni dunque, ma qualche decina di anni, non di più.
Secondo gli scienziati creazionisti, fu questo il momento in cui Dio creò la crosta granitica, in strati di argilla per coprire uno strato di acqua “abissale”, cioè un vero e spesso strato sotterraneo di acqua per permettere alle piante di trovare sempre acqua di drenaggio e consentirne l’accrescimento esagerato.
“Poi Dio disse: "Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque. Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu. Dio chiamò la distesa "cielo". Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno”. (Genesi 1:6-8)
GIORNO 3 (Genesi 1:9-13)
Appaia la terra asciutta e tutti i vegetali.
Anche la Thorà conferma che esisteva una cosiddetta “Pangea”, cioè la terra tutta unita, senza continenti. Questi furono il prodotto di una divisione fatta da Dio al tempo di Peleg, come ne abbiamo già parlato al cap. 12.
La cosa bella fu poi la creazione della vegetazione, delle erbe con semi: ceci, fave, fagioli, lenticchie, ed ogni sorta di legume, in previsione della creazione degli utenti… animali ed uomini!
Che meraviglia poi la creazione di alberi da frutta, che offrono un cibo già pronto da mangiare. Infine la verdura: sembra di stare dal fruttivendolo, dove trovi mille colori e mille delizie.
I semi sono dei capolavori di creazione e di fantasia divina. Visti al microscopio sono tutti diversi e magnificamente complessi.
Dio ha creato tutto ciò.
L’evoluzione è completamente esclusa.
Nessuno può infatti pensare che le piante si siano messe a fare semi da sole, perché è escluso che abbiano avuto volontà o auto-determinazione…
Qualcuno ha creato piante e semi.
Dio non creato i semi da cui potessero nascere delle piante, ma il contrario: le piante sono state create, già belle e fatte!
“Poi Dio disse: "Le acque che son sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e apparisca l'asciutto". E così fu. E Dio chiamò l'asciutto "terra", e chiamò la raccolta delle acque "mari". E Dio vide che questo era buono. Poi Dio disse: "Produca la terra della vegetazione, dell'erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra". E così fu. E la terra produsse della verdura, dell'erbe che facevano seme secondo la loro specie, e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. E Dio vide che questo era buono. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il terzo giorno.” (Genesi 1:9-13)
GIORNO 4 (Genesi 1:14-19)
Creazione di stelle, Sole e Luna.
La Bibbia smentisce categoricamente la teoria evoluzionista del Big-bang.
Se Hawking avesse imparato a memoria la Bibbia, piuttosto che la tavola pitagorica, ci avrebbe risparmiato tante castronerie fantastiche!
Addirittura stelle, sole e luna, appaiono sulla scena della creazione DOPO CHE DIO HA GIÀ CREATO Terra, cielo e mare e tutti i vegetali!
In pratica Dio ha creato prima la TERRA e solo successivamente il CONTORNO!
Sole, Luna e stelle “servivano alla Terra, come “sfondo”!
Anche gli artisti, quando fanno dei ritratti, poi studiano ed “aggiungono” lo sfondo.
Leonardo da Vinci dipinse la Gioconda, ma avete visto lo sfondo? Un gran canyon, montagne norvegesi e un ponte di Piacenza!
Recentemente qualcuno ha ipotizzato che
l’intero universo che si vede dalla Terra sia un “ologramma”,
cioè un’immagine “irreale”, messa apposta per dare profondità alla realtà che
viviamo! Il paradigma olografico fu proposto nel 1982 dal fisico Alain Aspect.
(http://www.xmx.it/universoillusione.htm)
“«L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e
complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da
diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica
delle interazioni fondamentali», spiega Claudio Corianò, ricercatore
dell’INFN e professore di fisica teorica dell’Università del Salento, che ha
partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle
Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. «L’idea alla base della teoria
olografica dell’universo – prosegue Corianò – è che tutte le informazioni che
costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni – più il tempo – siano contenute
entro i confini di una realtà con una dimensione in meno».” (dal notiziario
ufficiale di astrofisica https://www.media.inaf.it/2017/01/30/luniverso-come-ologramma/)
L’idea è affascinante, ma irreale: Dio non fa ologrammi, ma
cose reali, così come Lui è reale! Il Sole non è un ologramma e neppure la
Luna.
Le astronavi intergalattiche hanno ampiamente dimostrato la
reale esistenza di stelle, pianeti e satelliti!
Possiamo fantasticarci sopra, ma la realtà è la realtà!
Usciamo dalle favole!
Una cosa molto importante, anzi di capitale importanza è che in questi versetti del primo capitolo della Genesi, Sole e Luna non vengono nominati!
Ciò sta ad indicare che non si trattava di DIVINITÀ, come credevano tutti i popoli idolatri della zona medio-orientale, ma di semplici “oggetti” che servivano al solo scopo di illuminare rispettivamente il giorno e la notte.
Tali luminari erano “al servizio” dell’umanità sulla Terra, e non entità da essere servite, come dei!
Ancora oggi ci sono gli adoratori di Sole e Luna, rispettivamente con la frangia religiosa cattolica degli ILLUMINATI e con la religione della “mezzaluna” islamica!
A titolo informativo, gli illuminati, superiori ai massoni, si stanno costruendo la loro capitale ad Astana in Kazakistan, con tanto di piramide, costruita per dare “la luce” man mano che si sale!
(https://www.informazioneconsapevole.com/2014/09/il-mistero-di-astana-la-capitale-degli.html)
La lotta degli idolatri contro i creazionisti biblici è antica come il mondo, tanto che c’è da supporre che “Astana” sia l’anagramma di “Satana”!
“Poi Dio disse: "Vi siano delle LUCI nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra". E così fu. Dio fece le DUE grandi luci: la luce maggiore per presiedere al giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure LE STELLE. Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra, per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono. Fu sera, poi fu mattina: quarto giorno.” (Genesi 1:14-19)
GIORNO 5 (Genesi 1:20-23)
ANIMALI MARINI ED AEREI
Dio continuò a parlare, perché la Parola è creativa.
Dio parlò all’interno della Trinità ed anche a pesci e ad uccelli!
Il
mare si riempì di grandi animali acquatici, balenottere azzurre, balene, squali,
orche, calamari giganti, capodogli e tutti quegli animali che gli antichi
definivano “mostri”.
Un
gran pesce, e non una balena che è un mammifero, inghiottì Giona e lo vomitò
vivo il terzo giorno: “Il SIGNORE fece venire un gran pesce per inghiottire
Giona: Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del
pesce Giona pregò il SIGNORE… E il SIGNORE diede ordine al pesce, e il pesce
vomitò Giona sulla terraferma.” (Giona 2:1-11)
L’importanza
del gran pesce che inghiottì Giona è immensa: “E affollandosi intorno a lui le
turbe, egli (Gesù) prese a dire: Questa generazione è una generazione malvagia;
essa chiede un segno; e segno alcuno non le sarà dato, salvo il segno di Giona.
Poiché come Giona fu un segno per i Niniviti, così anche il Figliuol dell'uomo
sarà per questa generazione.” (Luca 11:29-30)
Gesù
Cristo Vivente è il segno per credere in Dio. Lui stette tre giorni nell’Ades e
poi risuscitò il terzo giorno. Vuoi una prova? Prega Gesù di dartela, come l’ha
data a miliardi di persone prima di te. L’estasi e la visione di Gesù Vivente
non è una favola, ma è la realtà di tutto l’Evangelo!
Gli
evoluzionisti ci presentano il loro “albero genealogico”, dai batteri, ai
funghi, alle alghe, alle piante, ed infine agli animali.
Tutto
falso, stando alla Bibbia: Dio creò tutto ciò che c’è nel mare,
contemporaneamente!
Di
certo non avrebbero potuto vivere le balene, se non ci fosse stato pure il loro
cibo: il plancton!
Qualcuno
potrebbe anche fantasticare ed asserire che il plancton si è evoluto fino a diventare
balena! In pratica è spuntato dal brodo primordiale il plancton e poi chi se lo
mangia! Per gli scienziati atei, tutto è possibile, pur di non fare riferimento
ad un Dio Creatore!
Il
plancton, dal greco “vagabondo”, è costituito da un’infinita varietà di
microrganismi galleggianti e fluttuanti in balia delle correnti oceaniche e
marine.
Similmente
per gli uccelli, che si dovevano nutrire di moscerini, zanzare, mosconi,
libellule ecc. tutti insetti compresi nella micro-fauna degli esseri volanti.
Per
i vermi e gli insetti terrestri, dobbiamo aspettare il sesto giorno.
Dio benedisse la vita animale, mentre nel terzo giorno aveva dichiarato “buona”, la vita vegetale.
Dio
è Vita (Giovanni 14:6), benedice la vita e dà la vita eterna! (Giovanni 10:28)
“Poi Dio disse: "Producano le acque in
abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia
distesa del cielo".
Dio
creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e
che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile
secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono.
Dio li benedisse dicendo: "Crescete, moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, e si moltiplichino gli uccelli sulla terra". Fu sera, poi fu mattina: quinto giorno.” (Genesi 1:20-23)
GIORNO 6 (Genesi 1:24-31)
ANIMALI TERRESTRI E L’UOMO “MASCHIO E FEMMINA”
Il plurale fa riferimento alla Trinità, al Padre , al Figlio e allo Spirito Santo. Di sicuro non è un “plurale maiestatis”, come qualcuno ha insinuato, perché Dio non ha bisogno di incensarsi da solo, né di fare riferimento ad un ipotetico apparato dirigenziale o di supremazia su alcunché!
Dio Padre parlò al Figlio, già presente ad eterno.
L’incarnazione tramite una “donna”, non toglie nulla alla sua eternità.
Lo stesso Gesù lo chiarisce nell’Evangelo di Giovanni 17:5; “Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse.”
Mai e poi mai potremmo pensare di vedere in Maria la “madre di Dio”, poiché lei è stata solo un mezzo per dare a Gesù la sua incarnazione umana. Del resto lo stesso Gesù, non ha mai chiamato sua madre come “madre”, ma sempre “donna”!
Il sesto giorno vide DUE creazioni separate: tutti gli animali terrestri e poi uomini e donne.
Quindi non è vero che gli animali derivano da rettili ed anfibi o che gli uomini da scimmie puzzolenti e beffarde.
Dio fece gli animali selvatici della terra, secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie, e tutti i rettili della terra, secondo le loro specie.
Non c’è mai stato il salto di specie, ipotizzato e mai dimostrato dagli evoluzionisti, e mai ci sarà!
All’interno di una specie ci potranno essere incroci e selezioni, ma tra specie diverse non è mai stato possibile creare o generare alcunché!
Addirittura anche all’interno di una specie non sempre è possibile avere incroci duraturi.
Ogni incrocio fra cavallo ed asina o cavalla ed asino dà luogo rispettivamente a bardotti e muli, che però sono “sterili” e non hanno capacità generazionale!
Creazione di uomini e donne.
Dio parla tre volte: il progetto, il compito, i doni.
Il progetto-uomo è quello di creare un prototipo che abbia tutte le caratteristiche di Dio, pur non avendo alcun potere di “concorrenza”. L’uomo vede come Dio, si muove autonomamente come Dio, sente e parla e gusta e pensa: insomma è la Sua immagine in piccolo!
Il Bereshit Rabbà spiega che questa prima creazione dell’uomo (dopo creò Adamo!) e della donna rientra nella creazione di tutti gli animali, uomini e donne compresi.
Questa prima umanità fu poi quella cui andò incontro Caino, dopo aver ucciso il suo caro fratellino amato da Dio!
“Poi Dio disse: "Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie". E così fu. E Dio fece gli animali selvatici della terra, secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie, e tutti i rettili della terra, secondo le loro specie. E Dio vide che questo era buono.” (Genesi 1:24-25)
“Poi
Dio disse: "FACCIAMO l'uomo a NOSTRA immagine e a NOSTRA somiglianza, ed
abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su
tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". E Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a
immagine di Dio; li creò maschio e femmina. E Dio li benedisse.
E Dio
disse loro: "Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela
soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni
animale che si muove sulla terra".
E Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, ed ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. E ad ogni animale della terra e ad ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento". E così fu. “E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il sesto giorno.” (1:26-31)
A conclusione di questo giorno, Dio loda Sé stesso, dicendo dell’opera creativa degli animali terresti “buono!”, in pratica, “Bravo!”, ma a conclusione della creazione di uomini e donne: “Molto buono!”, in pratica, “Bravissimo!”
Il compito di questa PRIMA UMANITÀ sarà diverso da quello di Adamo ed Eva: a loro Dio regalò un Eden da custodire!
A loro invece Dio dà il compito di “crescere e moltiplicarsi e riempire la terra, e rendersela soggetta”. Stop
Sarebbe stato un compito da “pionieri” in una terra abbondante.
Dio dà a questi primi uomini e agli animali il cibo costituito solo da erbe, frutti, semi e radici. Nessun animale mangiava altro animale ed anche gli animali mangiavano erbe, frutti, semi e radici.
Insomma tutti vegani e vegetariani!
Due parole sull’EDEN.
Come per il diluvio, anche l’Eden è un racconto comune a molte civiltà del mondo antico.
In tali civiltà l'Eden, è identificato come un'epoca di felicità e di perfezione che fu all'inizio della storia dell'uomo.
La Bibbia non parla di un’età aurea, ma di un luogo in cui l'uomo era innocente, viveva felice e in pace in stretta comunione con Dio ed era libero da malattie e morte.
Eden é
il nome con cui nella Bibbia (nell'Antico Testamento) è chiamato il luogo in
cui é vissuto il primo uomo. Il termine ebraico Eden vuol dire "delizia".
Secondo la mitologia greca,
questa leggendaria età dell'oro fu perduta. Epitemeo prese in moglie la bella
Pandora, datagli in dono da Zues, dio dell'Olimpo. Un giorno Pandora scoperchiò
la sua anfora, e d'un tratto ne uscirono guai, calamità e mali da cui l'umanità
non si sarebbe mai più liberata.
In “Le
opere e i giorni”, l'antico poeta greco Esiodo parla delle "cinque età dell'uomo", la prima delle quali fu "l'eta' dell'oro", l'epoca in
cui l'uomo godeva completa felicità:
"Gli uomini vivevano come dèi,
avendo il cuore tranquillo, libero da fatiche e da sventure; né incombeva la
miseranda vecchiaia, ma sempre, fiorenti di forza nelle mani e nei piedi, si
rallegravano nei conviti, lungi da tutti i malanni".
Dopo l’età dell’oro, Esiodo
parla di età d’argento (l’epoca dei semi-dei), di età del rame (l’uomo faber),
del bronzo (l’uomo violento) e del ferro (l’uomo guerriero)
Altri racconti leggendari simili che ci narrano un'epoca di perfezione e felicità all'inizio della storia umana si possono trovare nella religione di molti popoli, quali egiziani, tibetani, peruviani, messicani ed altri.
In Egitto il Faraone era addirittura il figlio di Dio, come Adamo ed Eva e si poteva sposare con una sorella, come fra i figli e le figlie di Adamo ed Eva.
In Persia infine abbiamo l' “Avesta”, il libro sacro dell'antico zoroastrismo persiano, dove troviamo un certo Yima, che fu il primo uomo mortale con cui conversò il Creatore Ahura Mazda.
Devi "nutrire,
governare e sorvegliare il mio mondo", fu il comando che il Creatore
gli diede, e per fare ciò avrebbe dovuto costruire "una Vara", una dimora nelle viscere della terra per tutte
le creature viventi. In essa "non
c'erano né prepotenza né grettezza, né stupidità né violenza, né povertà né
inganno, né gracilità né deformità, né denti enormi né corpi smisurati.
Gli abitanti non subivano nessuna contaminazione da parte dellospirito
malvagio. Dimoravano tra alberi fragranti e pilastri d'oro,i più grandi, i
migliori e i più belli della terra; in quanto a loro
erano una razza alta e bella".
Gesù Cristo assicura che credendo in Lui, si può vedere e entrare nel Suo Regno, dove esistono tutte le caratteristiche fisiche e spirituali dell’Eden. (Giovanni 3:2-5)
Col peccato di Adamo ed Eva successe il finimondo!
Il peccato entrò nel mondo e con esso la morte!
Animali che si mangiano fra di loro ed Adamo ed Eva che diventano cacciatori per farsi altri vestiti di pelle, come quello che Dio aveva dato loro al posto delle foglie di fico!
Con Adamo ed Eva, la natura gemerà e travaglierà, e noi con essa, fino al ritorno del nuovo ed ultimo Adamo, Gesù Cristo: “Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo.” (Romani 8:22-23)
In questa prima creazione, tutto era in equilibrio e un giorno ritornerà in equilibrio, quando il lupo pascerà con l’agnello ed entrambi mangeranno erba, le spade saranno trasformate in vomeri e il neonato metterà le mani nella tana dell’aspide e non ne sarà morso! (Isaia 2:4)
Questo è quanto il primo capitolo della Bibbia ci informa e ci spiega.
Il secondo capitolo chiude il quadro dicendo: “Così furono compiti i cieli e la terra e tutto l'ESERCITO loro.” (Genesi 2:1)
Non si trattava però di esercito (come da traduzione), ma di schiera, come di qualcosa di ordinato, anche se il termine inglese parla di OSPITI (in inglese, host).
Noi siamo “ospiti”: è un bell’esempio di come dovremmo sentirci noi uomini ospiti in casa d’altri: massimo rispetto verso una creazione che non ci appartiene, ma che dobbiamo “custodire” per servircene degnamente!
Questo è il primo discorso ecologico della storia!
Cap. 34 IL
RIPOSO DEL SETTIMO GIORNO
Dio riposa. (Genesi 2:1-3)
Ciò non sta a indicare in alcun modo che Egli fosse stanco a causa dei Suoi sforzi creativi, bensì denota che la creazione è completa.
Inoltre, Dio stabilisce un modello che comprende un giorno di riposo su sette. Osservare questo giorno di riposo sarà infine un tratto distintivo del popolo scelto di Dio (Esodo 20:8-11).
In ebraico la parola “riposo” si dice “noè”! Noé vuol dire “riposo”.
Il giorno del riposo diventerà una “legge” nei dieci comandamenti dati a Mosè.
è importante sottolineare che non si tratta del giorno del “sabato”, ma del settimo giorno: infatti sabato viene dall’ebraico “shabat”, che vuol dire “smettere”, indicando il giorno della cessazione del lavoro.
Dio non cessa di lavorare, ci mancherebbe altro, ma si riposa.
Ciò è importante per quanto un giorno dirà e farà Gesù Cristo circa questo settimo giorno.
Questa è la spiegazione che troviamo in Esodo 23:12 “Per sei giorni farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno ti riposerai, affinché il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi, e il figliolo della tua serva e il forestiero possano riprender fiato.”
Il lavoro creativo di Dio finì con la sua soddisfazione di un lavoro da Lui stesso giudicato “molto buono!”
Fin qua la Genesi!
Nel corso della storia del popolo ebraico e del suo Messia, il riposo diventerà simbolo dell’entrata nell’Arca di Noè, legge severa con condanna a morte dei trasgressori, entrata in Canaan, scontro feroce sul suo significato, momento di libertà, legge della Grazia ed infine giorno di resurrezione. In pratica il riposo viene proposto fin da subito, con la creazione di tutte le cose, per portare poi l’umanità a Cristo, nel capire il Suo ruolo di Messia e della Sua Grazia!
PRIMO SIGNIFICATO.
In ebraico la parola riposo si dice “noè” e Noé vuol dire “riposo”.
Quando Dio ha creato il riposo, ha inteso creare un tempo ed un luogo, in cui l’uomo poteva stare tranquillo e soprattutto al sicuro fra le Sue braccia, sotto insomma la Sua protezione.
Non è che un giorno di sospensione delle attività avrebbe mai potuto costituire una perdita di sicurezza o un azzeramento del lavoro fatto.
Durante il riposo di Dio, l’uomo avrebbe potuto riprendere le energie, meditare sul lavoro già svolto e lodare la magnificenza e la perfezione di ogni cosa fatta.
Di lì a poco in uomo di nome proprio Noè, costruì il “riposo di Dio!”
Tutto il mondo vide lo sfascio, ma non dentro l’arca, dove la protezione di Dio fu totale e permise la sopravvivenza a tutti quelli che stavano dentro.
Vogliamo entrare nell’arca di Noé e salvarci dal diluvio su questo mondo corrotto e malvagio?
Entrare nell’arca di Noé, significa chiudere col mondo ed essere custoditi da Dio dentro un guscio che non comunica più con l’esterno.
L’unica preoccupazione è quella di… dar da mangiare agli animali, che per giunta sono talmente consapevoli di stare nelle mani di Dio da essere pure collaborativi!
L’Arca rappresenta sicuramente la salvezza, ma anche il guscio dell’Amore di Dio: ecco allora il senso del riposo ebraico. Stefano fece il suo ultimo discorso parlando del riposo, quel riposo che significa stare sotto la guida dello Spirito Santo.
Chi non ci entra, è disubbidiente allo Spirito Santo! Brutto affare, anzi pessimo!
SECONDO SIGNIFICATO.
Il riposo di Dio viene stabilito come “tempo santo”, dedicato a Dio ed obbligatorio per tutti: “il settimo è giorno di riposo, sacro all'Eterno, ch'è l'Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né la tua figliuola, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero ch'è dentro alle tue porte” (Esodo 20:10)
Era una legge severa con condannava a morte dei trasgressori: “Si lavorerà sei giorni; ma il settimo giorno è un sabato di solenne riposo, sacro all'Eterno; chiunque farà qualche lavoro nel giorno del sabato dovrà esser messo a morte.” (Esodo 31:15)
Perché tanta severità? Perché doveva essere una legge perpetua che doveva portare a Cristo, il Signore del Sabato!
Ci sono infatti leggi “perpetue”, che Dio ha stabilito nella Bibbia e che sono poi state reinquadrate alla luce del Figlio di Dio, Gesù Cristo, il Messia degli Ebrei.
Facciamo qualche esempio.
L’arcobaleno è un “patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente” (Genesi 9:16), ma sul Trono di Gesù Cristo c’è l’arcobaleno verde! (Apocalisse 4:3)
La terra di Canaan è data ad Abramo e alla sua progenie, in perpetuo, (Genesi 13:15 e 17:8 e 48:4), ma al cristiano nato di nuovo tocca il mondo intero! (1 Corinzi 3:22)
Abramo divenne Abrahamo cioè “moltitudine di nazioni” per patto perpetuo (Genesi 17:6), e Gesù Cristo è la risposta di Dio ad Abrahamo: in Lui la promessa è pienamente realizzata!
La circoncisione fu stabilita come patto perpetuo, di generazione in generazione. (Genesi 17:13), ma Gesù Cristo ne volle una “nel cuore”! (Romani 2:29)
Il Nome di Dio è in perpetuo “l’Iddio d'Abrahamo, Isacco e Giacobbe per tutte le generazioni.” (Esodo 3:15), e Gesù Cristo è il Suo Nome! (Matteo 17:2; Romani 2:24)
La festa degli azzimi è un’istituzione perpetua. (Esodo 12:14,17,24), ma Cristo volle gli azzimi di verità, senza i cinque lieviti di Erode, dei farisei, dei sadducei, della malizia e della malvagità. (1 Corinzi 5:8; Matteo 16:11 e Marco 8:15)
JHWH regnerà
per sempre, in perpetuo. (Esodo 15:18) e sulla croce Jeshua (Gesù), Hanozri (il nazareno), Wumelech (e re), Hajeudim (dei Giudei),
muore e risorge per sedersi sul Trono di Dio. (Giovanni 19:19)
La menorah (figura dello Spirito Santo) dovrà essere accesa dalla sera al mattino nella tenda di convegno come regola perpetua (Esodo 27:21) (di giorno c’è il sole) e adesso c’è lo Spirito Santo, il Paràclito, che illumina tutti coloro che credono in Gesù Cristo. (Donato Trovarelli, “Spirito Santo Paràclito”, Booksprint Edizioni, 2018)
I vestiti di Aaronne sono regola perpetua (Esodo 28:43), ma Gesù dà ai cristiani il suo vestito. (Romani 13:14)
Il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata: vale a dire, ciò che del montone della consacrazione sarà stato agitato ed elevato, apparterrà ad Aaronne e ai suoi figliuoli, per legge perpetua (Esodo 29:28)
Le 613 regole sono legge perpetua (Numeri cap.18, 28, 29) e il Messia le adempie tutte per noi e noi in Lui! (Atti 12:33)
Il sacerdozio di Aaronne è legge perpetua (Esodo 29:9), ma quello di Melchisedek va oltre! (Ebrei 7: 1-17)
Ecco dunque la severità della legge: nessuno deve “snobbare” Gesù Cristo: pena, la morte eterna! (Giovanni 3:18)
TERZO SIGNIFICATO.
Il riposo di Dio significherà per gli Ebrei, prigionieri in Egitto, l’entrata in Canaan, preceduta dall’Arca dell’Alleanza, figure del Messia!
Esattamente ciò che saranno i credenti “nati di nuovo spiritualmente”, usciti dalla schiavitù del peccato.
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione". Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono? Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall'Egitto, sotto la guida di Mosè? Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant'anni? Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? A chi giurò che NON SAREBBERO ENTRATI NEL SUO RIPOSO, se non a quelli che furono disubbidienti? Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.” (Ebrei 3:15-19)
Il riposo di Dio era l’entrata nella Terra Promessa: Canaan! Alleluia!
Vogliamo tenerci i nostri pesi ed essere travagliati ed aggravati, oppure entrare nel Paese dove scorre il latte e il miele?
“Stiamo dunque attenti: la promessa DI ENTRARE NEL SUO RIPOSO è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso.” (Ebrei 4:1)
Anche in questo passo si parla di riposo, e il termine greco è “katapàusis” che vuol dire “riposo, quiete, tranquillità”, ma c’è la preposizione katà, che vuol dire “giù, a fondo, completamente”.
Il verbo “katapàuo” vuol dire “faccio cessare, depongo giù”: sembra quasi di vedere noi che deponiamo i nostri pesi definitivamente ai piedi della croce, per non riprenderceli più.
Vogliamo questo veramente? Vogliamo liberarci dei nostri pesi?
Ebbene, facciamolo, ma senza ripensamenti, senza fare finta di poggiarli… per poi riprenderceli!
Credere a metà, significa anche questo: far finta di depositarli, per poi riprenderceli quando ce ne andiamo…
Entrare nel riposo di Dio, significa che non c’è più niente da preoccuparsi, da fare, da creare, da costruire, ma c’è solo da godere della creazione, nel Nome di Gesù Cristo!
“Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati” dice Gesù che vi metterà in condizione di vedere quanto è grande il Suo Amore per voi, mettendo il mondo ai vostri piedi.
Gesù ti aspetta: inginocchiati e chiedi di entrare nel suo riposo e vedrai che la pace di Gesù scenderà su di te, come un dolce mantello di protezione, di calore e di benessere!
Il sabato degli Ebrei è il giorno di sabato, ma il sabato dei cristiani è la liberazione da ogni problema, che consegniamo a Gesù.
Vogliamo santificare il sabato? Sia santificato il TUO NOME, quello del PADRE NOSTRO che sta nei cieli e di cui aspettiamo il Regno!
Preghiamo, ma non i giorni di sabato o di domenica, ma tutti i giorni.
Non si sta a Canaan in villeggiatura, a giorni fissi, ma tutti i giorni in pianta stabile.
I cristiani abitano a Canaan!
Se siamo entrati in Canaan veramente, non ci abitiamo il sabato, ma tutti i giorni!
QUARTO SIGNIFICATO
Scontro sul suo significato: passaggio dal riposo di Dio al riposo IN CRISTO.
Con il Messia arriva il sacerdozio messianico di Melkisedec.
Questo Melchisedec, “re di Salem, sacerdote dell'Iddio altissimo, andò incontro ad Abramo quand'egli tornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse, a cui Abramo diede anche la decima d'ogni cosa, il quale in prima, secondo la interpretazione del suo nome, è Re di giustizia, e poi anche Re di Salem, vale a dire Re di pace, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fin di vita, ma rassomigliato al FIGLIO DI DIO, questo Melchisedec rimane sacerdote in perpetuo.” (Ebrei 7:1)
Cambiato ordine sacerdotale, cambia necessariamente anche la legge sacerdotale: “Ora, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perché su quello è basata la legge data al popolo), che bisogno c'era ancora che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec e non scelto secondo l'ordine d'Aronne? Poiché, mutato il sacerdozio, avviene per necessità anche un mutamento di legge.” (Ebrei 7:11-12)
La Legge ha avuto il compito di evidenziare le trasgressioni.
Le trasgressioni “hanno avuto il compito” di evidenziare la disubbidienza.
Perciò “Dio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza, per far misericordia a tutti.” (Romani 11:32)
In Cristo, i credenti sono “giustificati” mediante la purificazione dei peccati lavati col Suo Sangue versato sulla croce, “perché con un'unica offerta egli ha PER SEMPRE resi perfetti quelli che son santificati.E anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza.” (Ebrei 10:7-15)
Credere in Gesù Cristo allora è essenziale e determinante per essere salvati per grazia e non per opere: Gesù ha adempiuto alla Legge per noi!
Come credenti in Cristo siamo nascosti in LUI. La vita nostra è nascosta con Cristo in Dio (Colossesi 3:3), come Giacobbe, per prendersi la benedizione, si nascose sotto le caratteristiche di Esaù, davanti ad Isacco!
Rebecca è
figura della Chiesa che istruisce Giacobbe, preparando con la predicazionem il
credente ad appropriarsi di una promessa, vestendo gli abiti di Gesù Cristo: “Ora
che la fede è venuta, noi non siamo più sotto pedagogo; perché siete tutti
figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Gesù. Poiché voi tutti che siete stati
battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.
Non c'è qui né Giudeo né
Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; poiché voi
tutti siete uno in Cristo Gesù.
E se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abramo; eredi, secondo la promessa.” (Galati 3:25-29)
Il Sabato era un segno, non la realtà, perché il riposo fisico del settimo giorno era ombra di quello in spirito: “Nessuno dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a noviluni o ai sabati; queste cose sono ombra di quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo”. (Colossesi 2:16-17)
Adesso è Cristo che dispone della Sua Chiesa, che è il Suo Corpo!
A Lui dobbiamo fare riferimento, sempre e ringraziarlo, perché Lui è il nostro riposo!
I Cristiani del tempo degli Apostoli non cambiarono il giorno del riposo, essi si sentivano ancora obbligati ad osservare la legge, tanto che volevano imporla anche ai gentili convertiti, ed osservavano ancora il riposo del Sabato.
Decisero poi di eleggere la Domenica come giorno di riunione, perché era IL GIORNO DELLA RESURREZIONE DI GESÙ, DETTO ANCHE IL GIORNO DEL SIGNORE, ma anche perché essendo il Sabato giorno di riposo ebraico, non potevano camminare più di quello che era permesso, per andare ai culti.
La liberazione dalla legge avvenne gradatamente.
DIO STABILIVA DI NUOVO UN GIORNO "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!".
“Egli determina di nuovo un
giorno "Oggi" dicendo nei Salmi, dopo lungo tempo, come s'è detto
dianzi: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!
Infatti, se Giosuè avesse dato
loro il riposo, Iddio non avrebbe di poi parlato d'un altro giorno.
Resta dunque un riposo di
sabato per il popolo di Dio; poiché chi entra nel riposo di Lui si riposa
anch'egli dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue.
Studiamoci dunque d'entrare in
quel riposo, onde nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza.
Perché la parola di Dio è
vivente ed efficace, e più affilata di qualunque spada a due tagli, e penetra
fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolle;
e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore.
E non v'è creatura alcuna che
sia occulta davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte dinanzi agli
occhi di Colui al quale abbiam da render ragione.
Avendo noi dunque un gran
Sommo Sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figliuol di Dio,
riteniamo fermamente la professione della nostra fede.
Perché non abbiamo un Sommo
Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne
abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno.” (Ebrei 4:7-16)
Il NUOVO RIPOSO è dunque quello nello Spirito Santo, che ci parla di Cristo e ci rigenera in Lui.
“Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi; state dunque saldi, e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù!” (Galati 5:1-6)
In Apocalisse 1:10 troviamo che la DOMENICA fu il GIORNO DEL SIGNORE.
L'apostolo Giovanni asserisce di aver avuto la visone nel giorno del Signore, quello della Sua Resurrezione! Sabato o Domenica? DOMENICA perché era il giorno consacrato al Signor Gesù, giorno della sua risurrezione.
Non si tratta della festa di Pasqua, ma della Domenica, “dies dominicalis” (da Dominus = Signore), che gradatamente nel secolo apostolico prese, presso ai cristiani, il posto del sabato giudaico, come giorno di riposo e di culto.
In Atti 20:7 vediamo in Troas i cristiani «radunati nel primo giorno della settimana “per rompere il pane”, e nella 1 Corinzi 16:2 Paolo consiglia ai Corinzi di metter da parte “ogni primo giorno della settimana” quel che potranno per i poveri di Gerusalemme.
Nel secondo secolo si legge nella DIDACHÈ 14:1-3: “Radunati nella Domenica del Signore, spezzate il pane e rendete grazie dopo aver confessato i vostri peccati, affinché il vostro sacrificio sia puro.”
QUINTO SIGNIFICATO
La libertà di Cristo diventa la libertà IN CRISTO.
Il sabato del
cristiano è sottoposto ai cristiani perché essi sono “sacerdoti” di Cristo: “Ovvero,
non avete voi letto nella legge che nei giorni di sabato, i sacerdoti nel
tempio violano il sabato e non ne son colpevoli? Or io vi dico che v'è qui
qualcosa di più grande del tempio.
E se sapeste che cosa significhi: Voglio misericordia e non sacrificio, voi non avreste condannato gl'innocenti; perché il Figliuol dell'uomo è SIGNORE DEL SABATO.” (Matteo 11:5-8)
Molti conoscono il famosissimo passo di Matteo 11:28-30 “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, E IO VI DARÒ RIPOSO”.
Come?
Noi portiamo dei pesi e siamo travagliati, preoccupati oltre misura per dei problemi che la vita quotidiana ci ha messo addosso. Gesù ci invita a portare tutti i pesi a Lui, a consegnarli a Lui e a depositarli ai suoi piedi. Semplice come bere un bicchiere d’acqua.
Ce li vogliamo tenere? Siamo troppo affezionati ai nostri problemi?
Vogliamo continuare a soffrire e a portare pesi troppo pesanti che ci danno angoscia?
Gesù ci dà la soluzione: “Venite a me! Non andate da altri o da altre. Venite a me” Io mi prendo i vostri pesi, ma vi chiedo in cambio di prendere i miei pesi.” Gesù ci propone di scambiare i pesi. Lui si prende il nostro peso e noi ci prendiamo il suo.
Ci conviene?
Prima di rifiutare, Gesù ci rassicura che il suo carico è leggero, molto più del nostro.
I suoi pesi sono i pesi di un Dio che può avere tutti i pesi del mondo, ma che pure ha tutte le soluzioni del mondo a tal punto … da non avere carichi impossibili da portare!
Il discorso è legato alla fede dei neonati: “In quel tempo Gesù prese a dire, Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate AI PICCOLI FANCIULLI (in greco NÉPIOI) . Sì, Padre, perché così t'è piaciuto. OGNI COSA MI È STATA DATA IN MANO DAL PADRE MIO.” (Matteo 11:25-27)
Chi è Lui?
Ecco il suo biglietto da visita: LUI È IL PADRONE DI TUTTO.
Gesù è affidabile e credibile, come una mamma per un bambino piccolo ed infatti Lui si rivolge a noi come a dei bambini.
In greco c’è il termine “népios”, che vuol dire bambino di tenera età, bambinello, infantile, inesperto e sciocco, credulone.
Se vogliamo essere savi ed intelligenti, risolviamo i nostri problemi da soli, se siamo capaci!
Se invece vogliamo ascoltare la voce di Dio, dobbiamo ubbidirgli come dei bambini?
Vogliamo provare? Non c’è posto per l’orgoglio, quando c’è il bisogno!
Lui ci mette sopra di noi IL SUO RIPOSO e noi su di Lui IL NOSTRO PESO.
SESTO SIGNIFICATO
La legge della Grazia: l’invito di Gesù di andare a Lui, non è più un invito:, ma un ordine!
Spiegò Stefano: “O gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre con lo Spirito Santo; come fecero i padri vostri, così fate anche voi…” (Atti 7:47-53)
Nella seconda lettera ai Tessalonicesi 1:5-8 troviamo scritto: “ Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite. POICHÉ È GIUSTO DA PARTE DI DIO RENDERE A QUELLI CHE VI AFFLIGGONO, AFFLIZIONE; E A VOI CHE SIETE AFFLITTI, RIPOSO (in greco ànesis) con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesú.”
La parola greca “ànesis” vuol dire distensione, rilassamento, allentamento di tutte le tensioni, paure, angosce e quant’altro.
Non è incoscienza o menefreghismo o superficialità, ma è qualcosa di completamente straordinario: Dio combatte per noi e ci dà la vittoria su tutto, sulla malattia, sul dolore, sulla povertà, sugli affanni e sui travagli!
Lui ci ha fatti “signori del sabato”!
I cristiani veri sono gli incoscienti di Dio, quelli che non si preoccupano mai e che lo lodano e lo ringraziano per ogni cosa, sia positiva che negativa!
Entrare nel riposo di Dio, significa che non c’è più niente da preoccuparsi, da fare, da creare, da costruire, ma c’è solo da godere della creazione: “TUTTO È VOSTRO; e voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio.” (1 Corinzi 3:16-23)
Gesù vi metterà in condizione di vedere quanto è grande il Suo Amore per voi, mettendo il mondo ai vostri piedi.
A questo punto è veramente da pazzi non approfittarne!
Gesù ti aspetta: inginocchiati e chiedi di entrare nel suo riposo e vedrai che la pace di Gesù scenderà su di te, come un dolce mantello di protezione, di calore e di benessere!
I tuoi pesi sono nelle mani di Gesù, in ottime mani!
Cap. 35
ADAMO, EVA E I LORO FIGLI
Adamo va difeso sia dagli
attacchi degli evoluzionisti, che lo negano, sia dai religiosi che lo
mitizzano!
Lui è stato un personaggio reale, come Seth, e tutti gli altri “patriarchi” fino a Noè, come tutte le altre generazioni fino ad Abramo, e come tutte le successive generazioni fono a Gesù Cristo.
Non ci sono né buchi e né nomi fittizi. perché, se ne manca uno, mancano tutti e la catena è spezzata.
Gesù è chiamato “l’ultimo Adamo. Non ci può essere un ultimo se non c’è un primo.
Se il primo non è reale, non è reale neanche l’ultimo!
Questo sarebbe la negazione totale del Messia degli Ebrei e questo sarebbe la negazione di tutto l’Evangelo, che crolla, come un castello di carte.
I creazionisti hanno fatto questo ed hanno tolto Adamo… per togliere Gesù Cristo!
La nuova nascita
spirituale del credente in Gesù Cristo è proprio quella di essere ri-generati,
cioè ri-creati, come se “nascessimo di nuovo”, fatti di una super-razza, quella
dei figli “adottivi” di Dio!
Non è poco!
Tutto questo è in ballo,
quando si nega l’ultimo Adamo, per affermare una discendenza scimmiesca!
Non si può essere
evoluzionisti e contemporaneamente credenti in Cristo!
Sarebbe come credere
in tutto e nel contrario di tutto!
Lo dice anche San
Paolo: “Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più
miserabili di tutti gli uomini! (1 Corinzi 15:19)
L’uomo “carnale” non
accetta di andare oltre il visibile, mentre l’uomo “spirituale” invece ha la
rivelazione di certezze che vanno oltre la semplice speranza!
A questo serve Adamo,
da cui discende tutta la razza umana fino a Cristo, dal Quale discende una nuova
razza divina.
Adamo è un
capostipite.
Cristo è un
capostipite.
Da Adamo e da Cristo
ci sono due razze che convivono, e che… si combattono come Caino ed Abele!
Queste due razze si
nutrono delle stesse sostanze dello stesso terreno, come il grano e la
zizzania!
Queste due razze
mangiano e bevono, come al tempo di Noè, una fuori dall’Arca ed una dentro!
Gli evoluzionisti non
credono che Gesù sia risorto!
“Ma ora Cristo è
risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.” (1 Corinzi 15:20)
I sadducei
materialisti, neo-evoluzionisti, hanno sempre negato l’aldilà dei farisei,
neo-creazionisti!
Il discorso è molto serio e profondo: “per
mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la
resurrezione dei morti!” (1 Corinzi 15:21)
Chi non crede in
Cristo, ma in altre divinità, che vanno dalle dee antropomorfe degli antichi,
alle dee madonnare dei moderni, fino alla dea “Madre Natura” degli
evoluzionisti, sono tutti veri discendenti dell’Adamo “carnale”: essi muoiono,
sono morti e moriranno come Adamo!
Chi crede in Cristo,
vive da vincitore della morte e vivrà in eterno con Cristo, come Cristo!
“Come tutti muoiono in
Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati.” (1 Corinzi 15:22)
L’apostolo Paolo
spiega molto bene questo concetto: se non ci fosse la vita eterna in Cristo,
potremmo vivere tranquillamente come dicevano gli antichi pagani:
“Carpe diem!” (vivi alla giornata!)
Ma non è così!
“Se i morti non risuscitano, mangiamo e
beviamo, perché domani morremo.” (1 Corinzi 15:32)
La scienza non dà indicazioni a riguardo e
brancola nel buio, cercando dati di fatto e prove dell’esistenza dell’anima.
Qualcuno è pure riuscita a pesarla: 21
grammi! (https://it.wikipedia.org/wiki/21_grammi)
Altri raccontano i viaggi dentro il tunnel di
luce!
Ecco allora un utile lettura chiarificatrice:
“Non v'ingannate: le cattive compagnie corrompono i buoni costumi (ogni
riferimento agli evoluzionisti, è veramente azzeccato). Svegliatevi a vita
di giustizia, e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico
a vostra vergogna.
Ma qualcuno dirà: come risuscitano i morti? E con qual corpo tornano
essi?
Insensato, quel che tu semini non è vivificato, se prima non muore; e
quanto a quel che tu semini, non semini il corpo che ha da nascere, ma un
granello ignudo, come capita, di frumento, o di qualche altro seme;e Dio gli dà
un corpo secondo che l'ha stabilito; e ad ogni seme, il proprio corpo.
Non ogni carne è la stessa carne; ma altra è la carne degli uomini,
altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei
pesci.
Ci sono anche dei corpi celesti
e dei corpi terrestri; ma altra è la gloria dei celesti, e altra quella dei
terrestri.
Altra è la gloria del sole, altra la gloria della luna, e altra la
gloria delle stelle; perché un astro è differente dall'altro in gloria.
Così pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato
corruttibile, e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile, e risuscita
glorioso; è seminato debole, e risuscita potente; è seminato corpo naturale, e
risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo
spirituale.
Così anche sta scritto: IL PRIMO UOMO, ADAMO, FU FATTO ANIMA VIVENTE;
L'ULTIMO ADAMO È SPIRITO VIVIFICANTE.
Però, ciò che è spirituale non vien prima; ma prima, ciò che è
naturale; poi vien ciò che è spirituale.
IL PRIMO UOMO, TRATTO DALLA TERRA, È TERRENO; IL SECONDO UOMO È DAL
CIELO.
Quale è il terreno, tali sono anche i terreni; e quale è il celeste,
tali saranno anche i celesti.
E come abbiamo portato l'immagine del terreno, così porteremo anche
l'immagine del celeste. (1
Corinzi 15:33-50)
Insomma siamo nati carnali come Adamo, ma
abbiamo la possibilità di diventare spirituali come Cristo.
Se non nasciamo di nuovo spiritualmente,
siamo nati come Adamo e moriremo come Adamo.
Se crediamo in Gesù, siamo nati col DNA di
Adamo, ma ad un certo punto abbiamo ricevuto il DNA di Cristo: siamo cambiati
“dentro”!
Adamo era come noi: acqua e fango!
Cristo è diverso: spirito incarnato!
I credenti in Cristo sono rigenerati dallo
Spirito Santo! “Se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del
peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di
colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato
Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del
suo Spirito che abita in voi… Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro
spirito che siamo figli di Dio.
Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di
Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche
glorificati con lui.” (Romani 8:10-17)
Questo discorso non lo troverete mai in un
libro che parla di evoluzionismo!
“Ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria
per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. Perciò, fratelli miei diletti, state
saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera del Signore, sapendo che la
vostra fatica non è vana nel Signore.” (1 Corinzi 15:48)
Se leggiamo bene Caino è un buon uomo, contadino e timorato di Dio, che vuole ringraziare per primo Dio e ha un buon senso religioso.
Quello che ha, lo dà volentieri.
Non ha molto, ha solo i frutti della terra, quelli strappati col sudore della fronte ad una terra avara e già maledetta a causa dei suoi genitori.
Lui non ha colpe in tal senso. (Genesi 3:17)
Caino conosce Dio ed ha un buon rapporto con Dio, tanto che Dio dialoga con lui.
Egli ha desiderio di avere comunione con Dio e di farlo felice, tutto sommato, esprimendogli tutta la sua riconoscenza e magari ricevere anche aiuto per i prossimi raccolti.
Il favore di Dio è assai importante per un contadino che fa dipendere tutto da come crescono le piante, seminate ed innaffiate dalle piogge che giungono al momento opportuno. Una grandinata, un giorno di freddo polare, un’eccessiva siccità, una pioggia al momento sbagliato e… addio al raccolto, a tutte le fatiche di mesi e mesi di attesa.
Caino sa che Dio va ringraziato e lodato, perché la sua vita dipende dall’Alto.
Abele invece alleva pecore e capre.
E’ un uomo rude e sanguinario che uccide per vivere, che munge pecore e capre, sottomettendole ai suoi bisogni di sopravvivenza.
Egli possiede la forza del pastore, pronto ad ammazzare il lupo assalitore, se non addirittura un branco di lupi affamati.
Abele sa che dipende dagli altri esseri viventi e li “pascola” perché gli servono per fare dei buoni arrosti, anche da offrire a genitori e fratello, per fare formaggi e latticini e per farsi dei bei vestiti di pelle e di lana.
La sua vita è la dura vita del pastore, pronto ad aiutare pecore e capre a partorire, ad allattare, a mungerle, ma anche pronto a non farsi troppi scrupoli, se ha bisogno di carne da cucinare o di pellicce per vestirsi.
Abele è uno che non ha grandi slanci spirituali nei confronti di Dio e decide di fare anche lui un’offerta a Dio sull’esempio del fratello Caino…
Fra i due fratelli, non c’è né contesa e né rivalità, ma solamente il bisogno di essere riconoscenti verso Qualcuno che dall’alto dei cieli è il datore di tutto.
Caino ringrazia per l’abbondanza dei frutti, Abele ringrazia per l’abbondanza dei suoi armenti.
Anche Abele è un uomo timorato di Dio.
Caino ed Abele sono due “religiosi”, due uomini che sanno che Dio esiste e che parla loro come ha parlato al loro padre ed alla loro mamma.
Chi mette i fratelli, uno contro l’altro è Dio, con la sua logica e la sua giustizia, i suoi gusti e le sue preferenze, i suoi piani e suoi disegni.
Il suo gradimento fa la differenza.
Dio vuole mettere alla prova entrambi e toglie il suo “riguardo” a Caino.
Non sappiamo come si sia espresso il favore di Dio verso l’offerta di Abele, forse il suo fumo salì dritto al cielo o forse Dio lo incendiò con un fuoco sceso dal cielo, come in seguito vedremo con l’offerta del profeta Elia (1 Re 18:38).
Di sicuro Abele fu investito dal favore di Dio, sentì il vento dello Spirito che gli fece probabilmente dire: “Il Signore mio Dio ha gradito ed io ne sono felice e benedetto”
A Caino non succede nulla di tutto ciò. Egli non vede nulla e non sente nulla, non dice nulla e non gioisce di nulla.
La sua offerta è quella di un poveraccio, con le mani su un altare completamente inutile.
A questo punto scatta in Caino la “gelosia spirituale”, la gelosia verso un Dio irriconoscente, che, per motivi a lui ignoti, non ha gradito i suoi sforzi di piacergli.
Agli occhi di Caino, DIO È COLPEVOLE e vuole punirlo.
Caino ce l’ha con Dio, come tutti i religiosi che servono religioni inutili e che sono religioni prive del gradimento di Dio.
Caino è un religioso della “new age”, è un prete che dice messa, è un bonzo buddista e un qualunque uomo che cerca il favore di Dio, con sforzi umani e convinto di essere giusto.
Caino è colui che si giudica degno da solo.
Caino pretende da Dio un comportamento che Dio non potrà mai avere, perché Dio ragiona in maniera diversa.
A Dio piace Abele?
E Caino l’accoppa, togliendolo a Dio!
La gelosia spirituale è questa.
Abele doveva forse anche essere più forte e prestante di Caino, ma evidentemente dev’essere stato preso alla sprovvista, a tradimento, alle spalle, in un momento in cui non se l’aspettava.
Abele non avrebbe mai pensato che … un fratello arrivasse a concepire un omicidio.
La verità è che Dio vide subito l’omicidio, nel momento in cui Caino odiò il fratello.
L’odio è omicidio.
La storia dell’umanità ha visto la gelosia spirituale delle religioni dei “Caini”, contro la religione degli “Abeli”. Cattolicesimo contro ebraismo e cristianesimo, madonnismo contro ebraismo e cristianesimo, islamismo contro ebraismo e cristianesimo, nazi-fascismo contro ebraismo e cristianesimo, ateismo e comunismo contro ebraismo e cristianesimo,
A costoro non importa nulla del fatto che il piano di Dio sarebbe stato quello di offrire “un Agnello” per i peccati del mondo.
Caino non si mette nell’ottica di Dio e non cerca spiegazioni, non cerca di capire come ragiona Dio.
Caino non esce mai dal suo modo di pensare. Non si chiede neppure il perché Abele sia stato preferito a lui.
Non è più questione di offerta, ma di persona.
Ecco allora
che Dio avverte Caino e gli dice: “Attento! Il peccato sta spiandoti alla
porta e i desideri di esso sono volti contro di te; ma tu lo devi dominare.”
Il peccato di gelosia spirituale è tremendo, perché è spirito omicida!
Caino è l’esempio di ciò che siamo noi, quando anche noi abbiamo la gelosia spirituale.
Ben lo poterono sperimentare Gesù Cristo, Stefano, Paolo, tanti altri, vittime dei Caini di turno.
Quando Gesù Cristo risvegliò Lazzaro e la cosa fu risaputa “i capi sacerdoti e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: Che facciamo? Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui… e da quel giorno deliberarono di farlo morire.” (Giovanni 11:47-53)
Anche Stefano, primo martire, fu ucciso dai Caini di turno, i quali, “udendo queste cose, fremevano di rabbia nei loro cuori e… si avventarono sopra lui; e cacciatolo fuor della città, si diedero a lapidarlo.” (Atti 7:54-58)
Anche l’apostolo Paolo fu oggetto di odio fratricida: “Or come i giudei cercavano d'ucciderlo…” (atti 21:31)
In conclusione nell’episodio della Genesi Dio non uccide Caino, perché egli è l’esempio che serve di ammaestramento per tutti quei religiosi che cercano il favore di Dio e non lo trovano e che invece di mettersi alla ricerca della giustizia di Dio, si fanno beffe di Dio e di tutti quelli che Lui ama.
A costoro, il
monito di Dio è sempre lo stesso: “Attento! Il peccato sta spiandoti alla
porta e i desideri di esso sono volti contro di te; ma tu lo devi dominare.”
Una considerazione sul segno che Dio fece su Caino. Suppongo che Dio, nella sua grande pietà e anticipando i tempi messianici, abbia messo su Caino proprio il sangue dell’agnello offerto da Abele, tanto per non sprecare quell’offerta!
Ma alla fine perché Abele fu preferito?
Per essere migliore di Caino?
Assolutamente no.
Abele ha avuto solo la sorte di offrire ciò che a Dio interessava veramente: un’offerta, figura di Cristo sulla croce!
Senza spargimento del Sangue Purificatore di Gesù Cristo non c’è remissione di peccato.
L’Evangelo di Giovanni ci spiega che Gesù Cristo è “l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1:29)
“Egli è stato condotto all'uccisione come una pecora; e come un agnello che è muto dinanzi a colui che lo tosa”. (Atti 8:32)
Tutto questo, Caino non lo seppe mai, ma noi adesso sappiamo che “Gesù è il mediatore del nuovo patto” proprio mediante il Suo Sangue, “il sangue dell'aspersione che parla meglio di quello d'Abele.” (Ebrei 12:24)
Questo è il testo biblico, da Genesi 4:1-8:
“Ora Adamo conobbe Eva sua
moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: "Ho acquistato un uomo,
dall’Eterno".
Poi partorì ancora Abele, suo
fratello. E Abele divenne pastore di greggi; mentre Caino divenne lavoratore
della terra.
Col passare del tempo, avvenne
che Caino fece un’offerta di frutti della terra all’Eterno;
Ora Abele offerse anch’egli
dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l’Eterno riguardò Abele e la
sua offerta, ma non guardò con favore Caino e la sua offerta.
Così Caino ne fu molto
irritato (sdegnato grandemente), e il suo viso ne fu abbattuto.
Allora l’Eterno disse a Caino: "Perché tu sei irritato (Diodati:: sdegnato) e perché il tuo volto è abbattuto?
Se fai bene non sarai tu
accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi
desideri (Diodati: di esso) sono volti contro di te; ma tu lo devi
dominare(Diodati: ne hai la signoria)".
E Caino parlò con suo fratello
Abele; quando furono nei campi, Caino si levò (Diodati: si avventò) contro suo
fratello Abele e lo uccise.”
Messaggio evangelistico dei creazionisti scientifici.
Caino è morto, ma gli sono sopravvissuti “i caini”!
Anche Abele è morto, ma gli sono sopravvissuti “i cristiani”!
Da allora ogni uomo ha una vita intera per diventare da “caino” a “cristiano”!
Nel deserto Mosè innalzò un serpente di rosso rame, per sanare all’istante tutti quelli morsi dai serpenti del peccato. Oggi la Bibbia ci presenta e innalza che il Messia ricoperto del rosso sangue su una croce innalzata sul Golgota: chi guarda a Gesù ed abbraccia la croce, pulisce i suoi peccati col Suo Sangue.
Fuor di metafora, chi crede in lui non è più giudicato. Non è cosa da poco!
Chi non crede nel Messia degli Ebrei è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
Motivazione della sentenza: “La luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.Perché chiunque fa cose malvagie, odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio". (tratto da Giovanni 3:14-21)
Chi vuole il sangue di Cristo come offerta per la purificazione dei propri peccati?
Chi vuole che lo Spirito Santo lo aiuti a dominarsi dalle passioni della carne e soprattutto dall’ira e dall’odio?
Ecco i tre momenti essenziali della SALVEZZA in Abele-Cristo: pentimento, richiesta di perdono e abbraccio col Salvatore.
1) Se non si è pentiti per il proprio stato di peccatore, per quanto grande possa essere il tuo peccato che ti opprime, ed anche se tu non ti ritieni più in grado di pentirti, sappi che sei entrato in un tunnel lungo e buio, ma la luce sta in fondo al tunnel
Se credi che non ci sia uscita, ti sbagli. La luce c’è e si chiama Gesù Cristo!
Molti sono disperati perché pensano che in fondo al tunnel non ci sia niente o che non ci sia uscita: si sbagliano di grosso.
Miliardi di persone possono testimoniare che Cristo è l’omega, il tuo approdo finale in fondo alla disperazione più nera.
Anche se hai perso ogni speranza, ricordati che l’ultima parola spetta a Dio. Non sei tu a decidere la fine, ma Lui. Lasciagli almeno una possibilità. Non ha rifiutato Caino, non condannerà neppure te. Lascia che Dio dica l’ultima parola, perché Egli è la Parola Vivente.
Abbandona il peccato, che ti ha portato lontano da Dio e decidi di mettertelo sotto i piedi, per sempre. Dio ti aiuterà a farlo e ti aiuterà a lottare per vincere su ciò che ti opprime.
Gesù lo ha promesso e dunque lo farà, se tu glielo permetterai.
Il pentimento è questo: è la richiesta di cancellare il peccato commesso, per non farlo mai più!
Che ne dici?
Il pentimento significa che tu devi guardare a te stesso e dire: “Ho sbagliato!”
Che ti costa dire questo!?
Nessuno è perfetto e Dio lo sa.
Se pensavi di esserlo, ti sei sbagliato, ma adesso è il momento di riconoscerlo a te stesso.
“Io ho sbagliato!” Il figliol prodigo si confessò dentro di sé, ed ottenne perdono da un Padre che lo aspettava da sempre.
Uno che colpisce il bersaglio di sé stesso è colui che è veramente pentito e che riconosce di volere una guarigione fisica, spirituale e psicologica.
Se sali questo gradino del pentimento, ti sei distaccato dal peccato, qualunque esso sia.
Sali adesso il successivo gradino, quello della richiesta del perdono da parte di Dio. Lui non ti ha ancora giudicato.
2) Non aver timore, Dio ha orecchie grandi come l’universo, e ti sentirà, anche se chiederai perdono con le parole più flebili del mondo, anche se la richiesta starà dentro la tua mente.
Pensa solamente che il perdono ti potrebbe essere dato solo se tu lo chiedi e dalla tua bocca usciranno le parole adatte.
Il perdono è una richiesta fatta per ottenere un dono: per-dono!
Anche il figliol prodigo si ricordò di avere un posto dove ottenere un minimo di pietà per il suo stato di indigenza morale e fisica. Tu sei ancora “vivo” spiritualmente. Non hai ancora fatto il peccato “a morte” che è commesso da chi non ha più niente da chiedere e che rifiuta totalmente ogni richiesta di grazia e di perdono.
Il faraone indurì il cuore e morì spiritualmente.
Tu non sei come il faraone; tu sei ancora vivo e desideroso di ricevere il perdono. Finche ascolti la Parola di Dio, finche stai ad ascoltare la voce di chi ti chiama e ti aspetta per aiutarti, sei “vivo spiritualmente”.
Non devi prepararti al meglio, chiedi perdono così come sei. Il figliol prodigo ci andò con la puzza di stallatico e con la bocca amara per le ghiande mangiate dalla fame e strappate alla voracità dei maiali che accudiva…
Che ci vuole a chiedere perdono?
“Ti chiedo perdono”: tre parole magiche che ti permetteranno di chiedere di essere toccato dalla Grazia di Gesù Cristo e di essere rigenerato dallo Spirito Santo come “nuova creatura vivente”.
3) Benvenuto davanti al Trono delal Grazia. Non hai nulla da dire o da fare. L’abbraccio con Dio che sta con le braccia aperte, pronto a richiuderle alle tue spalle.
Gesù Cristo è il “Grande Perdonatore”. Ci puoi andare mille volte e mille volte ti abbraccerà. Lui è fedele.
“Certa è questa parola: che se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se abbiamo costanza nella prova, con lui altresì regneremo; se lo rinnegheremo, anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.” (2 Timoteo 2:11-13)
Il figliol prodigo disse al
Padre: “Trattami come uno dei tuoi
servi”, ma la risposta fu: “Presto,
portate qua la veste più bella e rivestitelo, e mettetegli un anello al dito e
dei calzari ai piedi. Questo è mio figlio!”
Hai fatto tre passi di fede. Il premio è il Paradiso.
La salvezza appartiene all’Eterno.
L’Apocalisse dà una splendida visione di coloro che si sono pentiti ed hanno chiesto perdono: “ed ecco una gran folla che nessun uomo poteva noverare, di tutte le nazioni e tribù e popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di vesti bianche e con delle palme in mano. E gridavano con gran voce dicendo: La salvezza appartiene all'Iddio nostro il quale siede sul trono, ed all'Agnello.” (Apocalisse 7:9-10)
Non dare retta alle
false dottrine che allontanano da Gesù o che lo sostituiscono con una scimmia
darwiniana.
Tutti i cristiani sono
la grande folla “immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le
nazioni, tribú, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti
all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano.
E gridavano a gran voce, dicendo: "La
salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all'Agnello".
E
tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro
creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e
adorarono Dio, dicendo:
Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la
sapienza, il ringraziamento, l'onore, la potenza e la forza, nei secoli dei
secoli! Amen".
Poi
uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: "Chi sono queste
persone vestite di bianco e da dove sono venute?"
Io gli
risposi: "Signor mio, tu lo sai". Ed egli mi disse: "Sono quelli
che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le
hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello.
Perciò
sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e
colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro.
Non
avranno piú fame e non avranno piú sete, non li colpirà piú il sole né alcuna
arsura;
perché
l'Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle
acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi". (Apocalisse 7:9-17)
Il creazionismo scientifico porta alla Bibbia e alla salvezza in Cristo.
L’evoluzionismo falso e senza prove, porta alle tenebre e alla morte spirituale.
Se è troppo
esplicita e sommaria questa conclusione, l’apostolo Paolo la sintetizza meglio:
“Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno mutato la
gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo
corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la CREATURA al posto del CREATORE.” (Romani 1:22-25)
Cap. 38 AUTENTICITÀ DEL CREAZIONISMO BIBLICO
Il “creazionismo” si basa sull’autenticità della Bibbia.
Ebbene non solo la creazione narrata dalla Bibbia è autentica, ma tutto ciò che in Essa è scritto è autentico!
L’intera Bibbia, composta da 49 libri del Vecchio Testamento e da 27 libri del Nuovo Testamento, è veramente la Parola di Dio, perché il Creatore ha messo in Essa, una sorta di filigrana matematica di una complessità inaudita ed inimmaginabile che rende tale Libro, unico ed inimitabile!
Nessuno avrebbe mai potuto neppure immaginare che il Dio Creatore avesse potuto scrivere un Libro, mettendoci gocce di quella sapienza che ritroviamo in tutto ciò che Lui ha creato, il DNA, i numeri e i calcoli frattali, la geometria e gli algoritmi, l’infinità del pi greco, l’infinità dell’universo e tutta la sua complessità scoperta e ancora da scoprire.
Ogni parola scritta nella Bibbia sta al suo posto come tanti pezzi di un immenso e complessissimo mosaico di una perfezione assoluta.
Ogni parola è stata studiata e scelta da Dio, in ebraico per il Vecchio Testamento e in greco per il Nuovo Testamento, in modo da formare un sistema numerico che solo ultimamente, con l’aiuto dei computers è stato possibile trovare e studiare.
Con l’esame computerizzato del testo biblico, gli scienziati americani ed israeliani hanno “scoperto” nomi, avvenimenti, città, luoghi e ogni sorta di avvenimento storico dell’umanità, inventando un programma “a scansione multipla” del testo biblico.
Qualcuno nell’antichità aveva fatto la stessa cosa, senza il computer, ma basandosi solo con la mente umana e con una capacità mnemonica di eccezionale efficacia.
Un certo Nostradamus, senza aver mai detto come fece, ritrovò nella Bibbia, nomi ed avvenimenti futuri, persino di un “nuovo mondo” (America”) che l’ebreo Christoval Arnoldo de Yassy, alias Cristoforo Colombo, aveva appena scoperto!
Nostradamus morì nel 1566 ed era dotato di eccezionale memoria come in passato altri come lui ne avevano, quali Pico della Mirandola, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, William Shakespeare e recentemente Arturo Toscanini, ed altri affetti (o meglio dotati) di ipertimesia.
Gli scienziati moderni, oggi sono in grado di trovare, con il programma a scansione matematica multipla, non solo nomi ed avvenimenti, ma anche luoghi, date ed altri dettagli storici di incredibile precisione.
Uno per tutti, il crollo delle Torri Gemelle, dove nessun ebreo morì, perché la comunità ebraica di New York fu avvertita in tempo dall’Università di Gerusalemme, che il giorno undici settembre del 2001 esse sarebbero crollate!
Chi aprì la strada alla ricerca computerizzata moderna fu un certo scienziato matematico russo Ivan N. Panin (https://en.wikipedia.org/wiki/Ivan_Panin), il quale scoprì che la Bibbia aveva una perfezione numerica incredibile, secondo cui, ogni capitolo dell’intera Bibbia ha un numero di parole che è sempre un multiplo di sette!
“Quello che segue è un succinto esempio del genere di fenomeni matematici trovati dal dott. Panin in “ogni” capitolo della Bibbia. Qui si riporta solo una minima parte delle conclusioni del Panin, ai cui libri si rimanda doverosamente.
Ogni capitolo a caso dell’originale ebraico del Vecchio Testamento o dell’originale greco del Nuovo Testamento (Textus Receptus) contiene le seguenti straordinarie caratteristiche: se analizzando per esempio la “genealogia di Gesù Cristo” come riportata al cap. 1 del libro di Matteo, troviamo che:
– il numero delle parole del testo è sempre un multiplo di 7, perché 7 è il numero dello Spirito Santo;
– il numero complessivo delle lettere alfabetiche usate, compresi gli iota sottoscritti, è un multiplo di sette;
– il numero delle vocali è un multiplo di sette;
– il numero delle consonanti è un multiplo di sette;
– il numero dei sostantivi è divisibile per sette;
– il numero dei nomi maschili è divisibile per sette;
– il numero dei nomi femminili è divisibile per sette;
– il numero dei nomi propri è divisibile per sette;
– il numero delle parole che non sono sostantivi è divisibile per sette;
– il numero delle parole che iniziano con una vocale è divisibile per sette;
– il numero delle parole che iniziano con una consonante è divisibile per sette;
– il numero delle parole del testo che ricorrono più di una volta è ugualmente divisibile per sette;
– il numero delle parole che iniziano con le varie lettere dell’alfabeto che non si ripetono è divisibile per sette.
– Ci sono altri meccanismi matematici esposti in seguito e riguardano le singole parole usate…”(tratto da pag. 10 del mio libro “LA MATEMATICA DI DIO, Vertigo Edizioni, Roma, 2016)
Questo per dare un saggio della complessità della Parola di Dio, nelle lingue originali ebraico e greco, ed anche nella traduzione inglese della King James Version.
Il programma computerizzato “a scansione multipla”, consiste nel fatto di esaminare il testo biblico ebraico, inserito senza spazi fra le parole e contandole ad intervalli costanti per cercare parole, nomi e cognomi, avvenimenti, luoghi, date di nascita e di morte, ecc.
Tanto per fare un esempio è stato trovato il nome di Charles Darwin!
La cosa incredibile è dove è stato trovato!
“Tanto
per citare altre straordinarie scoperte, i nomi dei principali “evoluzionisti”,
che si sono susseguiti nei secoli (Charles Darwin, Jean Baptiste de Lamarck,
Georges Leclerc, ecc.) sono stati trovati in Geremia 14:14 dove sta scritto: “E l’Eterno mi disse: “Quei profeti
profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro
alcun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni
menzognere, divinazione, vanità, imposture del loro proprio cuore.”
Incredibilmente anche la notizia del “falso uomo del Nebraska”, l’anello mancante fra uomo e scimmia, creato nel 1922 da Henry Fairfield, che fece credere che un dente di maiale fosse in realtà un dente di un uomo preistorico, sta nel Pentateuco…
In tale Sacro Libro c’è anche il nome di Charles Dawson che nel 1912 aveva “creato” l’anello mancante, inserendo in un cranio di uomo, rubato in un cimitero inglese, una mandibola di orang-utang!” (pag. 126 del mio libro “LA MATEMATICA DI DIO, Vertigo Edizioni, Roma, 2016)
Dagli studi matematici effettuati dagli scienziati rabbini israeliani è risultato che oltre una certa data, non ci sono più avvenimenti che riguardano la storia dell’umanità.
Finora è stato possibile individuare personaggi, date ed eventi con il sesto criterio matematico computerizzato a scansione multipla, e si è potuti intervenire prima che le cose succedessero, per salvare il salvabile, ma si è incontrato un limite nella data ultima degli avvenimenti futuri.
I sei criteri livelli matematici all’interno della Bibbia hanno rivelato cose allucinanti e mancherebbe il settimo criterio, a meno che non si consideri il settimo livello, proprio il testo biblico sic et simpliciter.
Sarebbe come aver scoperto l’acqua calda o l’uovo sodo.
Secondo gli scienziati che studiano la Bibbia al computer, il sistema Terra, creato da Dio, sta andando verso il collasso e non sarà più in grado di sopravvivere.
La paura di quanti suppongono ed auspicano una soluzione catastrofica è in realtà l’intuizione che qualcosa non va e che non si intravedono soluzioni.
Il sistema segue la logica profetizzata.
Poteri occulti si stanno preparando alla catastrofe finale, ma rimarranno delusi, perché i loro sistemi di sopravvivenza non avranno alcuna efficacia secondo una logica umana.
Per fare un paragone, facciamo l’esempio dell’arca di Noè: i contemporanei dell’epoca videro un “pazzo” costruire una nave enorme, senza timone, su una collina, dove il mare non c’era.
La costruzione durò ben centoventi anni e nessuno si sarebbe mai aspettato che Dio in Persona un giorno avrebbe CHIUSO la porta a quanti speravano di entrare.
La loro speranza di entrare era ciò che aveva permesso a Noè di poter costruire in pace la sua arca in tutti quegli anni.
Non dimentichiamo però che nella simbologia messianica l’arca è figura di Cristo il Messia.
Oggi milioni di predicatori annunciano la salvezza nel Messia, Gesù Cristo!”
La salvezza è offerta a buon mercato ed “entrare” in Cristo è la vera realtà salvifica!
L’entrata nel Regno di Dio (l’Arca) è l’anticipazione di quanto avverrà, perché la “nuova nascita spirituale” proclamata dalla Bibbia del Nuovo Testamento, è l’unica certezza che lo Spirito Santo (la Colomba) dà ai credenti per la salvezza futura. (Donato Trovarelli, “Nuova Nascita Spirituale”, Vertigo Edizioni, Roma, 2017)
All’epoca l’acqua del diluvio fu lo strumento per mandate tutti gli abitanti della Terra nel soggiorno dei morti, tutti meno otto.
Nel futuro il fuoco avvolgerà la terra per squagliarla con tutta la sua effimera gloria di palazzi e monumenti.
Nessuno si potrà salvare se non avrà il ”segno di Giona”: Giona è in nome della “colomba” in ebraico.
L’apostolo Paolo avvertiva profeticamente che nessuno verrà salvato, se non attraverso “la pazzia della predicazione”!
Il ritorno di Gesù il Messia è la soluzione finale.
Il segno di Giona è la soluzione provvisoria.
La scienza cabalistica stavolta ha in mano la chiave che ancora non apre niente, perché non ci sono certezze utili per usarla.
Il ritorno di Cristo non è mai stato così vicino ed imminente.
Io stesso ne sono compiaciuto, perché so dove andrò e con Chi starò.
La data non è certa, come non è certo quello che sto dicendo, se non per coloro che sono entrati nella Via della salvezza.
La data della vita eterna comincia il giorno della conversione al Messia Gesù Cristo.
Io ormai sono “nonno” e so che la mia nipotina, vedrà il Signore!
Tutti i credenti saranno rapiti per andare incontro alla LUCE.
Per gli altri ci sarà la “caligine”, strano termine per indicare il luogo di “non-luce”
E’ terribile pensare a gente che cadrà in eterno nel fuoco inestinguibile e nelle tenebre più assolute e nell’eterna solitudine di chi cade in un pozzo senza fondo.
Costretti a vivere in eterno, per una condanna eterna, in un posto che gli scienziati ipotizzano come dei “buchi neri”. Un nucleo immenso attira tutto, luce compresa!
Le stelle emettono luce. La stella all’interno del buco nero ha un nucleo di un peso talmente impressionante, che attira la luce su sé stessa. Implode in eterno.
Tutto entra in tale “inferno eterno” e nulla esce.
Il futuro non appartiene né all’uomo e né alla sua miserevole scienza.
Dio non permetterà l’estinzione del genere umano ad opera di uomini, dotati di sistemi di distruzione potentissimi.
La distruzione della Terra è riservata a Dio e non è evitabile.
La creazione di una “nuova Terra”, con nuovi sistemi e nuove formule matematiche, daranno la forma cubica al “pianeta di luce” descritto nell’ultimo capitolo dell’Apocalisse.
Finora l’universo conosciuto scientificamente prevede solo pianeti sferici e sicuramente non cubici.
Tutto assume la forma sferica, anche la goccia d’acqua che cade.
Ciò che non è sferico ha la forza interna di diventarlo.
La Gerusalemme celeste descritta nell’Apocalisse ha la forma cubica.
Tutte le leggi dell’universo verranno rottamate!
Gesù Cristo sarà la Legge e in Lui tutto sarà bello, anzi bellissimo, anzi ancora felicissimo!
Il Suo splendore e il Suo Amore riempiranno ogni cuore ed ogni pensiero. Tutti si incontreranno nel Tutto.
Che magnificenza.
Incontrare Gesù nel cielo segnerà la fine del mondo attuale.
Questa è la previsione “in chiaro”, senza messaggi “criptati”: “Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta.Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede,” (2 Tessalonicesi 1:6-10)
Molti critici sostengono che il VECCHIO PATTO e il NUOVO PATTO siano incoerenti: il VECCHIO PATTO si riempie di dure condanne per i peccati umani e per gli avvertimenti del prossimo Giudizio DIVINO, mentre il NUOVO PATTO enfatizza la Grazia e l'Amore per il Dio Vivente Gesù Cristo.
Tuttavia, il VECCHIO PATTO contiene indiscutibilmente numerose testimonianze di amore, misericordia e amorevolezza del nostro MAGNIFICO CREATORE DIO: “Il SIGNORE è pietoso e clemente, lento all'ira e ricco di bontà.” (Salmo 103:8)
Allo stesso modo, gli avvertimenti e le profezie più sorprendenti e terribili del giudizio a venire si trovano nel NUOVO PATTO: “Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio? E se il giusto è salvato a stento, dove finiranno l'empio e il peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, affidino le anime loro al fedele Creatore, facendo il bene.” (I Pietro 4:17-19)
Ci sarà un'eterna separazione fra tutti coloro ritenuti “giusti” da Gesù il Giudice divino e gli altri non ritenuti “degni”. (Matteo 25:41-46)
Dio è gentile e pieno di misericordia, e garantisce un perdono eterno, per la Grazia della sua offerta su una croce di duemila anni fa, ma garantisce anche (e ci possiamo credere!) un giudizio inequivocabile e ineludibile di condanna per tutti coloro che hanno rifiutano il FIGLIO DI DIO”
La Bibbia è stata scritta proprio per questo motivo: per avvertire chi vuole essere avvertito e non permettere che il fuoco eterno sia la sua fine!
Finché le braccia dell’AMOREVOLE SALVATORE sono ancora APERTE su una croce, anche adesso è opportuno prendere coscienza ed andare a LUI senza timore o falsi sensi colpa e soprattutto senza dare ascolto ai messaggeri di morte, che sono i predicatori di religioni “non salvifiche”, di favole evoluzionistiche, di atei avidi di guadagni e di spacciatori di dottrine false fondate su false regine del cielo o su astri luminosi delle dodici costellazioni!
Cap. 39 LA COMUNITÀ SCIENTIFICA
Due parole doverose sul mito della cosiddetta “comunità scientifica”.
Nulla di più falso di questo mito!
La
cosiddetta comunità scientifica infatti è solo un concetto astratto, molto
gradito agli evoluzionisti, ma che non è garante di alcuna verità scientifica.
Si
tratta infatti, con prove e migliaia di esempi, di opinioni di comodo frutto di
scelte economiche, capitaliste,
industriali, produttivistiche, politiche e militari, che non hanno nulla a che
vedere con la scienza!
È
come se pensassimo che, in uno stato fondato sull’ideale della democrazia, intesa
come potere decisionale del popolo, automaticamente tutto quello che uscisse
dal parlamento (qualunque legge, decreto, scelta politica, lavoro pubblico,
ecc.), fosse per forza di cose espressione della volontà popolare.
È
chiaro che questo è di fatto un ragionamento molto ingenuo e non realistico.
Eppure
per la scienza che ci propongono funziona così.
È
come se pensassimo che, siccome il sistema giuridico si basa sul concetto de
“la legge è uguale per tutti”, allora conseguentemente la magistratura e tutto
il sistema giuridico fossero esenti
da corruzione, errori, impedimenti, pressioni di potere, ecc.
Sarebbe ridicolo ed
infantile pensare questo.
Scienza, politica e magistratura non sono affatto diversi: così come, ad esempio, dei parlamenti hanno varato leggi razziste, così i tribunali le hanno applicate e la comunità scientifica dell’epoca ha avvallato scientificamente quell’idea aberrante e criminale della razza ariana.
Invocare
la cosiddetta comunità scientifica è diventato un ritornello molto usato, non
solo in ambito scientifico e giornalistico, ma anche tra la gente comune.
La
verità è che nessuno vigila sulla giustezza delle scoperte scientifiche.
Si
tratta di un concetto astratto esattamente come può essere quello di “nazione”
inteso come insieme di cittadini e quello di “internet” inteso come insieme di
navigatori.
La
forma più autorevole di comunicazione avviene attraverso le riviste
scientifiche, dove vengono pubblicati articoli riguardanti nuove scoperte.
Attraverso queste pubblicazioni, che contengono anche dettagliate metodologie
di analisi, la comunità scientifica viene a conoscenza di nuove scoperte, come
queste siano avvenute e chi le ha condotte.
Il
problema è che la presunta pluralità di questa immensa comunità che dovrebbe
difendere la validità delle ricerche dall’errore o malafede di pochi è di fatto
inesistente.
Molto
emblematica è la conclusione a cui è arrivata la rivista scientifica “Nature”,
che ha condotto una ricerca statistica coinvolgendo 1500 scienziati per
comprendere quanto i risultati pubblicati sulle riviste scientifiche siano
riproducibili.
Nature
ha scoperto che gli scienziati interpellati non hanno ottenuto gli stessi
risultati di ricerche altrui nel 70% dei casi e il 50% di loro non ha ottenuto
gli stessi risultati nemmeno cercando di riprodurle con proprie ricerche.
Lo
stesso avviene nel campo della medicina. dove si riscontrano insuccessi a dir
poco sconvolgenti. John P. A. Ioannidis, medico-scienziato che ha contribuito
alla letteratura in medicina, epidemiologia e salute pubblica, scienza dei dati
e ricerca clinica, ha pubblicato un articolo nel 2005 sul Public Library of
Science con l’eloquente titolo “Perché la maggior parte dei risultati di ricerca
pubblicati sono falsi”. Lui spiega di aver analizzato 49 dei risultati di
ricerca più apprezzati in medicina negli ultimi 13 anni scoprendo che, in
analisi successive, con campioni di analisi più ampi, solo il 44% di quei
risultati è stato replicato, il 32% risultavano contraddetti o presentavano
effetti minori.
Nel
2014 ha pubblicato un’altra ricerca che affronta come poter ottenere più
pubblicazioni veritiere. Nelle premesse si stima che l'85% delle risorse di
ricerca siano sprecate e si mette in luce il rischio di alti tassi di falsi
positivi delle ricerche imputando il problema a una serie di fattori tra i
quali ci sono i pregiudizi, i conflitti di interesse e mancanza di
collaborazione.
Ci
sono troppi interessi economici in gioco e molti capitali da impiegare per le
ricerche più disparate.
Non
c’è da stupirsi che il capo editore della rivista scientifica Lancet, una delle
più autorevoli, abbia dichiarato che “…gran parte della letteratura
scientifica, forse la metà, può semplicemente essere falsa. In tal senso la
scienza ha preso una svolta verso l'oscurità.”
Consideriamo
per esempio il segreto industriale e quanto un brevetto, un marchio o un
copyright possano impedire un dibattito aperto su una scoperta scientifica.
Consideriamo
la pressione lobbistica delle case farmaceutiche: è impensabile credere che la
ricerca in questo campo sia esente da corruzione o altre pratiche illecite
soprattutto quando consideriamo che parliamo di aziende con indotti da
capogiro.
La
questione lobbistica di solito viene banalizzata e ridicolizzata affermando che
non esiste nessuno in grado di corrompere TUTTA la comunità scientifica, cioè
ogni singolo scienziato ovunque nel mondo. Ma questa obiezione è ridicola,
specie se si considera che in campo scientifico e della ricerca lavorano
aziende che fatturano miliardi di dollari.
La
Pfizer e la Johnons&Johnons, ad esempio, due colossi del settore
farmaceutico, fatturano rispettivamente 52 e 76 miliardi di dollari all’anno.
In nessun campo imprenditoriale si esclude la possibilità che grandi aziende
facciano cartello, manipolino dati o facciano pressioni di tipo lobbistico,
anzi, la cronaca è piena di esempi ed è noto che accada.
Quando
però si parla di scienza, improvvisamente un paraocchi viene calato sul volto e
tutto cambia, al punto che ad esempio l’espressione “Big Pharma” è considerata
complottismo da due soldi.
Recentemente
in Grecia la Novartis avrebbe pagato tangenti (le carte dell’FBI parlano di 50
milioni) per far aumentare i prezzi dei propri farmaci sul mercato ellenico e
per farli acquistare dal servizio sanitario nazionale per gli ospedali
pubblici. Uno scandalo che coinvolge numerosi nomi della politica.
Stessa
situazione in Polonia, negli USA, e ovviamente in Italia, dove gli scandali si
sono susseguiti a ritmo vertiginoso. Vedasi casi del ministro (e medico) De
Lorenzo, di Duilio Poggiolini e altri nomi di politici e faccendieri, più o
meno mafiosi!
La
stragrande maggioranza delle ricerche è finanziata da aziende private e questo
è un grosso problema, sia per quanto riguarda l’attendibilità dei risultati,
sia perché la ricerca è indirizzata ad ottenere risultati spendibili sul
mercato, non socialmente utili.
Le università sono “gestite” dai “baroni” del sapere e
dai “dinosauri” della ricerca, dove si entra per cooptazione e si lavora con i
dollari delle multinazionali e delle lobbies più influenti.
Andare controcorrente significa rischiare la radiazione
dagli albi professionali, ed essere tacciati per incompetenti e buffoni, anche
davanti all’evidenza della falsità delle affermazioni scientifiche.
Non esiste la libertà di dissenso che dovrebbe stare alla
base del cosiddetto “dibattito scientifico” e che dovrebbe garantire la genuinità
delle scoperte scientifiche.
Quando
si parla di scienza, sia che lo faccia uno scienziato che un non addetto ai
lavori, si ha sempre l’impressione, purtroppo falsa, di parlare di qualcosa di
super partes che non ha a che fare con la fallibilità umana, col conflitto di
interessi, con l’economia, con l’egemonia, con il capitalismo, con
l’utilitarismo, con il produttivismo, e con l’ombra colossale del dogmatismo,
prezzolato o meno che sia.
Questo
è il metodo vincente dell’evoluzionismo che si propone indiscutibile, quando
invece non ha niente di vero e di autentico, salvo il voler mettere in disparte
le fede cristiana, l’autenticità della Bibbia e la verità in essa contenuta.
Il
discorso della presunta “comunità scientifica” serve come ombrello di copertura
a quanti professano l’ateismo, l’amoralità, le religioni “non salvifiche” e ogni
forma di comportamento illecito, fondato sulla menzogna, sull’avidità di
guadagno, sulla divisione degli utili e sulla credulità popolare.
La politica ha sempre cercato di soffocare la scienza.
Ciliegina sulla torta è il caso di un rimedio contro il COVID-19, ostacolato per motivi politici.
Occorre uscire clamorosamente da questa morsa di oscurantismo, che vede politici, Vaticano e mass-media tutti allineati ai regimi globalisti che in questo momento stanno facendo di tutto per favorire il dominio assoluto di un Nuovo Ordine Mondiale.
Con la scusa del COVID-19, vogliono proporre alla popolazione mondiale, un vaccino taroccato, che modifica il DNA umano e lo predispone alla morte prematura.
Tutto questo perché non vogliono far sapere che c’è una cura che rende completamente inutile la vaccinazione di massa.
Due medici specialisti, uno Harvey
Risch professore di epidemiologia dell’Università Yale School of Public
Health e uno in Italia, il professor
Luigi Cavanna, primario di oncologia
nell’ospedale di Piacenza, si sono opposti a questo sistema di cose, rivelando
al mondo la verità sulla cura del “coronavirus”!
Loro hanno usato con
successo idrossiclorochina contro il covid-19 della
https://principia-scientific.com/covid19-top-yale-professor-says-decisions-not-based-on-science/
Il
prof. Harvey Risch addirittura ha smascherato ben 40 sperimentazioni
FALSE atte ad impedire l’uso dell’idrossiclorochina!
L’idrossiclorochina è stata usata per la
prima volta in Italia contro il Covid-19 dal professor
Luigi Cavanna, primario di oncologia nell’ospedale di Piacenza.
Come premessa c’è da dire
che l'idrossiclorochina non è efficace per tutti, e questo è un dato di fatto,
ma per una quota congrua di pazienti Covid19 ha avuto dei risultati
eclatanti.
Purtroppo il farmaco è
stato avversato fin da subito per motivi politici, essendo stato usato per
curare personaggi schierati contro il Nuovo Ordine Mondiale (Trump, Bolsonaro,
Johnsonn) e sponsorizzato in Italia dalla Lega di Matteo Salvini, attualmente
in acerrima opposizione ad un governo poco popolare, autore della peggiore
politica anti-costituzionale italiana.
Per tali motivi il farmaco
ha avuto un destino avverso, facendolo considerare per molto tempo un
medicinale "off-label", cioè usabile, ma “fuori autorizzazione
ufficiale”, come del resto tutta la stirpe dei rimedi omeopatici…
Il primario di Oncologia
aveva orgogliosamente sottolineato: “Infine voglio ricordare che i report
sull’efficacia di idrossiclorochina si stanno moltiplicando; oltre 8 mila
pazienti dal Belgio, oltre 3 mila e 400 dal nostro Paese: riduzione di
mortalità di oltre il 30%. Questi sono uomini e donne, non sono esperimenti in
vitro.”
Intanto, con una tempistica
veramente indecente, l’Oms ha vietato per mesi l’idrossiclorochina sulla base
di uno studio considerato non veritiero e poi ritirato.
Sembra quasi una congiura
contro i risultati positivi riscontrati sul campo.
Per contro, a differenza
dei Paesi Occidentali, la Cina ha inserito la clorochina nelle sue linee guida
nella lotta contro il Covid-19.
Queste sono le stranezze di
un sistema che purtroppo associa alla salute pubblica, altre motivazioni
estranee e politicamente scorrette.
L’idrossiclorochina ha due grandi “difetti”:
1) costa molto poco, con 6-8 euro si
curano 2 persone.
2) piace a Donald Trump, il nemico
numero uno del Nuovo Ordine Mondiale.
Dispiace dirlo, ma i medici devono
adoperarsi per il bene dei malati, senza mode e senza salire su effimeri carri
dei vincitori di turno.
La politica non dovrebbe
mai condizionare le scelte moralmente valide, scolpite nei secoli dalla
deontologia medica.
In
campo scolastico educativo, si assiste ad un proliferare di libri contenenti
errori, supposizioni e interpretazioni evoluzionistiche che nulla hanno a che
fare con quanto asserito, proclamato e dimostrato dagli scienziati
creazionisti!
Per
una sorta di “par conditio” culturale, i libri di testo scolastici dovrebbero
inserire un discorso del seguente tenore, da sintetizzare o allargare a
piacere:
“Per
i credenti e gli scienziati “creazionisti”, l’uomo è stato creato da Dio, Uno e
Trino, dapprima come maschi e femmine e successivamente nelle persone di Adamo
ed Eva come “anime viventi”.
Con
la caduta per “ribellione” di Adamo ed Eva e la loro cacciata dall’Eden, si
sono avute civiltà “tecnologiche” e belligeranti che hanno assistito ad una
catastrofica trasformazione del globo terrestre mediante un diluvio universale
al tempo di Noè, che ha quasi azzerato il genere umano e successivamente ad una
divisione dei continenti al tempo di Peleg.
Ma a cosa serve parlare di “comunità scientifica”?
Serve a propinare la menzogna spacciandola per verità.
L‘esempio che sta sotto gli occhi di tutti è quello del VACCINO ANTICOVID, erroneamente chiamato vaccino perché il vero nome dovrebbe essere “variazione genetica” in funzione di protezione da malattie virali.
Questa è l’apoteosi della follia umana!
A giusto e naturale coronamento di una politica dello sfascio, dell’Europa del capitalismo e della massoneria si è arrivati ad osannare il rimedio dei rimedi, lo scavalcamento di tutta la millenaria medicina salutista: l’RNA, inserito nel vaccino anticovid!
L’acido ribonucleico inserito nel vaccino anticovid è l’aberrazione di tutte le aberrazioni!
Dio non permetterà l’estinzione della razza umana!
L’RNA è un complesso di miliardi e miliardi di informazioni che vanno ad inserirsi nel DNA dell’individuo accettante, cambiandolo geneticamente per sempre.
Tutti i genetisti del mondo, studiando il DNA umano, hanno rifiutato l’evoluzione darwiniana, ritornando all’”ipotesi creazionista”, ma ecco che gli evoluzionisti atei si stanno prendendo la rivincita, dando alla loro fantasiosa ipotesi un sostegno essenziale per la trasformazione della razza umana in qualcosa di nuovo e di indefinito.
Il danno dell’RNA, clonato dai feti abortivi, inserito nel corpo umano trasformerà l’umanità in mostri genetici. Per giunta il vero virus sarà clonato in migliaia di varianti a seconda della provenienza del feto utilizzato.
Una cosa simile avvenne nell’epoca pre-diluviana quando i figli di Dio (gli adamiti), citati nel cap. 6 della Genesi, si accoppiarono con le figliole degli uomini di natura pitecantropa, generando giganti e semidei. Tale rivelazione custodita per millenni nel Bereshit Barà degli Ebrei, è oggi la drammatica ripetizione di un errore fatale: Dio non riconoscerà la distruzione del DNA umano, come non ha permesso l’adulterazione del Suo DNA adamitico.
Dio non lascerà impunito il reato di adulterazione genetica e procederà al diluvio apocalittico di fuoco, come già fece con la pioggia di fuoco su Sodoma e Gomorra.
Dio sottrarrà “i suoi” come già fece con Noé che sopravvisse al diluvio, con Lot che fu estrapolato dalla distruzione delle città perverse, e oggi con i cristiani, quelli veri, che saranno rapiti in cielo, durante “la grande tribolazione”.
Ma come si è arrivati a questo?
La massoneria e le società segrete degli Illuminati della Roma Papale hanno ideato la scellerata politica del dominio capitalistico globale sul mondo.
In questi pochi ed ultimi decenni si è assistito al trapasso del potere popolare al potere capitalistico, con il progressivo impoverimento delle masse a vantaggio di BANCHE e delle MULTINAZIONALI, vere associazioni a delinquere.
Nelle loro mani sono i governi, i mass-media, i partiti di maggioranza e di minoranza, i tribunali, le lobbies della farmaceutica e della ricerca scientifica, costituenti la fantomatica e micidiale “comunità scientifica” affermante tutto e il contrario di tutto, con l’eliminazione e l’emarginazione dei veri scienziati dissidenti e dei sani pensatori della logica e della coerenza etica.
L’economia è stata nelle mani di scellerati senza scrupoli che hanno prodotto miseria e alienazione suicida e qualunque sostenitore della teoria keynesiana avrebbe fatto di meglio e di più.
Così non è stato.
I “globalismi” satanici stanno imponendosi ovunque, con le lusinghe di miliardi promessi e mai dati, con la paura di un virus curabilissimo con medicine tradizionali e con minacce di morte e costrizioni verso i dissidenti.
L’umanità è arrivata al capolinea.
Gli effetti di questa terza ed ultima guerra mondiale da “villaggio globale” è iniziata in sordina con l’affermazione della tecnologia informatica, per diventare ora ossessivamente presente con in “sistema” che raccoglie ed unisce un un’unica banca dati, tutte le informazioni cibernetiche, come una “grande intelligenza artificiale” capace di sapere tutto di tutti.
Le centrali e i server stanno segretamente altrove, ma i terminali stanno dovunque. Basta collegarsi al “sistema” e l’umanità è diventata un’accozzaglia “ordinata” di numeri. Non siamo più esseri umani, ma numeri!
La differenza è che gli esseri umani hanno dei sentimenti e delle volontà, mentre gli uomini-numero sono solo oggetti da inserire in progetti e statistiche.
Nessuno si ribella più alla mascherina “obbligatoria”, che è la farsa dell’ipocrisia e della menzogna scientifica, ma anche lo strumento di captazione delle paure ancestrali!
La mascherina è la nuova “divisa” imposta dal potere mediatico globalista sovra-nazionale.
Il vero virus è quello della paura degli schizofrenici che è entrato in ognuno di noi, producendo divisioni immaginarie e lo scardinamento di tutte le certezze affettive, difese ed affermate da sempre dal Vangelo di Gesù Cristo.
L’opposizione a Cristo si chiama “anti-cristo”, ricordiamolo!
La
storia del genere umano ha poi visto la proposta di Dio con la creazione di un
popolo-guida della Sua volontà e portatrice della Sua legge: il popolo ebraico,
costituito dai discendenti di un’unica
famiglia, quella di Abrahamo.
In
questa famiglia-popolo, Dio ha “incarnato” Suo Figlio, proposto come
Unto-Messia-Cristo e unico Salvatore per tutti gli uomini e donne della Terra.
Tale
Messia, chiamato Gesù o Emanuele, è morto su una croce, ucciso dalla protervia
e dalla brutale violenza di dominatori romani, ma risuscitato dopo tre giorni e
asceso Vivente sul Trono di Dio.
In
attesa del Suo Ritorno glorioso a giudicare i vivi e i morti, Egli ha lasciato
lo Spirito Santo per dare agli uomini “di buona volontà” due segni tangibili
della Sua capacità creatrice: una nuova nascita spirituale e un battesimo nello
Spirito Santo, la Terza Persona Divina, Creatrice e Co-Creatrice.
Tutta
la scienza e tutta la conoscenza ruotano intorno a questi capisaldi di fede e
di storia dell’umanità!”
Cap. 40 CONCLUSIONE CREAZIONISTA
La teoria evoluzionista è decisamente,
categoricamente e inevitabilmente falsa!
Ogni riferimento ad
essa costituisce un attentato all’intelligenza umana e un’offesa alla logica
scientifica.
Credere in un Dio
Creatore, non è propaganda religiosa, e neppure appannaggio di alcuna religione
in particolare, ma una semplice e pura VERITÀ SCIENTIFICA, senza la quale si
cade nel ridicolo.
C’è bisogno di un Dio
Creatore.
Nessuna altra ipotesi scientifica alternativa
può spiegare l’origine di qualunque aspetto della vita e della creazione.
La Bibbia, quella canonica, composta da 66
libri, di cui 49 del Vecchio Testamento e 27 del Nuovo Testamento, è l’unico
punto di partenza e di arrivo di qualunque discussione di fede e di scienza.
Tutta la creazione ha l’impronta del Suo
Autore, senza alcuna ombra di dubbio.
E’ come un pittore che crea il suo quadro e
lo firma in maniera personale ed autentica.
Ovviamente la firma di Dio è qualcosa di
allucinante, perché è come una filigrana invisibile, che non solo garantisce il
copyright divino, ma impedisce qualsiasi contraffazione.
Nessun pittore può entrare nel suo quadro:
Dio invece ha fatto anche questo!
Duemila anni fa, l’Autore in Persona entrò
nella creazione, facendosi “uomo”: era il Messia degli Ebrei!
Tramite una donna, Colui che ha fatto ogni
cosa, entrò nel mondo e si fece uomo! (Giovanni cap.1). Apparentemente sembrava
uno di noi, ma si comportò, parlò e morì come il Dio che era!
E come tale, risuscitò, e risalì in cielo, da
dove era venuto!
Tramite la fede in Lui e solo in Lui, a tutti
gli uomini è stata offerta la vita eterna e la salvezza dalla morte,
accogliendo a braccia aperte, inchiodate su una croce, tutti coloro che
avrebbero da allora in poi creduto in Lui.
Come Dio della luce e dell’amore, ha voluto
crearsi una famiglia di persone “nate di nuovo spiritualmente”, sigillate
indelebilmente col marchio dello Spirito Santo!
Tutti sono benvenuti nella “famiglia” di
Colui che conosce tutte le risposte!
In passato tanti filosofi si sono
avvicinati alla verità creativa di Dio, con molta umiltà e modestia, tipiche
delle grandi menti contemplative.
Socrate: “Se potessi trovare LA VIRTU’, mi ci prostrerei davanti e l’adorerei!”
E’ ovvio che non l’ha mai trovata, perché nessuno gli aveva mai parlato di Thorà e di popolo ebraico.
Anche il suo grande discepolo Platone ebbe a dire: “Cerco Colui che potrebbe togliermi il velo di nebbia, che c’è davanti alla conoscenza!”
E aveva chiamato il Dio Creatore con il nome di NOOS, cioè “Mente Pensante”!
Questa è dunque la situazione, a conclusione di tutto il discorso del confronto fra creazione ed evoluzione.
Di conseguenza, tanto per rimettere le cose a posto, in tutti i libri didattici, espositivi e divulgativi, andrebbe sostituita la parola “evoluzione”, con “creazione”, l’aggettivo “evolutivo” con “creativo” e dove si parla di “natura”, si può onestamente parlare di “Dio”, nella sua figura trinitaria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Questo è ciò che sta dietro al “creazionismo
scientifico!
"L'empio,
nell'alterezza della sua faccia, dice: L'Eterno non farà inchieste. Tutti i
suoi pensieri sono: Non c'è Dio! Egli
dice nel cuor suo: Iddio dimentica, nasconde la sua faccia, mai lo vedrà. Levati,
o Eterno! o Dio, alza la mano! Non dimenticare i miseri. Fiacca il braccio
dell'empio, cerca l'empietà del malvagio finché tu non ne trovi più.”
(Salmo 10:4,11,12,15)
La Bibbia, il Dio Trinitario, il popolo Ebraico, il Messia, sono alla base della fede “salvifica”, portatrice di pace, di amore, di verità, di equilibrio sociale, di difesa dell’ambiente, di rispetto degli animali e di tutti gli uomini, di progresso materiale e spirituale, di lotta alla povertà e alle malattie, di generosità ed altruismo.
Negare tutto questo è stato lo sport dei negazionisti e dei persecutori che hanno trovato nell’evoluzionismo la loro bandiera moderna.
In passato, l’oscurantismo, l’inquisizione, la persecuzione, l’opposizione e ogni altra forma di contrapposizione hanno visto l’uccisione di milioni e milioni di povere vittime, colpevoli solo di stare dalla parte “giusta”!
La posta in ballo è sempre stato il dominio delle coscienze, per mantenere il potere ed accaparrare ricchezze!
Il male, impersonato dalla figura malefica di Lucifero, detto Satana o Diavolo o Demonio, ha lottato contro “il bene”, mediante guerre, lotte, conflitti, battaglie, scontri, contese, ostilità, contrasti di ogni tipo!
Il bene non ha mai fatto tutto questo, salvo per difesa e sopravvivenza. L’aggressività non è mai stata un’arma di Dio.
Al contrario è assai nota “la pazienza” di Dio… e lo stesso Spirito Santo è addirittura “arrendevole”! Non discute con gli stupidi e chiude ogni forma di rivelazione!
“La sapienza che viene dall'Alto, prima è pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Il frutto della giustizia Si semina nella pace per quelli che si adoperano per la pace.” (Giacomo 3:17-18)
Ed inoltre “il Regno di Dio non consiste in vivanda o bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.” (Romani 14:17)
Ai credenti rimane sempre la scelta di decidere, quando e quanto sopportare e quando difendersi!
Tale caso è il momento più drammatico della vita di ciascuno di essi.
Spesso
però interviene Dio Stesso a dare sapienza e a toglierli dall’imbarazzo, o
dalla paura, provvedendo a rimuovere la spina nella carne, a riconciliare le
parti e ad appianare le divergenze, utilizzando i mille modi a Sua
disposizione, comprese le emorroidi ai Filistei! (1 Samuele 5:6)
Nel dipinto, di un famoso pittore americano del 1923, le scimmie sono state rappresentate SENZA CODA, per accentuare la somiglianza con l’uomo…
Alla fine di questo libro, mi sembra utile riassumere tutta la bufala evoluzionistica con un’immagine riassuntiva…
Qualcuno ha scritto che è stato abbattuto l’albero di Darwin. (https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102010346)
Ogni riferimento alla teoria dell’evoluzione
costituisce un attentato all’intelligenza umana e un’offesa alla logica
scientifica.
Credere in un Dio Creatore, non è propaganda
religiosa, e neppure appannaggio di alcuna religione in particolare, ma una
semplice e pura VERITÀ SCIENTIFICA, senza la quale si cade nel ridicolo.
C’è bisogno di un Dio Creatore.
Nessuna altra ipotesi scientifica alternativa può
spiegare l’origine di qualunque aspetto della vita e della creazione.
La Bibbia è l’unico punto di partenza e di arrivo di
qualunque discussione di fede e di scienza.
Tutta la creazione ha l’impronta del Suo Autore, senza
alcuna ombra di dubbio.
E’ come un pittore che crea il suo quadro e lo firma
in maniera personale ed autentica.
Ovviamente la firma di Dio è qualcosa di allucinante,
perché è come una filigrana invisibile, che non solo garantisce il copyright
divino, ma impedisce qualsiasi contraffazione.
Nessun pittore può entrare nel suo quadro: Dio invece
ha fatto anche questo!
Duemila anni fa, l’Autore in Persona entrò nella
creazione, facendosi “uomo”: era il Messia degli Ebrei!
Colui che ha fatto ogni cosa, entrò nel mondo e si
fece uomo! (Giovanni cap.1). Apparentemente sembrava uno di noi, ma si
comportò, parlò e morì come il Dio che era!
E come tale, risuscitò, e risalì in cielo, da dove era
venuto e dove adesso sta!
Tramite la fede in Lui e solo in Lui, a tutti gli
uomini è stata offerta la vita eterna e la salvezza dalla morte, accogliendo a
braccia aperte, inchiodate su una croce, tutti coloro che avrebbero da allora
in poi creduto in Lui.
Come Dio della luce e dell’amore, ha voluto crearsi
una famiglia di persone “nate di nuovo spiritualmente”, sigillate
indelebilmente col marchio dello Spirito Santo!
Tutti sono benvenuti nella “famiglia” di Colui che
conosce tutte le risposte!
In
passato, l’oscurantismo, l’inquisizione, la persecuzione, l’opposizione e ogni
altra forma di contrapposizione hanno visto l’uccisione di milioni e milioni di
povere vittime, colpevoli solo di stare dalla parte “giusta”!
La posta in ballo è sempre stato il dominio delle
coscienze, per mantenere il potere ed accaparrare ricchezze!
FINE